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Set fotografici e fotografia naturalistica


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avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 10:52

se mi avventurarsi per posti sperduti, senza una cultura specifica, tornerei frustrato e magari la volta successiva metterei in atto comportamenti assolutamente inadeguati o addirittura vietati o ancora pericolosi per me e per la fauna


E' fondamentale studiare prima ed affidarsi sempre a guide locali. Che poi non sono tutte uguali, trovare quelle giuste e' importante.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 10:55

Marco colombo fa spesso workshop....


Tral'altro e' uno dei migliori, sia come fotografo che come profondo conoscitore degli animali selvatici, per sua formazione professionale specifica, (e' un biologo).
Cosa importante, poi, non e' un integralista.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 12:18

Educazione ambientale
Qualcuno chiedeva se in Italia ci sono associazioni o enti preposti all'educazione ambientale.
Dunque, non sono titolato a parlare di cultura e rispetto ambientale, ma sono dotato del comune buon senso e sensibilità ambientale che mi fa rispettare naturalmente l'equilibrio della natura. Non sporco, non disturbo, non altero per quanto mi è possibile, rispetto l'azione naturale senza interferire in nessun modo. Cosa faccio allora? Osservo in silenzio e se posso e se riesco, faccio qualche foto senza l'aiuto di alcuna trappola, richiamo, carne viva o morta, animali morti di ritrovo o di acquisto, appostamenti in luoghi protetti o vietati, girare in luoghi protetti o vietati, pagare cacciatori per ottenere animali selvatici, legarli per poi fotografarli, immobilizzare animali vivi o morti su ceppi o posatoi per attirare rapaci etc. Cercare invece di sensibilizzare gli altri fotografi e i gitanti alla conoscenza dei luoghi e del loro naturale rispetto per una efficacia conservazione anche per il futuro. La natura è la nostra casa, abbiamo tutti il dovere di tutelarla e preservarla. Non nascondiamoci dietro " ognuno è libero di fare quello che vuole" questo è il modo peggiore di vivere nel mondo in generale.
Per risondere quindi alla domanda, segnalo la lipu e il wwf che organizzano eventi aperti al pubblico e anche ai fotografi, collaborano con le scuole enti etc. Ci sono anche i comuni e le ragioni e i carabinieri forestali tra alcune associazioni e autorità competenti alla tutela ambientale. Prima di addentrarsi in un parco tutelato, sarebbe preferibile informarsi sui siti di riferimento sulle regole del parco stesso, sono tutti regolamentati. Comunque il concetto chiave è rispetto e tutela. Non servono cose straordinarie. Saluti

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 12:39

Roberto ho citato Marco proprio perché lo conosco e ha una base di conoscenze enorme, nonché un approccio sufficientemente etico...e fornisce spunti e informazioni utili, cosa che la maggior parte dei workshoppari che ogni giorno spuntano come funghi non è in grado di dare....
Ps
Lui è laureato in scienze naturali, non in biologia ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 14:22

Non occorre essere così talebani.
A parte l'ovvio rispetto in generale, la cosa che non va bene in natura è l'eccessiva pressione, e l'incompetenza, come in ogni cosa. Purtroppo moltissime persone nel nostro paese arrivano anche in posizioni di vertice di associazioni, enti, parchi e quant'altro senza avere la minima competenza specifica di ambiente e natura. Unito agli interessi non sempre cristallini che stanno dietro la gestione anche di un giardinetto, ecco che si creano effetti mostruosi.
Regole e regolette, divieti e quant'altro, soprattutto, guarda caso, a carico dei fotografi.
Perchè il fotografo è visto come un emerito rompic.....oni, per definizione. Innanzitutto non sai quando c'è e dov'è, perchè magari si apposta e si mimetizza. Poi è armato di attrezzature che gli consentono di documentare qualunque cosa anche a grande distanza. Coi social, in un attimo è in grado di divulgare in ogni dove quello che ha visto, con foto o video. Insomma, non ti puoi fidare. La cosa migliore è mettere un bel divieto, con le scuse più disparate, e comunque limitarne il campo d'azione. In fin dei conti, agli occhi di chi gestisce un'area di interesse naturalistico, e non solo, è molto più pericoloso di un cacciatore, di un bracconiere o di chiunque fa reali danni all'ambiente.
Insomma, dagli al fotografo.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 14:31

LEone NI
Purtroppo conosco tantissimi fotografi assolutamente indisciplinati, irrispettosi ed ignoranti...
Vero che spesso c'è un talebanesimo eccessivo ed inguistificato, però la categoria fa ben poco per farsi voler bene...

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 15:30

Su questo sono assolutamente d'accordo, la categoria è quello che è. Soprattutto manca di competenza naturalistica. Anche personaggi che fanno foto pregevoli.

Ma chi sta dall'altra parte, che sono una moltitudine, spesso autoreferenzialmente nobilitato, molto spesso non ha alcun titolo per criticare. E quando cercano di fotografare, sono molto peggio dei fotografi.

Peggiori di tutti, quelli che quello che fanno, lo fanno "per la scienza". A volte sembra confondano la scienza con i propri interessi privati

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 16:00

I talebani sono quelli che pensano di fregarsene delle regole e secondo loro possono fare quello che vogliono! E no cari, nemmeno a casa loro possono fare tutto! Imparare a stare al mondo sarebbe già un passo avanti, sapete quanta gente arriva gridando, correndo anche con le bici, con i cani senza guinzaglio nonostante ci sono i divieti? appena mettono piede al parcheggio, vola tutto a 1km di distanza, ma di che stiamo parlando...il rispetto? si nemmeno quando dormono. Bisogna fare educazione ambientale, cè poco da fare, dalle risposte di alcuni si capisce che siamo ancora molto indietro...

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 17:32

Tutto giusto ma non postiamo per cortesia foto di Marangoni al volo in un topic che discute più o meno positivamente di generi che prevedono.l'alimentazione di specie elusive. Non i marangoni o i piovanelli in battigia.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:08

concordo con voi, mettere esche vive che soffrono e cosi richiamano rapaci e simili lo trovo scandaloso e come dice andrè chi fa questo si meriterebbe delle pacche in testa!

detto ciò anche io non trovo più sensato andare nel solito capanno a pagamento dove le foto sono sempre uguali e la soddisfazione è 0.
Posso capirlo all'inzio o se parliamo di persone anziane che non hanno più voglia/forze di sbattersi per fare qualcosa in proprio.
In tutti gli altri casi lo trovo parecchio triste.

Io nel mio piccolo, vicino casa, ho creato una piccola zona con una pozza.
L'ho curata giorno dopo giorno , riempiendola ogni 2 giorni minimo con taniche da 30 litri e circa 600 metri di cammino.
Una faticaccia assurda,a cui aggiungere caldo assurdo e zanzare a più non posso.
Ma il vedere sparvieri fissi, almeno 4-5 esemplari ogni giorno, picchi rossi e verdi e tanti passeri mi ha sempre stimolato a continuare e le soddisfazioni sono sempre arrivate.
L'ultima è stata una bella poiana al bagno , venuta senza aver mai messo carne, ma solo attirata dalla pozza.


avatarsupporter
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 19:01

Un'esperienza interessante e positiva Alex, ho seguito diverse vostre discussioni quest'estate. Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:30

Ogni tanto mi diverto a provocare , di solito son stimolato dalla lettura di post evangelici , di quelli in cui si promulgano editti universali impregnati di verità assolute, la mia posizione è ben rappresentata nel post di Vito Serra , non c'è educazione ambientale , l'ignoranza delle trasformazioni e dei danneggiamenti che noi abbiamo apportato agli habitat naturali fa sì che vengano confusi gli autori , nonchè colpevoli , delle sofferenze del mondo animale , vi svelo un segreto , il colpevole siamo tutti noi , legare una coscia di pollo ad un ramo è poco etico ???? Invece costruire miliardi di metri cubi di cemento sulle pendici delle montagne e distruggere per sempre l'habitat di migliaia di individui di numerose specie per poter scivolare sula neve un paio di mesi l'anno inquinando e accalcandosi tutti insieme in una bolgia bestiale ed avere anche il coraggio di dire che si ama la montagna , cos'è? Etico ? ma di cosa state parlando ???? Siamo stati costretti a delimitare piccolissimi spazi di ambiente quasi naturale definendoli parchi nazionali e poi in quei parchi consentiamo la qualunque , concerti , coltivazioni con uso di pesticidi , alberghi e strutture turistiche , ma state scherzando , cos'è la fiera dell'ipocrisia ? Ci son due possibili spiegazioni ad un post del genere , o l'autore cercava incensamenti perchè la sua "fotografia naturalistica" è diversa dalle altre , oppure , mi spiace dirtelo Claudio , ma non sai proprio niente di conservazione e difesa della natura , di distruzione ambientale e di collasso dei sistemi naturali .
NON CI SONO PIU' INSETTI VOLANTI IN CIELO , nè in inverno , nè in estate , milioni di insettivori non possono riprodursi per mancanza di nutrimento , le rondini , i pipistrelli , i gruccioni , Giandaie marine , pigliamosche, etc etc ,
NON CI SONO PIU' MOLLUSCHI BIVALVI IN MARE nei primi due metri di profondità dei litorali sabbiosi vivevano miliardi di molluschi bivalvi che nutrivano milioni di uccelli di riva e naturalmente la moltitudine dei pesci di mare e di acqua dolce , non ci sono più , dopo le mareggiate non si vedono più le distese di gusci vuoti sollevati dalle onde e scaraventati sulla battigia .
La stessa sorte di morte per fame tocca di certo ai selvatici che in inverno non trovano più abbastanza cibo nei pochi ambiti lasciati liberi dall'uomo , ed è per questo che i mammiferi entrano nelle nostre città , pur terrorizzati , non possono fare altrimenti , le volpi si avvicinano all'uomo ? , ci credo che potrebbe mangiare se uccelli selvatici alla sua portata non c'è nè più , i topi ? e dove stanno i topi ? vicino all'uomo e ai suoi rifiuti .
Per finire vorrei chiedere a quelli che sostengono che se la mangiatoia per i rapaci la si fà con animali morti va bene , invece con animali vivi non è etico , cosa ne pensa se prima di mettere il pollo sul ramo gli tiro il collo divento etico ? MrGreen , la carne morta del suopermercato era un pollo vivo prima , un paio di giorni prima MrGreen
Stesso discorso per le camole , non hanno paura e non soffrono secondo voi ? provate ad avvicinare una fiamma ad una camola , vediamo se non fugge alla sua massima velocità .

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:47

Sono sostanzialmente d'accordo con Maurizio Catti.
Ed aggiungo anche lo scandalo dei mega concerti in spiaggia e il modo vergognoso in cui sono gestiti i parchi naturali.
Gli USA in questo ambito stanno proprio su un altro pianeta e perfino l'Africa e' messa meglio di noi, nonostante le difficoltà oggettive che possono avere queste nazioni più povere.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:48

Maurizio perdonami ma il benaltrismo mi piace poco in tutti gli ambiti....
Cemento ed etica nell'approccio alla natura son questioni disgiunte che è giusto prendere in considerazione indipendentemente....
Non è che se a Rozzano hanno abbattuto 100 anni fa una foresta planiziale allora tu oggi puoi attirare gheppi con un bel carnaio stabile e sentirti nel giusto....
E la mangiatoia per rapaci, se stabile è sbagliata tanto se fatta con esca viva che con esca morta...
Ma come ho esposto prima, ritengo che alla fine se uno ha qualcosa da dire con la fotografia naturalistica e desidera esporlo, difficilmente butterá in piedi un carnaio stabile per fare 1000 schede di rapaci posati su improbabili trespoli....

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 21:13

Però un mese fa ho partecipato ad un incontro relativo ai problemi dei pallini al piombo ingeriti da gipeti e altri rapaci, ed era citato come esempio un fotografo che aveva preso un camoscio da un amico cacciatore e l'aveva messo vicino ad un nido di gipeto nello Stelvio. Il problema è che c'erano dentro ancora i pallini in piombo, quindi avrebbe potuto uccidere l'intera famiglia... Eeeek!!!. Fortunatamente i guardiacaccia hanno rimosso il cadavere prima, però è un buon motivo per evitare di usare comunque esche se non si è assolutamente sicuri di cosa c'è dentro...


Strana come storia questa, solitamente il cacciatore non butta il camoscio ma lo consuma,
poi di norma ( obbligatorio ) vengono sparati con carabina a palla e mai con colpi a munizione spezzata ( pallini ).Confuso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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