| inviato il 11 Maggio 2021 ore 21:32
@ Alvar Usavo il Vertex ma era cubico, come una cassapanca, aveva gli spallacci, si, ma lo potresti definire zaino, io no. Il Nature Trekker mi piaceva tanto ma gli preferii il Pro Trekker, con il Day Pack e le tasche laterali. Il Flipside è belllo ma troppo leggero, non mi ispira fiducia. Certo, per il peso, sono con Te, e tanto . Ha un supporto lombare comodissimo, gli spallacci regolabili a regola d'arte ma è e rimane un piccolo mausoleo sulla schiena. La cosa grande è che, quando lo poggi a terra e lo apri, hai veramente un mondo di cose e tutte super protette. Meglio la vecchia serie AW, se posso, la nuova, quella dopo il mio, non la trovai tanto per la quale, la nuovissima, quella attuale, mi pare più solida, la devo provare. Quando andai a vedere il Flip, nuovo in negozio, mi rimase in mano la linguetta della zip. Il mio è come un caveau, una roccia. |
| inviato il 11 Maggio 2021 ore 22:10
Ma non ci arrivi da solo a trovare una soluzione? |
| inviato il 11 Maggio 2021 ore 22:18
“ Basta un foglio plastico di un metro quadrato, impermeabile, leggero e pieghevole. Ne esistono di diversi tipi. Una volta terminato, lo ripieghi e lo Inserisci in un sacchettino. A casa lo lavi e ritorna come nuovo. „ Cioè in città, mare, montagna, ogni volta che devi mettere lo zaino a terra, apparecchi? Ti prego, vorrei una foto! |
user12181 | inviato il 12 Maggio 2021 ore 6:11
Ci sono zaini che, posati a terra sul fondo, si lasciano convincere a rimanere in piedi, è già qualcosa. P.S. Ho imparato la terza denominazione per la cacca di vacca: "pizza". Finora conoscevo "sciota" e "boascia", termini in uso, rispettivamente, in Valtellina e Valsassina e probabilmente anche altrove, almeno il secondo. Potrebbe essere interessante avere un elenco dei termini in uso in tutta l'Italia. |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 6:25
Come capita |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 6:36
Lo appoggio con la parte di sotto, verso il basso...... |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 7:07
Lo zaino come in molti hanno detto serve per essere usato, non per essere”tenuto maniacalmente” |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 9:14
“ P.S. Ho imparato la terza denominazione per la cacca di vacca: "pizza". „ Ahah Io ho anche la quarta, "Frittata" Mrgreen. Durante le pause con coperta impermeabile su prati lo zaino ce lo metto sopra. Su Amazon vendono mille teli impermeabili ultra leggeri e piegabili in sacchetti che stanno nel palmo della mano, volendo. Lungo il sentiero cerco qualche roccia e se il terreno non è umido anche per terra, ora che ho il Mammut Trion con accesso dallo schienale non mi faccio problemi. Altrimenti se devo prendere una cosa velocemente e il terreno è brutto e non c'è appoggio "buono" allora gamba sinistra avanti, zaino appoggiato sul piede e via. |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 9:48
voi siete matti mrgreen.....se vedrò acrobati con zaini in equilibrio sui piedi o adagiati su teli di plastica e fiori, saprò riconoscere uno juzzino |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:27
Ora la domanda è: come facciamo a tenere pulito il telo su cui appoggiamo lo zaino? No, perchè se lo ripongo nello zaino sporco lo zaino stesso. |
user12181 | inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:34
L'appoggio sul piede l'ho usato anche io, a volte è proprio necessario, non è questione di nevrosi. A proposito di pizze e frittate, fotografare una Gagea fragifera, non raramente è una sfida, nella mia ultima foto di questa pianta la macchina stava quasi a contatto con una delle suddette pietanze. "Voi, quando siete stanchi, come poggiate il cul0 a terra?" Anni fa (ancora in epoca AC, Avanti Covid ) ho cercato a lungo (in negozi fisici, ) pantaloni con il sedere in Kevlar, non sono molto diffusi, in genere con il rinforzo hanno solo il paralamine o i ginocchi. Alla fine li ho trovati a Livigno, spagnoli per altro, il che un po' mi secca, li cercavo italiani. Dopo diversi anni devo riconoscere che sono in generale di ottima qualità. |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:38
“ Ora la domanda è: come facciamo a tenere pulito il telo su cui appoggiamo lo zaino? No, perchè se lo ripongo nello zaino sporco lo zaino stesso. „ Facilissimo: lo pieghi su se stesso, mettendo sempre la parte sporca verso l'interno, l'avevo già scritto. |
user12181 | inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:43
Degas, E tu? mica mi avrai preso sul serio? Ma naturalmente è vero. Li ho cercati a lungo, non contento, fino all'anno scorso ho anche portato le ginocchiere (almeno una volta mi hanno addirittura salvato il ginocchio, sul sentiero per Pian di Läch). Ora, non contento, sto puntando i Fjallraven, che hanno tasche alle ginocchia per inserirci ginocchiere (accessori). E hanno anche rinforzi sul sedere, non solo, ma anche membrane impermeabili su sedere e ginocchi, però pesano un po'. Ho anche capito che per le esigenze dei "fotografi" i negozi più adeguati sono le armerie, o in generale quelli di caccia e pesca. Anzi, ora che ci penso, mi metterò a cercare anche zaini adatti al materiale fotografico fra quelli per la caccia, forse se ne trovano di adatti. In genere hanno tasche portaottiche, laterali e non, notevoli, fondo rinforzato e stanno in piedi da soli, la leggerezza non è il loro forte. |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:47
“ Cioè in città, mare, montagna, ogni volta che devi mettere lo zaino a terra, apparecchi?Sorriso „ In città non scatto. A mare, a lago o in montagna si. Ripeto, si tratta di un foglio di plastica sottilissimo da un metro quadro, anche meno, che non da alcuna limitazione. Come extrema ratio, si potrebbe usare anche il telo impermeabile che danno in dotazione con lo zaino. Non capisco lo sbigottimento. Come puoi vedere, è una pratica abbastanza diffusa. Non sono strano io P.S. ovviamente lo uso quando il terreno è bagnato/umido o "sporco". Tu come fai scusa? Appoggi lo zaino nel fango? |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:51
“ Ora la domanda è: come facciamo a tenere pulito il telo su cui appoggiamo lo zaino? „ Lo infili in un sacchettino -anch'esso di plastica- e a casa lavi tutto. Semplice. | |

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