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Io consiglierei di affiancare per un pò una Z7 alla D850, poi con il tempo decidere cosa tenere e cosa eventualmente dar via, poi se la strada desiderata è anche il cambio di brand, questo è un altro discorso. Qui di seguito qualche spunto che si può condividere o meno, ma quando si cercano risposte, magari può aiutare...:
user210403
inviato il 08 Novembre 2020 ore 17:55
“ saremo tutti a fotografare con una 350D, o una 5D primo modello. „
Pollastrini ha parlato di macchine sul mercato oggi, nel 2020... Nel senso che quando si valutano macchine uscite negli stessi anni, le differenze vengono principalmente da altre cose... ( a meno che uno non pratichi un genere di fotografia SUPER specializzato di professione) - conoscenza, fotoritocco, e secondo me anche dalle ottiche.. Un ottica super ti cambia la macchina... Per questo se l'autore del post non ci dice che ottiche usa e che foto è solito fare è difficile dare consigli...
“ Per fare foto tecnicamente fatte bene, dal 2008, da quando passai al digitale, immediatamente me ne resi conto, io ho sempre sostenuto che la prioriotà di spesa va data prima alla conoscenza, poi al software di fotoritocco e solo dopo aver acquisito bene quelle due, molto distanziate, ma veramente molto distanziate come importanza (oggi va bene tutto di tutte le Case!) vengono fotocamere ed ottiche. „
Con i software ho cominciato molto prima di acquiestare una reflx digitale. In analogico scattavo prevalentemente diapositive, con l'avvento del digitale, per poter stampare le Dia, sempre più laboratori hanno abbandonato il costoso cibachrome preferendo la scansione tramite scanner della Dia per poter poi stampare il file generato. Per avere risultati soddisfacenti dovevo rivolgermi a laboratori professionali, questi non si limitavano alla semplice scansione ma lavoravano il file prima della stampa. Il costo saliva parecchio, quidi decisi di procedere in autonomia e acquistai uno scanner dedicato. Ovviamete non mi potevo permettere uno scanner a tamburo virtuale, presi un buon scanner prosumer, con l'aiuto qualche libro e Photoshop non solo mi divertivo ma ottenevo risultati migliori di molti laboratori.
“ Piuttosto, visto che hai scritto di avere provato una z50 e di non avere apprezzato il mirino, questo potrebbe essere un punto chiave. Con una z7 II o una r5 avresti una maggiore risoluzione e un mirino più grande, ma rispetto a un mirino ottico vi sarebbero comunque molte differenze, soprattutto in scenari a elevato contrasto (dove tutti gli evf hanno enormi limiti di gamma dinamica, che è ben inferiore a quella del sensore). „
Punto eccellente sull'EVF! Grazie per averlo esposto.
Infatti, da un lato sono molto attratto dalla maggiore ricchezza di informazioni riportate in un EVF: come l'istogramma, che invece con le reflex uso controllare *dopo* aver scattato, guardando nello schermo LCD (e poi se non mi soddisfa, cambio un po' l'esposizione e riscatto, e ricontrollo, etc. - un po' scomodo come flusso di lavoro); invece vederlo dal vivo nell'EVF vedendolo anche aggiornare in real-time è ottimo; oppure anche la profondità di campo effettiva, etc.
A me piacerebbe capire chi è passato al mondo ML come si trova con l'EVF? Gli manca l'OVF?
Io con l'EVF della Z50 ho avuto anche un po' di lacrimazione all'occhio, cosa che non mi è mai capitata con reflex e OVF. Qualcun altro ha avuto simili problemi con gli EVF? Forse quello della Z50 non è il top, ad esempio come refresh rate o risoluzione.
“ e secondo te il risultato finale non è in funzione di come si ottiene? „
Certo lo è anche.
“ Ci sono macchine (contrariamente a quello che scrive pollastrini) che NON ti consentono di ottenere i risultati che si ottengono con altre macchine fotografiche. „
Anche questo è vero,ma nello specifico che cosa puoi ottenere con la R5 che non si possa fare con la D850?
“ Anche questo è vero,ma nello specifico che cosa puoi ottenere con la R5 che non si possa fare con la D850? „
come ho scritto, con la D850 puoi fare foto in cui serve una gamma dinamica estesissima, roba che invece ti trovi a bruciare le luci sulla r5 o ad avere le ombre smarmellate.
Al contrario, se ti serve l'eye af a mirino sulla D850 non ce l'hai. O lo scatto silenzioso, o tanta altra roba.
Punto eccellente sull'EVF! Grazie per averlo esposto.
Infatti, da un lato sono molto attratto dalla maggiore ricchezza di informazioni riportate in un EVF: come l'istogramma, che invece con le reflex uso controllare *dopo* aver scattato, guardando nello schermo LCD (e poi se non mi soddisfa, cambio un po' l'esposizione e riscatto, e ricontrollo, etc. - un po' scomodo come flusso di lavoro); invece vederlo dal vivo nell'EVF vedendolo anche aggiornare in real-time è ottimo; oppure anche la profondità di campo effettiva, etc.
A me piacerebbe capire chi è passato al mondo ML come si trova con l'EVF? Gli manca l'OVF?
Io con l'EVF della Z50 ho avuto anche un po' di lacrimazione all'occhio, cosa che non mi è mai capitata con reflex e OVF. Qualcun altro ha avuto simili problemi con gli EVF? Forse quello della Z50 non è il top, ad esempio come refresh rate o risoluzione. „
Sui manuali di molte mirrorless viene indicato di non utilizzare il mirino per periodi prolungati, onde evitare disagi fisici (chinetosi, ad esempio). Lacrimazione, bruciore agli occhi, cefalea o sintomi simili al mal d'auto possono avere luogo: l'evf altro non è che uno schermo con tecnologia oled (con qualche lente aggiuntiva), per cui possono verificarsi problemi simili a quelli associati dalla sindrome da visione al computer.
Chiaramente le soglie di sopportazione sono diverse, da persona a persona, quindi conviene provare.
L'evf mostra una sorta di anteprima jpeg della scena, e anche l'istogramma è riferito a questa. L'istogramma di un raw è poi tutt'altra cosa, visto che tale file contiene molte più informazioni di un jpeg, e non è vincolato a una correzione di gamma definita in fase di scatto. Insomma, è una situazione analoga all'anteprima che appare sullo schermo posteriore, dove magari si attiva l'avviso di sovraesposizione, e poi aprendo il raw si scopre che vi era ancora uno stop di margine per esporre a destra. Inoltre, se lo scenario è a elevato contrasto, la scarsa gamma dinamica degli evf spesso non consente di avere una visione sia sulle zone in ombra che sulle tonalità chiare, anche se magari il sensore ha registrato tutti i dati utili, mentre con un mirino ottico ci si avvicina alla gamma dinamica dell'occhio umano (ben superiore a quella del sensore), per cui vi sono molti meno limiti in tal senso. In parte è anche una questione di costi: non si può pretendere di avere un evf sul livello di quelli professionali (unità esterne) utilizzati nell'ambito video, che magari costano 1500-2000 euro.
E' altresì vero che ciò che si vede dal mirino ottico non è correlato alle impostazioni di scatto, quindi sotto tale aspetto l'evf fornisce un'approssimazione migliore (pur se con molti limiti).
Insomma, dipende da cosa si debba fare e da quali siano le priorità (poi, sicuramente vi sono anche elementi soggettivi che portano alla preferenza di un sistema o dell'altro): a seconda dei casi si possono notare i pregi o difetti di un ovf o evf.
“ A me piacerebbe capire chi è passato al mondo ML come si trova con l'EVF? Gli manca l'OVF?
Io con l'EVF della Z50 ho avuto anche un po' di lacrimazione all'occhio, cosa che non mi è mai capitata con reflex e OVF. Qualcun altro ha avuto simili problemi con gli EVF? „
All'inizio lo spiazzamento è notevole ma quando ci si abitua, un po' come il cambio automatico , è molto difficile tornare indietro. Mai avuto problemi di lacrimazione o altri fastidi, ma capisco che per altri potrebbe essere diverso. Per quanto il refresh dell'EVF delle nikon Z sia tra i più bassi, dubito che ne sia tuttavia responsabile; sono altri i problemi che comporta.
Un altro vantaggio dell'EVF è la luminosità che non viene influenzata dall'apertura dell'ottica: con il mirino ottico, la stessa scena osservata tramite un fisso luminoso f/1.4 ed uno zoom f/4, ad esempio, appare molto diversa. „
[Insomma, dipende da cosa si debba fare e da quali siano le priorità (poi, sicuramente vi sono anche elementi soggettivi che portano alla preferenza di un sistema o dell'altro): a seconda dei casi si possono notare i pregi o difetti di un ovf o evf.]
Io la penso così. In linea di massima si fanno le stesse cose con tutti e due i sistemi, l'uno non esclude l'altro, per questo dico che potendo, bisognerebbe affiancarli. Se uno può permetterselo, per utilizzare volta per volta quello più appropriato. O con il tempo, decidere a cosa rinunciare ( almeno fino a quando non metteranno in commercio una fotocamera che metta insieme i pregi delle une e delle altre!)
“ Un altro vantaggio dell'EVF è la luminosità che non viene influenzata dall'apertura dell'ottica: con il mirino ottico, la stessa scena osservata tramite un fisso luminoso f/1.4 ed uno zoom f/4, ad esempio, appare molto diversa. „
senza contare che un EVF mostra la pdc vera e propria, mentre un OVF da f2.8 in giù, no.
"In parte è anche una questione di costi: non si può pretendere di avere un evf sul livello di quelli professionali (unità esterne) utilizzati nell'ambito video, che magari costano 1500-2000 euro."
Ecco spiegato l'arcano, ci avevo pensato ma non ne avevo mai avuto la conferma.
A me gli EVF delle ML non mi piacciono assolutamente, perchè ho rilevato, su 5 o 6 fotocamere ML di marche tipi diversi, inclusa una Leica Q ed un'Hasselblad, che presentano una immagine a dir poco perfida rispetto ad una mirino ottico.
E non dovrebbe essere così, tecnologicamente parlando, ma invece lo è.
Vengo dla militare come lavoro, anche elettroottica per usi militari, e lì gli EVF sono molto usati, in aggiunta o alternativa ai mirini ottici.
In quelli militari ci si vede relativamente bene, non come in un mirino ottico, ma l'immagine elettronica è comunque gradevole ed abbastanza naturale, non ha nulla di sballato, ha anche effetto 3D, ci si vede bene, mentre quelli delle fotocamere ML hanno tutto sballato, colore, contrasto, luminosità ed immagine fortemente piatta da una gamma dinamica veramente ridotta, e ci si vede molto male.
Nelle ML, non c'è meccanica o ottica, componenti costosi, c'è solo elettronica, che costa molto meno, le case poi ce la ficcano al massimo risparmio, e la qualità è vile:
- sul funzionamento elettronico della fotocamera uno non ha riferimenti di paragone, non non vede nulla, e dunque va bene così
- sui mirini invece, gli EVF, i riferimenti di paragone ci sono, io almeno ce li ho, e da sempre dico che quelli delle ML sono orrendi, fanno schifo, ma veramente schifo, se uno guarda un secondo, uno, in un EVF buono se ne rende conto immediatamente.
Al solito, è solo una questione di soldi, con le ML ti rifilano roba vile, gli EVF che usano, tutte le marche, danno immagini perfide.
Con i software ho cominciato molto prima di acquiestare una reflx digitale. In analogico scattavo prevalentemente diapositive, con l'avvento del digitale, per poter stampare le Dia, sempre più laboratori hanno abbandonato il costoso cibachrome preferendo la scansione tramite scanner della Dia per poter poi stampare il file generato. Per avere risultati soddisfacenti dovevo rivolgermi a laboratori professionali, questi non si limitavano alla semplice scansione ma lavoravano il file prima della stampa. Il costo saliva parecchio, quidi decisi di procedere in autonomia e acquistai uno scanner dedicato. Ovviamete non mi potevo permettere uno scanner a tamburo virtuale, presi un buon scanner prosumer, con l'aiuto qualche libro e Photoshop non solo mi divertivo ma ottenevo risultati migliori di molti laboratori.
La scansione di una diapositiva è sempre un oltraggio caro Maxbunny, anche se ottenuta con uno scanner a tamburo virtuale. Giusto ieri sera, nel corso di una semplice proiezione di riordino, mi sono capitate sott'occhio una decina di diapositive di cui ho le scansioni (Nikkor Coolscan 5000 ED) nel mio profilo e che dire... la differenza è semplicemente agghiacciante!
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