| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:03
Mah mi sembra abbastanza semplice: se con una superpixellata vedi micromosso, il problema non è della macchina, che ti fa vedere più particolari, il problema è dei parametri di scatto che usi! modificali e basta, tempi più brevi, innanzitutto |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:05
Ed il cavalletto è una risorsa, non un ripiego o ultima spiaggia |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:07
Saro perché tu stai riportando una definizione ad un concetto legato al piano pellicola (o sensore), ma se trasponi il tuo concetto al muro, su cui attacchi le due foto che ti ho portato in esempio…stai facendo la stessa cosa, cambi il rapporto di riproduzione…detto anche, guarda caso, rapporto di ingrandimento. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:07
Saro non c'è nulla da aggiungere a quello che ho scritto sopra. Un 300mm su una ff da 50mpx mostra, al 100% di ingrandimento, lo stesso dettaglio di una aps-c da 20 se usata alla stessa distanza; e lo stesso micromosso, ovviamente. L'apsc naturalmente non riproduce la stessa scena, ma solo una porzione; per farlo, senza cambiare il pdr, gli devi montare un 200mm che a questo punto "ingrandirà" meno il dettaglio e di conseguenza il mosso. Quindi, ritorniamo sempre lì: a parità di scena inquadrata (che vuol dire combinazione tra formato/focale) l'unica cosa che rileva ai fini del micromosso, è la risoluzione, non la densità. Questo per visione al 100%, a parità di grandezza di stampa, invece, non ci saranno differenze tra un sensore da 20mpx ed uno da 50 (fermo il resto, ovviamente). |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:23
Alla sera anche se il piano del tavolo è completamente fermo, io dopo la terza birra vedo tutto macromosso, però la mattina dopo ritorna normale. Mi sa che devo andare in assistenza notte a tutti |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:38
“ Saro perché tu stai riportando una definizione ad un concetto legato al piano pellicola (o sensore), ma se trasponi il tuo concetto al muro, su cui attacchi le due foto che ti ho portato in esempio…stai facendo la stessa cosa, cambi il rapporto di riproduzione…detto anche, guarda caso, rapporto di ingrandimento. „ Non mi ci trovo però così, con una densità x e un R.R. 1:1 un centimetro quadro di ripresa mi contiene un tot di pixel, quelli che io li stampi su 10x15 o 50x70 quello resta, poi la distanza di visione mi cambierà la capacità di individuare sia dettaglio che mosso, cambiare la percentuale di visualizzazione la vedo operazione diversa. “ L'apsc naturalmente non riproduce la stessa scena, ma solo una porzione; per farlo, senza cambiare il pdr, gli devi montare un 200mm che a questo punto "ingrandirà" meno il dettaglio e di conseguenza il mosso. „ Questo è chiaro, riduci l'ingrandimento nativo (R.R.) e quindi meno possibilità di vedere il mosso. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:41
Saro tranquillo è rumore di fondo, abbassa gli iso e sparisce Il micromosso, mosso o macromosso (quel che cambia è la quantità) è dato dallo spostamento di un punto che invece di colpire, in determinato lasso di tempo, il recettore interessato alla sua rappresentazione, ne colpisce altri che non dovrebbe colpire. Questo dipende dal movimento (traslazione) tra soggetto e piano pellicola, ed è legato ovviamente al tempo in cui questo movimento avviene rispetto al tempo in cui si cattura il soggetto. Maggiore sarà la lunghezza focale maggiore sarà l'ingrandimento e quindi l'ampiezza del movimento. Più piccoli saranno i recettori (densità) più alta sarà la sensibilità al movimento. A valle di questo ci sta poi la rappresentazione, perché anche se tale movimento fosse stato registrato, se l'osservazione avvenisse ad un rapporto di ingrandimento basso (es lo guardo molto rimpicciolito a schermo, o su una stampa piccola) non sarebbe percepibile. Se invece ingrandissi al massimo possibile, o su una stampa ampia tanto da rendermi percepibile il singolo punto registrato le cose sarebbero chiaramente diverse. Per altro se avessi la stessa foto fatta con stessa ottica, stessa distanza, stesso tutto, ma con sensori da densità diversa, ad esempio uno da 20mpx ed un altro da 50mpx (maggiore densità); per poter percepire il punto registrato dovrei stampare la seconda più grande…ed a quel punto la seconda avrebbe ovviamente più possibilità di mostrare del micromosso. Parliamo di ABC. Anche i muli sanno che a parità di focale, distanza e formato, l'unico modo per catturare più dettagli è aumentare la densità del sensore. Poi i mirrorclimber mischiano le cose, ma la banalità è quanto detto sopra: Piu focale più movimento Più densità più capacità di registrare dettagli quindi movimento La possibilità di lettura di quanto sopra dipende poi dal rapporto di ingrandimento nella visualizzazione. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:45
Magari qualcuno l'ha già detto, in ogni caso ci tengo a precisare una cosa riguardo al micromosso: Tra una fotocamera con pochi megapixel e una con tanti mpx quella con più mpx avrà SEMPRE più dettaglio a parità di condizioni di scatto. Può sembrare intuitivo credere che siano più sensibili al mosso, ed effettivamente si fa molto prima a perdere dettaglio rispetto al AL POTENZIALE MASSIMO che può esprimere lo strumento, ma ha poco senso parlare di tempi di sicurezza più brevi rispetto fotocamere meno dense dato che comunque il dettaglio raccolto sarà uguale o maggiore. Il dettaglio che non si perde con le low mpx è dettaglio che non è mai stato raccolto. Un' altro modo di vedere la faccenda è pensare che l'immagine micromossa che arriva sul sensore è identica in entrambi i casi, poi il sensore andrà a campionare quell'immagine mossa ma di sicuro campionarla ad una risoluzione maggiore non la rende più sfocata! Se una foto vi va bene come dettagli a 1/50s a 200mm con una D3s da 12mpx allora vi andrà bene anche a 1/50 su una A7rIV... ovviamente verrà sprecata molta più risoluzione, ma basta non andare a fare il confronto zoomando al 100% su entrambe Sta al fotografo scegliere se accontentarsi del dettaglio (che ripeto, sarà comunque un filo meglio!) oppure scendere con i tempi e accettare un po' di rumore in più in cambio di un po' di dettagli in più, il bello delle big mpx è poter scegliere. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:48
Si bubu in pratica è stato detto, perché appunto si parla di densità del sensore e dì rapporto di ingrandimento nell'osservazione dell'output. Ad ogni modo ciò che hai riportato è corretto. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 0:59
“ Saro tranquillo è rumore di fondo, abbassa gli iso e sparisce MrGreen „ Se mi butti nella mischia anche il rumore arrivare alla quindicesima pagina sarà un attimo, il mosso che si vedeva sulla pellicola quando eravamo alti, biondi e con gli occhi azzurri nasceva dalle stesse condizioni in cui nascono ora sul digitale, ora però esigenze e mezzi per vederlo sono di altra stazza e allora ci si smarona molto di più, e si parla anche tanto di più. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 1:08
Non era legato alla nostra discussione tranquillo  |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 12:10
“ Domanda correlata: ma se il micromosso dipende dalla densità, ritenuta alta a 45mp su ff nessuno lamenta lo stesso con 20mp su aps che ha uguale densità? Oppure tanto piu su mqt 20mp sono equivalenti a 80mp su ff „ esatto.... e lì c'è ancora più pericolo, infatti i tempi di sicurezza in APSC devono essere più restrittivi |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 12:23
Gian Carlo non necessariamente devono essere più restrittivi, se hai una apsc da 10 mpx ed una ff da 61 in tempi più restrittivi li devi mettere sulla FF. Questo dando per assunto che, si usa la stessa ottica, si osserva l'output alla stessa dimensione, senza ritagli..e ovviamente ad una dimensione di visione tale da poter vedere i dettagli catturati. Perché se l'osservazione viene fatta a monitor al 100% i tempi di sicurezza diventano ancora più restrittivi per la FF con sensore più denso, e, allo stesso modo se stampo con la stessa densità di output, ottenendo quindi due formati diversi (quello della FF più grande), e mi avvicinerò alla stampa per osservare il massimo del dettaglio....quello della FF a parità di tempi di esposizione evidenzierà maggiormente eventuale mosso, quindi necessiterà di tempi più brevi. Non so perché si stia ancora a girarci intorno, è semplicissimo. Tanto più andrai a vedere dettagli piccoli, ingrandendoli, tanto maggiore sarà la possibilità di vedere microcosmo. Ciò comporta che qualsiasi fattore fornisca maggiore ingrandimento dei dettagli in visione (percezione) offrirà maggiori possibilità di visualizzare eventuale mosso. Da una parte l'acquisizione (densità sensore, lunghezza focale), dall'altra ingrandimento finale della visione. Se prendi un sensore ff da 200mpx e usi tempi di un sensore da 12mpx, ma lo stampi su un 10x15 non vedrai nessun microcosmo. Se li ingrandisci al 100% a monitor su quello da 200 avrai sicuramente maggior possibilità di vedere mosso. Tutto questo partendo dal presupposto che il tempo di esposizione non sia adeguato a fermare ogni punto sul relativo recettore, ovvero che nel tempo intercorso sia avvenuta una tranlazione di punti più o meno ampia rispetto al piano pellicola. |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 12:30
“ esatto.... ;-) e lì c'è ancora più pericolo, infatti i tempi di sicurezza in APSC devono essere più restrittivi „ Ma Gian Carlo!! Non mi sarai mica convertito alla setta dei millimetri equivalenti? |
| inviato il 14 Giugno 2021 ore 12:39
Quanti discorsi ridondanti, bastava dire che a parità di scena inquadrata e distanza di ripresa, il micromosso è proporzionale, nella vista al 100%, alla risoluzione. Questo assorbe tutti i distinguo sui formati. |
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