| inviato il 01 Maggio 2013 ore 17:06
ciao a tutti e grazie, anche per nn essere stati inrispettosi, ho lanciato questo argomento solamente per curiosità sul modo di scattare e sulla PP e l'ho voluto lanciare proprio qui( nel più grande forum"photosioppatori") , ci sono riflessioni che mi sono piaciute, come quello di stefano conti" problema è quanto è lecito calcare la mano con PS per sopperire, da parte del fotografo amatoriale e non, dei suoi errori e delle sue incapacità tecniche e artistiche.infatti è vero, quanto calcare la mano nella PP? nncredo che si possa paragonare la PP che veniva effettuata nelle camere oscure, con la PP di oggi si toglie un albero che da noia, si aggiunge una cosa che nn c'è, nn credo che con la pellicola poteva essere effettuato, chiedo conferma o smentita perchè nn conosco proprio il procedimento. e cmq credo che il giapponesino o chi per lui, avrà assemblato la macchina, ma forse la faccio funzionare IO, straragionando sulle iso, apertura, condizioni del tempo eccc. è sempre istruttivo confrontarsi e quel giorno che scatterò in raw e deciderò di fare PP, vi chiederò sicuramente qualche consiglio.....vi ringrazio ancora un Buon 1° Maggio       |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 18:14
Duccia, ho visto le tue macro e il martin pescatore... non si direbbe che non fai PP, anche solo l'ottimizzazione per la pubblicazione qui sul web é ottima, in ogni caso complimenti! ciao |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 18:38
La PP è una cosa ed il fotoritocco è altra cosa non confondiamo. Come PP si intende la calibrazione dei parametri essenziali della fotografia, ovvero la calibrazione dei colori, il contrasto, riduzione rumore e maschera di contrasto obbligatoria per forza di cose, in quanto i filtri posti davanti alle reflex la rendono obbligatoria, quando scatti in jpeg questa è applicata dall'argoritmo pensato dalla ditta produttrice stessa. Il fotoritocco o fototarocco come amo chiamarla io, prevede la clonazione, aggiunta di elementi. In diversi concorsi mondiali, vedi National Geografics è stato tolto il primo premio in quanto si trattava di fotoritocco. Basta pensare che per partecipare ad concorsi fotografici è obbligatorio presentare il raw origile dello scatto, anche il clop "ritaglio" deve stare dentro dei parametri, solitamente non oltre il 15%. Anche con la pellicola era possibile fare tutto, però era molto molto più costoso ed anche complicato. Il digitale ha portato si molti fotografi ad emergere, per via del basso costo, ma la capacità deve esserci sempre in egual modo, e si vende subito. |
| inviato il 01 Maggio 2013 ore 19:06
i grandi maestri del ritocco in camera oscura sicuramente sono stati i fotografi russi al servizio del regime, loro facevano sparire dallo scatto persone intere, quindi anche in analogico si poteva osare molto in pp. ho visto le tue e ho notato una gestione della pp abbastanza carente, lo sharpening eccessivo ad esempio.... vedi per me non c'è limite nella pp, quello che conta veramente sono gli eguilibri e il senso dell'estetica oltre al non daneggiare in termini di struttura la foto. ciao |
user8319 | inviato il 01 Maggio 2013 ore 19:46
“ si aggiunge una cosa che nn c'è, nn credo che con la pellicola poteva essere effettuato „ In realtà si faceva. Un'esposizione multipla ad esempio ti permetteva di aggiungere una cosa che non c'era unendo appunto più esposizioni diverse. Per farla bene anche allora ci voleva perizia. “ sopperire, da parte del fotografo amatoriale e non, dei suoi errori e delle sue incapacità tecniche e artistiche „ Questo non credo sia possibile farlo con la PP. La PP non è in grado di creare nulla di artistico in uno scatto, ci vuole sempre lo scatto di base ad essere -forse- artisticamente interessante. La PP ti permente di "valorizzare" lo scatto, ma questa è una cosa diversa. |
| inviato il 03 Maggio 2013 ore 19:17
ciao tomcat condivido il tuo pensiero metterei solo un po di pp se poi hai una foto che ti piace pero lai cicata allora e diverso devi usare la pp row e molta esperienza io sono un umile fotografo dilettante ciao e grazie |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 3:08
“ cmq credo che il giapponesino o chi per lui, avrà assemblato la macchina, ma forse la faccio funzionare IO, straragionando sulle iso, apertura, condizioni del tempo eccc. è sempre istruttivo confrontarsi e quel giorno che scatterò in raw e deciderò di fare PP, „ No... la foto la fate assieme, te decidi i parametri quali iso, diaframma, tempi, inquadratura... lui TUTTO il resto, colore, dettaglio, saturazione... Se vuoi fare TUTTO da sola devi fare tutto te, altrimenti ti metti nelle mani del programmatore di turno, con una PP nella media. |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 8:00
Quoto.. la riduzione rumore e' l'esempio piu lampante di quanto e' difficile controllare lo scatto usando solo i jpg. Secondo me e' piu semplice usare maschere e riduzioni rumore selettive che andare per tentativi con le impostazioni della macchina. |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 8:32
Se fai foto amatoriali, tipo gita della domenica dove ti interessa solo catturare un istante (istantanee e non foto), scatti in jpeg, molte immagini nella scheda, salvi tutto nel pc, nessun lavoro post e posti a stampare quelle che ti piacciono di più o tutte. In questo caso usi la macchina fotografica come la vecchia cara Polaroid. Scatti e hai subito l'immagine. Se invece vuoi un di più scatti in Raw, e li hai 3 opzioni: 1- Ti impari un minimo di PP e migliori (o peggiori la foto), ossia sviluppi la foto come si faceva con il rullino. Dove anche i non professionisti potevano avere in casa un minimo di attrezzatura per lo sviluppo. (mi ricordo che alle elementari avevo approcciato le prime stampe in bianco e nero col prof. di disegno). 2- Spendendo di più porti il raw in uno studio fotografico per lo sviluppo del caso. 3- Fai sia il punto 1 che 2 e provi a migliorarti seguendo anche i consigli di amici e facendo corsi. In ogni caso anch'io sono per il minimo sindacale per la PP, anche se a volte sbagliando esagero. Ma poiché chi fotografa non può, in un solo scatto catturare tutti i colori che riesce invece al nostro occhio, spesso un minimo di PP è necessario per bilanciare la foto. Altra cosa è la modifica radicale tipo photo-art o fotomontaggio. |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 9:42
Sono d'accordo con Tomcat. Troppe volte una PP troppo spinta stravolge scatto e realtà. |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 10:01
“ Troppe volte una PP troppo spinta stravolge scatto e realtà. „ Ma se è fatta bene, come la distingui , con certezza, dalla realtà? E quale realtà? ( lo so, domanda provocatoria, ma visto che dal lato puramente tecnico se ne è parlato e si è arrivati alla conclusione unanime che serve (almeno quella "soft") passiamo al lato filosofico ) |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 14:25
“ se vuoi ottimi risultati devi conoscere perfettamente macchina e PP. „ Purtroppo straconcordo. |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 15:50
non capisco il senso della tua domanda.. è logico che per fare buone foto serve una buona conoscenza in fase di scatto, altrimenti una buona foto non l avrai mai e poi mai! puoi conoscere photoshop alla perfezione ma se non sai scattare te ne fai davvero poco! inoltre c è una grossa differenza tra mettere aposto i paramentri e fare dei fotomontaggi... ritengo inoltre inutile spendere migliaia di euro per scattare in jpeg... almeno che non ti servono dei file immediati da spedire in fretta.... |
| inviato il 04 Maggio 2013 ore 16:31
io penso che innanzitutto una foto deve piacere. Che sia uscita bella subito o dopo ore di interventi in PP alla fine è il risultato che conta. Come è stata ottenuta interessa solo ad altri fotografi. Dovremmo piuttosto chiederci per chi scattiamo le nostre foto. Per me la fotografia è un modo di comunicare: ciò che conta è il messaggio, e come certe frasi hanno bisogno di aggettivi, certe foto hanno bisogno di essere aggiustate. Mi piace dare una mia impronta alle foto per trasmettere uno stato d'animo, non usare la mia macchina non è una fotocopiatrice. |
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