| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 10:18
Ovviamente questa è la mia personale visione, non una verità assoluta. Niente affatto privo di verità... anche se il discorso sul visibile, l'invisibile, il nascosto e pure il criptico andrebbe esplorato un po' più in profondità. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 10:25
Usate un secolo fa ! Aggiornami grazie Ti ho inviato un MP... |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 10:26
PaoloMcmlx, Avevo più di diecimila diapositive, oggi ridotte a circa 6mila perché col tempo si diventa più critici , con le quali facevo le proiezioni a dissolvenza incrociata sfracassando i cosidetti ad una cerchia di amici. La foto su carta è liberamente fruibile ed è meditativa. La osservi con calma, la posi sul tavolo, la riguardi ecc. La proiezione no. Stai li, le immagini scorrono. A qualcuno interessano, ad altri no ma sono costretti a vederle. Ancora oggi mi stupisco che le proiezioni di diapositive non siano mai state usate durante gli interrogatori dei mafiosi. Comunque, al termine di una proiezione, un caro amico mi disse con un sorriso " Bella proiezione ed interessante il sistema che consente lo scorrere delle immagini. Vuoi vedere che, dagli e dagli, questi prima o poi non ti inventano il cinema ?" |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 10:39
con le quali facevo le proiezioni a dissolvenza incrociata sfracassando i cosidetti ad una cerchia di amici. Vuoi che invii anche a te l'MP che poc'anzi ho inviato a Madrano? |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 10:40
C'era un tempo dove la diapositiva era una soluzione comoda, conveniente e spettacolare rispetto alle stampine 10x15. Si andava in gruppo per sentieri, ferrate, nevai e cime, poi una sera ci si ritrovava per "rivivere" i momenti passati e alla fine vai di pane, salame, formaggio e vinello, ecco, per chi non aveva partecipato all'escursione ed era invitato alla proiezione, il momento forse migliore era quest'ultimo. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 11:01
Per me la fotografia è lo scorrere della vita |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 11:17
ecco, per chi non aveva partecipato all'escursione ed era invitato alla proiezione, il momento forse migliore era quest'ultimo. Caro Ettore: all'epoca in cui la Sezione Audiovisivi della FIAF era l'unica, e come tale anche indiscussa autorità in tema di diaproiezione, gli esperti della Federazione raccomandavano sempre di non eccedere col numero delle dispositive che di volta in volta si presentavano. Venticinque o trenta era il numero di diapositive che di solito si consigliava di presentare, quaranta erano considerate un limite assolutamente invalicabile, se si voleva che la diaproiezione non divenisse uno strazio insopportabile. Quando alle volte mi capita di proiettare in dissolvenza al circolo in genere proietto due caricatori da 80 diapositive l'uno... quando termino, oltre a realizzare come nessuno, stranamente, si sia addormentato durante lo "strazio", immancabilmente più di qualcuno esclama: caz.zo Pa'... è già finito? Va detto però che nel mio caso gli astanti sono tutti amici... quindi ci sta che siano sempre particolarmente ben disposti verso il sottoscritto   |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 11:45
Kwlit - fatto! |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 11:46
@PaoloMcmlx...a mio avviso dipende da chi proietta e a quale pubblico, se sono fotografi o semplicemnete curiosi Se le dia raccontano di un viaggio o una gita sono interessanti ma lo sono anche se l'autore spiega i dettagli tecnici |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 12:05
Newbie l'ho premesso che sono amici... quindi si accontentano |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 12:13
Se le dia raccontano di un viaggio o una gita sono interessanti ma lo sono anche se l'autore spiega i dettagli tecnici. Ecco, è proprio a questo riguardo che si consigliava di non eccedere col numero! In ogni caso organizzare una proiezione di diapositive come se la stessa risulti una vera e propria mostra fotografica non è cosa facile... ma neanche un po'! Farlo poi, come nel mio caso, senza alcun aiuto esterno, come può essere la musica di sottofondo e/o un intervento parlato, ma pretendendo che siano le immagini a parlare, SEMPRE CHE ABBIANO QUALCOSA DA DIRE ovviamente, è impresa improba... anche se, a conti fatti, risulta tutt'altro che impossibile |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 13:29
Certo è che organizzare uno spettacolino "diapositivo" in dissolvenza incrociata, con colonna sonora e cambi sincronizzati ai periodi musicali era ed è un lavorio non indifferente e forse il gioco non vale la candela. Ho assistito a delle multivisioni digitali organizzate in sale cinematografiche dove un computer ed un buon proiettore erano sufficienti per sostituire non dico 2 ma molti proiettori sincronizzati da centraline e cavi vari. Per musiche e commenti ora è tutto fattibile senza l'ausilio di mixer, doppie piastre, cavi ecc. Resta simile l'impegno culturale nella scelta di immagini, parole, musiche a supporto dell'idea presentata. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 16:18
“ Ci sono molte persone che spendono millemila euri per una moderna bicicletta superleggera, poi fanno fatiche della madonna per arrivare a scollinare al Pordoi, alla fine hanno raggiunto il medesimo risultato di uno che ci arriva con la Moto Morini Corsaro 150. „ Ma infatti il discorso vale anche al contrario: chi spende migliaia d'euro per attrezzatura sempre nuova, il più delle volte non gli è neanche necessario ma lo fa, come sappiamo, per avere giocattoli fiki. Il mezzo dovrebbe essere finalizzato allo scopo. Personalmente quello che m'interessa esprimere tramite la fotografia lo faccio tranquillamente col digitale, magari fossi nato 20 o 30 anni prima starei usando ancora la pellicola, chi lo sa. Non vedo solo perché un modo debba prevalere sull'altro. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 16:42
“ @Rombro Non vedo solo perché un modo debba prevalere sull'altro. „ Non è il fatto di prevalere, si tratta solo di mettere i puntini sulle i ; l'analogico non è il digitale; anche se nel mondo "fluido" dove tutto è amalgamabile tale condizione sembra non aver alcun senso. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 16:55
Ma no dai, lo saprai bene come viene spesso incensato l'analogico col piglio da boomer purista. Possiamo fare tutti i discorsi sulle differenze di materiali, resa, lavorabilità ecc. ma scadremmo in sterili questioni tecniche. Alla fine sono beghe inutili. Quello che conta è il risultato. |
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