| inviato il 04 Novembre 2021 ore 16:58
Ciao Mirko, ti ringrazio per i commenti e le critiche che ritengo costruttive, volevo solo puntualizzare due punti “ Ho forti dubbi che una lente ti faccia fare un salto di qualità „ Sono d'accordo ed è questo l'argomento, molte volte si dà la colpa all'attrezzatura quando il motivo dell'insoddisfazione sono le proprie capacità.. “ Prima di prendere una lente fissa (tornando ad inizio del tuo topic) troverei utile che tu conosca davvero quale possa essere la tua più congeniale. „ Sto lottando per capirlo ma mi sembra che il 50 sia lungo e il 35 corto, per quello e per questioni di dimensioni e costo volevo investire nel 40 stm Il resto degli appunti che hai fatto me li rileggo con calma e con davanti le foto che ho fatto, in modo da cercare di contestualizzarli ma non stento a credere che siano fondati... |
| inviato il 04 Novembre 2021 ore 17:25
Vinci, sul 40mm, ammesso e non concesso che sia l'argomento del topic, non ci devi stare a pensare, lo prendi e basta, alla peggio lo rivendi a pari costo/prezzo. Sulla 6D ci sta molto meglio del 35mm e meglio del 50mm
 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3898584. Fuori casa e' perfetto (l'ho preferito ad entrambe le ottiche). In casa, se hai bisogno dello stop in piu', meno. |
| inviato il 04 Novembre 2021 ore 17:51
Si Frengod, non è l'argomento del topic ma c'entra col discorso perché è un fisso, è la lente che probabilmente fa al caso mio e data la compattezza potrebbe essere un modo per aumentare le occasioni di fare fotografie e aumentare quindi le possibilità di fare esperienza... l'acquisto non e condizionato da nulla se non l'occasione giusta...ne sono convinto e so già che mi piacerà.. |
| inviato il 04 Novembre 2021 ore 21:54
Ottimo, mi ero giusto appuntato di cercare qualcosa di simile... Grazie mille |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 7:44
“ Giusto, ma l'interesse per la composizione di oggi rimarrà negli anni, si stratifica nella mente e diventa inconscio. Quando in futuro avremo qualcosa da dire sarà quasi automatico usarlo. „ Hai ragione. personalmente penso anche che la capacità compositiva sia un po' come le capacità coordinative, le sviluppi entro i primi 12 anni di vita, dopo è tutto più lento e difficile, non che siano innate ma, in parte sì. |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 8:51
Forse sbagli l'approccio Esci con una sola macchina - caricata a diapositive - e un mediotele, anche macro se vuoi, questo ti limiterà talmente tanto da costringerti a riportare su ogni singolo fotogramma solo quello che ti interessa davvero. |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 9:04
Mi piace di più l'idea di usare la mia 6d con il 40 fisso piuttosto che una macchina caricata a diapositive... Comunque il concetto è chiaro... Non scattare a caso... |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 9:19
Vinci81 onestamente guardando il tuo profilo e le tue foto non ci trovo niente che non vada nella composizione, a parte un paio di orizzonti storti; io fossi in te mi concentrerei più sulla post produzione e di tirare fuori quello che vuoi dalla foto, visto soprattutto che scatti in BN.
 Qui "giocando" un po' duro (ma neanche troppo) ci fai uscire una tridimensionalità molto più forte soprattutto con le trame dell'erba e delle nuvole... - - - - - - - - - -
 Qui anche, essendo un interno ci puoi andare molto più pesante con i contrasti ed oltre a luci ed ombre magari riesci a tirare fuori anche i riflessi sulle vetrate delle scale (ok qui magari un po' di scala in più in basso), ma diciamo che è un po' piatta a livello di resa, ma non di composizione (al massimo la puoi croppare). Per curiosità, tu scatti direttamente in BN o scatti in RAW e converti subito dopo? Se scatti in RAW, converti in BN e poi ci dai dentri o usi qualche filtro/preset e basta? - - - - - - - - - - Se proprio proprio ti posso dare un consiglio (e parlo guardando le foto senza conoscere la reale situazione di scatto) vedo che la maggior parte sono scattate da in piedi con la camera ad altezza della faccia (la normale visione che una persona ha); una foto come questa (che mi piace comunque)
 magari abbassandoti un po' ti va ad infilare i grattacieli nello spazio aperto "stretto" e ti permette di togliere una fetta di cielo dando più spazio alla città... Poi, ripeto, parlo guardando la foto scattata e non la situazione reale di scatto quindi sono consigli "relativi" e non assoluti ecco! Comunque sia mi hai fatto venire voglia di Guinness, e sono le 9 del mattino... per fortuna che è venerdì! |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 10:02
Con 55° è difficile essere selettivi... ma ci si può provare. |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 10:04
“ Qui "giocando" un po' duro (ma neanche troppo) ci fai uscire una tridimensionalità molto più forte soprattutto con le trame dell'erba e delle nuvole... „ In generale per il discorso del contrasto non sei il primo che sta facendo questo tipo di osservazione (Mirko Fambrini ha fatto osservazioni molto simili) Per quanto riguarda il mio processo “ Per curiosità, tu scatti direttamente in BN o scatti in RAW e converti subito dopo? Se scatti in RAW, converti in BN e poi ci dai dentri o usi qualche filtro/preset e basta? „ Scatto in RAW, faccio degli aggiustamenti su PhotoLab (correzione geometrica e vignettatura della lente, riduzione rumore, profilo colore, luminosità) poi passo su Silver Efex Pro della NIK collection ma modifico senza usare preset. Penso che abbia tutte le frecce al mio arco devo solo capire meglio come usarle... Tempo fa avevo preso un libro sul bianco e nero della National Geographic, magari ci do un'altra letta... Grazie per il tempo dedicatomi... sono in debito di una Guinness!! |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 10:10
Riprendo l'intervento di arconudo che condivido. Guardando le tue foto ho l'impressione che tu sia più attento a fare belle foto piuttosto che buone foto (ed è una tentazione che di fondo accomuna un po' tutti). Chiediti cosa vuoi trasmettere, pensa ad un progetto (o a più progetti), e scatta per realizzarli. Il paesaggio, per andare oltre alla “cartolina” (anche ben composta intendiamoci) richiede grande attenzione e forse più di altri generi necessita di un progetto più ampio. Tieni presente che, per quella che è la mia esperienza, da un progetto spesso nascono sottotracce impreviste che diventano a loro volta progetti e che quindi può capitare che si esca con un ventaglio di progetti aperti (il che ovviamente amplia le possibilità di scatto utile ma rischia di provocare dispersione). Quanto alle focali secondo me l'esercizio della focale fissa è valido come esercizio appunto, ma non costituisce un'indicazione assoluta su come realizzare buone foto. Contrariamente a quanto è stato detto secondo me la singola lente ha più senso quando sai cosa devi scattare e quando hai un singolo progetto in mente. |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 11:40
Sul contrasto: più che giuste le affermazioni di Mirko sul fatto che la fotografia vive di luce ma anche di ombre, senza le quali appunto non si apprezzerebbero le luci, dunque vive di contrasto. Detto questo, se io guardo le foto inserite qui da Maxmontella sul monitor di questo portatile Asus da cui sto scrivendo sarei disposto a giurare che guardandone l'istogramma ci sono tutti i toni, dal nero al grigio al bianco, dunque la questione, a mio avviso, non è tanto se manchino dei toni (e possono anche mancare se c'è un deliberato intento espressivo in tal senso, low key, high key, ipercontrasto ecc.) quanto se sia o meno il caso di estendere deliberatamente le zone di nero assoluto e se sia o meno il caso di accentuare l'effetto "chiarezza" o il contrasto locale (ad es. nel cielo). A questo punto la cosa diventa una questione di scelte espressive/stilistiche: si vuole fare una fotografia molto grafica alla "Giacomelli", cito un nome tanto per capirsi, oppure si vuole fare una fotografia alla New Topographics, oppure ancora si vuole fare una fotografia in stile "Urania" (quelle con cieli ipercontrastati? Sono scelte di campo, non è detto che sia necessario tirare nero metà del fotogramma per avere una foto ben fatta. A me ad es. piacciono moltissimo le foto di Gerry Johansson, a mio avviso sono compositivamente perfette (guarda la disposizione delle forme, certi allineamenti, l'uso di quinte naturali, anche se scommetterei che 90% degli utenti di questo forum non le cagherebbe neanche con mezzo like), eppure non c'è alcuna "innaturale" accentuazione dei contrasti, come non la trovi in gran parte delle foto che 'tirano' verso lo stile documentario. Ma ognuno deve assecondare la propria natura, se a te viene naturale uno stile in cui, per intenderci, l'istogramma è piuttosto equamente distribuito, è inutile che forzi la tua natura per dare retta a chi ti consiglia di spostare tutto l'istogramma a sinistra, o viceversa tutto a destra oppure di dividerlo in due ed avere mezzo istogramma a destra e mezzo a sinistra con il vuoto in mezzo. Questo è il mio modesto parere, asseconda la tua natura e cerca di capire cosa vuoi dire, quali sono le tue "urgenze espressive". |
user207512 | inviato il 05 Novembre 2021 ore 12:05
“ A me ad es. piacciono moltissimo le foto di Gerry Johansson, a mio avviso sono compositivamente perfette (guarda la disposizione delle forme, certi allineamenti, l'uso di quinte naturali, anche se scommetterei che 90% degli utenti di questo forum non le cagherebbe neanche con mezzo like) „ Condivido pienamente |
| inviato il 05 Novembre 2021 ore 12:29
@ Andrea.taiana concordo con quanto hai scritto, in effetti di solito cerco di "coprire" l'istogramma e poi sposto il bilanciamento tra bianco e nero cambiando la curva (o il gamma) della luminosità e poi aggiusto il contrasto fine. In ogni caso, proverò a fare quanto mi hanno suggerito perchè anche io vedo la stessa mancanza (poco impatto) ma non riesco a capire da cosa sia data... faccio delle prove e poi decido se è quello che cerco o meno. Ho visto qualche foto di Gerry Johansson, mi piacciono molto come composizione ma le vedo, come hai detto anche tu, poco contrastate. Leggermente OT: Ho cercato un libro di raccolta di foto di Gerry Johansson ma ho visto prezzi improponibili... sbaglio qualcosa? |
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