| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 20:09
La tecnica è un qualcosa che può imparare chiunque, con un po' di applicazione. Detto questo la fotografia stile Life può avere declinazioni praticamente infinite, limitate solo dalla fantasia. Di conseguenza riuscire a proporre uno scatto paesaggistico interessante direi che è di una difficoltà enorme. Un impresa quasi titanica. |
user132716 | inviato il 28 Gennaio 2021 ore 21:23
La domanda è un po generica, poiché c'è foto paesaggistica e interpretazione della foto paesaggistica, poi la paesaggistica notturna, o con lunghe eposizioni, paesaggistica dall'alto con droni.. Ecc.. Insomma paesaggista detta così è un po riduttivo, certo che anche lo still life ha un infinità di potenzialità e di varianti, vero si che se immortali bene una bottiglia di vino, poi ripeti il gioco all'infinito, ma questi vale con un solo soggetto, ma se in gioco i soggetti sono una moltitudine, anche una scena di guerre stellari con omini lego, fumo, luci, ed effetti laser, per fare un esempio, di sicuro non è alla portata di tutti, poi ci vuole lo spazio e molta esperienza.. Dunque dipende, se il paesaggio è un classico, e si ha fortuna, con meteo ecc.. Studiando i giorni giusti, il punto da dove scattare, focale giusta ecc. Il risultato dovrebbe arrivare. Vero è nel paesaggio conta di più lo scatto, nello still life, conta di più la scena che prepari, e lo scatto e solo l'atto finale che ne consegue. Sono 2 generi talmente diversi che risulta difficile confrontarli, e anche stabilire se un bravo paesaggista possa riuscire altrettanto bene con lo still life, forse più facile il contrario, se non fosse che le foto di paesaggio hanno raggiunto livelli qualitativi molto, molto alti, e difficili da eguagliare e superare, con lo still life no, se dotati di fantasia ed estro creativo... quella forse è la caratteristica indispensabile,nelle composizioni complesse. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 21:41
“ La tecnica è un qualcosa che può imparare chiunque, con un po' di applicazione. Detto questo la fotografia stile Life può avere declinazioni praticamente infinite, limitate solo dalla fantasia. Di conseguenza riuscire a proporre uno scatto paesaggistico interessante direi che è di una difficoltà enorme. Un impresa quasi titanica. „ Vi ho letto tutti, trovo interessante il pensiero di Arconudo. Ad altri rispondo, non è un genere contro l'altro, so che molti di voi se non trovano cosa sia meglio, non sono contenti, dimenticando che l'ascolto va fatto non del proprio ego ma verso il prossimo, sperando di imparare qualcosa di nuovo. Ripeto sono un pessimo paesaggista, mi piacerebbe cercare di capire se...come ho scritto nel mio primo post “ ...è più complessa la fotografia paesaggistica o quella still life? Quale dei due stili presenta maggior difficoltà ? „ Non ho un flash, amo la luce naturale, non ho mai fatto una fotografia di still life. Cercando su Wiki e sintetizzando i concetti che ho trovato ve li incollo qui La fotografia paesaggistica è un genere fotografico che ritrae il paesaggio naturale o urbano. Forse il genere più frequentato sia dai fotografi amatoriali che professionisti. All'apparenza banale richiede impegno e conoscenze per ottenere risultati apprezzabili. Spesso uno splendido paesaggio diviene un comune ricordo di viaggio se non si pone la dovuta attenzione alla composizione e, soprattutto, all'esposizione per rendere al meglio l'atmosfera del paesaggio. In fotografia, l'espressione inglese still life indica un particolare genere fotografico utilizzato per descrivere, in modo a caso, la rappresentazione di oggetti inanimati attraverso una specifica tecnica fotografica. La tecnica adottata nel genere Still life presenta alcuni aspetti di semplicità, ma è più difficoltosa di quanto possa sembrare a prima vista. Nella fotografia still life, ci sono poche variabili perché il soggetto è fermo e può sembrare quindi più difficile fare errori, ma la conoscenza tecnica generale (costruzione dell'ambiente e uso delle luci) è quindi spesso più complessa. La fotografia digitale e la successiva post-produzione possono colmare alcuni errori banali che vengono comunemente fatti (sporcizia, riflessi, supporti per gli oggetti evidenti), ma la fotografia di still life resta un ramo complesso e tecnicamente sofisticato, nel quale ancora oggi la costruzione del set e la sua composizione in ripresa ne determinano la qualità. Mi sembra di capire che tutte due le tecniche sia complesse e piene di difficoltà. Quindi la paesaggistica parte dal cuore e lo still life dalla fantasia? Una è per i sentimentali e l'altra per i creativi? A voi la parola...e santissimo subito lo sviluppo fotografico |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 21:58
Io mi chiedo da dove provenga l'idea balzana che fare still life sia sopratutto questione di tecnica. Intendiamoci. La tecnica e' fondamentale. Senza quella non ti avvicini allo still. Ma e' solo un requisito iniziale. Fare uno still life richiede la capacita' di realizzare un progetto fotografico. Condensato in una immagine. Devi raccontare una storia, comunicare un messaggio utilizzando materiali comuni e rendendoli leggibili con una descrizione fatta solo per mezzo di luce. No, mi spiace... la tecnica si impara, ma se pensi che imparando la tecnica tu possa fare still life sei, come al solito, sulla strada sbagliata. Un po come dire che se impari a girare i menu della tua ML sei diventato fotografo. Se impari a svitare i tappi dei pennarelli non diventi grafico.. e se impari a stendere il colore non sei un pittore. Tralasciate per un momento la difficolta' tecnica. Osservate una qualsiasi foto pubblicitaria ben fatta. Un orologio, un gioiello, un rossetto... cercate di vedere il lavoro a monte. Il pensiero che ha portato a progettare dodici,tredici schemi luce diversi che devono fondersi insieme armoniosamente per DESCRIVERTI l'oggetto. C'e dietro del PENSIERO.. un progetto.. una organizzazione... e tutto il resto. Poi naturalmente devi saper regolare un flash e modellarne la luce...ma quello e' il meno. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 22:43
Ma il pensiero, il progetto e l'organizzazione c'è anche nella foto di paesaggio e direi anche in tutti gli altri generi. Quindi dando per scontato alcuni fattori comuni ai vari generi direi che lo still-life è più complicato proprio per la tecnica, ovvero l'uso sapiente delle luci, di pannelli riflettenti e altre cose che sinceramente non conosco. Ecco perché dico che se guardiamo alla tecnica pura lo still-life è più complicato. Ad esempio se guardiamo alla fatica fisica, ecco che il paesaggio è nettamente più difficile. Quindi possiamo semmai trovare degli ambiti dove un certo genere ha delle difficoltà più marcate rispetto ad altri, mentre parlare di difficoltà assoluta non credo abbia molto senso. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 22:51
“ C'e dietro del PENSIERO.. un progetto.. una organizzazione... e tutto il resto. „ Che ci sia dietro tutto questo ed anche altro è indubbiamente così. Anche per la paessaggistica a certi livelli è in parte così, ma il progetto è forse meno complesso: il soggetto non lo devi posizionare, non devi posizionare varie fonti di luce che esaltino il soggetto, non devi allestire uno sfondo che lo esalti selezionando superfici, sfondi, oggetti di contorno, non hai da pulire polvere sia prima dello scatto sia in post produzione... Per questi ed altri motivi credo che lo still life richieda maggiori competenze tecniche ed energie da utilizzare, nonché maggiore creatività, poiché (come già scritto da altri) si parte da zero. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 22:52
Concordo in pieno con Peda. |
user132716 | inviato il 28 Gennaio 2021 ore 22:56
In sintesi lo still life è più complicato, perché? Non perché il paesaggio sia facile, ma perché nella foto di paesaggio, se abbiamo tutto ciò che occorre, cioè le informazioni giuste, del punto da dove scattare, focale giusta e macchina con sufficiente risoluzione, se.. foto di paesaggio classica, il paesaggio stesso fa il almeno il 70% della foto senza necessità di essere dei creativi , poi la scarpinata per raggiungere certi luoghi, e fatica e volontà, non sono difficoltà nel realizzare lo scatto. Nello still life, può essere facile fotografare bene una bottiglia, anche se non è detto, ma in genere è difficile raggiungere risultati per piacevolezza pari a un paesaggio mozzafiato.. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:11
In ambito professionale probabilmente il paesaggio è più difficile: immaginate un fotografo professionista al quale il comune di Scaricalamula di Sotto commissioni una serie di foto del paese e dintorni per promuovere il turismo, o per documentare qualche evento particolare, e le voglia in settimana. Occorrerà cercare di portare a casa immagini non solo ben fatte, ma anche attraenti, quali che siano stagione e meteo. Mica facile se manca la luce giusta e se si è in certi periodi dell'anno nei quali il paesaggio naturale ha poche attrattive. Delle onorevoli foto di still life invece avendo l'attrezzatura necessaria e sapendo usarla si fanno senza troppi problemi in qualsiasi momento. |
user132716 | inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:22
"Lo still life si fa in qualsiasi momento" Questa è una sacrosanta verità, anche in tempo di lockdown, come ad aprile scorso che quasi non si poteva uscire di casa. Ma se non ci sono le idee.. Mmm Invece con un paesaggio da cartolina, non serve lsd per rimanere incantati.. Poi immortalare il momento, tenendo conto che suoni e profumi, nella foto non ci saranno, è un'altro discorso, si impara con l'esperienza.. Poi certo le varianti sono molteplici e meno controllabili. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:41
A mio avviso tutti i generi fotografici, fatti a un certo livello, almeno teoricamente sono complessi. Per lo still life si possono leggere dei tutorial in rete dove ci sono varie tecniche di illuminazione. Per il paesaggio, però, è tutto diverso e, al contrario di quanto detto da alcuni, lo trovo tecnicamente più complesso, sia sul campo, sia nella PP. Se fai paesaggio ad alto livello dovresti conoscere bene la tecnica del focus stacking e magari del focal stacking, mentre nella post non puoi non conoscere l'uso delle maschere di luminosità (da non confondere con le maschere di livello). Quindi, a mio modesto parere, nella pratica il paesaggio è più difficile, a meno che non ti basti la semplice cartolina! |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:46
La difficoltà è pressoché identica su tutti i generi... Non riesco a vedere un genere più difficile di un altro. Senza andare a finire in cose complesse di fotografia pura. Alla base c'è un'idea, ad esempio io voglio fotografare una bottiglia o una montagna o una persona o una volpe...ok? Trovata la persona, volpe bottiglia o montagna che sia sei già un pezzo avanti prendi la macchina e scatti...semplice. ...poi cercherai la luce giusta per ritrarre la scena, la composizione ecc ecc qui già cambia, la difficoltà del fotografare la montagna con luce giusta è fatta di attesa, non di tecnica. Scattare ad una bottiglia con luce giusta è fatta di tecnica non di attesa, bene è più difficile? Se guardi l'aspetto tecnico forse si ma nel paesaggio la tecnica cambia e l'attesa fa parte della tecnica, saper aspettare, cercare il momento giusto. Anche quella è tecnica saper cogliere ed aspettare il momento giusto....la cosa può essere estesa a tutti i generi e ad altri aspetti della fotografia, per questo motivo tutti i generi sono difficili o facili dipende dal livello a cui vuoi arrivare....l'importante è non confondere una bella fotografia con un bel soggetto fotografato imho |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:46
Questa mi è nuova... perchè focus stacking nei paesaggi? Posso capire il focus stitching per fare foto panoramiche, ma per lo stacking mi sfugge la sua utilità. Mi potete illuminare? |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 23:53
“ Questa mi è nuova... perchè focus stacking nei paesaggi? Eeeek!!! Posso capire il focus stitching per fare foto panoramiche, ma per lo stacking mi sfugge la sua utilità. Mi potete illuminare? „ Fare paesaggio ad alto livello significa, tra le tante cose, dare alla foto il massimo di tridimensionalità, e questo lo ottieni mettendo in primissimo piano del tuo super grandangolo un oggetto che devi trovare sul posto nel punto giusto (altra difficoltà), che può essere un fungo, un fiore, o altre mille cose. Usando un grandangolo verrebbe da pensare che usando l'iperfocale tutto è a fuoco, ma se vuoi che il soggetto in primo piano abbia una giusta dimensione anche usando un super grandangolo si fanno almeno tre scatti, uno per il soggetto più o meno alla minima distanza di messa a fuoco, uno per lo sfondo e uno a fuoco intermedio, così otterrai una foto tutta a fuoco ma non il primo piano minuscolo. |
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