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Fenomeno Ufo/Uap: 25 giugno '21, report del Pentagono al Congresso USA (parte 3)


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avatarsenior
inviato il 12 Luglio 2021 ore 13:06

Vaake:
Obama (che non è uno scienziato ma ha potuto consultare tutti i migliori esperti scientifici dell'intelligence a stelle e strisce
Appunto: Obama non è uno scienziato ed ha espresso una sua personale interpretazione di quanto letto e di quanto può aver capito secondo il suo modo di vedere e interpretare le cose.

Questa di Hawking è sempre stata la mia posizione riguardo agli UFO:
Per me lo resta tutt'ora

Pollastrin:
chi oggi avesse quelle tecnologie lì, farebbe quello che gli pare a discapito altrui.
Non sappiamo di cosa si tratta né tantomeno a chi appartengano, quindi non possiamo trarre conclusioni su quello che possono o non possono fare. Se nel Medio Evo avessero visto un tablet, probabilmente lo avrebbero potuto considerare un oggetto pericoloso ma nella realtà così non è. Occorre anche valutare in base a chi le possiede, come sia nel loro interesse utilizzarle o meno.




avatarjunior
inviato il 12 Luglio 2021 ore 13:07

Secondo me gli americani non ce la raccontano giusta. C'è senz'altro molto di più di quello che hanno dichiarato. E quello che hanno dichiarato ha senz'altro uno scopo.


sono assolutamente d'accordo ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 8:29

Nuovo articolo di Focus, con la sempre saggia citazione conclusiva di Stephen Hawking:

Spazio: Gli alieni? Saranno macchine o intelligenze artificiali

Mentre il mondo intero discute della pubblicazione da parte del Pentagono del report sugli UFO, un astronomo americano prova ad affrontare il tema "alieni" da un nuovo punto di vista: siamo sicuri che ipotetici visitatori provenienti da un altro pianeta debbano per forza essere creature viventi? Ma andiamo con ordine…

INCONTRI PRATICAMENTE IMPOSSIBILI. Seth Shostak, classe 1943, è un astronomo americano del SETI Institute che ha dedicato la propria vita alla ricerca di forme di vita intelligente nel cosmo. Nella sua lunga carriera ha ottenuto numerosi, importanti riconoscimenti, tra cui il Carl Sagan Awards per la divulgazione scientifica.

Recentemente, dalle pagine del britannico TheGuardian, Shostak ha smontato uno per uno tutti i luoghi comuni sugli alieni e, alla luce delle informazioni scientifiche attualmente in nostro possesso, ha provato a formulare alcune ipotesi.

Partiamo da un dato di fatto: quasi una stella su tre nella nostra galassia potrebbe ospitare un pianeta delle dimensioni della Terra. Pensare che su nessuno di questi si siano sviluppate forme di vita intelligenti sembra davvero poco probabile.

Ma, mette in guardia Shostak, è altrettanto improbabile che queste forme di vita assomiglino davvero agli omini verdi e gridi dell'immaginario cinematografico. Anzi, a voler vedere la questione da un punto di vista strettamente scientifico, se qualcuno di loro dovesse mai riuscire ad arrivare sul nostro pianeta, difficilmente sarà una creatura biologica.

VIAGGIO ALLUCINANTE. La ragione è semplice, spiega l'astronomo: la stella più vicina a noi, Proxima Centauri, dista circa 38mila miliardi di chilometri da noi. La nostra nave spaziale più veloce impiegherebbe 75.000 anni a coprire una distanza simile.

Ma immaginiamo che i nostri ipotetici vicini alieni abbiano a disposizione tecnologie da fantascienza che consentano loro di coprire tale distanza, poniamo, in 10 anni: dovrebbero viaggiare a poco più di metà della velocità della luce e un simile viaggio richiederebbe 600 milioni di volte l'energia del razzo Saturn V.

LA FISICA CONTA. Dite che sono problemi meramente pratici e che una eventuale civiltà aliena potrebbe essere molto più evoluta della nostra? Avete ragione: l'universo è tre volte più vecchio del nostro Sistema Solare ed è lecito pensare che altre civiltà siano milioni di anni più evolute della nostra. Ma le leggi della fisica con cui devono confrontarsi sono le stesse, ed è molto difficile che abbiano sviluppato tecnologie che permettano loro di affrontare un simile viaggio.

Secondo Shostak, dunque, un ipotetico alieno che dovesse mai raggiungere la terra non potrebbe essere altro che… un'intelligenza artificiale, una macchina particolarmente evoluta, in grado di viaggiare per migliaia di anni e rappresentare, una volta a destinazione, il popolo che l'ha costruita.

Lo scienziato non si sbilancia però sulle intenzioni con cui questa macchina superavanzata potrebbe essere stata programmata: verrebbe in pace? O con velleità di conquista?

Insomma, potrebbe aver ragione Stephen Hawking quando sosteneva che tutto sommato, forse, è meglio che gli alieni non riescano a trovarci...


www.focus.it/scienza/spazio/e-se-gli-alieni-fossero-artificiali

user198779
avatar
inviato il 13 Luglio 2021 ore 12:39

Si parla di leggi della fisica che sono uguali nell'universo, quelle che noi conosciamo.........
Si fa sempre più largo nella comunità scientifica che il prossimo step evolutivo sarà il passaggio dal biologico al mondo artificiale così come lo intendiamo noi.
In principio saranno ibridi animale/macchina.

user198779
avatar
inviato il 13 Luglio 2021 ore 13:34

Se la vita vuole dire un essere senziente non per forza deve essere analogico può essere benissimo anche digitale Cool

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 13:50

Studiando Filosofia della Mente, che si fonda sulle neuroscienze, la questione fondamentale era la formazione della Coscienza quale epifenomeno dell'attività neurale del cervello. Stati di coscienza sono diffusi anche nel mondo animale, la Dichiarazione di Cambridge sulla Consapevolezza (del 2012, firmata da illustri neuroscienziati alla presenza di Stephen Hawking) la riconosce per tutti i mammiferi, gli uccelli e il polpo tra gli invertebrati; gli animali con un cervello superiore hanno sviluppato anche l' autocoscienza (scimmie antropomorfe quali gorilla, scimpanzé, bonobo, orango, oltre che ovviamente noi sapiens, i delfini e gli elefanti; tutte specie che superano il mirror test), che insieme a volontà, razionalità, identità di sé nel tempo, progettualità, vanno a definire filosoficamente il concetto di "persona".
A quel punto una rete tanto complessa di microchip e circuiti elettrici, oltreché di algoritmi, che riesca a dar vita ad una Intelligenza Artificiale che sappia automantenersi con capacità creativa di problem solving, tale da essere paragonabile per estensione e potenza ad un cervello di un animale autocosciente, potrebbe essere definito una "persona"? Nei film di fantascienza si è andati già molto oltre, in quella che potrebbe però essere solo una questione di tempo e di sviluppo inevitabile della tecnologia.

avatarjunior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 14:25

Se la vita vuole dire un essere senziente non per forza deve essere analogico può essere benissimo anche digitale


Ogni essere, anche il più elementare, nel momento in cui interagisce con l'ambiente si può considerare senziente.
Un virus per esempio si adatta modificandosi. Un uomo si adatta ,in forma più complessa, sia all'ambiente che al contesto sociale e culturale, ma il principio è lo stesso.

La fisica, quindi anche la biologia, sono reti in cui vengono inviati e ricevuti messaggi, processo che attiva dei feedback.



avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 14:44

"Secondo Shostak, dunque, un ipotetico alieno che dovesse mai raggiungere la terra non potrebbe essere altro che… un'intelligenza artificiale, una macchina particolarmente evoluta, in grado di viaggiare per migliaia di anni e rappresentare, una volta a destinazione, il popolo che l'ha costruita."

Se non vado errato, Seth Shostak è il Direttore del progetto SETI.

E potrebbe benissimo aver ragione.

Perchè ad oggi non abbimo risposta ad una semplicissima domanda: quanto può diventare/essere intelligente una Intelligenza Artificiale?

Da sempre dico che hanno fatto una gran brutta e pericolosissima cosa a mandare segnali radio potenti e sonde nello spazio profondo alla ricerca di qualcun altro, con il nostro nome, cognome, fotografia ed indirizzo di casa.

Comunque, quei trabiccoli presenti in casa "nostra" (... e se nostra non lo fosse già più?) si muovono pilotati da una intelligenza, di qualunque natura essa sia: speriamo solo che non sia vasta, fredda ed ostile.

Anche la misura del tempo assume caratteristiche diverse a seconda dell'essere che lo misura, quello che per noi sembra essere molto tempo potrebbe essere sono una attimo per altri esseri, più longevi di noi, e se non hanno fatto danni seri fino ad oggi, nulla ci garantisce che non lo facciano domani.

avatarjunior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 14:51

Da sempre dico che hanno fatto una gran brutta e pericolosissima cosa a mandare segnali radio potenti e sonde nello spazio profondo alla ricerca di qualcun altro, con il nostro nome, cognome, fotografia ed indirizzo di casa


La versione spaziale di Facebook MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 14:52

Ma perchè pensare sempre ad "esseri" ostili con velleità di conquista? Perchè noi lo siamo fondalmentalmente da sempre verso chi è diverso, per istinto o per natura intrinseca nel voler avere il controllo (e
richezza, potere....)?


avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 14:53

Però non mi pare che un oggetto tecnologico artificiale abbia vita eterna anzi molto spesso è più breve della nostra e inoltre richiede manutenzione oltre che energia per poter funzionare...
Gli esseri viventi più longevi sono certi tipi di piante che tra l'altro nemmeno hanno bisogno di molte cure per essere rigogliosi ... chissà forse da scimmie poi uomini ci evolveremo e diventeremo dei vegetali :-P

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 15:00

Ma perchè pensare sempre ad "esseri" ostili con velleità di conquista?

Perché la maggior parte dei film li rappresenta così ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 15:15

"Ma perchè pensare sempre ad "esseri" ostili con velleità di conquista? "

Per semplice, banalissima, normalissima prudenza, la normale prudenza da tenere quando si incontra uno sconosciuto.

Noi poi abbiamo dei buchi grossi, abbiamo delle tane, di conoscenza tecnologica e di base, ad esempio il Modello Standard della Fisica, con gli atomi, le particelle, etc, quello che secondo noi ad oggi dovrebbe spiegare come gira l'Universo, non sembra essere quello giusto, semplicemente perché non aveva previsto e non prevede l'esistenza della Materia ed Energia Oscure, che invece ci sono.

Di tutta la materia ed energia presenti nell'Universo, da calcoli fatti, la Materia ed Energia Oscure costituiscono il 95% (novantacinquepercento) del totale, noi vediamo e conosciamo solo il 5%, una minima parte della materia di cui siamo fatti.

Adesso, in questo preciso momento, tutti noi e tutto quello che ci circonda e che vediamo e percepiamo, è solo il 5% di quello che realmente ci costituisce, percepiamo e vediamo, che è veramente pochino.

Se non introduciamo la Materia Oscura e l'Energia Oscura nel computo energetico dell'Universo, l'Universo non potrebbe esistere, si sarebbe dovuto spappolare secondo il Modello Standard, ma non si è spappolato, secondo noi perchè lo tengono insieme Materia ed Energia Oscura.

Visto che c'è la Materia Oscura, e non si sa che minchia sia, che c'è l'Energia Oscura, che anche di quella non si sa che minchia sia, e sono quelle in pratica a fare l'Universo, non la materia ed energia che conosciamo noi, chi ci dice che non ci sia modo di muoversi diversamente da come facciamo noi, magari utilizzando le fottutissime Materia ed Energia Oscura come adesso utilizziamo la materia e l'energia che vediamo e conosciamo?

E dunque, chi ci dice che le distanze che per noi, utilizzando l'energia che conosciamo, sembrano essere invalicabili, lo siano veramente?

Nulla vieta che quei trabiccoli strani non siano roba nostra, proprio nulla.

Qui si va, come conoscenze, nell'"Hic Sunt Leones", ma non bisogna escludere a priori nulla, non sarebbe logico.

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 15:46

Perché la maggior parte dei film li rappresenta così


direi piuttosto perchè "noi" siamo così.....i film sono la rappresentazione delle nostre fantasie

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2021 ore 15:48



ma non bisogna escludere a priori nulla,
Almeno che qualche fisico non lo dimostri matematicamente;-)




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