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Zaino fotografico da trekking


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user12181
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inviato il 16 Agosto 2022 ore 8:04

Io nelle passeggiate in montagna ho sempre sovraccaricato. Da quasi cinque anni ci ha pensato l'infarto e la protesi epic29 a consigliarmi di alleggerirmi. Alla fine è rimasto un consiglio... Se prima andavo con un Osprey 37+5 www1.nital.it/uploads/ori/201211/p17d18uuvp1cm010le1jggqrbc015.jpg e un grosso marsupio per la roba fotografica www1.nital.it/uploads/ori/201003/gallery_4b997d5475f88_DSC0001.jpg , oggi vado solo con uno zaino fotografico da 40 l (assai più pesante dell'altro www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202106/86cbe697679c9c162b539390f4e5 . ), non porto più il 70-200 2,8, ma ho aggiunto un binocolo 10x42 con annessi e connessi
www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202204/90d203cc83294c16334232b47897
Spesso sostituisco il treppiedi con uno mini, prediligendo ormai i fiori. Sostituisco spesso anche la slitta di messa a fuoco americana da oltre 600 g con una piastra scorrevole cinese di poco peso e poco prezzo (cambiano gli equilibri mondiali). Cerco disperatamente di alleggerirmi con l'abbigliamento, ma l'ultimo acquisto è stato il più pesante paio di pantaloni mai portato, oltre 600 g (vanno a compensare la slitta americana) senza le ginocchiere . (Perché hanno le loro proprie... www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202202/bde84af4a8b53307b1d5b18076ac li ho presi anche per alleggerirmi, ce le ho infilate solo le prime volte. Prima portavo le ginocchiere da slalom o da pattinaggio e in effettti mi avevano salvato il ginocchio almeno una volta). Il fatto è anche che in caso di fratture, in attesa che mi trovino e senza connessione per il telefono, devo avere indumenti in più che mi salvino dall'ipotermia di notte. Ho tre coperte isotermiche ma nella mia testa non bastano. L'unica cosa che sono riuscito veramente a eliminare senza che lo sostituisse qualcos'altro, è il kit di pronto soccorso... Se ti rompi non serve a nulla, se non ti rompi puoi comunque tornare con le tue forze, anche con distorsioni molto serie (Già fatto giusto un anno prima dell'infarto, dopo un cappottamento. Stavo riguardando le foto e non vedevo dove mettevo i piedi, mi sono letteralmente cappottato giù per la costa, spezzando un bastoncino e perdendo anche lo zaino allacciato di tutto punto, cinghietta pettorale compresa, non so come ha fatto a uscire senza rompersi, è rimasto lì vicino e almeno, cercando a tastoni, ho potuto prendere il frontalino per risalire, era notte. Il marsupione, lui invece era rimasto, impossibile che uscisse, incaprettato com'ero con due tracolle incrociate e la cinghia in vita. Insomma, soffrendo molto sono riuscito a tornare alla macchina e al pronto soccorso di Sondalo. Ho avuto problemi ancora per diversi mesi, poi sono guarito, pronto per una estate di passeggiate con il catetere e poi la TURP a Sondalo, perché volevo avere la vista di Dombastone www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201710/3d4228c734812166730f4bf8426c - c'è poco da dire, sublime- , e dopo venti giorni l'infarto. Ero ancora in Valtellina, ancora al pronto soccorso di Sondalo, questa volta non ci hanno capito nulla. Dopo cinque giorni si è rotto tutto, ma ero vicino al Manzoni e alla sua ottima cardiochirurgia d'emergenza. Se mi ricapita in questo periodo indefinito, devo probabilmente passare ancora per Sondalo, questa volta la diagnosi non la canneranno, ma chissà se sarò trasportabile e se l'elicottero www1.nital.it/uploads/ori/200903/gallery_49cd170e1aebf_DSC0094.jpg arriverà in tempo a Lecco o forse a Bergamo, i sepolti da valanghe in alta valle spesso li portano a Bergamo, peraltro con scarsissimo successo. Per le fratture va ancora abbastanza bene il Morelli, nonostante la sua decadenza programmata dalla regione con l'aiuto degli str. del politecnico - ahimé Carlo Cattaneo, ognuno ha i nipotini che si merita -, e continuano a votarli..., ma un tempo era un'eccellenza nazionale assoluta nella chirurgia del ginocchio. In ogni caso durante le mie passeggiate ho incontrato uno che lavora all'obitorio di Sondalo, ho già una raccomandazione. www1.nital.it/uploads/ori/201304/p17opoo7al18pf1hla1k5etuo1ri05.jpg )

user238023
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inviato il 16 Agosto 2022 ore 8:58

Il mio kit di pronto soccorso è un Oki, due cerotti e il satellitare garmin tanto non puoi fare molto se ti succede qualcosa di più è inutile aver dietro tante caz…e.
In estate per l'uscita in giornata impermeabile (che se fa freddo lo uso per coprirmi un po' ma con le temperature di questa estate con lo zero sopra i 4000 non l'ho usato molto), acqua, barretta, banana e se non c'è il rifugio due panini fine.
Il resto ovviamente rimane per l'attrezzatura fotografica (se la porto che so di usarla).
Ah poi cosa la più importante è non portarsi tutto il corredo ma informarsi e capire cosa userai o no (io ci riesco).

avatarjunior
inviato il 16 Agosto 2022 ore 9:22

Essendomi stufato di portare l'attrezzatura (spesso) per niente, ormai mi son ridotto a una scelta binaria:
* se pianifico trekking, zero attrezzatura e si cammina seriamente
* se pianifico uscita foto, porto tutto e me la prendo con calma

Lo svantaggio di questo metodo è che, col poco tempo a disposizione, mi ritrovo quasi sempre a scegliere la 1 invece che la 2 Confuso

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2022 ore 12:54

Io da poco ho provato sulla mia pelle quanto sia inutile e dannoso portarsi troppa roba su per la montagna.
Avevo più di 15kg di zaino con me, con qualche chilo (mio) di troppo ed assolutamente zero preparazione, visto che non andavo in montagna da almeno due anni (il covid dapprima mi ha impedito e successivamente mi ha impigrito).
Il risultato è stato che mi sono affaticato tantissimo ed ad un certo punto ho fatto dietro-front e il mio unico pensiero era di ridurre i metri che mancavano per raggiungere l'auto, ignorando qualunque cosa potessi fotografare (ed ero andato lì per fotografare, non soltanto per camminare).
Ad andare sono andato liscio (pianeggiante più discesa) al ritorno (risalita) è stato un calvario, mi fermavo ogni 30 metri a monitorare il battito e stavo scoppiando.
Esperienza disastrosa, ma da ripetere, la prossima volta massimo 4kg di zaino, senza minchiate varie.

avatarjunior
inviato il 16 Agosto 2022 ore 15:24

Portare un corredo troppo ampio genera alcuni problemi

1 il peso
2 si riduce il necessario personale a favore della fotografia.
3 si opta per uno zaino troppo pesante con conseguenze negative al trekking ed al fisico
4 si ha l'imbarazzo della svelta...e alla fine, non si scatta mai...

user238023
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inviato il 16 Agosto 2022 ore 16:21

Pensa Nico che neanche in tenda arrivo a 15kg, in estate poi…

user12181
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inviato il 16 Agosto 2022 ore 16:22

Come pronto soccorso sarebbe bene portarsi una aspirina da mettere sotto la lingua in caso di attacco cardiaco. Lo facevo quando non avevo nessun presentimento di problemi cardiaci... Ora che li ho avuti non la porto più per tigna, ma anche perché ogni giorno prendo Cardirene (un altro nome per la cardioaspirina, con dosaggio minimo leggermente inferiore e in polvere, finezze dei cardiologi). Ma non è che questo mi metta al sicuro da attacchi, d'altra parte non lo è nessuno. Se parto al mattino, mi fermo alle 13, mangio qualcosa - insalata di tonno Rio mare e banana - e preparo la pozione (cosa che quest'anno non ho mai fatto, passo invece il tempo qui e faccio qualche chilometro - 6/10 - a passo veloce nel pomeriggio, fra poco parto). Quest'anno ho smesso di andare in montagna già a luglio, dalla webcam vedo troppe macchine a Malghera (effetti del covid) e il tempo non mi piace. Se non cambia nulla, aspetto settembre e l'autunno, se ci fosse qualche nevicata sarebbe l'ideale, fino a qualche anno fa non era affatto rara la nevicata di fine agosto. Era il segnale per riportare a valle le vacche. Qualcuno aspettava settembre e magari finiva nei guai, avventurosi salvataggi di vacche e altre componenti dell'arca di Noè alpina con l'elicottero... Mi ricordo nella bergamasca un gruppo di pecore in un metro di neve su un terrazzo a 2600 m, ne parlarono i giornali e anche al tg regionale.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2022 ore 17:23

Pensa Nico che neanche in tenda arrivo a 15kg, in estate poi…


Capito ed ammesso l'errore, troppa roba, zero foto.

Solo il treppiedi pesava più di 4kg, roba da folli! MrGreen

Sbagliando si impara…

user238023
avatar
inviato il 16 Agosto 2022 ore 18:06

Eeeek!!! eh si direi di sì!

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2022 ore 21:54

Beh oggi è andata molto meglio, iniziando dallo zaino piccolo (25L) mezzo vuoto, peso 6kg compresi 1,5kg di acqua.
12km, dislivello medio (per me che non sono allenato, meno di 500 metri, per voi una sciocchezza) andata e ritorno.
Una passeggiata di salute, mi fanno male solo i piedi… MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Agosto 2022 ore 0:44

Ho delle scarpe comodissime della columbia, i piedi mi fanno male perché ho attraversato un pietraio (due volte, a/r) e non sono allenato.
Ma ora sto già meglio e sono tornato da poche ore…

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2022 ore 7:18

"Ho delle scarpe comodissime della columbia"

AKU Conero per le lunghe e dure sessioni
AKU Slope per le brevi e medie sessioni non troppo mud.

AKU....La famosa "babbuccia" da montagna

Aperta la danza...??

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2022 ore 8:42

Paolo, non farlo.
Che poi già spendiamo patrimoni in corpi, lenti e zaini…

Comunque ho il piede da hobbit e le Aku sono per piedi di fata, per cui stavolta non mi scimmi.. (verbo derivato, per i fini linguisti del forum..)

user12181
avatar
inviato il 22 Agosto 2022 ore 14:50

-Mizuno wave ultima 11 Rembrandt (con la Ronda di notte sulla soletta) per le passeggiate sull'asfalto della ciclopedonale.
- Scarpa moraine plus mid gtx (ahimè made in China) per le selve di castagno, boschi e asfalto se piove o c'è un po' di neve, ottimo grip su neve pestata e dura.
- La Sportiva Trango trk leather gtx per le mulattiere sconnesse, la montagna. Leggere, impermeabili e con ottimo grip, ma mediocrissime nella tenuta laterale, poco indicate fuori sentiero.
- La Sportiva Nepal trek evo gtx per la montagna, la neve e la torbiera del Rifugio Falk o del Paluaccio di Oga nel caso debba stare a mollo a lungo. Molto rusticone nonostante il nome modaiolo, ora le uso poco, sono spesso un overkill per quel che sto facendo.
- Scarpa Ladakh gtx, pugno di ferro in guanto di velluto, molto vecchie e risuolate, buone per tutto quel che faccio e anche molto di più, ma non più impermeabili, non superano la prova macro nella torbiera.
Quelle che ora uso di più in montagna, per la loro leggerezza e il loro grip, sono le Trango trk leather (comunque anche con ottima impermeabilità), nonostante la loro complessiva mediocrità. Mi pare però che stiano perdendo il grip.
Forse passerò alle Scarpa ribelle Hd, le ho provate in negozio, leggerissime ma pelle tosta e suola tostissima.

P.S. Ho una certa attrazione, ma solo estetico-metafisica, non pratica, per quelle (italiane) con lavorazione norvegese a tre cuciture ("Trigenähte" oltralpe).

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2022 ore 16:47

Fatto otto uscite sulle Dolomiti nel mese di Luglio tra cui una tappa dell'alta Via nr.1, quella che va dal Pederù al Lagazuoi con le Hoka Mafate Speed... So che smuoverò il vostro disappunto ma per me lo scarpone o scarponcino è roba morta e sepolta. Ovviamente in Inverno la musica cambia e uso degli Scapa Zodiac semiramponabili.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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