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Photoshop serve ancora? A cosa?


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avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 8:05

" Non sono d'accordo con Alessandro Pollastrini. Non tanto nel succo del discorso, quanto sul fatto che TUTTE le immagini richiedano foto ritocco. Ma quando mai? Chi lo dice? "

Tutto a questo mondo è relativo : qui si parla di utilizzare strumenti software professionali per realizzazione d'immagini, dunque si parla di immagini di qualità come minimo media se non elevata: se vuoi della qualità, tutte le immagini digitali devono essere passate in fotoritocco, tutte senza eccezione e se stampi, il fotoritocco deve essere molto più approfondito e più competente.

Chiaramente, se uno si accontenta delle porcherie, non è affatto necessario passare le immagini in fotoritocco.

La fotocamera, pur evoluta che sia, anche la più costosa, NON permette di realizzare foto che una platea evoluta considera accettabili, nessun Jpeg di nessuna fotocamera è nemmeno lontanamente accettabile per foto di qualità, semplicemente perché, come minimo, la fotocamera non permette settorializzazione del fotoritocco da lei fatto applicando uno dei suoi Picture Control, lo sharpening in testa.

Se non fai fotoritoccco, ed anche evoluto, sulle immagini digitali, non sfrutti le potenzialità della fotocamera e dell'ottica che usi: in altre parole, hai buttato via dei gran quattrini in acquisto.

Una entry level, addirittura un Dx e con ottica del kit, ad esempio una D 90 (che oltretutto è a 12 bit, nemmeno 14) con il 18 ? 105, messa a lavorare in condizioni normali, sia per la fotocamera (ISO) che per l'ottica (diaframma centrale) e messa in mano ad uno che fa fotoritocco bene, fa foto MIGLIORI, come tutto, cromatismo, nitidezza etc, di qualsiasi fotocamera anche costosa FX con ottica macro, in pari condizioni, ma con immagine NON passata in fotoritocco.

Un Dx con l'ottica del kit fa foto migliori, anche su A2, di quello che si faceva a pellicola con l'Hasselblad e gli Zeiss, ma?. ci vuole il fotoritocco fatto ad opera d'arte!

Un ritratto stampato anche grande, fatto da D 90 con 18 ? 105 ( 700 euro) con scatto fatto in condizioni normali, nelle possibilità del 18 ? 105, ossia senza sfocato profondo, e fotoritocco fatto a regola d'arte è MIGLIORE di un ritratto fatto da D 700 e 85 mm f 1,4 (circa 4000 euro) con scatto fatto nelle stesse condizioni e non passato in fotoritocco, mentre se li passi entrambi in fotoritocco fatto bene , NON c'è alcuna differenza visibile, nemmeno su A3 / A3+ ed osservate da occhio estremamente esperto, NULLA, sono uguali come qualità.
Il digitale ha
dato, e, ahimè, dà ancor oggi a moltissimi, se non a tutti, la SENSAZIONE che basta spendere in attrezzatura per fare buone foto: nulla di più mendace, nulla di più falso!

I soldi spesi meglio sono in conoscenza, è estremamente meglio spenderli in un corso di gestione del colore e di fotoritocco fatto da uno bravo che in una fotocamera "buona" o in un'ottica costosa, "buona" anche quella.

Io sono di Lucca, le mie stampe le ho qua: se mai avessi l'opportunità di passare di qua, mandami un MP con un po' di anticipo che ti offro una birra e ti mostro, in stampa, quello che ho scritto sopra.

Saluti cordiali

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 8:08

Un Dx con l'ottica del kit fa foto migliori, anche su A2, di quello che si faceva a pellicola con l'Hasselblad e gli Zeiss, ma?. ci vuole il fotoritocco fatto ad opera d'arte!


Sicuro ? MrGreenMrGreen Non so se chi l'hai mai adoperata, ma una dia o un negativo correttamente esposto, sviluppato e stampato grande.....si difende moooolto bene. Leggevo da qualche parte che una Velvia e' potenzialmente capace di 20 magapixel se paragonata a un sensore. Discorso che lascia il tampo che trova, ma da la sensazione delle grandezze in gioco. Poi, se mi dici che una dia... e' finita li, mentre P.Shop ti permette di affinare il processo di sviluppo, allora mi trovi d'accordo.;-)
Io sono passato al digitale da poco, ma non tornerei indietro per nessun motivo. Come l'avvento del CD in campo audio ha portato a una qualita mediamente alta e diffusa, la stessa cosa e' avvenuta per l'avvento del digitale in fotografia, ma il corretto uno dei programmi di elaborazione, (non dico fotoritocco per non urtare qualche sensibilita'MrGreen) fanno fare un salto alla qualita' generale dell'immagine.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 8:23

"Poi bisogna fare a capirci, fotoritocco non significa per forza stravolgimento ma ottimizzazione. Il vino si puo' fare anche partendo dall'acqua e aggiungendo vari prodotti chimici.
Ma la bravura' e' lavorare bene nel vigneto, agendo al minimo in cantina ! Qualche cosa si DEVE fare, tipo lavorare con il freddo, in assenza di ossigeno, usare un minimo di solforosa per non bere aceto dopo qualche mese, ma la base di partenza e' basilare.
"
Bravo, perfetto, il concetto è proprio quello: il fotoritocco, in tutti i suoi parametri, cromatismo, dinamica, nitidezza, etc DEVE ESSERE INVISIBILE, la foto DEVE non solo sembrare ma ESSERE naturale.

i tramonti e le albe tanto rossi e tanto blu, i colori travisati, dominati strane etc, sono sbagliati dal punto di vista dell'elevata qualità d'immagine, sono d'impatto, ma NON sono di qualità, sono patacche cromatiche, oltretutto facili a farsi: il difficile è fare foto cromaticamente equilibrate, passaggi tonali dolci, nitidezza estremamente elevata, elevatissima, ma naturale, senza la minima traccia di aloni o di "macchioline" chiare o scure, senza slittamenti cromatici nelle zone di sharpening più elevato, in B&N rendere l'infinita gamma di grigi dolci che la realtà ha, e che rende un'immagine plastica e tridimensionale, NON i contrasti forti e duri, che l'appiattiscono.

Il digitale ha trasformato un'immagine in numeri, i numeri li cambi con relativa facilità, ma vanno cambiati in modo plausibile con la realtà, senza stravolgimenti, anche minimi, visibili: è qui la grande, robusta grana, che porta fuori strada la grandissima maggioranza di chi usa il digitale.

La fotocamera NON ce la fa a rendere bene la realtà, la sua elettronica non è abbastanza evoluta, ci vuole intervento umano e per regoalre tutte quelle variabili (dinamica, cromatismo, nitidezza, rumore, adattamento al tipo di oitput) ci vogliono conoscenze serie su campi anche tecnologicamente diversi e tanti, moltissimi fotografi, vanno in crisi profonda, basta guardare quello che si vede in giro, anche siti giudicati buoni, tipo 1X ed altri, dove non manca una pletora infinita di fotografie "fatte" veramente male.

Saluti cordiali


avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 8:37

Uso solo LR, lasciando a Ps le operazioni per la produzione finale del file su stampa o sul web (dimensioni, profili colore e naturalmente maschera di contrasto).
Facendo parsaggistica preferisco utilizzare i filtri a lastrina e non al posto delle esposizioni multiple, ma è una mia scelta personale.


avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 8:49

Alessandro, mi trovi assolutamente d'accordo. Anche se ovviamente, la liberta' di trasformare un tramonto in un'esplosione di cromie non e' negabile, ma e' giustissima la distinzione e l'appunto che hai fatto tu.;-)

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 12:20

Photoshop rimane indispensabile e maggiormente efficace per ottenere un risultato finale ottimale. Un esempio su tutti è l'apertura dei livelli, di gran lunga migliore su Photoshop.

Saluti!

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 12:32

Alessandro, come già mi sono spiegato con max lo faccio con te. per me fotoritocco significa interevento invasivo. per me quello per ottimizzare un'immagine USCITA BENE basta lightroom. perchè lightroom sviluppa i raw con strumenti che intervengono in modo meno distruttivo di quanto non facciano ps.

provo a correggere quanto ho detto all'inizio.. secondo quanto intendi tu, non contesto il fotoritocco, ma l'imprescindibilità di photoshop, quando in buona parte delle situazioni credo che LR possa bastare (per carità, non sempre, ma se photoshop è obbligatorio, sempre e comunque, mi sa che allora anche il fotografo deve farsi qualche domanda)

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 12:35

ps ho letto ora il tuo secondo intervento e mi trova perfettamente d'accordo ;)

@max non fare lo spiritoso, non ho mica detto niente, anzi, ho semplicemente detto che non avevo capito perchè io attribuisco alla parola fotoritocco un significato più drastico MrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 12:56

Trovo le considerazioni di Alessandro Pollastrini sostanzialmente giuste. Anche perché, dal tono usato, deduco che si tratti di persona davvero competente riguardo a ciò che qui scrive. E tuttavia, mi permetto di dissentire non nel merito, ma nel tono eccesivamente perentorio utilizzato. Ovvero, se è fuori discussione che per ottenere il massimo in stampa dall'insieme fotocamera/lente, in epoca digitale, è indispensabile una ottima conoscenza e applicazione del fotoritocco (o dell'elaborazione digitale, se preferiamo), ritengo anche che un uso sapiente di strumenti meno sofisticati non precluda la possibilità, in termini relativi, di ottenere comunque "buone" stampe.
Mi spiego, applicando quanto esposto al mio caso personale: per mia libera e autonoma scelta, dispongo di attrezzatura di qualità che va dall'eccellente al buono, e ci ho speso un sacco di soldi dietro. Campo di altro, quindi si tratta di sola e pura passione. Non amo guardare la foto a video, per cui stampo, da me, e anche parecchio, anche qui con attrezzatura e materiali di elevata qualità e conseguenti costi.
Ho investito parecchio anche nei miei studi, arrivando ad essere un discreto conoscitore di lightroom e un utente medio di Photoshop. Ovviamente ho dovuto sudare parecchio anche per afferrare i concetti di base per imaprare a stampare come si deve, e devo dire di esserci riuscito abbastanza bene.
Ebbene, premesso tutto questo, io la maggior parte dei miei scatti li tratto quasi solo con LR, anche quando l'output finale è la stampa. Perché? Primo perché, contrariamente alla moda imperante, non sono un fanatico della ipernitidezza. Anche quando ben realizata, la trovo spesso eccessiva, perché, a mio gusto, in molte tipologie di scatto, iper-realista. Non amo neanche gli scatti eccessivamente morbidi (fatti salvi alcuni ritratti e alcuni tipi di foto di reportage), ma ritengo che quanto offerto da LR, soprattutto nella sua ultima versione, sia in molti casi sufficiente.
E quanto ai passaggi tonali e alle cromie, un uso incosapevole di PS fa molti più danni. PS lo trovo macchinoso e non amo passare ore su un singolo scatto (anche se quando lo reputo necessario lo faccio). Le mie stampe mi soddisfano. Non le vendo e non le espongo abitualmente (ma quando mi è capitato hanno avuto riscontri positivi). So che potrei ottenere di più, ma è un di più che semplicemente non mi serve.
Ed è per questo che ritengo che tutto dipenda dagli usi che si dovranno fare dell'output finale. Il giorno che venderò una mia stampa per qualche migliaio di euro, passerò il file a uno stampatore professionale e mi limiterò a dare le indicazioni sul risultato finle che desider, lasciando a lui la gestione dei mezzi necessari per arrivarci. Fino ad allora però vivrò sereno e felice con le mie stampe, al 90$% eralizzate senza prima passare da PS.

Il tutto nella mia modestissima e personalissima opinione.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2013 ore 14:14

Se tutti esponessero il proprio pensiero con pacatezza ed educazione pari al precedente post ne guadagnerebbe lo stile e l'efficacia di una discussione, indipendentemente dal punto di vista personale!!!
:-P

avatarsupporter
inviato il 08 Marzo 2013 ore 15:07

Ciao!

Pur non adentrandomi nello specifico come qualcun'atro, anche io ti confermo che i due SW sono molto diversi.
inoltre entrambi hanno prestazioni difficilmente equagliabili dai vari GIMP, Flare e softwerini venduti a pochi euro.

Questo sia perchè hanno anni di esperienza in algoritmi di elaborazioen RGB che per l'assenza, o la scarsa efficacia di algoritmi di sharpening o riduzione rumore. entrambi funzioni basilari.

Nella fattispecie io utilizzo moltissimo LR. è particolarmente comodo quando si hanno grandi numeri di file da pavorare (feste, famiglia, bambini, gite ecc). coi suoi settaggi personalizzabili si riesce appunto a correggere i principali parametri lavorando anche localmente senza grandi pretese.

QUando ci si trova ad affrontare situazioni con esposizioni molto aperte (da -3 a +3 EV) li ligtroom non ha più armi. foto come questa:



sono impossibili da realizzare con una singola esposizione.

Cerco sempre di programmare già al momento dello scatto le foto che ritengo di lavorare con LR e con PS.
se l'istogramma è bilanciato (un solo picco) la foto è sicuramente lavorabile il LR senza problemi.
se invece presenta diversi picchi, si rendono necessarie più esposizioni da mescolare. e questo lo puoi fare solo con PS.

Quando mi trovo in tali situazioni prima di scattare mi fotografo il palmo aperto. faccio le 2-3 esposizioni che ritengo necessarie e mi fotografo il palo chiuso.

Nel momento in cui scarico le foto, quelle all'interno dei "palmi" non le passo nemmeno il LR, le archivi odirettamente per PS.

Un saluto


user12181
avatar
inviato il 08 Marzo 2013 ore 21:35

Anche perché, dal tono usato, deduco che si tratti di persona davvero competente riguardo a ciò che qui scrive. E tuttavia, mi permetto di dissentire non nel merito, ma nel tono eccesivamente perentorio utilizzato.


Guarda che ha cercato di moderarsi, vedrai che prima o poi litigherà, non tanto perché è litigioso, ma perché, essendo "perentorio" (per usare questo termine), finisce per andare sulle scatole ed essere preso di mira. Spero ovvviamente che ciò non avvenga e che non debba continuare la sua vita raminga.

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2013 ore 3:12

ha detto bene perbo: SVILUPPO.


non mi fisserei troppo su questi termini e lo stesso Perbo è stato molto onesto nel riconoscere la soggettività nella misura dell'intervento.
Io non penso affatto che si DEBBA passare per forza da photoshop però è indubbio che questo permette interventi che non sono ancora definibili grafica né sono più invasivi di quelli che avresti fatto in stampa analogica e che con altri software avresti problemi ad effettuare. Senza maschere di livello è difficile fare certe "bruciature" specie se vuoi applicare gradienti alla maschera.

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2013 ore 14:59

@Mastro: per quella foto ti bastava una singola esposizione con un reverse grad .. ;-)

avatarjunior
inviato il 09 Marzo 2013 ore 15:17

Personalmente ho fatto un percorso un po' tortuso. Quando sono passato al digitale, essendo un fervente propugnatore di linux, ho cercato di gestire il mio workflow con BibblePro (Oggi Corel AfterShop Pro) e con GIMP, più vari programmini di volta in volta testati ed abbandonati.
Devo però ammettere che Linux non era all'altezza dei prodotti per Windows quindi oggi gestisco la parte fotografica in Windows e tutto il resto in Linux.

Attualmetne utilizzo al 99% Lightroom 4.3. Fino ad alcuni mesi fa utilizzavo Nikon CaptureNX2 e Photoshop Elements con i plugin Elements+ ( simplephotoshop.com/elementsplus/ che costa pochissimi euro) che permettere di accedere ad una moltitudine di funzioni del fratello maggiore che sono presenti ma inaccessibili. In questo modo la sola cosa che resta non all'altezza della gestione delle immagini in Elements è il fatto che la gestione del colore avviene con 8bit per canale (che comunque è sufficiente nel 90% dei casi).

Purtroppo ;-) da circa un paio di mesi ho scoperto la suite di NikSoftware, plugin per lightroom ( www.niksoftware.com ) che permette di fare in pochi click cose che richiedevano un sacco di tempo in photoshop. Inoltre la presenza dei control-point, con cui avevo già familiarità da CaptureNX2, rende i controlli locali istintivi e immediati.

...il problema è che i plugin della suite di NikSoftware tendono a prendere la mano e necessitano di molta moderazione. Sono nella fase in cui sto giocando e gran parte della ultime immagini da me elaborate hanno un aspetto "esagerato" ma so che se necessario posso moderarmi. ;-)

Comunque in sintesi oggi Lightroom per me è sufficiente nella gran parte della immagini, se necessario passo ai plugin della NikSoftware, eccezionalmente a Elements e comunque non dedico quasi mai più di qualche minuto ad ogni foto.

Se posso dare un consiglio direi che Lightroom è più che adeguato per il 90% delle immagini.... se si vuole di più consiglio di provare Elements e/o NikSoftware nelle versioni di prova. Se si è semplici hobbisti un investimento di quasi 1000 € su Photoshop mi pare esagerato... a meno che non si possa ususfruire di agevolazioni tipo licenza studente.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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