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la NON buona musica - JJ


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avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 1:10

Piccola domanda/riflessione per Don Caneca: Siccome vedo che hai una certa sicumera quando parli di oscurità riferita a determinata musica, ma in tanti anni di ascolto, non ti è mai capitato di sentire un certo prurito per i simbolismi, le iconografie, le "formule" con cui l'oscurità viene rappresentata? Credo che ad "incarnare" qualcosa di inspiegabile ed incommensurabile, ad un certo punto si finisca in un paradosso "riduttivo" in cui i codici espressivi prendono il sopravvento su ciò che si vuole esprimere. Voglio dire, l'oscurità alla fine pertiene alla condizione umana (semmai), non è che gli appartiene. Viene da sé che quando si parla di oscurità (che "è" qualcosa di naturalmente incomprensibile), si parla di "zone" interstiziali della nostra vita (individuale, sociale, culturale, relazionale ecc.) che influiscono sul linguaggio ma che allo stesso tempo è fuori da qualunque linguaggio: non è individuabile.
Cioè, penso che il "buio" che ci comprende sia qualcosa che debba essere ricercato "differendolo" da codici identificabili, non consolidandolo. Non so se mi sono spiegato, ma questo è uno dei motivi per cui ho iniziato a dirigere la mia ricerca verso altri lidi di "disorientamento" esistenziale.
Ovviamente capisco il tuo discorso dal punto di vista sensibile ("quella cosa o ce l'hai o non ce l'hai"), ma mi chiedevo se da un punto di vista più "razionale" avessi mai avuto certi dubbi.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:21

E' l'intento di quasi tutti (se non tutti) gli iconoclasti: distruggere un codice per poi comporne un altro.
Quando viene depositata una nuova formula, entro un certo tempo quella novità comincia a perdere in freschezza fino poi a somigliare alle cose più vecchie. Nel mio caso ho un mio rifugio emotivo che conserva quelle caratteristiche cui accennavo più indietro nei commenti e le varie opzioni d'ascolto diventano le varie strade che tutte conducono là.
E' un sentimento, o una sensazione, quindi poco governabile per mezzo della ragione.
Può essere visto come involuzione o come un limite personale, ma per adesso mi ci sento affine e familiare. Quando mi trasformerò di nuovo in qualcos'altro (succede a tutti) abbandonerò quel posto e me ne cercherò un altro, che diverrà il mio nuovo limite.
L'ho già detto: non sono un ricercatore e nemmeno un nomade emotivo o conoscitivo.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:35

Wayne Horwitz è chitarrista del circolo Newyorkese che suonava con Zorn

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:36

Visto che si parla di doom... triplo filotto dalla Finlandia degli anni '90. Tre modi diversi di interpretarlo - il mio preferito rimane però quello degli Shape of Despair, avvolgente come la pioggerella gelida d'inverno, che sembra niente ma ti inzuppa e ti manda al creatore con la polmonite


Sono anch'io per gli Shape of Despair.

Un'altra cosa che tendenzialmente non mi piace sono i videoclip, che di solito deludono le mie aspettative in quanto mi immagino scenari e personaggi diversi quando ascolto un qualcosa che stimoli il mio subconscio.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:38

Qualcosa un po' più oscuro:

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:40

Wayne Horwitz è chitarrista del circolo Newyorkese che suonava con Zorn


Come ho già detto, io personalmente non annovero il jazz tra i generi che mi infondono quella sensazione oscura.
Ad esempio mi piacciono un sacco i Nucleus, ma se li ascolto è perchè in quei momenti voglio sentire qualcos'altro.
Oppure Charles Mingus o Mulatu Astatke.


avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 8:57

"non annovero il jazz tra i generi che mi infondono quella sensazione oscura"
Direi anche io, anche se nel jazz esiste una consistente schiera di musicisti dannati e distrutti, che però è un discorso un po' diverso.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 9:32

Certo.
Ma è una mera questione di codici, di corde pizzicate ecco (per restare in tema musicale).
Se una sensazione non viene stimolata non la si può ricreare.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 9:46

Wow! Mark Sandman e i Morphine, quanto mi mancano....

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 10:49

C'è un'altro aspetto riguardante il mio modo selettivo d'ascolto: quello lirico, o testuale, come volete chiamarlo.
Io non seguo mai le parole del cantato, infatti scelgo soprattutto autori stranieri e sebbene io conosca l'inglese (non da madrelingua) riesco ad astrarmi dall'ascolto testuale e filtrare soltanto la melodia della voce e degli strumenti o campionamenti. Sostanzialmente non mi interessano le tematiche trattate, anche perchè tra i miei ascolti ci sono band di ispirazione neonazista o altre ideologie in cui non mi riconosco, ma la loro musica mi piace e quindi mi attengo a quello. Qualche volta leggo i testi di qualche canzone, ma solo se ne sono incuriosito, magari perchè l'artwork del libretto interno mi colpisce e mi stimola ad approfondirne la conoscenza. Quindi se un musicista è uno scappato di casa, depresso e frustrato, alcolizzato ed eroinomane che ha tentato il suicidio più volte, e racconta queste sue disgrazie quando canta, ma lo fa adottando sonorità che non mi raggiungono sensazionalmente parlando, può essere anche Bafometto ma io non lo seguo.
Nella prima parte del 3D s'è parlato di Swans e Sonic Youth. A me non piace tutto il materiale di quelle band. Degli Swans mi piacciono soltanto Children Of God e Soundtracks For The Blind e dei Sonic soltanto Evol.
Dei Christian Death me ne piacciono circa sei in tutto.
Quello che cerco lo posso pescare ovunque e in qualsiasi discografia, magari anche soltanto una canzone.
Degli Ulver invece (che considero la band più straordinaria del pianeta) mi piace tutto, da Vargnatt a Drone Activity.
Flowers Of Evil forse lo trovo un po' sottotono e quell'altra uscita halloweeniana è carina ma nulla di strabiliante, ma tutti i precedenti hanno quel filorosso che li tiene insieme come una collana di pietre diverse ma complementari, che poi è il senso di questa discussione.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 11:10

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avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 11:13

Cosa ho ripescato! Saudade keniota.


avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 11:25

Ecco, i Kraftwerk potrebbero essere quel collante tra mondo sommerso e misterioso e la realtà.


avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 14:56

Insomma il tuo interesse per la musica è spinto unicamente da stimoli emotivi?

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2022 ore 17:42

Certo.
Sei tu quello che fa le letture. Io mi limito alla sfera emotiva consapevole del limite che mi pongo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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