RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Difetto di reciprocità Portra 160


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Difetto di reciprocità Portra 160





avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 21:40

Domanda: come saranno i colori di una Portra 160 scaduta il gennaio 2021?

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 22:17

Uguali a quella fresca... purchè non sia stata conservata al sole.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 22:21

che lo ha portato a sviluppare a Milano insieme a due rullini Ilford in B/N , solo che lì non sviluppano colore e per errore hanno aperto l'involucro con il rullino Portra sotto la luce di sicurezza rossa

Ehm... guarda che neanche i negativi B/N si aprono alla luce di sicurezza...
Se hanno fatto una cosa simile sono degli incompetenti.
I negativi si caricano sulla spirale sempre al buio più totale.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 22:53

Non so Lorenzo cosa sia successo il b/n è venuto come doveva, da DeStefani a Milano, il rullino del colore me lo hanno restituito ( non a me , alla mia compagna) dicendo che loro i colori non li sviluppano e così ho cercato un altro posto a Milano. Sarà che prima di portarla a sviluppare è passato un anno dagli scatti ma le foto mi sembrano inservibili. Non so che sia successo esattamente.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 23:13

Ah, quindi il primo laboratorio non ci ha fatto niente al rullino a colori?
Beh, aver aspettato un anno prima dello sviluppo non ha certo giovato alla pellicola ma non può averla rovinata più di tanto... sempre che sia stata conservata in maniera, diciamo così, "normale"...

Però una domanda mi viene spontanea : è così difficile trovare un laboratorio per lo sviluppo colore?
Io abito in una città (cittadina direi) ben più piccola ma il servizio c'è ed è anche di buona qualità...
Ok... finisci il rullo di Portra e portalo a sviluppare appena puoi...
Ma poi cosa ci fai?
Se non hai uno scanner adeguato fossi in te chiederei il servizio sviluppo+scansione... almeno vedi cosa è venuto fuori...

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 23:32

Di negozi di fotografia a Como ne è rimasto uno solo che credo non sviluppi il colore ma di appoggi a Photosì dei cui servizi non mi fido, l'ultima volta mi hanno stampato del B/N scattato con la Rolleiflex facendo delle scansioni letteralmente penose per cui le stampe avevano luci bruciate e ombre tappate. Sappi che ho ripreso in mano io i negativi e li ho letti su scanner Epson 1640 per RIFLESSIONE e regolando le curve in Photoshop ho ottenuto dei toni migliori di quelli finiti sulle stampe di Photosì. Da allora per me Photosì e quelli che vi si appoggiano sono cancellati ( anche prima comunque quando ancora usavano l'ingranditore mi stampavano tagliando via bordi del fotogramma). Da allora mi tocca andare a Milano da Destefanis della cui qualità non posso lamentarmi ma i prezzi non sono da discount. Comunque sul B/N dovrei imparare io almeno a sviluppare, perché andare e venire da Milano per un rullino mi risulta scomodo. Ai tempi mi ero ripromesso di insistere con il B/N, svilupparmelo ed avevo chiesto a Diebu se lui potesse farmi delle scansioni, ma non sono andato avanti nel proposito. Poi c'è stato di mezzo il lockdown e gli scatti fatti con portra 160 sulla Mamiya e quelli in B/N sulla Rolleiflex sono rimasti lì in attesa, nel frattempo mi sono impigrito e sono andato avanti a scattare solo in digitale.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 23:39

Scattando con la Mamiya ed il 50mm shift la difficoltà che noto è di capire se la messa a fuoco è corretta o meno, l'ottica non ha i contatti è tutto manuale, nel mirino ho la corona di microprismi ma al centro non c'è lo stigmometro, faccio fatica a capire con sti microprismi ed il vetro del mirino.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2022 ore 23:41

Nessun consiglio sul tempo di sicurezza di un 50mm sul formato 645 della Mamiya? 1/60" può dare mosso o mi posso fidare ancora?

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2022 ore 0:28

Direi che ti puoi fidare di 1/60...
Per la messa a fuoco, quella Mamiya è la AF-D? Il mirino mi sa che non è pensato per la messa a fuoco manuale... però ci dovrebbe essere la possibilità di cambiare il vetrino di messa a fuoco...

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2022 ore 9:59

adesso esco e magari vado anche a comprare un qualche rullino 120 che a Como sono anche difficili da trovare. Ieri volevo scattare ma niente luce giusta, oggi nemmeno, tutto coperto, potrei fare qualche ritratto per strada a figura intera con il 31mm equivalente. Devo vincere la timidezza e fermare le persone per strada. Ce la posso fare.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2022 ore 10:01

Ho visto dul manuale che nel mirino esiste un'assistenza elettronica alla messa a fuoco manuale con due frecce ed un pallino di conferma che ho provato ora e sembra funzionare bene, cosa che renderebbe anche inutile guardare i microprismi con i quali non si capisce una cippa.
... In effetti non c'è come leggersi il manuale.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2022 ore 22:41

Non capisco la difficoltà che.incontri con i microprismi Andrea, personalmente li trovo estremamente comodi e intuitivi.

Ovviamente la messa a fuoco deve essere istintiva... in altre parole appena smette il "tremolio" dei microprismi devi pigiare sul pulsante di scatto... se ti ostini a cercare la messa a fuoco di precisione innanzitutto perdi l'attimo e inoltre dai tempo al cervello di intervenire assistendo l'occhio con il solito "effetto memoria"... quello cioè che con la conoscenza ti fa vedere a fuoco anche quello che a fuoco non è Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 23:54

A proposito del perché Kodak non fornisce informazioni riguardo al difetto divrecipricità per tempi molto lunghi, ho trovato questa discussione:
www.photrio.com/forum/threads/later-e-100-reciprocity.193890/
E in particolare questi passaggi:
I've heard back from another source.
There is a reason why Kodak (neither Eastman, nor Alaris) never reports reciprocity failure data past 10 seconds of exposure. That reason is that all such Kodak data is based strictly on sensitometric measurements, and there are not in existence any sensitometers - old or current - that reliably and consistently supply light at-the-film that is sufficiently low to emulate those conditions.
Which means that all such data past that 10 second threshold must be based on the sort of real world testing and subjective evaluation that individual photographers often undertake. Neither of the Kodaks have gathered that sort of data. Ilford/Harman apparently have.

Sensitometers have a calibrated light source in them. They expose film to a very precise amount of light, which permits a very accurate measurement of the film's response to that light.
The existing sensitometers - old and new - can't reliably and consistently expose film to the extremely low amounts of light that film is exposed to when light is so low as to require very long exposure times. The bulbs in them plus the modifiers built in them don't reliably and consistently go that low.
So instead, the only existing option is to do practical trials and come to conclusions about how the results "look".
That is a fairly subjective procedure, and gives results inconsistent from the data that one finds usually in a Kodak datasheet.
It might be possible to design and build an entirely new type of sensitometer that could supply those very, very low light levels. There has never been a business case for that for Kodak, because of the relatively small use of most films in those low, low, light circumstances.
Apparently they didn't even do that work when they were doing special large runs of film for astro-photography purposes, and their research and development dollars now are much more limited than back then.

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 6:52

Sempre nella lingua della perfida Albione!

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2022 ore 9:17

mh, secondo me kodak non fa i test comprando un sensitometro usato su subito.it quando lo trova a buon prezzo: se volesse farlo (se avesse voluto farlo ai bei tempi andati) si sarebbe potuta costruire in casa un sensitometro con l'emissione di un fotone al mese.
Non lo fanno per una qualche ragione, ma tra filtri nd, distanza di applicazione e quant'altro ci sono mille e mille modi per fare dei test in luce ridotta.

(tant'è che ho aperto a caso il datasheet della tmax 100 e c'è il tempo per 100 secondi, che sono parecchi più dei 10 che dice il tizio)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me