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Nitidezza all'esportazione di Lightroom


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avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2014 ore 13:33

lascia perdere i dpi... in pratica non servono a niente se non a dare un'idae di quanto sara' grande la stampa con quei dpi.
L'importante sono i pixel ai queli esporti / lavori

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2014 ore 13:37

Da tenere in archivio io lascerei la dimensione originale, con quello che occupa un jpg perchè lo ridimensioni?

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2014 ore 13:39

a questo punto si puo' archiviare solo il raw con un programma che faccia il backup di tutta la libreria di LR + files raw

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2014 ore 13:49

Premetto che ho sia LR e CC, preferisco nettamente ridimensionare e vedere la MDC su PS, ora sto testando sharpener pro della Nik software (che si ente fra anche con LR) ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2014 ore 14:52

ma io esporto in tiff formato pieno 72 dpi

apro con photoshop e salvo per web alla risoluzione che voglio
non vi conviene fare cosi???

inoltre su yuza ce il tutorial su come salvare le foto per web usando il filtro nitidezza avanzata su resize...


avatarjunior
inviato il 14 Luglio 2014 ore 20:27

ciao a tutti!
a quanto pare anche io ho lo stesso problema..
Lavoro solo in raw, quando sistemo le foto ovviamente sono in modalità sviluppo, quindi le regolazioni le faccio sulla base di quello che vedo, nitidezza, luci/ombre, però appena vado in modalità Libreria, o esporto in tiff senza ridurre alcun parametro, l'immagine perde nitidezza, luci/ombre..
Quindi come suggerisce adobe dovrei limitare la nitidezza e il dosaggio delle ombrein fase di pp? scusate mi suona male oppure ho capito male?
guardate l'immagine postata...la differenza è abissale, anche se apro il file esportato in Ps5
www.dropbox.com/s/pm03psc5fuhml8s/lr.jpg

Grazie!!

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 18:50

Seguo... E faccio pure io qualche prova

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 19:03

Eh.. la leggenda dei 72 dpi, dura a morire.

Quel valore, espresso in ppi e non i dpi (che son cose diverse), era usato nei sistemi prestampa Apple tipografici; che avevano la peculiarità di avere un monitor con densità pari appunto a 72 ppi e stampavano poi su macchine tipografiche a 72 dpi.
In questi sistemi settando il file a 72 ppi si vedeva a monitor 100% le dimensioni reali che avrebbe avuto il file una volta stampato su carta.

Questi sistemi sono CENERE.... il valore ppi nel file elettronico non ha NESSUNA valenza; un qualsiasi software di visualizzazione a schermo ignora completamente quel parametro; potrebbe essere 1 come 100.000 non cambia nulla.
Il valore ppi corretto viene impostato al momento della stampa e dipende dal tipo di stampante e dall'ingrandimento desiderato.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 20:43

a valenza pero per photoshop
se hai un azione creata a hoc per i 72 ppi con magari scritta di copyright
e la applichi a un immagine a esempio 300 ppi succede che ti si sballa la scritta

diciamo che è coerente in questo caso esportare sempre con lo stesso valore...

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 21:29

Vorrei fare una annotazione.
I Dpi di stampa sono strettamente correlati alla dimensione in Pixel di un'immagine, quindi è necessario, per conservare file ad alta risoluzione sopratutto se in futuro si desideri stampare quell'immagine in grande formato, non trascurare la correlazione tra dpi di stampa e visualizzazione in pixel dell'immagine.
Il salvataggio a 72 dpi per web o per stampa è completamente diverso da un salvataggio a 300 dpi proprio per il numero di pixel contenuti nell'immagine ad "una determinata dimensione in scala" . Per non modificare la quantità di dati di una foto, è necessario deselezionare Ricampiona immagine.
A4 pixel 842x595 - 72 dpi (pixel per pollice)
A4 pixel 3508 2479 - 300 dpi (pixel per pollice)
Ovviamente in relazione alla prima scelta si otterrà un'immagine abbondantemente più scadente rispetto alla seconda.

Quindi il salvataggio può anche essere fatto a 72 dpi ma senza "ricampionatura" in modo tale da non variare i dpi che restano 72 ma variare solo la dimensione finale di stampa. I pixel resteranno sempre gli stessi ma varierà la grandezza per pixel. Per quanto possa sembrare una precisazione ovvia, per molti non lo è, ed ai server di stampa arrivano immagini a 72 DPI "scala reale" cioè ad esempio A4 o anche cm 200x120 che sono belle a monitor e pixellate in fase di stampa, proprio per il motivo espletato.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:03

I dpi sono i dots per inch, e non sono mai correlati a un file; nel file sono indicati i ppi (pixel per inch).
Il parametro dpi è di esclusiva competenza del driver o del RIP di stampa.

Un file digitale contiene le stesse informazioni a prescindere dal valore ppi incorporato, solo la risoluzione in pixel ha importanza.

Photoshop purtroppo non aiuta molto l'utente e Adobe non fa miglioramenti in tal senso.

Si continuano a vedere cose come questa :
A4 pixel 3508 2479 - 300 dpi (pixel per pollice)

Frase che contiene diversi errori; primo un file digitale non ha dimensione fisica propria, e secondo dpi non è l'acronimo di pixel per inch; come peraltro dovrebbe essere ovvio. Ma l'errore più grave è pensare ad un file in questi termini.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:29

Non mi trovi daccordo oppure non mi è chiaro cosa intendi.
Un file digitale contiene le stesse informazioni a prescindere dal valore ppi incorporato


I DPI si riferiscono alla densità fisica dei punti sia che siano stampati che se visualizzati sul monitor.
Se parliamo di immagine digitale destinata alla visualizzazione allora è ovvio che non ha senso parlare di dpi. Se parliamo di stampa è necessario parlare di dpi.
Questi rappresentano la risoluzione di stampa, ma in qualunque caso se facciamo riferimento alla "stampa" si dovrà parlare di dpi proprio perchè i dpi sono la densita' con cui i pixel compongono l'immagine che sarà poi stampata.
Nella stampa si parla di DPI quindi Dots Per Inch, cioè punti per pollice anziché di PPI perchè il processo di stampa utilizza punti di inchiostro per i colori, applicata ad un sistema a quadricromia CYMK per questo quindi la risoluzione di una stampante è indicata in DPI.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:39

P.S. Ovviamente se si parla di stampa offset, digitale, parleremo sempre di risoluzione di stampa intesa come dpi.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:43

Ma anche no...

Una stampante a getto di inchiostro deposita molti dots per comporre un pixel; ad esempio la Epson R3000 stampa alla massima qualità di 5760x1440 dpi, ciò significa che in un singolo pollice di carta la stampante deposita fino a 5760 punti di inchiostro che poi vanno a formare i ppi richiesti.

Facendo un esempio per la stampa a 1440x1440 dpi; se voglio stampare una foto a 360 ppi allora il driver di stampa ha ha disposizione 1440/360=4 punti inchiostro per definire quello che è un pixel dell'immagine.
Nella fattispecie il valore 360 ppi è indicato perché comporta una divisione intera, facilitando così l'interpolazione del driver di stampa.

Il rapporto tra la dimensione in pixel totali dell'immagine e il valore ppi ci fonisce il rapporto di riproduzione; tale rapporto, come è ovvio, può essere variato da uno dei fattori; ma è consigliabile agire sulla risoluzione della foto e non sui ppi.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:50

Mhm....
Ma a cosa fai riferimento sull'anche no? Eeeek!!!
Non dico che tu stia dicendo cose errate perchè sono corrette, ma non capisco allora cosa intendi. Se a me chiedono un file a 300 dpi io realizzo un file a 300 dpi scala reale. Se lo richiedo io per stamparlo io lo richedo a 300 dpi scala reale o al massimo di dpi ridotti trattandosi di grandi formati, per non avere file di dimensione eccessiva. Ma sempre di dpi parliamo e sempre perchè parliamo di stampa.
I PPI li intendo come numero totale di pixel che rappresentano un'immagine digitale.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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