user126294 | inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:29
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user126294 | inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:30
Test con Affinity in prova per 30gg.....ammazza che complicato Giuliano |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:56
Tipo Photoshop….. |
user126294 | inviato il 17 Gennaio 2022 ore 13:12
Esattamente Ci penserò quando (se) andrò in pensione. Giuliano |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 14:26
“ Partendo dall'immagine JPG, ad una verifica su PS, usando il contagocce, dovrebbe evidenziarsi (nella spazio Lab), per ogni riga, lo stesso valore di L ma così non è. Inoltre, nella colonna dei grigi, i valori non sono corrispondenti ai grigi associati. Spero di sbagliarmi, ma se la "palette" non è corretta si rischia di prendere fischi x fiaschi. Inoltre, sempre mio pensiero personale, applicando Gorman-Olivotto o qualsiasi altro metodo che porta inizialmente l'immagine il Lab; eliminato i due canali a,b tolgo la componente colore dell'immagine originale e lascio solo la luminosità. Gia dai passaggi successivi, nel ricreare l'RGB, si comincia a "navigare a vista" cercando soluzioni che non possono essere che generiche e non riconducibili ai colori iniziali che ho eliminato cancellando i due canali a,b in Lab. Francesco „ @Fm_photo Forse ho capito cosa intendi ed avevo affrontato anche io lo stesso dilemma all'inizio purtroppo per avere una risposta certa sarebbe utile l'intervento di un esperto. Ad ogni modo io ho capito questo: stiamo confondendo luminanza con luminosità (luminance/brightness). Se apri l'immagine di Giancarlo con Photoshop e verifichi con il contagocce i valori HSB (Hue-Saturation- Brightness ) della prima fila di colori ti accorgerai che tutti hanno la luminosità a 100, esattamente come dovrebbe essere, mentre con il metodo di colore LAB la luminanza cambia. Ma il motivo per me è ancora oscuro. ciao |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 14:53
Se apro la tabella originale in formato .afphoto e la converto in LAB vedo che la prima colonna (quella dei grigi) a dx mi da dei valori, partendo dal basso, L parenti di 0 25 50 100, gli opponenti A e B sono a 0 Se sto sulla 1a riga invece, man mano che mi sposto verso gli alri colori quei numeri calano progressivamente tutti, tornando indietro il blu è a 29, il rosso a 54 e poi sempre a salire fino a 100 per il bianco. In pratica mi dice che la luminosità (affinity la chiama così nel LAB) nella 1a riga lui la vede diversa, in pratica sembra segua la nostra percezione visiva della luminosità che vediamo ben diversa tra ad esempio il blu e il giallo, il sistema RGB mi dice invece che sono tutti uguali. Ho fatto però la prova di convertire, con il LAB, in BN e la 1a riga appare tutta bianca e le altre sono identiche, i colori non influiscono, quindi contraddirebbe le misure campionate E' interessante però vedere cosa succede alla tabella colori in LAB, applicando due livelli - sotto le curve - sopra la conversione in BN lavorando su L e opponenti A e B si ottengono un mare di opzioni e combinazioni, vale la pena di provare e farci qualche lucubrazione |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:56
Azz la faccenda si complica! A me basterebbe capire, con una spiegazione semplice, quale è la differenza tra luminosità e luminanza |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:00
da Wikipedia “ La luminanza è una grandezza fotometrica vettoriale definita come il rapporto tra l'intensità luminosa emessa da una sorgente nella direzione dell'osservatore e l'area apparente della superficie emittente[1] , così come vista dall'osservatore. La luminanza è espressa in cd/m2, unità di misura indicata anche con il nome di nit. La grandezza è indicativa dell'abbagliamento che può indurre una sorgente. Una lampadina di piccole dimensioni, per esempio con una superficie di emissione di un centimetro quadro e con intensità di una candela, ha una luminanza di 10000 cd/m2. Un'altra lampadina con pari intensità ma con superficie di cento centimetri quadrati ha una luminanza di 100 cd/m2. Si può comprendere perché sia meno fastidioso osservare direttamente un tubo fluorescente (che ha ampia superficie) piuttosto che una lampada a incandescenza (in cui tutto il flusso luminoso proviene dal piccolo filamento). „ “ Qui consideriamo luminosità sinonimo di brillanza (inglese brightness) e in questo senso è la quantità totale di luce che una sorgente luminosa appare emettere o che una superficie appare riflettere. Il concetto di brillanza è correlato a (ma distinto da) quello reso in inglese con lightness, che viene talvolta tradotto in italiano ancora con "luminosità" ma che nel linguaggio tecnico prende il nome di chiarezza. La luminosità, soprattutto in fotografia, viene interpretata come concetto psicologico correlato alla percezione della luce emessa o riflessa da un oggetto; in altri termini, è il corrispondente percettivo della luminanza. La luminosità si descrive con aggettivi come "fioco", "luminoso", "abbagliante". Si noti che a parità di luminanza, un soggetto può produrre diverse percezioni di luminosità a seconda del contesto (si vedano per esempio l'illusione di White e l'illusione di Wertheimer-Benary). In modalità di colore RGB, la luminosità può essere definita come media aritmetica ? delle coordinate di R (rosso), G (verde) e B (blu): {\displaystyle \mu ={R+G+B \over 3}}{\displaystyle \mu ={R+G+B \over 3}} La luminosità è una delle coordinate del sistema di rappresentazione dei colori Hue Saturation Brightness o HSB (tonalità-saturazione-luminosità), mentre nell'Hue Saturation Lightness o HSL la terza coordinata è appunto la chiarezza. „ |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:05
questa forse è l'essenza “ ....La luminosità, soprattutto in fotografia, viene interpretata come concetto psicologico correlato alla percezione della luce emessa o riflessa da un oggetto; in altri termini, è il corrispondente percettivo della luminanza.... „ |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:25
Dico la mia.... La luminanza è la quantità di luce che un singolo "punto" di un corpo emette in una particolare direzione quindi il totale della luce emessa va diviso per la sua superficie e misurata in dipendendenza dall'angolo di vista (es. i monitor a 300cdm sono caratterizzati probabilmente a 90°, se li si guarda di fianco sicuramente sono meno luminosi). Parlando di candele e non di watt presuppone che il tutto è stato calcolato rispetto alla sensibilità dell'occhio umano quindi 100cdm sul rosso sono equivalenti a 100cdm sul verde come luminosità percepita (ma sicuramente ho bisogno di più potenza per emettere le 100cdm nel rosso che nel verde). La luminosità secondo me è qualcosa di legato alle codifiche, non mi ricordo in fisica nessuna figura che non sia la luminanza di un corpo che possa assomigliare a "luminosità". Cosa diversa è la luce che colpisce un corpo (misurata in lux) che dipende dalla distanza del corpo dalla sorgente di luce e di quanto il corpo sia esteso... Poi magari i mei ricordi sono un po' appannati... |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:29
Colgo l'occasione per aggiungere una variabile alla discussione... Se non ho capito male si sta cercando di trovare delle configurazioni (preset o tabelle) per simulare i toni dei colori in bianco e nero così come li vedrebbe una persona che non riesce a vedere le tinte... Sarebbe da considerare che la risposta dell'occhio alla luce ha due comportamenti, quello alla luce del sole (fotopica) dettato dai coni e quello con poca luce (scotopica) dettato dai bastoncelli che è tipicamente monocromatico... quindi una foto notturna profilata con le tabelle che state/stiamo cercando potrebbe non essere corretta... non sono un esperto magari sto dicendo cose inesatte... |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:40
@Gian se hai qualche obiettivo Sony (o Sony compatibile) per la tua macchina, vatti a leggere Light Value che è l'ultima riga di un EXIF completo. Light Value Lv è il log2 della Luminance media. Lv=Ev-log2(ISO/100) A ISO 100 Lv coincide con Exposure Value Ev. Quando monti un vintage che non comunica f/, devi calcolarti Ev, l'ISO lo sai e arrivi a Lv. L* in L*a*b* è percettivo. Un grigio medio è L*=50. L* lo leggi sotto Info in Photoshop, punto a punto. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 16:49
@Vinci io e te non siamo neurologi, ma è vero che a livelli di luce molto bassi l'occhio non vede più a colori. Vede in b/n. I sensori moderni anche a quei livelli minimi di illuminazione riescono a restituire qualche informazione colore. I Foveon (che sono sensori ciechi di Sorrento) ad altissimi ISO diventano monocromatici come l'occhio (trascurando il rumore). |
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