| inviato il 15 Luglio 2022 ore 11:21
Ribadisco un concetto fondamentale: l'occhio non ha una cornice definita . Anzi, direi di più, i bordi proprio non si notano e la vista è ben definita solo al centro per poi sfumare verso i bordi, dove in realtà si intravvede solo parzialmente quello che c'è. La visione completa viene generata dal movimento continuo degli occhi, e dal nostro cervello che esegue un montaggio. Quindi i formati fotografici sono del tutto arbitrari . Mia opinione, ovviamente... |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 12:45
A volte bisogna considerare l'assuefazione a vedere la fotografia in un certo formato. Chi fotografava e fotografa con Hasselblad a pellicola vedeva per lo più solo il formato quadrato anche per i ritratti o il paesaggio. Credo che ci siano anche sedimentazioni culturali e di abitudini inconsce legate, specie per chi fotografa da tempo,a vedere in un certo modo ( stampe di laboratorio riviste di fotografia o generiche etc). Nel mio piccolo, stampando sempre in proprio, ormai spesso do una " taglierinata" ai miei scatti che non sempre rispettano esattamente i "canonici" formati |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 13:11
“ La visione completa viene generata dal movimento continuo degli occhi, e dal nostro cervello che esegue un montaggio. Quindi i formati fotografici sono del tutto arbitrari . „ E' ovvio direi. Ma la fotografia non è una ricerca esatta di quello che l'occhio vede, ma piuttosto è un'interpretazione di quello che l'occhio vede |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 13:27
“ Ma la fotografia non è una ricerca esatta di quello che l'occhio vede, ma piuttosto è un'interpretazione di quello che l'occhio vede „ Certamente! Quindi i formati sono qualcosa che è stato codificato arbitrariamente a posteriori, e non hanno quindi nulla di assoluto. |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 13:33
a questo proposito, c'è qualcuno che riesce a scattare con agilità e piacere in 16:9? Io ho difficoltà.... |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 14:03
Qualcuno di voi ha mai fatto dei progetti fotografici autoimponendosi un formato ogni volta diverso, che so, il progetto X in formato orizzontale 16:10, il progetto Y in 3:2, il progetto Z in formato 1:1, il progetto W in 4:3 verticale ... |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 14:46
“ a questo proposito, c'è qualcuno che riesce a scattare con agilità e piacere in 16:9? Io ho difficoltà.... „ Anch'io finisco sempre per comporre in 3:2 (orizzontale e verticale), più raramente in 4:3 (orizzontale e verticale), qualche volta in formato quadrato, oppure, se voglio un'immagine larga in 2:1 o 3:1. Al 16:9 preferisco il 2:1, anche se c'è poca differenza. L'idea di fare una serie di foto tutte pensate per per lo stesso formato (dimensioni di stampa comprese) potrebbe essere un'idea. Per esempio un fotolibro non troppo grande con tutte le pagine "piene", senza margine. Mai fatto ma interessante. Ovviamente su un unico argomento. |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 14:58
“ Quindi i formati sono qualcosa che è stato codificato arbitrariamente a posteriori, e non hanno quindi nulla di assoluto. „ . Ovvio anche questo. Ma mi pare che la discussione fosse se i formari sono equivalenti tanto ci si abitua oppure no, ogni formato ha in generale sue proprie caratteristiche e "raccontano" in modo diverso. |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 15:01
Sarà anche ovvio, ma per la maggior parte degli utenti di questo forum il rispetto dei formati standard appare come una legge divina. Guai a trasgredire |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 15:05
“ Qualcuno di voi ha mai fatto dei progetti fotografici autoimponendosi un formato ogni volta diverso, che so, il progetto X in formato orizzontale 16:10, il progetto Y in 3:2, il progetto Z in formato 1:1, il progetto W in 4:3 verticale .. „ Così rigidamente forse no. Però mi è capitato di impostare un lavoro su un'area periferica della mia città, pensando già che in mostra sarebbero andate stampe 1:1 e accanto stampe "panoramiche" 2:1. Mi sembrava un mix che mantenesse una certa coerenza visiva. Le stampe erano 60x60 e 120x60. Quindi in ripresa già pensavo a questi due formati. In generale, sono nato con il 3:2 che ancora è il taglio che più ho in mente quando previsualizzo un'inquadratura. Mi è molto funzionale per la foto "a reportage". Uso molto anche il quadrato e anche in questo formato ormai la previsualizzazione mi viene naturale. Ho usato poco e vorrei imparare ad usare bene il 5:4 e il 6:7 che mi sembrano qualcosa di "super raffinato"… La Pentax 67 era 56x70… Comunque nessuno di questi formati corrisponde esattamente alla sezione aurea: 1,618. |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 15:59
La cosa curiosa è che nessun formato fotografico corrisponde ai formati Din delle carte da stampa. Non ho controllato se il formato americano è più vicino a qualche standard fotografico. Il 16:10 è la cosa più vicina alla sezione aurea. La Pentax 67 dunque aveva un formato uguale al classico 5:4 dei banchi ottici? E invece la Mamiya 67? |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 18:42
“ La cosa curiosa è che nessun formato fotografico corrisponde ai formati Din delle carte da stampa „ E' un casino. Formati fotografie, formati stampa, formati cornici, sempre tutto diverso |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 20:39
Quindi nessun formato è frutto di un disegno divino. Significa che ognuno può fare quello che gli pare |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 21:12
“ Quindi nessun formato è frutto di un disegno divino. Significa che ognuno può fare quello che gli pare ;-) „ Sempre ovvio! Basta che non si dica che un formato vale l'altro |
| inviato il 15 Luglio 2022 ore 21:37
Ovvio per me e per te, ma non per tutti... |
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