| inviato il 30 Maggio 2021 ore 16:04
Beh Luciano alla tua riflessione andrebbe aggiunto un particolare che, mi sembra, in questo thread non è stato ancora considerato, ovverosia il fatto che il Noctilux originario, ossia quello del 1966, aveva due lenti asferiche (non ne sono del tutto certo ma dovrebbero essere due) molate a mano con una fresa a tre assi, una operazione peraltro estremamente complessa e che richiedeva una perizia non comune, la qual cosa oltretutto significa pure che non ne esistono, anzi non ne possono esistere, due esemplari uguali. Tralaltro, se non ricordo male, c'era un solo operaio nello stabilimento Leitz in grado di svolgere tale mansione, e questo particolare dovrebbe rendere gli obiettivi della serie originaria ancora più "preziosi", e pertanto anche maggiormente valutati in ambito prettamente collezionistico anche se, c'è da ritenere, questo nuovo Noctilux dovrebbe vantare prestazioni ottiche superiori rispetto all'augusto antenato |
user126294 | inviato il 30 Maggio 2021 ore 19:15
Cinesi col "riso" |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 11:14
Beh Luciano io non sono affato uno molto esperto del mondo Leica anche perché, nella mia forzatamente ristretta cerchia dei fotoamatori degli anni '80 e '90 annoveravo un solo Leicista, Leica R tralaltro, il quale, guarda caso, era anche l'unico decisamente fuori quota anagrafica... visto che a dirla tutta io ero amico dei figli In altre parole io dei magici "nomignoli" Leica ho compreso solo una cosa: gli Emarit sono gli obiettivi che alla massima apertura arrivano a f 2,8, i Summicron sono quelli che giungono a f 2, mentre invece i Summilux sono quelli che arrivano a f 1,4... un valore che di fatto, negli anni 50 e 60, era considerato insuperabile, quantomeno volendo mantenete un ben determinato standard (minimo) di prestazioni. Caratteristica quest'ultima tipicamente Leica... il Leica-Style insomma. Quando poi, in pratica nella seconda metà degli anni '60, si sono sentiti in grado di alzate ulteriormente, e senza compromessi, l'asticella della luminosità si sono trovati con un bel problema da risolvere visto che col SUMMILUX erano già arrivati al suffisso massimo... e per andare oltre, ossia prima a f 1,2 e poi addirittura a f 1, si sono dovuti inventati i NOCTI-LUX... per sottolineare la loro caratteristica eminente, quella cioè di poter fotografare addirittura di NOTTE... in assenza di luce ecco |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 11:38
A proposito Luciano, sul perché i Noctilux li abbiano fatti solo con innesto M è invero fin troppo facile rispondere: li hanno fatti solo con quell'innesto perché solo esso consente di progettare, e anche realizzare ottiche per le quali si possano adottare degli schemi SIMMETRICI |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 11:47
Dimenticavo gli Elmar Luciano... che non aprono oltre f 4. I Telyt invece sono i vecchi "lunghi fuochi" ossia i doppietti e tripletti Acromatici, in pratica i lontani precursori dei moderni teleobiettivi Apocromatici. In questo caso però il "nomignolo" l'hanno mantenuto anche nel passaggio ai nuovi schemi... seppur nobilitandolo con l'ambito suffisso APO |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 12:07
Gli Apo telyt sono proprio apocromatici ... forse più corretti dei tele moderni siglati come apo.. |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 12:41
Rollei 3.5 la trovò complessivamente migliore dell. 2.8 ... |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 12:47
Per me si ... ma non solo per me |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 13:13
Le ho avute tutte Fino a quella “schifezza” dell ultima GX 2.8 che era fatta al super risparmio rispetto alle “vecchie “ Rolleiflex, vere oper d arte |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 14:34
In realtà le ottiche M potrebbero essere fatte senza troppi problemi anche per Mirrorless, come già fatto da Voigtlander e Zeiss per Sony; però Leica è sempre stata molto gelosa dei suoi prodotti. |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 15:50
Le Sony non sono le migliori per le lenti M |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 17:34
Beh Luciano se la tua intenzione è quella di adoperare le tue ottime ottiche Leica sul digitale allora una qualunque mirrorless fa tranquillamente al caso tuo, ragione per cui, visto che hai un minimo di abitudine, non voglio dire dimestichezza perché visto il tipo che sei potrei dire un'eresia, allora credo che la più sgamuffa delle mirrorless Canon, stra-usata chiaramente, può fare al caso tuo... Questo secondo logica Secondo il cuore invece, e considerato che delle stampe hai una buona... anzi ottima perizia, allora credo sia giunto il momento di andare oltre impegnandoti in un campo, anzi in un ambiente che mi par di capire tu non abbia mai avuto in chissà che grande considerazione, almeno finora. E visto da chi ti viene il suggerimento credo sia del tutto inutile specificartelo vero amico mio? |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 17:52
Ti ringrazio per la gentile offerta Luciano ma purtroppo devo declinare visto che in proiezione il digitale non va da nessuna parte In compenso però un buon Ektapro, seppur non più ai prezzi di realizzo cui mi sono fin troppo bene abituato, si trova ancora, e tu sai fin troppo bene come certe sfumature, soprattutto se catturate dai tuoi M&R, si possano ritrovare intatte e immutate solo su uno schermo adeguato |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 18:55
Certo che oh, a ogni uscita Leica i discorsi sono sempre gli stessi: roba per collezionisti danarosi, hai lo stesso risultato spendendo un decimo, il mio falegname con 10'000 lire lo faceva meglio, ecc... Penso che Leica sia l'unica che ancora produce secondo una precisa filosofia: la perfezione ottica. Ogni altro brand, anche (e soprattutto) il "mio" (Sony), produce secondo filosofie diverse, sfruttando tantissimo le correzioni software e focalizzandosi sui 2 parametri che al pubblico interessano di più: nitidezza e apertura relativa. E' sempre il solito discorso dell'arrivare da A a B, ma con percorsi e panorami (molto) diversi. |
| inviato il 31 Maggio 2021 ore 19:10
perdonami Luciano pensavo ti riferissi a una macchina digitale |
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