| inviato il 05 Giugno 2022 ore 8:41
Io sia con nikon d330 sia con xt2 il 90% uso i jpeg e se devo fare piccole modifiche nn mi faccio problemi, il 10% sono i raw delle foto più significative per me |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 9:26
“ “ Discorso diverso per recuperi notevoli e modifiche pesanti ? Allora sarà il caso che la rifai „ Non sempre si tratta di esposizioni "sbagliate": può essere il caso di immagini con forti escursioni di luce oppure di immagini alle quali il fotografo vuole apportare forti cambiamenti (non lo condivido in linea generale, ma se qualcuno ne ha la volontà sarà ben libero di farlo). “ il 90% uso i jpeg e se devo fare piccole modifiche nn mi faccio problemi, il 10% sono i raw delle foto più significative „ Appunto, ognuno può trovare il giusto compromesso fra l'utilizzo di raw e jpg sulla base di quello che fa e che vuole ottenere. |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 9:54
“ Eh Si, tutti questi poveri Pro freelance, dalle manifestazioni sportive alle cerimonie fino ai lavori d'alta moda, sono tutti penalizzati. Poracci. „ Li c'è anche un discorso legato all'invio dei file, non puoi mandare dei raw, ti impacchetti il tuo stile jpg e via. |
| inviato il 05 Giugno 2022 ore 16:48
“ Discorso diverso per recuperi notevoli e modifiche pesanti, nel qual caso il raw diventa necessario. Ma come già detto dipende dal tipo di fotografia e da come se ne fruirà. „ Dipende dal proprio metodo di scatto, per arrivare a certi "risultati" si deve scattare in un modo che può sembrare sbagliato, poi recuperare in post-produzione e il Raw è il formato più adatto. L'uso o non del Raw dipende anche dalla propria crescita fotografica, anche io sono uno di quello che all'inizio ( ho iniziato a scattare più seriamente nel 2004 ) usava solo il jpg. è anche vero che il Raw lo usavano in pochi, perchè un formato "sconosciuto" e gli stessi programmi di elaborazione erano solo i proprietari ( non esistevano ancora Aperture e Lightroom ). Oggi avendo i Raw di quelle foto, avrei delle immagini qualitativamente migliori. |
| inviato il 07 Giugno 2022 ore 17:21
“ Dipende dal proprio metodo di scatto, per arrivare a certi "risultati" si deve scattare in un modo che può sembrare sbagliato, poi recuperare in post-produzione e il Raw è il formato più adatto. „ Certo é come il famoso sovra-esporre e sotto-sviluppare per i negativi analogici d'altronde l'analogia con la foto analogica (scusate la ripetizione) l'abbiamo fatta fin dall'inizio del 3D dicendo che il jpeg é un po come le diapositive cioé fai tutto allo scatto senza modificare niente e il raw come i negativi che si possono re-intrpretrare allo sviluppo e alla stampa...all'epoca facevo i 2, negativi e diapositive, quindi confermo che per me sono validi tutti e 2 (il jpeg e il raw) e che é solo una questione di scelta |
| inviato il 09 Giugno 2022 ore 21:09
"Elaborare jpg" E' come mangiare una minestra riscaldata: si può mangiare, ma........è roba squallida, veramente squallida. |
| inviato il 10 Giugno 2022 ore 11:13
Dopo essere partito da zero a livello fotografico (ho iniziato durante la pandemia) e aver scattato per due anni solo in jpg, giocando comunque parecchio in pp e con i profili della macchina fotografica, da poco ho iniziato a scattare in raw. Oggettivamente è un altro mondo: seleziono pochi scatti, ma su quelli ottengo una qualità molto superiore. Ma io sono un hobbista, capisco che chi lo fa per professione abbia esigenze diverse. |
| inviato il 10 Giugno 2022 ore 12:13
Il miglior chef che ho conosciuto (a qualche stellato ho avuto il piacere di andarci) aveva una cucina praticamente inesistente tipo 2,5x1 in cui lavoravano in tre. Nel menu la scelta era tra quattro tipi di ogni portata tra antipasti, primi, secondi e dolce. Metteva a tavola 20-25 coperti con un servizio impeccabile ed una qualità stratosferica. Poi si può essere convinti di tutto anche avere facoltà divinatorie grazie al raw, ma la fotografia (come la cucina) ad oggi resta ancora un fatto il cui contenuto è prevalentemente umano. Io comunque preferisco stare fuori 3-4 ore a fare foto, o anche solo a stare in giro a cercarle, anzichè occuparmi di capelli al monitor. Io resto dellì'idea che certi strumenti anzichè essere solo usati adeguatamente contribuiscono in modo prevalente all'inutile abuso. Ma è sempre valido il vecchio adagio che il mondo è bello perchè è vario.. In un documentario Gardin diceva che al vecchio circolo fotografico di Venezia avevi accesso solo se avevi il MF e lui lo lasciò, almeno in modo prevalente, perchè trovo' la propria strada nel 35 mm che offriva altri vantaggi in termini di praticità. Le pippe mentali ed i dogmi non hanno mai aiutato, anzi. |
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