| inviato il 15 Luglio 2022 ore 18:27
  Michele, stampo da 43 anni, il consiglio che do ai fotografi nei corsi che faccio di stampa è : i piccoli formati, fino al A3+ stampateli voi, e non perchè non voglio questi clienti, ma perchè imparare a stapare le foto significa un percorso di crescita e maturazione in ambito fotografico ... poi da alcuni anni porot avanti una sperimentazione sulla stampa sulle carte tradizionali e non sui supporti fotografici e oggi riesco a fare stampe fine art su carta cotone certifcata es un 30x45 a 15 euro usando le carte da editoria tipo Favini o Fedrigoni in puro cotone certificate iso 9706 ...     |   
  | inviato il 15 Luglio 2022 ore 18:32
  Occhio che le stampe fatte bene in digitale sono molto rare.     E sono molto rare perché per farle costa un sacco di soldi e ci vuole una notevole competenza.     Un laboratorio che riceve un file da stampare e te lo stampa, una stampa fatta veramente bene non te la fa.     E stop.     Per farla, bisogna mettersi a sedere col grafico che poi farà la stampa, fare assieme il softproofing ed un paio di prove di stampa, ed alla fine, dopo un'oretta o più, il grafico ti ottimizza tutta la stampa a seconda di come la vuoi tu e te la stampa con la carta che  tu hai scelto e con la stampante che tu hai scelto.     E questo lo si fa solo se uno è molto esperto e competente in stampa, chi le stampa fatte bene non le ha mai viste, non può aiutare il grafico a farle come si deve, è un lavoro impossibile per chi è ignorante in stampa.         Occhio poi che c'è un sacco di gente che continua a fare un bel casino tra DPI e PPI, i DPI  non sono cazzi di chi fa il fotoritocco, ma della stampante.     Ora se uno manco sa la differenza tra DPI e PPI e si mette a parlere di stampe Fine Art, siamo al ridicolo.  |   
  | inviato il 15 Luglio 2022 ore 20:10
  poi da alcuni anni porot avanti una sperimentazione sulla stampa sulle carte tradizionali e non sui supporti fotografici e oggi riesco a fare stampe fine art su carta cotone certifcata es un 30x45 a 15 euro usando le carte da editoria tipo Favini o Fedrigoni in puro cotone certificate iso 9706 ...     Se posso chiedere BIve, alle carte fai qualche trattamento oppure le stampi così come ti arrivano?  |   
  | inviato il 16 Luglio 2022 ore 18:47
  Farsi, parli di stampe chimiche, confrontate con stampe fine arti. Sai che processo “chimico” è stato utilizzato (fermo restando che si parte da file digitali e non pellicola)? Perché anche lì si apre un mondo…  |   
  | inviato il 16 Luglio 2022 ore 18:55
  Comunque per fine art (belle arti) si dovrebbe intendere una stampa fatta per durare nel tempo senza degrado (o col minore degrado possibile), quindi ha a che fare con la conservazione (un collezionista che compra un'opera d'arte o un museo vorrebbero tramandare l'opera ai posteri). Questo non significa che la stampa fine art abbia più dettagli di una non fine art. e come nota blve spesso le carte per stampare fine-art con getto di inchiostro sono “matte”, cosa che può non piacere o non essere in linea con la foto per come è stata pensato.  |  
 
 Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
  Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 255000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.  | 
  
  Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |