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Paul Fusco è stato un ottimo fotografo , con uno scarso successo e con un ossessione : pubblicare il libro della sua vita. Per libro della sua vista si intende il libro a cui dedico' una vita, rifiutato per anni da tutti, che vide luce poco prima della sua morte.
La storia è semplice : Fusco era un fotografo squattrinato che per caso ( non aveva nulla da fare, e capi' che si poteva fare un ottimo servizio ) entro' nel treno che accompagnava il feretro di Bobby Kennedy attraverso il paese lacerato dall'ennesimo omicidio.
E li , su quel treno, gli venne l'dea : fotografo' per otto ore il ventre molle dell'America che in fila, povera e stanca, aspettava ordinata per dare l'ultimo saluto alla ennesima speranza uccisa.
Vennero fuori foto storte , mosse , contro ogni logica tecnica ma vere , emozionanti, commoventi.
Che nessuno vide per circa trent'anni.
Poi come nelle favole, il libro fu' pubblicato ( con le foto solo sulla pagina di destra come se il lettore fosse anche lui sul finestrino del treno ... immobile ), e ci furono mostre in giro per il mondo ( una nella stazione a Roma e una ad Arles con annesso rumori di treni ).
Un libro importante con una storia che appartiene a tutti i beautifull losers.
Smith si ritira in un palazzo fatiscente, nel Flower District di New York, da solo e con una precaria situazione economica.
“Il Castello del regno del caos” lo definiva lui, ma quell'edificio si fece conoscere come “The jazz loft”. Il fabbricato era infatti polo d'attrazione dei più grandi musicisti jazz dell'epoca tanto che in quegli anni vi si trasferirono Hall Overton e Dick Cary e vi passarono circa 300 musicisti tra i quali: Thelonious Monk, Charles Mingus, Ornette Coleman, Bill Evans, Charlie Haden, Don Cherry, Chick Corea, Sonny Rollins e Sonny Clark.
Ho acquistato il catalogo della mostra, a cura di Enrica Viganò e stampato dall'editore milanese Admira nella collana Quaderni del CMC, un simpatico libriccino in piccolo formato (a differenza della maggior parte dei cataloghi delle mostre), che riporta anche una biografia di Smith.
Purtroppo non ce l'ho qui a Milano; è in un'altra casa in cui tengo quasi tutta la mia biblioteca. Però in rete si trova l'immagine della copertina:
Quello di Paul Fusco è un lavoro che ho particolarmente apprezzato e che mi è rimasto impresso... Foto talmente potenti e toccanti che la tecnica passa totalmente in secondo piano!
Purtroppo nella lista dei miei difetti c'è pure quella di prendere libri solo quando ci sono sconti ed offerte.Fatta questa premessa non ho potuto che ammirare molti dei libri che avete condiviso. Io inzio con un libro molto carino che ho trovato nella libreria dentro il supermercato Auchan di Padova, copertina tigida 3 (tre) euro. Ho preso le tre copie che c'erano, una per me, una l'ho regalata alla sezione di rifondazione comunista oggi chiusa dove ho fatto degli scatti (per cortesia non per simpatia politica, la politica non mi interessa) Giro mercatini e angoli di librerie dove ogni tanto salta fuori qualche cosa di carino.
Raymond Depardon non ha avuto le luci della ribalta di altri fotografi di reportage-streeter della sua generazione, ed è un peccato. Il motivo puo' essere forse che la gente non ami vedere certe immagini forti, che li faccia sentire in colpa. Glasgow rimane probabilmente il suo lavoro piu' potente : una città all'epoca ( ora sembra Londra ) che somigliava piu' a Beirut, che a una città Britannica. E un fotografo che riesce a coglierne, nonostante tutto, una bellezza poetica con qualche dettaglio rosa qua e la.
Un libro importante del 1980 ( anche sembra antecedente), con alcune chicche fotografiche.
Un anticipazione dei problemi della stessa città', che sara' teatro di Trainspotting.
qui sotto il link del libro sfogliato.
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