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Mark Ruwedel







avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 4:22

Perdonami Lollus , ma parti da un approccio sbagliato.
Una foto , qualsiasi foto , non va spiegata.
Va capita.
A me spiace molto che tu non la capisca , ma non posso farci nulla.
E il fatto che tu mi continui a chiedere perché una foto é buona ( non bella … enorme differenza ) , perché mi colpisca , perché un autore dovrebbe essere interessante, io francamente non posso spiegartelo.
Perché sarebbe riduttivo.
Sarebbe quasi banale.

Ogni autore va guardato , assimilato e capito con i mezzi che noi abbiamo a disposizione: lo studio.

Se tu non lo capisci , onestamente non posso farci nulla.
Una foto buona ti fa pensare.
La vita , l'arte , le fotografie , r. Adams , il fotografo che arriverà , sono parte di un percorso personale che parte dalla curiosità e finisce con il dubbio ( attenzione: dubbio che non si riesca ad arrivare a quel livello ).

Se non hai queste caratteristiche , queste peculiarità , non posso farci nulla.

Comunque tranquillo, Esistono sempre le foto dei tramonti , dei gattini , dei bambini neri che giocano , delle maschere di Venezia , delle modelle nude tatuate in casolari abbandonati , di delfini che saltano , dei fari in Normandia , dei fiumi effetto seta , dei monumenti, dei deserti , delle cose che noi vediamo esotiche (ma che un locale vedrebbe normali ) , ecct ecct

… Che colpiscono , che scaldano l'anima e hanno un enorme successo.

Un saluto

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 7:11

Il problema di questo genere di fotografie è che viste su PC o peggio ancora su telefonino non rendono nulla. Ma nemmeno i libri bastano. Ci vogliono le foto di grande formato. Le mostre.

In passato avevo sempre visto il dipinto di Van Gogh, quello della sua camera, solo sui libri. Poi un giorno l'ho visto dal vero. Sono rimasto letteralmente folgorato.

Ecco, bisogna stare attenti...

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 11:24

Qualche risposta onesta l'ho avuta, abbastanza vaga ma è normale in un forum, poi c'è chi non ha l'anima, chi non può spiegare a parole e dice di aver fatto un "percorso" non alla portata di tutti... Cari ragazzi, non dubito che siano risposte oneste anche quelle, ma io continuo a vedere il solito re nudo, e un acritico appiattimento sulle solite posizioni da '68 (che fu organizzato accuratamente in US e UK), e dei soliti furbi mercanti che conoscono i loro polli.
A me viene da ridere.
Non arroccatevi, "confrontatevi" invece senza presunzione, che deriva dall'insicurezza verso chi non si conosce: potrete imparare qualcosa perfino dopo i "percorsi", che sono senza dubbio stati "di un certo tipo".

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 11:39

. Il problema di questo genere di fotografie è che viste su PC o peggio ancora su telefonino non rendono nulla. Ma nemmeno i libri bastano. Ci vogliono le foto di grande formato. Le mostre.


Assolutamente vero.

Con dei casi particolari

Per dire , visto che é stato citato ansel Adams , nell'ultima mostra italiana a Modena le foto erano praticamente tutte dei positivi in scala 1/1 della lastra del banco ottico.
Questo perché allora si cercava la miglior definizione possibile e l”ingrandimento avrebbe tolto del dettaglio.

La maggior parte della gente rimase delusa da queste foto così piccole per una mostra .
Ma la maggior parte della gente non aveva nemmeno idea della filosofia del club 64 e di tutto quello che vi era dietro.

avatarsupporter
inviato il 13 Novembre 2021 ore 12:18

@Andrea.taiana: hai perfettamente ragione, chiedo venia, era venerdì sera di una settimana in cui ho stralavorato e... no, non è quello sono proprio stordito di mio MrGreen

Quindi, giusto per precisione: "The Americans" è di Robert Frank e le opinioni che ho espresso sono su di lui.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 18:05

1. facciamo così Lollus, invertiamo l'onere della "spiega", spiegaci tu una foto di Fontana, perché io francamente mi sono stufato di sentirmi chiedere spiegazioni ogni volta che si cita un New Topo, o Gerry Johansson o Joel Sternfeld o John Gossage. E nel dare spiegazioni cerchiamo di astenerci da certe banalità sinestetiche (foto che cantano e suonano) o da manuale del piccolo psicanalista (foto che emozionano, che fai ti ci impaurisci, ti ci incazzi, ti rattristi, o ti disgusti proprio davanti a Fontana? perché in tal caso emoziona pure me) o da estasi religiose da piccolo Ciellino (foto che parlano all'anima)
2. che noia, ancora con la storia dei mercanti che conoscono i polli, ho già spiegato sopra che per questo tipo di foto questa è una bufala, se si cerca su internet si trovano dichiarazioni che chiariscono che Robert Adams ad es. con la fotografia non sbarca il lunario, dichiarazioni dell'editore che spiegano che quei libri fanno poca cassa e se escono è perché ci sono altre edizioni che in qualche modo li pagano; se invece c'è uno che con la fotografia ha fatto i soldi quello è Fontana, se ci sono foto che smuovono interessi milionari sono quelle di A. Gursky che chiaramente emozionano nel rallegrare banchieri e galleristi. Le posizioni del '68 invece non capisco cosa c'entrino e che voglia dire ma, se qualcosa vuole dire, si applica probabilmente pure alla scuola di Duesseldorfed e a Gursky
3. qualcuno è mai riuscito a fare piacere il jazz "spiegandolo"? Non credo, uno deve provare curiosità intellettuale per quel tipo di musica, se ne deve interessare ma poi, quasi sicuramente, uno che non abbia mai ascoltato musica jazz non proverà piacere al primo ascolto di A Love Supreme o di Thelonious Monk. Ci dovrà fare l'orecchio a quelle sonorità ed ascolto dopo ascolto arriverà ad apprezzare profondamente quei dischi, ma non troverà mai uno che gli spieghi quella musica facendola capire o piacere con una spiegazione. Ora, tutto quello che qui mi tocca leggere sulle foto di Adams Robert pare quasi di sentirlo pari pari riferito a J.Coltrane e molti dei jazzisti che facevano quella musica. Tutte le sciocchezze sulla assenza di canto, sul non muovere emozioni, sul re nudo, sull'acritico appiattimento sulle posizioni del 68, sugli interessi milionari ... ed io dovrei spiegare Misterioso a uno cui piacciono i Pink Floyd e accusa il jazz di essere intellettualistico freddo ed incomprensibile? Non sono in grado, non sono un critico musicale e nemmeno conosco la musica ma è certo che, se anche lo fossi, le mie spiegazioni non muoverebbero di un millimetro l'ascoltatore di Rock Progressive, il melomane verdiano, il rapper

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 18:16

detto questo appena ho tempo proverò a dire perché la foto del Missouri di Robert Adams è una bella foto che non piace solo a me ma che è anche una delle preferite di Luca Campigotto ad es.
sapendo bene che è inchiostro sprecato e d'ora in avanti non perderò più tempo e faro link a questa pagina per declinare altri futuri inviti a spiegare perché e percome Gerry Johansson i New Topographers Joel Sternfeld John Gossage fanno bella fotografia.
Al contempo resto in attesa di capire perché si ritiene che faccia invece buona fotografia Fontana, e che mi si spieghino le sue foto. se devo fare io lo sforzo fatelo anche voi.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 18:32

Ma caro Andrea, a me va benissimo che tu non abbia saputo spiegare, mica siamo all'esame. Mi fa però sorridere quando chi non sa, come te e il principe, si barrica dietro una fantasiosa scala di valori, con percorsi e altre amenità banalissime, tipiche dei pseudo colti e dei mercanti. È ancora più buffo che tu mi ritiri la palla indietro senza neppure avere provato.
Piccola precisazione: i ciellini mi sono simpatici quanto i sessantottini, quindi molto poco.

I paesaggi di Fontana possono funzionare se ti piace la natura e se dopo il suo processo di riduzione fai un'espansione, dove sei libero di aggiungere del tuo, andando oltre agli orpelli estetici per ritrovare una sensazione.

Se non lo capisci posso chiarificare, ma non mi permetterò mai di mettermi al disopra di te per questo. Non ti tedierò con buffissimi "percorsi". È un fatto di civiltà e soprattutto di amor proprio, poiché diventerei un saccente e quelli alla fine fanno solo ridere.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 19:45

Per cui si torna alla base :

Non per tutti.

E non é questione di buffissimi percorsi , di sapientoni , di saccenti contro ignoranti , di pseudo colti , di mercanti
É questione di studio e di sensibilità.

Che appare evidente ti manchino.
E nonostante abbiamo provato in due ( che non si conoscono ) a spiegartela tu non ci arrivi.

Buona fortuna Lollus .

Buone risate.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 20:23

Peccato...

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 22:13

Peccato...

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 1:08

Credo che il motivo per cui Robert Adams non piace, e più facilmente piace Ansel Adams, sta nel fatto che le foto del primo non si prestano a essere lette come spettacolarizzazione del paesaggio, quelle di Ansel Adams sì.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 1:15

Non mi dice molto Robert Adams. Volendo analizzare perché, potrei dirti che non ci mette la bellezza


Come dicevo sopra è un equivoco tra bellezza e spettacolarità.

Comunque rivolto a lui è un reclamo curioso visto che ha scritto questa raccolta di saggi:





UPDATE vedo ora che era già stata fatta la stessa osservazione da Taiana:

"non ci mette la bellezza" è una considerazione che suona strana detta ad uno che ha scritto 'La Bellezza in Fotografia'





avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 1:25

Per dire , visto che é stato citato ansel Adams , nell'ultima mostra italiana a Modena le foto erano praticamente tutte dei positivi in scala 1/1 della lastra del banco ottico.


Anche Guido Guidi stampa così.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 9:44

Ma a parte il fatto che non si capisce perché si chieda a me di spiegare R.Adams e non si chieda a te di spiegare Fontana (sei tu per primo dunque che fai la gerarchia, quello deve essere spiegato perché non canta questo invece non deve essere spiegato perché ... Perché... niente, non si capisce il perché, perché è esposto al Moma? Perché ha fatto soldi a palate? perché ti è simpatico?), ho già scritto che Summer Nights è un piccolo capolavoro di atmosfera sospesa, di luci teatrali che proiettano ombre portate, di solitudini a volte silenti a volte meno silenti, di impalbabili presenze-assenze, di perfezione formale delle geometrie compositive, di pieni e vuoti, di toni delicati soprattutto nelle foto diurne (nelle foto diurne di Adams R. uno non troverà la scala zonale dal nero 4D al bianco ottico e in quelle notturne non avrà quella sensazione sparata che provoca la intenzionale alterazioni dei toni attuata da A.Adams in Moonrise su Hernandez, vera capostipite della attuale insopportabile degenerazione Dodge&Burn, perché non mira a stupire con effetti speciali, come dice anche Canti delcaos, non mira alla spettacolarità). Le foto di AdamsR. spesso non danno risposte ma suscitano interrogativi discretamente, senza clamore, non danno pugni in pancia e non vanno alla ricerca della svenevolezza, uno le guarda oggi e la foto comincia a lavorargli dentro, riapre il libro e lo riguarda dopo qualche settimana e mese e la foto ricomincia a lavorare, piano piano, raffinatamente, con equilibrio classico, magari ripropone interrogativi ( cosa è quella innaturale calma della superficie del fiume? dove conduce questo sentiero?), si insinua sempre più, uno si accorge che tutto è al posto giusto, quell'ombra quel particolare che entra, quella cartaccia, l'orizzonte (l'orizzonte di quella foto del Missouri, parlando di convenzione e dettami da manuale del perfetto fotoamatore, è al centro e funziona perfettamente lì dove l'ha messo R.Adams, e spesso l'orizzonte lo mette al centro e funziona), e le emozioni ci sono eccome ma non sono, mi ripeto, la noia che subentra alla seconda osservazione di certe foto alla Fontana, con colori e toni sparati. Se Szarkowsky parla di foto finestra e foto specchio io, più modestamente, dico che ci sono foto rosolio e foto champagne, e quelle di R.Adams sono Champagne. Queste osservazioni possono anche valere oer la fitografia del citato Guido Guidi, che presumo molti metterano nella stessa compagnia di R. Adams affibiandogli la stessa accusa di essere insipido.
Ora mi chiedo, dopo tutto sto sproloquio, ti sarà venuta la voglia di comprarti uno dei pochi libri venduti di R.Adams? Si sarà insinuato un dubbio che forse ti sbagli? Quasi sicuramente no, ma non è un problema, né per te né per me, anzi forse un po' per me che ho sprecato mezzora a scrivere, davvero però questa è l'ultima volta, mi son francamente stufato di ripetere le stesse cose e di dovere essere io a giustificare qualcosa che non richiede nessuna giustificazione mentre altri danno per scontate le loro preferenze senza ritenere che debbano essere giustificate o spiegate dato che sono le loro. Tu o chi per te continuerai ad ascoltare Pink Floyd e Bob Dylan ed io Monk e Coltrane.
E lascia stare il 68 che non c'azzecca proprio nulla qui ed i mercati ( che continui a tirare in ballo a sproposito oer Guidi Ghirri AdamsR. , tutta gente che ha vissuto e vive con le pezze al culo).



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