| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 0:09
A livello ghiera di maf tra i miei metto tre vetri di tre marchi differenti, ci sarebbero anche dei "secondi" posti ma in cima io metto: Leica 90 2.8 R - Nikon 180 AI-S ED - e un vecchio Pentax 300/4 ( purtroppo è solo il K ma se trovassi uno Star messo bene lo prenderei da mettere sull'adattatore anche perdendoci il fuoco lungo). |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 7:33
@Fullerenium. In rete si trovano review solo della versione a pompa, che poi e' la mitica Vivitar serie 1 che prima o poi dovro' assolutamente avere. Il mio pero' appartiene alla serie 2, bighiera, evidentemente meno comune, vista la scarsita' di info in rete. Ecco un link www.pentaxforums.com/userreviews/tokina-70-210mm-f35-2-ring-zoom.html Lo uso prevalentemente per ritratti e macro ambientate, vista l'eccellentissima funzione dedicata dalla sorprendente efficacia. E' nitido fino a 135, piu' su diventa soft, produce aberrazioni cromatiche e flares multicolore a corona circolare: esattamente quello che cerco in un buon obiettivo Incredibilmente, vista la scarsita' endemica qui per le lenti vintage , c'e' una paginetta tutta per lui anche su juza ( non e' chiaro a quale versione si riferisca, ma ci sono anch'io per la bighiera ) Ecco il link www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=tokina_rmc70-210_f3-5 ( Meta' delle foto sono mie ) |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 7:39
Io di Serie 1 ho il 105 macro, e devo dire che nonostante il mio esemplare sia abbastanza pieno di polvere mi piace molto. Dai seriali dovrebbe essere prodotto da Kiron |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 8:06
“ Dai seriali dovrebbe essere prodotto da Kiron „ Dove trovi i database? |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 9:17
Mi sono affidato a questo camera-wiki.org/wiki/Vivitar_serial_numbers Non so quanto affidabile sia, tipo sugli Zeiss la lista che hanno mi pare errata (i due obiettivi che ho non erano in produzione negli anni che risulterebbero prodotti dai seriali) |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 12:02
Ghiere goduriose burrose precise:in primis:Leitz Apo Elmarit R 180/2.8-poi -Leitz Elmar R 105/280 ed anche il sempre verde Zeiss C/Y 85/1.4 Germany -made.Non che il fratello maggiore 100/2 Planar si da meno;anzi. |
| inviato il 04 Dicembre 2020 ore 12:11
Direi " Burrosa Scioglievole Scorrevolezza " |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 12:55
Devo fare un elogio a RCE FOTO PADOVA perché per il Sigma 100-300 ho dato solo 100€ di acconto e la promessa di saldare il tutto a metà o fine dicembre...messaggio da BRT e lunedì arriva l'obiettivo ....sono fantastici |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 14:41
Incredibile. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 18:48
Un aspetto dei lunghi tele vintage, fissi & zoom, che mi aggrada parecchio e vorrei portare alla vostra attenzione e' l'impugnabilita'. Con i moderni af il diametro lungo l'asse longitudinale e' sempre sostenuto, a causa di tutti i motori, cavi flat, meccanismi per l'autofocus e della plastica strutturale che adopera spessori maggiori del vecchio acciaio. Nei vintage invece c'e' solo il ferro del barilotto eppoi subito sotto la cavita' interna con le lenti. Questo porta ad una fantastica snellezza con conseguente eccellente presa tramite una sola mano vicino alla baionetta, specialmente per gli zoom a pompa. Da molto ormai ho preso la comodissima ( per me ) abitudine di portarmi a zonzo per tutto il giorno la reflex+lente impugnandola per la parte dell'obiettivo vicino alla ghiera dei diaframmi, e la tracolla diventa piu' un impedimento che un utile accessorio. Con l'80/200 f4,5 e similari si va da dio, e mi risultano comodi anche il 300-H e perfino l'immenso 50-300, dato che con le pesanti D200\300\700 il baricentro cade all'incirca dove ho la mano e non faccio alcuno sforzo di torsione col polso per bilanciare il tutto. Funziona ottimamente anche il Tokina 70-210 f 3,5 ed il Kiron, mentre, per ovvi motivi, questo tipo di trasporto risulta impraticabile per i grandangolari, 50mm ed 85, fino al 135-Q, data la ridotta estensione della canna: in questi casi ci vuole la tracolla. Voi come portate in giro la macchina ? |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 19:30
con obiettivi sotto il kg dall'impugnatura della fotocamera, con quelli più pesanti dal barlilotto o, nel caso dalla staffa per treppiede. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 21:25
Con ottiche leggere mi attorciglio la tracolla al polso e tengo la reflex/ml per l'impugnatura.. con ottiche importanti la tengo anch'io con la mano tra macchina e ghiera dei diaframmi....con sempre la tracolla attorcigliata al polso. |
| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 23:34
Con ottiche leggere utilizzo Peak design slide che con i suoi adattatori a sgancio rapido mi permettono anche l'utilizzo del bg utilissimo in studio, mentre con ottiche pesanti 200mm o 150-600 mi porto una tracolla doppia tipo blackrapid ma cinese dove invece di fissare due corpi fisso il corpo macchina da un lato e dall'altro la staffa per il cavalletto di cui i miei supertele sono forniti. Non mi piace tenere le ottiche sempre in mano per il semplice motivo che se perdo la presa mi ci viene da piangere al solo pensiero e questo vale sia con obiettivi di valore superiore come pure lenti da 20 euro |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:32
Ho pubblicato il duplicato di una diapositiva Ektachrome 100 del 1997 -PWC97- scattata con il vecchio Nikkor AF 80-200 f2.8 a pompa, prima versione. Mi sono sentito in dovere di pubblicare una recensione sulla quale fino ad oggi mi ero astenuto perché non ero in grado di riportare dettagli circostanziati ma solo impressioni dettate dai ricordi. Il risultato è: lente straordinaria. Con una ricchezza sul dettaglio da angolo ad angolo ancor oggi di classe superiore. Me ne sono reso conto lavorando in PP ad ingrandimenti fortissimi per eliminare i segni del tempo e dei numerosi maltrattamenti che aveva subito le molte volte che era stata mandata in stampa. Guardando l'ingrandimento da intenditore dello sport del parapendio, ho potuto cogliere microdettagli delle vele e dei piloti impossibili da distinguere sulla pellicola se non osservandola al microscopio e difficilmente percepibili se non si sa cosa 'vedere'. Da tutto questo posso dedurre almeno due cose: Lo 80-200 AF supera le capacità di un sensore da 45mpix; La lente impiegata per duplicare col soffietto (Zuiko 80mm f 4 macro 1:1) supera la grana della pellicola e la nitidezza dello 80-200 e di conseguenza la capacità del sensore. Morale: se trovate un 80-200 che sia a posto, 'fatelo vostro' |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:46
Tentatore ... Ma ho gia' l'80-200 f 4,5. |
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