JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Anche io pensavo di farlo, perchè gli intervalli di luminosità delle maschere della Scharer sono ampi, a volte troppo, ma, alla fine, non mi pare che sia necessario, come non è necessario fare un preset per ogni singola maschera.
Quando apri una maschera, puoi comunque cambiare i valori di luminosità, riducendo o allargando un po' l'intervallo di luminosità, adattandolo alle tue specifiche esigenze del momento, di quella specifica foto in lavorazione.
Questo produce effetti qualitativamente migliori che usare tanti presets.
Idem per le singole zone, se non le usi, le maschere le lasci lì, e non ti cambiano l'immagine.
Basta il preset suggerito della brava Scharer, adattato, di volta in volta, alla singola immagine.
Se uno lavora molto in Batch, e non sta a guardare il pelo come qualità d'immagine finita, allora è meglio farsi un preset di tante maschere, ma se uno lavora le singole immagini, a mio personalissimo avviso, fare un preset di tante maschere o delle singole maschere, è solo ridondante.
Io voglio una qualità d'immagine senza compromessi, mi piace la perfezione in stampa, e se uno esige alta qualità d'immagine, i presets non vanno mai bene, nessun automatismo, e nemmeno nessuna AI (provato di persona Luminar AI e Luminar Neo), battono la maestria di uno bravo in fotoritocco, che però nel suo lavoro ci deve investire molto tempo e molta conoscenza.
Con i Luminar si fa in cinque minuti quello che in Photoshop si fa in un'ora o più, ed il risultato è praticamenmte sempre buono, ed in certi casi anche molto buono, quelli di Luminar alla fine hanno fatto un ottimo lavoro, ma, ovviamente, non arriva mai al livello di un lavoro lungo e fatto come si deve in Photoshop, idem per i preset delle maschere di luminosità, io le maschere di luminosità di Tony Kuiper o della Sharer le modifico praticamente sempre quando le uso in Photoshop.
Io sono in pensione, ed il tempo per me è irrilevante, ma se uno deve farsi pagare il tempo, usare dei preset o delle AI, è veramente cosa buona e giusta, oltretutto pochissimi sanno discernere una stampa eccellente, fatta a regola d'arte, da un lavoro solo discreto.
Sono pienamente d'accordo con Alessandro Pollastrini. Le maschere, tanto zonali che di luminosità o di tonalità, se si vuole lavorare di fino, è molto meglio personalizzarle di volta in volta, che poi è anche quello che dice la Sharrer nel corso da cui sono stati tratti i tutorials richiamati in questa discussione. Resta poi il fatto che le maschere create con LR (o anche con C1) sovente danno problemi di perdita di contrasto, come ad es. quando con esse si schiariscono le ombre più scure. Con PS invece si può rimediare lavorando sulla maschera, ad es. sfuocandola, o addirittura ricorrendo alla tecnica delle maschere invertite ben spiegata da Tony Kuiper.
Alessandro il tuo discorso non fa una piega ma qui si tratta di maschere e non di preset. Una volta applicato tutto il pacchetto di maschere alla foto di fatto non avviene alcuna modifica delle immagini ma solo una selezione, peraltro sempre modificabile e intersecabile con tutti gli altri strumenti, in base a delle caratteristiche di luminanza molto ampie. Il motivo per cui lei usa il paesaggio come esempio lascia intendere che su immagini di quel genere ha molto più senso una partizione di luminanza e comunque anche nel video successivo, nel quale postproduce usando il pacchetto di zone, interseca con gli altri strumenti di selezione, per forza di cose. Senza sapere né leggere né scrivere mi ero creato anch'io dei predefiniti tipo i suoi e visto lo sbattimento praticamente nullo secondo me ne vale la pena, rimane un materiale grezzo ma è comunque una buona base di partenza e per le modifiche in batch fa risparmiare parecchio tempo. In generale tutti i nuovi strumenti di selezione in fase di sviluppo in lightroom/cr per quanto mi riguarda sono stati una grande svolta. Sulle immagini serie si passa per forza in PS come dici te giustamente.
Si può fare tutto, si può stare con queste maschere che ho già postato o si può anche non utilizzarle per niente. Appena ho tempo vorrei creare 6 maschere per le luci, 3 per i mezzitoni e 6 per le ombre. Naturalmente in fase di sviluppo avrei con questa nuova base di partenza tante combinazioni, sommandole o sottraendole tra loro, che potrei fare una post molto veloce, precisa e che sfrutti il 100% dei dati RAW senza uscire da cr o lr. Stavo pensando di creare varie maschere selezionabili velocemente anche in base alle tonalità, per esempio 3 con toni caldi e 3 con toni freddi. Alla fine sarebbe come avere un pannellino direttamente in cr, a me questa idea piace parecchio e soprattutto sono sicuro che personalmente la userei molto.
“ Anche io pensavo di farlo, perchè gli intervalli di luminosità delle maschere della Scharer sono ampi, a volte troppo, ma, alla fine, non mi pare che sia necessario, come non è necessario fare un preset per ogni singola maschera. „
lo ho notato anche io, mi sono fatto un preset di 11 livelli di luminanza, con intervalli di 2 anzichè 5, soprattutto nelle zone vicino allo 0 o al 100 c'era troppa tolleranza...
Se PS 2021 ce l'hai già, importa un qualunque raw e apri la sezione Maschere. Se vedi l'opzione Intervalli in fondo, luminanza e colore, sei a posto. Avendo gli aggiornamenti automatici non ti so dire di preciso da quando sono state aggiunte ma a naso nel 2021 dovrebbero già esserci
Paco, appena ho tempo guarderò, però sono convinto che non esistono maschere perfette per ogni scena, anzi il più delle volte vanno riadattate, o sfumate ulteriormente come giustamente hai scritto. Però è molto utile averle come base di partenza, soprattutto in C1 dove è più ostico in questo senso rispetto ad Adobe.
Con CaptureOne sono diversi anni che applico le maschere zonali e a mio parere funziona meglio di LR, anche versione attuale, almeno nell'ipotesi in cui non servano sottrazioni o intersezioni. Questo perché, a differenza che con LR, con C1 si lavora su un livello (deve essere di riempimento) di cui si può regolare l'opacità (purtroppo non ancora il metodo di fusione, che pure avrebbe la sua rilevanza). E, soprattutto, applicando la maschera Luma (secondo i valori richiesti da ciascuna foto) si può regolare il raggio di sfumatura della maschera, il che consente di salvare la perdita di contrasto (anche se con PS regolare la densità della maschera è un pochino più efficace, per non dire delle altre tecniche che PS consente di applicare alle maschere).
Personalmente dei predefiniti non me ne importa nulla. Impiego pochi secondi nel crearmi la maschera che mi serve. Del resto anche con PS, con cui si è ad un livello di efficacia di gran lunga superiore sia a C1 che a LR, le maschere di luminosità, zonali, di tonalità e di saturazione, me le creo al momento. Per anni senza l'ausilio di utility, oggi con il pannello TK8, che è più comodo e rapido da usare.
ToMato Grazie, si ho il 2021, non ho le ultime maschere purtroppo. Però posso attivare le maschere col filtro graduato e col pennello, come in quest'altro video utile.
Sono riuscito a salvarli anch'io in camera raw 13 pur non avendo le maschere nuove
Ho usato il filtro graduato coprendo tutta l'immagine completamente, ho impostato il valore con la maschera di intervallo luminanza ed ho salvato la prima zona, e cosi via... poi mi sono salvato nei predefiniti il sistema zonale e posso richiamarli su ogni nuovo raw
Il vero sistema zonale di Ansel Adams lo potevi fare con le Olimpus OM3 e OM4, ancora meglio con Canon T90 nelle analogiche. Nel digitale con le EOS 1D, 1-2-3.
Ma che ci azzecca il sistema zonale di Ansel Adams, un tipo di esposizione in ripresa, con il sistema zonale della Scharer, ossia le maschere di luminosità, fatte in Adobe Camera RAW, che alterano solo la lumonisità in aree ben circoscritte di una immagine, già scattata?
Assolutamente nulla!
E' come confondere, ripeto, le ostie coi profilattici: ad un esame superficiale sono entrambi piatti e di dimensioni simili, sì, ma........... fanno due lavori completamente diversi.
Alessandro, le maschere della scharer non alterano nulla, sono solo selezioni, porzioni dell'immagine, ottenute sulla base di determinati valori di luminanza. Ci si può fare quello che si fa su qualsiasi altro tipo di maschera, da nulla a tutto (quasi).
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.