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The Line, il grattacielo lungo 170 chilometri in Arabia Saudita


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avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2022 ore 20:59

Poi di certo non possono costruire tutti i 170 km in un sol colpo. Quindi avranno tutto il tempo per correggere le magagne od addirittura abbandonare il progetto o svilupparlo in corso d'opera.
I soldi non gli mancano.
Da quelle parti sono ben altre le cose che mancano e non sono mancanze materiali.

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:47

nonciclopedia.org/wiki/E_la_marmotta_confeziona_la_cioccolata

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:53

A Ferrara esiste da decenni un obbrobrio simile, ovviamente molto più piccolo, in viale Krasnodar: un orribile palazzone lungo qualche centinaio di metri, in puro stile sovietico ... per carità!

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2022 ore 21:56

@Nikmeditato, non pensare che Corviale sia un caso a se, tutti questi agglomerati hanno fallito, come dicevo le Lavatrici di Pra, ma anche la Diga di begato, come le Vele di Scampia, ma anche molti altri esempi in Francia per non parlare solo d'Italia hanno tutti avuto (e continuano ad avere) gli stessi problemi.
Sono posti che alla fine si rivelano inospitali, degradano molto velocemente e con essi precipita anche la qualità della vita e dei suoi abitanti.

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2022 ore 22:04

... e il Biscione di Genova

user236140
avatar
inviato il 27 Luglio 2022 ore 23:23

ho qualche dubbio su " that puts humans first"
che cappero vuol dire?
mah...

a me piacciono le idee futuristiche, ma non vedo proprio il senso di un robo del genere
specie se la T della Terra continua ad aumentare, chi vorrebbe abitare nel deserto?
semmai sotto terra o sotto gli oceani, se non c'è più posto in montagna

user207929
avatar
inviato il 28 Luglio 2022 ore 7:20

Ma invece, secondo me, un senso ce l'ha eccome, una costruzione del genere. Sopratutto in ottica futura. Se l'umanità continua a crescere come attualmente, non ci sono soluzioni molto diverse da questa. Basta pensare a quanto territorio consumerebbe la stessa popolazione distribuita per mezzo dell'urbanistica convenzionale. Oltre al territorio si risparmierebbero anche parecchie risorse, poiché il consumo di energia sarebbe ottimizzato, l'automobile diventerebbe quasi inutile per alcuni, se non per i grandi spostamenti, l'acqua potrebbe essere più facilmente riciclata attraverso un depuratore centralizzato e così via. Il modello abitativo del futuro sarà certamente qualcosa di simile a 'sto mostro.
Certo che, se mi obbligassero ad abbandonare la mia casa circondata dal mio bel giardino, a sua volta circondato da poche altre case ai confini con il bosco, per incarcerarmi in un luogo del genere… beh… penso che dovrebbero passare sul mio cadavereConfuso
Quando vedo progetti di questo tipo, mi rendo conto di quanto sono stato fortunato di vivere la mia epoca;-)

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 8:40

Mi state a paragonà Corviale o il Biscione con sto progetto!
Facciamo i seri dai!
Mo, vabbene che sono 170 km e 9 milioni di abitanti, ma qui si parla di 50.000 abitanti su un complesso di 200 metri di larghezza, 500 di altezza ed 1 km di lunghezza con:
zero emissioni, tutta energia rinnovabile, spazi verdi, strutture sportive, culturali, ludiche, scolastiche, religiose, incluso luogo di lavoro, tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti, accesso a mare, campagna, montagna con pochi minuti di metropolitana, temperatura costante ed ottimale d'estate ed inverno, appartamenti confortevoli, alcuni inclusi di giardino, ecc. ecc.
Mo io ci vivo in una cittadina di 50.000 abitanti e sono fortunato perchè sto in una casa/villetta di campagna dove solo per andare a fare la spesa quotidiana occorre prendere la macchina. Per andare a lavorare devo fare oltre 30 km al giorno. Per qualsiasi tipo di servizio devo prendere la macchina. Non ho impianto fotovoltaico ne ci sarà per anni ed anni la possibilità di averlo in comune con altri condomini. se devo fare una risonanza od una vistita specialistica col SSN devo muovermi (a parte i tempi di attesa) per almeno 10 km. Non ho figli altrimenti li dovrei accompagnare a scuola, a fare sport, al parco ecc. Se voglio risparmiare sulla spesa, di nuovo in macchina verso il centro commerciale o il supermercato più vicino e più conveniente. Vivo fortunatamente vicino al mare ma son pur sempre 10 km. Per la montagna ne devo fare almeno un centinaio. Ho la stazione del treno fuori città a 10 km. L'aereoporto a 30 km (fortunato anche qui). e ripeto, sto in campagna. I miei concittadini che vivono al centro, quei pochissimi fortunati, stanno in villette a schiera o bi/tri/quadrifamiliari. Il resto vive in appartamento su palazzine mediamente dai 4 agli 8 piani e a parte il vantaggio di alcuni negozi o servizi sottocasa, per tutto il resto stanno nelle mia identica situazione.
Tutta la mia città non è ad emissioni zero e non è alimentata da fonti rinnovabili se non in piccola percentuale. E vogliamo parlare dei costi che affronta il comune per servizi scolastici, asili, strade, marciapiedi, illuminazione, sanità, sicurezza ecc. ecc.? Non che il progetto saudita non abbia questi costi, ma centralizzandoli quanto risparmia, e di conseguenza quante meno tasse sarebbero necessarie?

Al limite posso concordare sul fatto che un progetto simile, costruito orizzontalmente sarebbe più accettabile, ma come nell'esempio del filmato di presentazione, occuperebbe una superficie maggiore e quello è suolo pubblico, di cui ogni abitante dovrebbe poter usufruire.
Anche in una visione utopica futura di zero crescita demografica od addirittura regressione demografica, ritengo comunque molto meno impattanti degli agglomerati del genere, piuttosto che un estensione enorme di edifici di 4 piani.
A mio avviso.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 8:50

Cmq un progetto del genere lo vedo come prova generale per insediamenti su Marte (non che l'Arabia Saudita abbia programmi spaziali allo stato attuale), dove inizialmente, prima che in qualche modo l'uomo possa artificialmente generare lì un'atmosfera, gli insediamenti umani saranno tutti al chiuso.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 9:46

ma non è affatto una prova generale per un insediamento nello spazio!
E sopratutto non è un ambiente al chiuso!
O forse per aperto si intende una via di New York o di Milano?
Bhe, direi che si vive meglio tra quei due specchi che al centro di Milano eh!

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 9:50

Lo so che non lo è, non per l'Arabia quantomeno, ma vedrai che americani e cinesi staranno alla finestra a guardare...

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 10:01

Sono sempre immagini propagandistiche, ma forse in questo video è più chiaro come dovrebbe essere l'interno di questo CORVIALE rivisitato!


avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 10:09

E in realta non si tratta solo del grattacielo The Line, ma è un progetto molto più ampio


user207929
avatar
inviato il 28 Luglio 2022 ore 10:22

Comunque questo sarà il futuro, secondo me. Grandi agglomerati urbani, impattanti il meno possibile nell'ambiente, dove si possa smettere di disperdere le risorse e risparmiare il territorio. Gli studi nel merito prevedono che negli anni 2050 / 2070 le città accoglieranno circa il 70 / 80% della popolazione globale (attualmente siamo al 55%). Forse edilizia e urbanistica dovrebbero cominciare ad adattarsi a tale evenienza.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2022 ore 10:34

Il paragone è serio poiché queste strutture nascono tutte dalla stessa idea, ovvero creare una città/palazzo, questa ti sembra più "figa" solo perché figlia di questo tempo, ma all'epoca anche le altre strutture erano considerate all'avanguardia.

L'uomo non è fatto per vivere in strutture del genere, non siamo formiche.
Agglomerare migliaia o milioni di persone in una struttura spersonalizzata non aumenta l'interazione tra le persona, non si crea una società sana e l'entusiasmo per la temperatura costante estate/inverno passa in fretta.

Inoltre elogiare la parte green di una struttura di 170km nel bel mezzo del deserto è inquietante Eeeek!!!



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