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Street Photography & Volti di Persone


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avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 11:21

www.fotografi.org/pubblicabilita_foto_ritratto_esempi_concreti.htm

Qui ci sono esempi concreti su cosa si può o meno pubblicare senza liberatoria, il sito è dell'associazione fotografi...

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 13:19

Interessante Matt grazie!

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 13:35

Prego;-)!!

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 19:17

A me piace fotografare il paesaggio urbano ma ogni volta che scatto c'è sempre qualcuno che nonostante mi veda con la fotocamera entra nell'inquadratura rovinandomi la fotografia. Mi chiedo in questi casi chi abbia invaso la privacy il fotografo o il soggetto?...e se potrei eventualmente chiedere i danni. Sicuramente il soggetto negherà davanti al giudice di essere la persona ritratta.

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:40

@MattewX
Grazie. Ben fatto
Ecco, se l'intendo, e anche il riconoscimento, di un lavoro di street è quello di raccontare, documentare, interpretare una realtà di luogo pubblico, allora si può rientrare nel caso "Immagini pubblicate con finalità esclusivamente culturali e/o didattiche" per il quale non richiesta l'autorizzazione

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:49

Eh, lì suppongo entri in gioco il giornalismo "ufficiale" diciamo, un autore riconosciuto professionista o simile. Non penso il profilo social, di un forum simile a questo, o il sito web di un fotoamatore. Più forse il "riconoscimento" che "l'intento" ecco.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 4:26

Diciamo che il "fotoamatore" è protetto dal suo anonimato, nel senso che nessuno se lo fila e il suo sito web nessuno lo guarda. Dal momento che, per esempio, un lavoro viene esposto da una galleria questo fatto può accreditarne l'aspetto culturale al lavoro stesso e ne valorizza l'intento

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 8:03

Lo avete già detto: questi limiti stanno oggettivamente impedendo una pratica, quella di fotografare la vita quotidiana, che ha contribuito nel tempo a costruire l'immagine collettiva delle nostre società. Senza la foto di strada queste testimonianze semplicemente non esisterebbero.

Detto ciò, siamo sempre davanti alla solita "confusione".
Un conto è la legge 633 del 1941 che regolamenta la pubblicazione dei "ritratti", ma non vieta la ripresa.
Un altro è il GDPR sulla privacy che invece equipara la fotografia dove una persona è riconoscibile (anche in un luogo pubblico in mezzo alla folla) ad un dato personale.
Per trattare un dato personale ci vuole l'autorizzazione dell'interessato. Fotografare e conservare una fotografia è già un trattamento, quindi ricade sotto i limiti imposti dalla legge.
Non è un problema italiano. Il GDPR è in vigore in tutta Europa.

Quindi tutto ciò che viene suggerito in rete tenendo conto solo della legge del 1941, è purtroppo superato in senso restrittivo.

Detto ciò… io sono dalla parte di chi vuole continuare a tenere in vita questo genere di fotografia.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 8:08

Perfetto Gaga,
Attenzione non facciamo l'errore di confondere il fotografare col pubblicare... son due cose differenti.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 10:55

Mattew, leggi bene il mio post precedente… Sorriso

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 10:58

@mattewx
Mi sembra che la differenza tra il fotografare e il pubblicare sia chiara

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 10:59

Si ho capito Ale, era un ragionamento in generale, ho capito... vero che conserviamo dati sensibili, ma comunque se non li pubblichi è molto più difficile avere problemi.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 11:00

Magari non a tutti Gaga... molta gente ancora confonde le due cose... ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 11:09

Non penso che chi abbia un minimo di pratica confonda le due cose ma si prende le proprie responsabilità. L'importante che il lavoro abbia un senso e non foto fatte a caso. Pubblicare un primo piano di un tizio che beve birra (esempio) non ha senso per quanto possa essere uno scatto ben riuscito, tutto è ben diverso se la foto è parte di una serie d'immagini che nell'insieme racconta/documenta qualcosa ed è vista anche diversamente dal soggetto se dovesse vederla. Credo fortemente nel lavoro sensato e ritengo le foto fatte senza un'idea di base inutili per quanto possono essere ben riuscite. Sicuramente chi mira alla pubblicazione editoriale delle proprie immagini deve saper valutare quando la liberatoria non può mancare per alcune immagini... infatti cambia il modo di lavorare sul campo.

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2021 ore 11:22

Io personalmente pubblico i volti e basta: l'alternativa sarebbe appendere la macchina al chiodo. La legge italiana è sì severa ma volendo poco chiara. Non mi è mai capitato di discutere con i soggetti, anche quelli che chiaramente avevano capito di essere stati immortalati; se mai capiterà credo valga il buon senso: accorderei la cancellazione della foto. Magari evito di pubblicare su social "generalisti" le foto dei visi ripresi nella mia città; magari è poco etico ma credo che il contesto cambi molto il grado di suscettibilità delle persone. E fotografo anche i bambini. In un certo senso mi comporto come si sono comportati da sempre tutti i fotografi. Praticamente fare street è quasi un'attività clandestina. Ma attenzione: secondo me non deve mai mancare il senso dell'etica: niente foto in situazioni di disagio o difficoltà, e niente messaggi ambigui che interessino direttamente il soggetto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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