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Amazon Astro.







avataradmin
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 11:52

Ragazzi perchiamo di rimanere in tema ed evitare scontri ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:00

Io non ho mai avuto un account Facebook / Instagram e mai lo avrò, sarei comunque d' accordo a cedere i miei dati per scopi benefici, purtroppo internet è aperto a tutti, anche ai delinquenti, quindi penso che non userò mai Amazon Astro e simili.
P.S. Ho letto solo ora l' invito ad evitare scontri, che condivido.;-)

user225138
avatar
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:16

È impossibile sottrarsi da questa cosa.


Quando la temperatura scende sotto zero hai freddo comunque, ma è sempre meglio avere addosso un cappotto pesante che andare in giro nudo, no?

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:21

Benvenga che imparino a stimare i costi sulla base di dati più accurati, ne trarremo beneficio anche noi


Fino ad oggi dalla profilazione e dai profili di rischio ne hanno tratto beneficio loro poi tutto può essere.

Si parlava di mappature genomiche


In linea di massima potrebbe essere positivo se ti chiedono il permesso e non lo facciano a nostra insaputa. Se le cure fossero in qualche modo calmierate per quelli che hanno accettato di cedere il proprio patrimonio genetico.

Sempre ammesso che tu possa pagare queste cure o che non decidano in futuro di ridurre al minimo quelle a carico dello stato. Cosa che già oggi sta avvenendo. Magari basando la scelta sui dati che hanno raccolto sul tuo comportamento.

Il problema di fondo é che oggi esistono centinaia di compagnie private che prelevano, analizzano e rivendono i nostri dati. Il Gdpr non basta, le leggi sono sempre un passo indietro. Cosa fare?

Vista l'ineluttabilità della raccolta dati qualcuno propone di chiudersi in un eremo a 3500 metri, altri di arrendersi e basta. Le migliori proposte, a mio avviso, provengono da chi chiede che parte di questi introiti spettino all'utente in modo da limitarne la raccolta, che oggi é troppo vantaggiosa e a costo praticamente zero per molti.

Un modo pratico e pragmatico di colpirli nel "portafoglio". Visto che lo fanno come businnes é plausibile che molti, non tutti, decidano di mollare perché antieconomico.

Last but not least si dovrebbe diffondere una cultura informatico/civica/giuridica nelle scuole per rendere consapevoli i ragazzi (ma anche gli adulti) di tutto quello che comporta l'uso dei servizi come i social, le app etc etc.

In attesa ovviamente di un GDPR2. Aspettando godot.

user225138
avatar
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:45

parte di questi introiti spettino all'utente in modo da limitarne la raccolta


In linea di principio sarei d'accordo, ma c'è un problema. Immagina che Facebook sia obbligata a trasferire agli utenti un parte degli introiti pubblicitari. Come dovrebbe farlo? Retribuendo ciascun utente in base all'uso effettivo del suo profilo a scopi pubblicitari? Oppure in misura uguale per tutti?

Nel primo caso, ci sarebbero utenti "appetibili" (alto reddito, residenti in grandi città, etc.) e altri "non appetibili" (basso reddito, residenti in piccoli centri o zone rurali, etc.). I primi verrebbero remunerati, i secondi no. A me andrebbe bene, ma stai certo che si scatenerebbe una discussione senza fine.

Ti faccio un esempio: molti anni fa avevo provato Google Opinion Rewards (è l'app di Google che ti propone sondaggi di opinione e ti premia con piccole somme da spendere su Google Play), consentendo scientemente a Google di accedere a tutti i miei dati di navigazione e posizione. Risiedevo in una zona centrale di Milano, e spesso fuori a cena per lavoro o per piacere, mi spostavo spesso a Torino o Roma sempre per lavoro, etc. Guarda caso, ricevevo un sondaggio al giorno e nel giro di un mese avevo accumulato oltre 15 euro. Poi l'ho disattivato, anche perché non volevo che l'esperimento durasse troppo a lungo.

Dopo essermi trasferito in un paese di seimila anime nell'Italia centrale e aver azzerato la mia vita sociale, ho provato ad attivarlo di nuovo. Neanche un sondaggio in un mese, ovviamente neanche un centesimo di credito guadagnato.

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 13:52

Mi sono sempre chiesto quando avremmo potuto eliminare sti vecchi sensori sulle finestre per qualcosa di più moderno

Ahahah e magari montare un lancia razzi sul robot


Alexa, attiva l'antifurto.

Ok.





In linea di principio sarei d'accordo, ma c'è un problema.


Hai spiegato bene il punto di vista delle compagnie, ti danno le briciole ma solo se sei un utente molto "profittevole". Penso che si debba intervenire con leggi in senso opposto per fare in modo che a loro non convenga affatto, o comunque che le forzi a redistribuire in modo massiccio.

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:04


Bene ottimo, allora se non hai niente da nascondere pubblica qui sotto le tue password, l'accesso al conto corrente, i tuoi movimenti bancari, gli sms, la rubrica, i messaggi WA, i tragitti, le conversazioni, le pagine che visiti e le preferenze religiose, ideologiche, politiche e sessuali. I nomi dei tuoi parenti, gli indirizzi, la tua targa e tutti i tuoi acquisti, etc etc.


A meno che tu non li metta nel materasso, il tizio dietro lo sportello della tua banca ha accesso alla metà delle cose che hai scritto. Il resto lo conoscono già Google, Facebook, Amazon (o il supermercato abituale) il tuo assicuratore e il tizio a cui dai i soldi per il tuo sito.

Minch@ia è un robottino che ti porta la birra e ti dice le previsioni del tempo, mica la CIA.

P. S.
Ho Alexa da anni, un smartphone da decenni, uso in PC da quando ero un ragazzino e: l'assicurazione non mi è mai aumentata, non ho mai ricevuto un messaggio in cui mi chiedevano di comprare mutande di pizzo dopo aver visto un film di Siffredi. MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:09

Minch@ia è un robottino che ti porta la birra e ti dice le previsioni del tempi, mica la CIA.


Un Emiglio che non ha mai smesso di crederci.





Ho Alexa da anni, un smartphone da decenni, uso in PC da quando ero un ragazzino e: l'assicurazione non mi è mai aumentata, non ho mai ricevuto un messaggio in cui mi chiedevano di comprare mutande di pizzo dopo aver visto un film di Siffredi.


Che suona un po' così MrGreen


Per riderci sopra, senza offesa illele Sorriso

Cmq scherzi a parte:

A meno che tu non li metta nel materasso, il tizio dietro lo sportello della tua banca ha accesso alla metà delle cose che hai scritto. Il resto lo conoscono già Google, Facebook, Amazon (o il supermercato abituale) il tuo assicuratore e il tizio a cui dai i soldi per il tuo sito.


Si in parte è come dici, il problema non è nella raccolta ma nella loro aggregazione e nell'analisi dei dati. Il lavoro più richiesto oggi è l'analista dei dati e dei big data.

www.fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/tecnologia-avanzata-e-data

talentgarden.org/it/digital-transformation/business-intelligence-azien

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:22

Niente di nuovo sotto il sole.
Una volta si faceva con penna, foglio di carta e pazienza. Oggi, si sfrutta il web.

Le indagini di mercato esistono prima ancora della parola "privacy". Così come esisteva, allora come oggi, la raccolta di dati e informazioni su quello che piace, che non piace o che potrebbe piacere.

Ricordi il Postalmarket con tutte le donnine in intimo?
Ecco, bastava comprare qualcosa un paio di volte e....sapevano i tuoi gusti.
Così come bastava avere un abbonamento a Famiglia Cristiana per sapere che eri cattolico. Un abbonamento a L'unità per conoscere le tue ideologie politiche. Avere un abbonamento a Caccia e Pesca per sapere che, probabilmente, poteva interessarti l'ultima doppietta della Beretta.
E così, via...

user225138
avatar
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:27

Lo dico da ex bancario: oggi le banche maggiori (non le BCC, insomma) prendono la riservatezza dei clienti molto sul serio.

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:28

Boh, ma per i vecchi annoiati e benestanti... le belle ucraine giovani e pavoneggianti sono passate di moda? Eppure anche quelle in un modo o nell'altro prosciugano il loro conto in banca MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:33


Dopo essermi trasferito in un paese di seimila anime nell'Italia centrale e aver azzerato la mia vita sociale,


Però ne hai guadagnato in salute mentale e fisica, ti invidio (in senso buono) e ti stimo per la scelta un po' radicale Cool

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:34

Lo dico da ex bancario: oggi le banche maggiori (non le BCC, insomma) prendono la riservatezza dei clienti molto sul serio.


Che, più o meno, è la stessa cosa che ha detto Zuckerberg al processo MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:36


Dopo essermi trasferito in un paese di seimila anime nell'Italia centrale e aver azzerato la mia vita sociale,


Però ne hai guadagnato in salute mentale e fisica, ti invidio (in senso buono) e ti stimo per la scelta un po' radicale ma saggia che hai fattoCool

Che, più o meno, è la stessa cosa che detto Zuckerberg al processo


LOL MrGreenMrGreen

user225138
avatar
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 14:37

Assolutamente sì, sono ben contento della scelta, ma sono anche contento di aver fatto esperienze diametralmente opposte. Almeno ho una serie di aneddoti divertenti da raccontare MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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