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Dilemma corredo Nikkor Z


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avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2022 ore 8:55

Ho 14-24/2.8, 24-70/4, 50/1.8 e 24-200, tutti S su Z7II.
Avevo 14-24/2.8, 24-120/4, 50/1.4 e 70-200/4, tutti F su D750.
Ho niche l'FTZ 2, con cui ho usato le lenti F fino alla svenatura.

Il 24-200 non è la lente perfetta, ma, da quanto vedo, mi dà l'idea che se si accetta la variabilità dell'apertura, su Z6 faresti fatica, nel range sovrapponibile a vedere differenza con un 24-120.
Personalmente vedo pochissima differenza (ma c'è) con 24-70/4 sui 45mpx.
Rispetto al 24-120 adattato tutte e due le lenti sembrano arrivare da un altro pianeta.
Se vuoi ti giro qualche RAW del 24-200.

Confrontata col 70-200, invece, perde alla grande, ma lì ho altri progetti (ma ancora pochi soldi..).

Da sgambata in montagna IMHO resta LA lente: leggera e compatta, ma performante il giusto, va dal wide al tele, e a nessuna focale è da buttare (come invece lo era il 24-120 F dai 105 in su).
Mi ha permesso perfino di portare la macchina in vacanza con la famiglia, cosa che non facevo da parecchi anni.

Ovvio che se voglio la massima qualità mi porto dietro le altre tre, ma a volte esco solo con lei e il 14-24 e non lo rimpiango.

Il 20/1.8 l'ho puntato per un po', ma facendo 4 notturne l'anno, no deep space, ho valutato che il 14-24 sarebbe stata una lente più versatile.
È vero che a 14 è difficile inquadrare senza cadere nel manierismo e che nel 95% dei casi un 16/17 è sufficiente, ma resta quel 5%…
Il 14-30/4, invece, è un F4 e già questo ne preclude certi usi che dici di farne.

A veder bene, senza guardare al vil denaro MrGreen un paesaggista come si deve dovrebbe avere sia il 14-24 che il 14-30, sia il 24-120 che il 24-200 che i 24-70, sia il 70-200+2x che il 100-400, e tutte assieme, ovviamente…

In ossequio a questo, tengo d'occhio i mercatini, ma finora in 6 mesi ne ho vista solo una, da RCE, a prezzo che me l'avrebbe fatta comprare nuova, segno che non è una lente da cambiare e chi c'è Lina se la tiene!

avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2022 ore 9:07

Ciao a tutti,mi intrometto con una domanda.
Ho i filtri della lee,in previsione di un passaggio al sistema Z,sul 14-30 l'holder della lee vignetta?
Sul 16-35 che ho polarizzatore e due slot vignetta fino a 19mm

user214553
avatar
inviato il 28 Dicembre 2022 ore 14:27

Leopizzo

Il 24-200 però non è S.

Anche volendo e potendo spendere tutti i soldi che si vuole, con la triade 2.8 - 14-24, 24-70, 70-200 - sei apposto tutta la vita. Rimarrebbe giusto un buco per un fisso grandangolare luminoso (al momento l'unico è il 20 1.8, ma occhio a Sigma) e un fisso super wide oltre il 14 (se voigtlander ci farà questo favore, idealmente un 10mm). Se proprio vogliamo, si potrebbe sostituire il 70-200 con il 100-400.

Più realisticamente - per quanto concerne la mia fotografia - 14-24, 24-120 e 20 fanno già tutte le foto che vorrei, 10/12 mm a parte, per il quale sono ancora fiducioso (non mi va di prendere il megadap ora che Sigma sta arrivando).

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 8:28

Si, il 24-200 non è S, ma è tropicalizzato.
Sconta il non essere S, come ho detto, infatti, ho anche il 24-70/4, che uso quando so che voglio fare fotografie “importanti”.
Col 24-200 non tiro più fuori lo smartphone, e per me non è poco.

Certo, avere la sacra triade più il 20, gran cosa, sei a posto, ma sono ovviamente condizioni differenti.
Per coprire da 24 a 200 porti 2kg e spendi 5k contro 570g a 870€.
Se vai per monti o in giro con amici/famiglia, quasi 1.5 kg in meno li senti.
Penso anche i 4k di differenza si sentano.

Quando ho preso il 24-200 al posto del 24-120 ho valutato pesi e prestazioni.
Se da un lato ho una maggiore qualità di immagine, dall'altra sono più corto, peso e ingombri di più.
La motivazione per abbandonare F per Z era il peso, usandolo per il 99% in giro, montagna o vacanza.
Minor peso e maggior “tiro” mi hanno orientato, con differenza di qualità che ho giudicato un compromesso accettabile.

Magari fra un anno cambio idea…

Intanto il 20 resta nel mirino, e attendiamo tutti fiduciosi quello che succederà con Tamron e Sigma.

avatarjunior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 10:01

Leo, mi stai mettendo in crisi. Da un certo punto di vista hai perfettamente ragione, il 24-200 da un vantaggio pazzesco per chi fa gite ed escursioni, sia come pesi, che ingombro che versatilità. Di contro, la qualità del 24-120 fa da contrappeso, come dici te lo useresti per foto più 'importanti', cosa che mi capita di fare quando non sono in montagna. Il 20 è un must have, una lente specialistica. Sto riflettendo su quello che mi avete detto sinora, probabilmente metto in lista il 24-120 (o 200 se mi prendesse la scimmia) prima del 20...

avatarsupporter
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 10:15

avevo avuto modo di provare il 24-200 prima di prendere il 24-120 f4S e non mi era piaciuto, sulle focali lunghe l'avevo trovato un po scarsino.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 10:31

Io comunque sono dell'idea che meno ottiche si hanno e meglio si fotografa.. ;-)

Una triade professionale francamente per me va bene solo per lavoro, in quanto ingombri pesi ma anche l'impegno che richiedono va a disturbare il lavoro puramente creativo.



user214553
avatar
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 10:45

La penso anch'io allo stesso modo, rispondevo a leopizzo in merito a questa parte del suo commento.

"A veder bene, senza guardare al vil denaro??un paesaggista come si deve dovrebbe avere sia il 14-24 che il 14-30, sia il 24-120 che il 24-200 che i 24-70, sia il 70-200+2x che il 100-400, e tutte assieme, ovviamente…"

Con 14-24 e 24-120 farei tutte le foto che faccio, il 20mm ce l'ho perché di notte esco spesso, e ho la fortuna di vivere in una zona con aria pulita e inquinamento luminoso zero;uscendo di casa a piedi in pochi minuti posso portarmi già sul campo. Se non fosse per questa mia propensione notturna gli altri due sarebbero più che sufficienti, per me. Se poi dovesse approdare in Z il 10mm Voigtlander....

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 10:52

Ho avuto la stessa esperienza di @Robycass, dato via dopo un mese.
Usato a 130-150 mm in paesaggistica l'ho trovato deludente, ho preferito tenermi il 70-300 Afp adattato.

avatarjunior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 11:13

Alex, da quel che ho capito sei un montanaro 100%, fossi nel tuo contesto non avrei dubbi sul 20 mm subito!! Cool
Comunque lo prenderò, questione di accumulo di budget ;-)

Probabilmente nell'immediato sfrutterei di più il 24-120. Anche se il cuore porterebbe al 20 ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 12:02

Alex, da quel che ho capito sei un montanaro 100%, fossi nel tuo contesto non avrei dubbi sul 20 mm subito!!


Sì... come me un tempo... che giravo esclusivamente con lo zuiko 21 f3.5

però... erano altri tempi, gli zoom ultragrandangolari non c'erano.

L'ho poi ripreso il 21 da usare con la D850, ma girare col 14-30 è un'altra vita.

Il mio criterio di base, quando vado in montagna, è che devo avere la massima versatilità col minimo peso, ingombro e sbattimento.

Questo significa che: la '"sacra triade" va benissimo se vuoi farci il matrimonio o qualunque altro impiego dove sia richiesto il massimo. Ma... il massimo per chi va in giro in montagna non è lo stesso di chi ci fa matrimoni (detto giusto come esempio)

Ora... quando vado in montagna equipaggiato 'pesante' porto: Z7, 14-30, 24-70 f4 ed il citato ed ottimo AFP 70-300 adattato. Che... alla fine sono chili sulle spalle. Senza contare che va puntualmente a finire che se parto col 14-30 montato in macchina, con le altre lenti ci farò solo qualche foto e lo stesso vale se parto col 24-70, mentre il 70-300 lo userò solo arrivato in vetta e ben difficilmente per 'fare quel particolare' lungo il percorso, perché la cosa più importante in quel momento è fare il passo e non fermarsi a cazzeggiare.

Per questo, ed alla luce della mia esperienza con la RX100 VI che monta un 24-200, sono del parare che per chi va in montagna la scelta ideale è il 24-200 come lente base -da usare sempre- per affiancarlo col 14-30.
Col 24-200 puoi permetterti di riprendere anche soggetti abbastanza lontani, puoi fare dettagli, giocare sulla compressione dei piani ed anche un po' sullo sfocato e... non ultimo, porti in giro una lente con la quale fai tutto, che pesa 657 grammi contro i circa 1400 di 24-70 + 70-300 + FTZ.
Le questione di fondo è: mi interessa la qualità assoluta, oppure mi 'girano le balle' se non posso cogliere quell'immagine che ho visto?
Ogni immagine non colta è un'immagine persa.

Rimane l'opzione del 24-120 che in passato ho ampiamente usato in montagna. E' ottima come gamma di focali, solo un pelo cortina per le reali necessità date dalle circostanze -la montagna- perché usandolo -sempre- effettivamente mi mancava un po' la parte teleobiettivo. Insomma... alla fine diventa un po' un ripiego dettato dal criterio: voglio il massimo della qualità -sempre- e per questo voglio una lente da poter impiegare in ogni occasione.

Io, il 24-200 lo prenderò a breve, giusto alla prima occasione.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 12:17

Comunque anche a me il 20 mi alettava parecchio... ma alla fine ho preferito puntare tutto sul 14-24.. quel diaframma abbondante in più nell'astrofotografia non è essenziale, specialmente su fotocamere ad alti iso eccellenti. Inoltre si deve sempre fare i conti con la PDC, anche sulle ottiche luminose occorre diaframmare un minimo, nonchè ai cieli non proprio perfettamente bui come in Italia.
Senza contare tutti i vantaggi di uno zoom per tutti gli altri generi.

Quindi per me 14-30 + 20 è ampiamente sostituibile con il 14-24, considerando anche che ha una qualità pazzesca, quasi alla pari forse con il 20 fisso

user214553
avatar
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 13:33

L'f 1.8 del 20 rispetto al 2.8 del 14-24 non sarà forse essenziale in generale, ma in alcuni casi specializzati un po' lo è.

Se per esempio devi riprendere un arco galattico su più file, inseguito, non puoi permetterti di esporre per i soliti 4/5 minuti, specialmente se la porzione da riprendere si muove e tramonta in fretta; in tal caso si espone per un minuto circa, ma se si vuole acquisire dettaglio bisogna aprire, anche a t.a., e il 20, acquisirà più luce, più in fretta, ed avrà poi una qualità non sovrapponibile a quella del 14-24, per quanto questo sia comunque buono, soprattutto tenendo conto che è uno zoom. Questo genere di lavoro si fa solitamente a focali un po' più lunghe, anche per aumentare la risoluzione; bisogna però sempre tener conto del movimento del cielo, e con un 28mm o un 35mm a volte si può essere veramente troppo lenti nel coprire la porzione di cielo desiderata componendo il proprio mosaico. Con focali troppo corte si può allungare l'esposizione, dal momento che a 14mm si coprono i 360° con 6 scatti, ma di contro avremmo un risultato "troppo lontano", con i dettagli che andrebbero a perdersi un po' dal momento che l'arco galattico sarebbe poi veramente piccolo. Sono poi questioni di gusti ed elementi compositivi; a volte può funzionare e altre no. Trovo invece che una focale compresa tra i 18 ed i 24 sia l'ideale per questo tipo di tecnica, ed il 20 si pone proprio nel mezzo di quel range. Dico ciò, forse alla luce del fatto che non c'è un 14mm luminoso Z. Stiamo a vedere se salterà fuori, intanto aspetto il Sigma Art.

In linea generale sono d'accordo che il 14-24 sia preferibile, anche in notturna, ma per una questione specialistica sia di tecnica che di qualità, il risultato non è sovrapponibile a quello del 20.

Anche tralasciando tecniche particolari, con il 14-24 sarò quasi sempre obbligato a tutta apertura, manifestando poi nel file le conseguenti problematiche ottiche. Con un'apertura veloce posso invece permettermi di chiudere un pelo e azzerare quei particolari problemi che - solitamente - affliggono le stelle nei bordi. Dico "solitamente" perché non è il caso del 20 S, nemmeno a TA; perlomeno per quel che riguarda il mio esemplare e quelli di cui ho visionato i file.

Ricordo inoltre che il 20 S è spesso sottovalutata e indicata "solamente" come lente notturna. In realtà, se la focale aggrada e lega con la scena, è secondo me la migliore lente Z nel paesaggio. Ormai ho sviluppato l'occhio compositivo a 20mm, e vedo subito la scena prendere forma con quell'angolo di campo; una volta usavo il cellulare per pre-comporre, ora vado a occhio. Poi è chiaro, se sei davanti a una scena particolarmente aperta o con un primo piano importante, il 20 non va bene, lo vedi subito, ed a volte mi andrebbero bene proprio quei 10/12 mm che spero Voigtlander porterà prima o poi per attacco Z.

Winnie

Il 24-120 è la scelta più sensata probabilmente, e non è "solo" un gran tuttofare, poiché nella fotografia di paesaggio a focali standard è secondo me la scelta più sensata tra gli zoom, e in accoppiata con uno zoom grandangolare vale un intero corredo.

Il 24-200 è - secondo me - un punta/scatta da tenere alla clip dello spallaccio per fotografie senza troppe pretese (ribadisco, parere personale eh); il suo acquisto va valutato in base a ciò: se si predilige una fotografia ragionata, "premeditata", con fase di scouting, ecc., bisogna secondo me rivolgersi altrove; se invece si scattano "on trail" alcune foto ricordo, dal valore perlopiù documentaristico prive di condizioni di luce ottimali (ottimali che per me sono ora blu, ora d'oro, notte, notte di luna e tardo pomeriggio temporalesco o post temporale), allora il 24-200 ha comunque senso.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 14:13

Cmq una di queste sere appena mi passa l'influenza spero di riuscire a fare una sessione con il 14-24 in astrofotografia.
Un grande pregio che ho notato è l'assoluta precisione di questa ottica nella MAF in focus by wire.. perfetta da visualizzare nel display oled che tra le altre cose trovo sia un valore aggiunto per le notturne.. tantissima roba

user214553
avatar
inviato il 29 Dicembre 2022 ore 14:30

Questa notte e domani notte abbiamo il tramonto lunare a orari decenti (pur tenendo conto che - ad es. - un arco galattico invernale di questo periodo si fa meglio verso l'alba). Dalle prossime notti invece, oltre ad avere una luna bella cicciotta, il tramonto lunare va sempre più in là. Tuttavia, si fanno fotografie fi paesaggio notturno anche con la luna e addirittura un po' di nubi (non troppe). Per l'asttofotografia o dei test da effettuare sulle sole stelle, invece, l'assenza di luna é fondamentale.

Un paio d'anni fa si sentiva gente lamentarsi della ghiera "by wire"; non ho mai capito tale lamentela, la trovo precisa. Inoltre, salvo impostazioni contrarie implementate con un firmware update, le Z - o almeno la Z6 - all'accensione si trovano già all'infinito. Vale comunque la pena ritoccare il fuoco per esser sicuri, ma comunque sei già lì.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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