user198779 | inviato il 01 Febbraio 2023 ore 12:01
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| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 12:25
boh...se consideriamo di ignorare quelle differenze che incidono poco o nulla su quello che era l'oggetto inziale o comunque principale del topic, allora vale ancora che lo spostamento di pochi cm dell'effettivo punto di ripresa su distanze oltre qualche metro è ininfluente. Perchè quello che definisce la prospettiva della scena ripresa e, di conseguenza, la famigerata compressione dei piani, è solo ed esclusivamente la distanza del punto di ripresa. L'angolo di campo mi determina invece "solo" i soggetti che entrano nella scena. A parità di angolo e distanza, le due immagini sono "uguali", in termini di confronto della prospettiva. Se nel paragone ci metto anche la risoluzione, le deformazioni proprie delle lenti utilizzate, micrometriche variazioni dovute a piccoli spostamenti del pdr effettivo, gli exif, la pdc, il dettaglio, la vignettatura, le aberrazioni...allora le due immagini non saranno mai uguali, ma torniamo anche alla fiera dell'ovvio. |
| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 13:59
Ribadisco quanto ho già scritto in precedenti post (forse anche nel primo di questa serie) Verstappen per diventare campione mondiale di formula 1 non ha dovuto prendere una laurea per ogni campo tecnico che è inerente la formula 1. Fatte salve le nozioni di base, che già di loro non sono elementari, la fotografia è come la bicicletta, una volta imparato ad andarci non si scorda più ed è molto elementare, per girare a dx giri il manubrio a dx, per girare a sx giri il manubrio a sx … poi come in ogni campo tecnologico, anche in fotografia ci sono delle evoluzioni e ci si aggiorna di conseguenza per rimanere al passo con i tempi! Insomma, la vita è già complicata di suo, non andiamo a complicarci quello che non è necessario! |
| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 16:02
Riassuntino che aspira a sintetizzare quanto più possibile e chiaramente tutto ma proprio tutto l'argomento oggetto della discussione (il tema originario in realtà riguardava solo il primo punto), essendo ogni altra eventuale considerazione deducibile da queste o un approfondimento: Le dimensioni relative degli oggetti dipendono solo dal punto di ripresa. Otticamente è il centro della pupilla d'ingresso dell'obiettivo e la sua posizione può variare, ma nelle comuni ottiche fotografiche sono differenze in pratica trascurabili se non in casi particolari. La lunghezza focale, o meglio l'angolo di ripresa, può avere un effetto apparente sull'impressione di profondità, anche con dimensioni relative invariate. Ciò accade perché, per averne una visione "corretta", una fotografia andrebbe osservata sotto lo stesso angolo con cui è stata ripresa, e soprattutto con immagini grandangolari o tele questa condizione viene di solito disattesa. |
| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 16:43
Quella di cui parli tu Old_Pentax, se non ricirdi male, è la differenza tra "teleobiettivi" e "obiettivi lungo fuoco", che nel linguaggio comune vengono entrambi accomunati sotto la dicitura "teleobiettivi". |
| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 17:17
“ Ciò accade perché, per averne una visione "corretta", una fotografia andrebbe osservata sotto lo stesso angolo con cui è stata ripresa, e soprattutto con immagini grandangolari o tele questa condizione viene di solito disattesa. „ questo punto è mooolto più evidente nei simulatori di guida: solitamente il FOV della "telecamera" virtuale è tipo 90°, anche più nelle consolle perchè più è alto, più aumenta il senso di velocità. Ma l'angolo di visione è molto più stretto, tipicamente attorno ai 35-45° per una postazione di guida a singolo monitor. Ne risulta una resa totalmente alterata della prospettiva e delle distanze, in particolare si "dilatano" i piani. Tanto che quando poi si ha occasione di guidare realmente negli stessi tracciati, la prima cosa che sorprende è quanto appaiano corti i rettilinei nella realtà, rispetto alle misure "imparate" a monitor. Per avere la corretta prospettiva, il FOV di rendering dovrebbe coincidere con il FOV di visione...quindi appunto 35-45°. Il problema è che si perde poi troppa visione laterale, in pratica è come guardare il mondo da una finestrella larga come il monitor alla distanza del monitor. |
| inviato il 01 Febbraio 2023 ore 18:46
“ questo punto è mooolto più evidente nei simulatori di guida „ Esatto, come anche nei video ripresi con le dashcam, per esempio. Per poter avere una percezione simile a quella reale, a una distanza di visione confortevole, bisognerebbe usare uno schermo molto grande (o una configurazione con più schermi). Cambiando ambito, un tipico caso fastidioso che potrebbe essere meno immediatamente evidente è quello della stanza d'albergo che in foto pare tanto spaziosa ma poi si rivela un bugigattolo (per la serie "la fotografia non mente, ma i fotografi sì"). |
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