user204233 | inviato il 27 Dicembre 2022 ore 8:40
“ In realtà seguo alcuni fotografi che si stanno applicando anche all'ai e stanno tirando fuori serie di immagini valide con un interessante racconto „ Potresti postare qualche esempio. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:03
Il problema dipende da chi si rivolge per avere un certo servizio. Se dovessi fare una protesi e attraverso la AI si ottiene un buon prodotto, ben venga. Ma in questo caso si tratta di immagine. Non sono un imprenditore, ma se lo fossi farei fare un servizio in loco, magari una volta in meno, piuttosto che rischiare di avere qualcosa di posticcio, freddino, che risponde alla piu' totale omologazione. E soprattutto estraneo a quel ben preciso luogo, la mia azienda, con le persone reali che ci lavorano. Omologazione perche', se ora c'e' il finlandese come "creatore e regista" del servizio, domani, per ridurre ulteriormente i costi, al suo posto ci sara' un programma. Qualcuno l'ha gia' detto...taglia il ramo sul quale sta seduto. Del resto, ci sono alberghi dove non c'e' piu' nessuno. Il capuccino si prende alla macchinetta e la colazione e' gia' confezionata, basta schiacciare un pulsante. Il cliente lo sa, ci puo' stare...purche' ne sia consapevole al momento di pagare e non si faccia grandi aspettative |
user204233 | inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:15
Mmm, un po' esagerate. Apprezzerei di più lavori più sporchi. |
user204233 | inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:17
“ basta schiacciare un pulsante. „ Anche a casa ti puoi fare il caffè schiacciando un pulsante, eventualmente, ma quello del bar... sarà migliore. Ed anche lì schiacciano solo un pulsante. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:37
3d molto interessante anche se non invita all'ottimismo... secondo me i contenuti saranno i primi a soccombere, ci si limiterà alla scelta tra varie proposte. La solita pappa pronta insomma |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:47
Dennis Ziliotto lo adoravo col banco ottico e mi piace tantissimo anche con la AI. Per quanto attiene i contenuti io credo che la AI porterà sulla scena molte più persone, specie nativi digitali. A mio parere i contenuti cresceranno moltissimo rispetto ad ora. Fatto 100 le foto che facciamo, anche qui su juza, io per primo, quante hanno davvero contenuti? Nel mondo si scattano migliaia di miliardi (dato veritiero) di foto ogni anno, quante hanno contenuto? |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 9:56
“ quante hanno davvero contenuti? „ sta tutto qui il punto in effetti |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:04
“ Che bello... O no? „ No. Assolutamente no. Senza se e senza ma. E non per il caso particolare, ma in generale, che è molto più grave. Che il lavoro tenda a scomparire, sempre più meccanizzato e sostituito dalle macchine, è un dato di fatto ed è visibile ovunque. Finora scomparivano i lavori pesanti, ripetitivi, pericolosi ecc., perché un macchinario costerà sempre meno delle persone: è stato calcolato che metà delle professioni esistenti possono venire sostituite da macchine. E se possono essere sostituite, lo saranno. Adesso sono in fase di test delle IA che puntano a sostituire anche i lavori intellettuali, ce ne sono alcune che riescono a scrivere software, lo fanno in un attimo, e lo fanno bene. Per ora sono in fase di test e sono gratuite, a breve saranno operative e a pagamento. Ma se tutto il lavoro (va bene, QUASI tutto) verrà svolto dalle macchine, e quasi nessuno lavorerà più perché le persone saranno inutili, con che soldi compreranno i prodotti delle macchine? L'idea che scompare un lavoro e se ne crea un altro è una balla: scompaiono DIECI posti di lavoro e forse se ne crea UNO (forse), ed è un molto più difficile da svolgere perché richiede una formazione immensamente superiore. Questo io lo vedo dall'interno: sviluppo software da decenni e vedo come il mio lavoro cancella il lavoro di altri: io automatizzo un processo, e chi svolgeva quel lavoro si trova disaoccupato, o, nella migliore delle ipotesi viene passato ad altro incarico e non più sostituito. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:11
Secondo me si dovrebbe come primo passo distinguere la tecnica impiegata per ottenere un certo risultato. Una cosa e' la fotografia, un'altra la computer-grafica. Gia' su questo punto, per la maggioranza, vista come si e' evoluta la fotografia, questa distinzione non esiste piu'. Poniamo per un attimo questa distinzione, i contenuti possono essere buoni o meno buoni indipendentemente dalla tecnica, ma comunque saranno diversi, lo si vede anche dagli esempi postati. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:16
Scomparirà a breve anche la figura dell'impiegato. Già adesso alcuni software sbagliano meno dell'uomo. Tornando in topic ho paura che l'uso dell'AI porterà ad un miglioramento delle forme ma ad un appiattimento dei contenuti se non una sorta di censura nel senso del politicamente corretto odi altro tipo. Ma resterà spazio, anzi sarà rivalutata una interpretazione più autentica e forse l'uso di mezzi analogici. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:16
“ Ma se tutto il lavoro (va bene, QUASI tutto) verrà svolto dalle macchine, e quasi nessuno lavorerà più perché le persone saranno inutili, con che soldi compreranno i prodotti delle macchine? „ Questo potrebbe essere il limite della cosa; oggi non l'abbiamo ancora raggiunto, ma prima o poi ci arriveremo: il mercato che uccide sé stesso perché, per produrre di più a costo inferiore, avrà eliminato la maggior parte degli acquirenti. E il problema dei contenuti diventerà l'ultimo dei nostri pensieri. Per il mercato dell'arte la cosa potrebbe andare diversamente: potrebbe esserci un ritorno alla pellicola solo per il fatto di poter acquistare l'opera "unica" (magari acquistando anche il negativo), indipendentemente dal fatto che il contenuto sia valido o meno. D'altronde è già così con l'astrattismo e con gran parte dell'arte contemporanea. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:40
“ Ma se tutto il lavoro (va bene, QUASI tutto) verrà svolto dalle macchine, e quasi nessuno lavorerà più perché le persone saranno inutili, con che soldi compreranno i prodotti delle macchine? „ Ci vorrà l'universal income. Una specie di reddito di cittadinanza, ma più intelligente. E non è una cosa inventata, è quello che dicono tutti quelli che hanno affrontato seriamente l'argomento. |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:41
“ Per il mercato dell'arte la cosa potrebbe andare diversamente: potrebbe esserci un ritorno alla pellicola solo per il fatto di poter acquistare l'opera "unica" (magari acquistando anche il negativo), indipendentemente dal fatto che il contenuto sia valido o meno. „ E se l'opera unica la dovesse realizzare un'intelligenza artificiale più capace e brillante di qualsiasi essere umano esistito? |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 10:42
Ricordiamoci che l'economia è una scienza umana e non è una scienza naturale. Il suo oggetto è un sistema simbolico basato sul denaro, non un oggetto reale. Quindi in futuro sarà quell'oggetto a cambiare. In pratica inizieremo (stiamo già iniziando) ad applicare idee differenti ai concetti di "lavoro" "salario" "occupazione" eccetera, e forse alcuni di questi concetti spariranno. Che avvenga questo lo spero molto, anche se non sarà una cosa né rapida né indolore, perché se non sarà così siamo fottuti. Pensiamo solo alle relazioni che vorremo o non vorremo instaurare tra economia e tutela dell'ambiente... |
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