user198779 | inviato il 10 Gennaio 2023 ore 12:08
"Fa riflettere che persone di scienza anche di spicco prima o poi debbano fare i conti con qualcosa che non possono affatto spiegare. E capiscono di essere un granello… Quindi prima che finisca il topic, capite tutti che: - l'esperienza fisica con la macchina fotografica è INSOSTITUIBILE quindi il feeling, è MOLTO IMPORTANTE - mai nessuna macchina sarà capace di decidere di scattare o non scattare perché qualcosa dentro le dice improvvisamente di farlo o non farlo a meno che non sia programmata per rispondere a certi input esterni, anche casuali ma la decisione sarà quella prevista in quell'ambito - nessun fotografi umano sarà mai sostituibile da una macchina. Oggi si spinge il virtuale (metaverso e compagnia bella) ma l'esperienza FISICA sarà sempre DIVERSA. Segnala post | Blocca Utente | Escludi da questo topic ? smiles" Infatti ho aperto il topic per disilludere chi pensa che una IA che ci sopravanzi nel breve termine, se uno come Faggin si pone queste domande vuole dire che almeno per ora una IA che funzioni come una biologica anche la più primitiva è pura fantascienza. Non si ha la percezione delle grandezze fisiche da superare. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 14:48
Avere una AI che funzioni con gli stessi meccanismi di una intelligenza biologica è già stato fatto. Avere una AI che abbia le stesse "capacità" del cervello umano è, ad oggi, difficile...probabilmente anche impossibile, perchè il numero dei neuroni umani è molto alto (100 miliardi) e richiederebbe potenze di calcolo dal costo ingiustificato (e non so nemmeno se attualmente possibile). Anche se credo che il cluster di AI che governa Google, ad esempio, potrebbe già essere dell'ordine di grandezza corretto. Però parliamo di potenza di calcolo, che è un fattore tutt'altro che giunto all'apice delle possibilità. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 16:59
sono calcoli che hanno un errore fondamentale di base: i ricordi di un cervello (o di una rete neurale) sono completamente diversi dalla memoria digitale. Una memoria digitale, ad esempio, da 1 Gb, conserva in modo perfetto e senza errori 1 Gb, fino all'ultimo bit. La "memoria" umana, come quella delle reti neurali, non memorizza veramente nulla. Crea delle connessioni che, se riattivate, permettono di "recuperare" l'informazione. Ma la recuperano SEMPRE in maniera imperfetta, approssimata. Persino se pensiamo a quello che abbiamo visto o fatto 2 minuti fa, il ricordo non è perfetto. Dipende da quante connessioni siano state create. Se sono poche, come ad esempio quando guidiamo immersi in altri pensieri, tutte le immagini che i nostri occhi vedono non creano connessioni. Viceversa, le connessioni che si creano in occasioni particolari, rimangono attive per moltissimo tempo. Le famose "ancore" della PNL...ad esempio, credo che chiunque di noi si ricordi ancora molto bene cosa stava facendo l'11 settembre del 2001, quando ha aperto la TV sentendo la notizia dell'attacco alle torri. Questo permette di stoccare un numero molto alto di informazioni, ma con una approssimazione che viene regolata secondo quanto l'informazione venga ritenuta importante. Da quasi perenne a praticamente volatile. Del resto, se consieriamo la capacità di memorizzare senza errori, quindi ad esempio sequenze di numeri, lettere ecc, ossia informazioni che non subiscano errori e/o rumore, a quel punto la mente umana è veramente misera...poche decine di byte a breve termine....forse pochi kB in totale, considerando anche quelle informazioni per le quali spendiamo tempo per rendere indelebili. Ma questo è proprio perchè non abbiamo vere celle di memoria, ma connessioni. Per cui non ha senso paragonare due tipi di "memoria" che in comune hanno solo poco più del nome e della funzione, generale. |
user198779 | inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:18
Quante foto fatte da noi ricordiamo rivedendole? Io ne ricordo oltre centomila che sono più o meno quelle che ho conservato nel tempo . Il nostro cervello non usa la stesso tipo di memoria che va per associazioni ed è flessibile al contrario di una memoria artificiale che registra ogni piccolo particolare. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:39
ancora....non tutte le memorie elettroniche sono, adesso, digitali. le "memorie" delle reti neurali non sono digitali. non ricordano ogni piccolo particolare. tu non "ricordi" le foto che hai fatto...semplicemente, quando le rivedi si riattivano certe connessioni che hanno un contenuto simile alle foto che hai fatto....e man mano che le riguardi, a volte ritrovi dei dettagli veramente "memorizzati", ma molti altri semplicemente creano delle connessioni nuove che si confondono con le vecchie. Per quello poi ti sembra di ricordare tutti i dettagli di migliaia di foto. Ma se ti chiedessi di ricomporre veramente a memoria anche solo una foto fatta 10 giorni fa, è già tanto se metti il soggetto principale nella posizione giusta. Tanto è vero che non solo ti ricordi quello che hai fatto, quando ti viene richiamato, ma persino cose che non hai mai fatto. Oppure, ed è il famoso deja-vou, ti si presenta una situazione mai vissuta ma che il tuo cervello riporta ad una che "ricorda" essere identica...ma non è un ricordo esatto che si sovrappone, è semplicemente l'attivazione delle stesse connessioni del ricordo originario. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:40
“ Mentre una AI a rete neurale può anche diventare imprevedibile, e una macchina imprevedibile non è utile „ Al di là di tutto quello che stiamo discutendo su questo 3d, sulla somiglianza o meno tra AI e cervello umano e tutte le elucubrazioni possibili e immaginabili, in quella frase potrebbe celarsi in realtà il vero motivo per cui potremmo non scoprire mai se l'AI sia in grado di raggiungere le capacità del cevello umano; una macchina imprevedibile non è utile. Probabilmente si finirà per sviluppare AI sempre più performanti, ma finalizzate per scopi precisi e preordinati dal programmatore, mentre le reti neurali rimarranno confinate quasi esclusivamente nel campo della sperimentazione fine a se stessa; poi, quando qualcuno dovesse accorgersi di aver realizzato un'AI a reti neurali che si pone la domanda di fondo sulla propria esistenza, allora ci si troverà di fronte al dilemma fondamentale: le permettiamo di "crescere e moltiplicarsi" o la uccidiamo prima che diventi pericolosa? |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:46
Be', dovrebbe però essere ormai appianato che le memorie digitali sono paragonabili ad un libro o a un vecchio nastro di registrazione e non al modo di memorizzare del cervello; d'altra parte sono nate fondamentalmente per quello e non per affrontare problemi come invece deve fare un'AI |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:51
AI a reti neurali sono già in circolazione...sono usate quasi esclusivamente ovunque ci sia un algoritmo di riconoscimento di qualsiasi cosa, dietro c'è una rete neurale. Oppure in quelle applicazioni, di assai dubbia utilità, tipo generazione automatica di immagini. Il problema è che, ad oggi, una AI a rete neurale non può gestire situazioni in cui un eventuale errore di interpretazione possa causare danni. E' lo stesso problema che si pone nei sistemi a guida totalmente autonoma su percorso libero. Notare che per un OCR basilare, ma relativamente efficace, bastano tipo 10 neuroni e due o tre layer. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:51
A proposito della AI, penso che la sostituzione degli esseri umani e i paragoni tra l'uno e l'altro siano la parte meno interessante. Sto provando da un po' di tempo chatgpt, e mi sembra che ci sia un grandeissimo potenziale come supporto alle attività umane, come ad esempio nel lavoro e magari nell'insegnamento. Sicuramente cambierà il nostro modo di fare le cose con questi strumenti che ci possono dare un aiuto in modo "costruttivo" (non lo studente che si fa scrivere il saggio dal computer). Per esempio, gli ho fatto prepare una lettera di disdetta di un certo contratto con gli aspetti salienti che mi interessavano. È venuto fuori una buona bozza che poi ho corretto e finalizzato molto rapidamente. Poi mi son fatto preparare del codice python per provare ad elaborare alcuni dati in un certo modo. Anche lì, una buona bozza da finalizzare, ma alla fine in 20 minuti avevo fatto. Tra l'altro ho chiesto spiegazioni su certa sintassi e , dritto al punto, ha spiegato i passaggi essenziali (risparmiandomi una ricerca online, manuali ecc..) Insomma, ho fatto in mezz'ora due cose che mi avrebbero richiesto almeno un'oretta. Il potenziale sembra enorme ed il cambio sarà epocale |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:57
mi ricordo che lo dicevi in un altro topic...da quando hanno scoperto le reti neurali, si è aperto un mondo completamente diverso, svincolato dal concetto e dal limite digitale dell'elettronica. Alla precisione si è sostituita la flessibilità, l'errore, la capacità di correggerlo e persino di imparare a fare cose diverse da quelle insegnate inizialmente alla macchina. Perchè la cosa affascinante è che una rete neurale non la puoi programmare. Devi per forza farle apprendere come lavorare correttamente. E, se con questa fase ottieni effettivamente AI tutte uguali (fatta la prima, ovviamente basta dare i parametri di matrice alle altre), se poi lasci attiva la funzione di autoapprendimento succede il miracolo: piccoli disturbi nelle singole esperienze causeranno diversi pesi nelle varie connessioni e, dopo un po', tutte le AI saranno diverse tra loro. Ovviamente nei limiti dell'avere mediamente pochissimi neuroni e connessioni rispetto al cervello umano....ma anche ad un qualsiasi cervello animale. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 19:09
Non conosco i dettagli del funzionamento delle reti neurali, però ho capito che chatgpt ha 173 miliardi di "parametri", paLM di Google ne ha 540. Già mi immagino le performance... Va detto che ci si accorge abbastanza velocemente che per ora gli errori che commette sono ben visibili, anche sul piano logico. Però il bilancio mi sembra molto positivo. Sicuramente scrive molto bene, per essere un sistema automatico, e mi ha molto molto colpito la comprensione del testo. Anche se scritto male. Infatti l'immediatezza dell'interazione era finora sconosciuta, almeno per me. |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 19:12
le stanno istruendo...come dicevo, non puoi programmare una rete neurale come programmi un database...ed essendo una interazione con esseri umani il loro scopo, devono imparare da esseri umani, con i tempi che ne conseguono. anche un essere umano non impiega 3 giorni a imparare a parlare, camminare, confrontarsi col mondo, interagire con le persone, ragionare.... |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 19:24
Suggerisco di provarlo, basta fare un account e si è subito operativi |
| inviato il 10 Gennaio 2023 ore 20:19
“ del resto come noi: la sensibilità come fotografi ce la siamo fatta con l'esperienza. „ No, quante volte abbiamo “sentito” di fare diversamente, qualcosa di diverso da quello che la ragione / esperienza ci suggerisce. La ns. coscienza ci dice altro. Una macchina non lo farà mai. “ devono imparare da esseri umani „ Non è possibile |
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