| inviato il 04 Giugno 2021 ore 11:46
Sì, ci sto basta che non mi chiamiate alla lavagna per interrogarmi :) :) :) Scherzi a parte è interessante e seguo volentieri. |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 14:35
@Carlo 1961. Sulla Ricoh GR II che ho viene fatta la stessa cosa e i risultati vengono immediatamente resi visivi graficamente. |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 16:11
OT ho trovato un posto dove al buio si possono fotografare lucciole (non quelle pro...) e pipistrelli. Domandina molto semplice: per avere speranze di azzeccare qualche scatto cosa uso: - 12 Mpx e ottica zoom a partire da f/3.8; - oppure 36 Mpx e 7Artisans 50/1.1 o anche 85/2 o al limite il venerando Nikkor 80-200 a 200 mm f/2.8? I Mpx servono quando si hanno esigenze di risoluzione, l'ingrandimento c'entra pure, ma meno. È chiaro che una singola lucciola è quasi come fare astro? E che un pipistrello esige molto meno in termini di pixel per descriverlo? Andate a vedere le foto delle lucciole su Getty Images e sono tutte fatte a cavalletto con secondi di esposizione e pure sovrapposte. Il risultato è che le poverette compaiono come punti gialli. Io le lucciole non le vedo gialle, e voi? @Drogo tranquillo, se usi la Ricoh con un 18mm a f/8 sei a posto, a meno che non hai proprio il polso pochissimo rigido, lo dimostrano le tue foto. |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 17:43
Grazie Valgrassi. Ciao. |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 20:16
Mettere a fuoco sull'iperfocale è una tecnica che è stata sviluppata per due esigenze differenti: 1) quando i mulini erano bianchi e le fotocamere non avevano l'autofocus i reporter volevano essere sicuri di portare a casa immagini sufficientemente nitide senza dover perdere tempo a focheggiare manualmente, e in quel modo erano sicuri di portare a casa le foto. 2) nel caso serva effettivamente avere una resa sufficientemente nitida di piani diversi dell'immagine. Oggi evidentemente, con le moderne fotocamere, la prima esigenza non si pone più, mentre nel secondo caso sì, ma quando diciamo "resa sufficientemente nitida di piani diversi" cosa intendiamo con "sufficientemente"? Come è già stato ben spiegato, questo dipende dalla destinazione dell'immagine, cioè che dimensioni dovrà avere, in stampa o sul monitor... ovviamente se si scatta usando sensori piccoli e le foto vanno sui social e verranno viste perlopiù sullo smartphone, con l'iperfocale si "vince facile", mentre se si scatta con fotocamere FF e si pensa di stampare dall'A4 in su le cose sono un po' più difficili... |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:33
Nel frattempo sono andato a studiarmi la materia. Mi pare che questo articolo sia ben fatto: abcamera.it/iperfocale/ Non dice però che il punto esatto dell'iperfocale corrisponde al piano dove si genera la maggiore nitidezza (piano del fuoco), mentre allontanandosi da esso la nitidezza diventa "accettabile". |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:59
“ Non dice però che il punto esatto dell'iperfocale corrisponde al piano dove si genera la maggiore nitidezza (piano del fuoco), mentre allontanandosi da esso la nitidezza diventa "accettabile". „ Non lo dice ma è così. D'altronde oggi, col digitale e con la possibilità di andare a vedere i singoli pixel sul monitor, basta fare qualche esperimento per rendersene conto. Naturalmente osservando immagini alle quali non sia stata applicata una maschera di contrasto, specie se pesante... |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:12
“ no, si parlava di Street Photography e ritengo che è meglio cogliere l' attimo giusto con una messa a fuoco non ottimale piuttosto che la precisione del fuoco con un momento meno significativo... " un buon brano di musica su una radio gracchiante " resta sempre un buon brano di musica „ Scusa il ritardo della risposta, il concetto di cogliere l'attimo giusto, di bressoniana memoria non è riferito alla fulmineità dell'azione ma la momento in cui l'azione è completa, per capirci "dernier la gare de saint Lazare", azione prevista e in un certo senso gestita dal fotografo, la foto con i soggetto sfuocato, perché anche se all'interno dell'iperfocale è sfuocato è accettabile solo in caso di necessità, esempio lo sbarco in Normandia visto da Capa che ne fece poi un tratto distintivo "slightly out focus". Non c'è nulla di peggio di un buon brano di musica ascoltato con una pessima riproduzione, sarà sempre un buon brano di musica ma diviene fastidioso all'ascolto esattamente come un soggetto sfuocato su uno sfondo nitido |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:29
Sì, sono d'accordo con il signor Mario. Chiaro che di fronte all'eccezionalità dell'evento la qualità diventa marginale. Ma se lo stesso evento fosse riprodotto con ottima qualità sarebbe meglio (salvo eventuali interpretazioni artistiche volute). Avete presente la foto di Cartier Bresson con la bicicletta che sfreccia in fondo alle scale? La bici non è a fuoco ma l'immagine ha fatto la storia della fotografia. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 16:42
Che quella fotografia, che non conosco, abbia fatto la storia della fotografia non stento a crederlo, ovviamente, che sia anche bella però è tutto da dimostrare perché, come dico sempre io in questi casi, all'epoca di quella fotografia in giro per il mondo c'erano tre fotografi... ovvio quindi che qualsiasi cosa facessero, con quello che riprendevano facevano pure la storia della fotografia |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 17:19
Per chi non la conoscesse:
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 17:28
Non è fuori fuoco, è mossa, per dare l idea del movimento. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 17:38
Ah è questa! La conosco, e stranamente mi piace pure. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 19:12
Vorrei vedere… |
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