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L'ai e la postproduzione non sono la stessa cosa.


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avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 18:48

Fallo con una reflex o ML altro che acquerello.
Si fa per parlare è, senza nessun rancore.

Caschi male, malissimo, col sistema ML che uso ormai da 7 anni, 5 secondi sono una passeggiata e volendo il mosso della tua mano lo trasforma in un file ancora più risoluto. Fatti una passeggiata dalle parti del m43 con una E-M1 mark iii / E-M1X ma anche molto meno con davanti un 12-200mm f4, etc. e scopri le meraviglie dello stabilizzatore migliore del mondo e dell'high res a mano libera! Cool

Nessun rancore. ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 19:04

Ho dimenticato di dire che userò la stessa focale e solo in jpeg.

significa che lasci fare la PP alla macchina e tu non scegli nulla, o quasi. Che differenza c'è con l'uso, più o meno consapevole, della AI in post, se comunque per te AI è, appunto, lasciar fare al software?
Molto probabilmente, anzi quasi certamente, anche se non viene esplicitamente sbandierato, i parametri con i quali il firmware della macchina elabora il RAW e produce il jpeg sono il risultato di modelli predittivi addestrati su grandi quantità di foto di tipo diverso, elaborate da esperti della PP per ottenere la migliore resa per la scena inquadrata, per i quali il firmware ammette alcuni input da parte dell'utente, ovvero tutte quelle impostazioni che possiamo inserire nel menù con le quali variare la resa dei nostri jpeg in camera.
La differenza con un software di PP che implementi metodi di AI sta solo nella maggiore flessibilità (quindi difficoltà e rischio) di un sw di PP rispetto al FW della macchina.
Un sw di PP che supporti la AI potrebbe facilitarci molto il lavoro quando imparasse da noi, sessione dopo sessione, cosa a noi piace ottenere dal RAW fino al momento in cui avrà imparato a lavorare da solo senza la nostra continua supervisione, confidenti del fatto che ci darà un risultato uguale, se non migliore, di quello che avremmo ottenuto noi elaborando ogni scatto in autonomia. Se poi a questo aggiungi la capacità ottenuta dall'addestramento da parte dei produttori del sw, di applicare al meglio tecniche specifiche, ad esempio lo sharpening, lo scaling, il white balancing, la noise reduction, ecc... beh io non ci sputerei sopra.

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 19:07

Non lo so perché le Ml non le uso a parte una canon apsc G1x mk iii da portare con me in bicicletta, 5 secondi per me sono un eternità, con una reflex super pixelata e con una focale grandangolare già con mezzo secondo viene mossa.

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 19:11

Forse è meglio che l'IA non arrivi al punto di autoapprendimento diventeremo soggetti pericolosi da terminare. Cool

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 20:30

Non le ML ma LA ML del consorzio micro quattro terzi ha da sempre avuto una stabilizzazione da riferimento.

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:13

Mi hai incuriosito, un consiglio per mini corredo da viaggio?

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:14

Forse è meglio che l'IA non arrivi al punto di autoapprendimento diventeremo soggetti pericolosi da terminare

guarda non è magia, è matematica. La IA apprende, supervisionata o no: l'apprendimento è l'essenza della IA.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:21

Se ci credi e vuoi spendere, E-M1 mark ii/iii ed m.zuiko 12-100mm f4.
Se vuoi assaggiare il sistema, con performance non di punta, qualcosa di vecchiotto, senza EVF per risparmiare, tipo questo: www.juzaphoto.com/vendo.php?t=3757340
In mezzo c'è un mondo, dipende da quando vuoi spendere e che intendi per mini. (Quell'usato è molto mini).

user177356
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:23

Si parla di Ai e Fotografia Computazionale si sta parlando di algoritmi complessi


Un algoritmo può anche essere complesso (ed efficace) anche senza essere stato costruito con sistemi di AI.

Ripeto però che dal punto di vista degli utilizzatori (noi) come sia stato costruito l'algoritmo è ininfluente, perché quell'algoritmo è per loro (noi) predefinito e uguale per tutti. In altri termini, nessuno ci sta mettendo in mano uno strumento che apprende nel tempo, ma uno già completamente istruito.

Non esiste ancora uno strumento di postproduzione che "impari" dalle mie scelte e sia in grado di fornirmi quanto meno una prima "bozza" vicina a quello che avrei fatto io, che poi affinerò a mio piacere(e lo strumento imparerà ulteriormente dai miei affinamenti - o stravolgimenti).

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:43


Piotr70

"guarda non è magia, è matematica. La IA apprende, supervisionata o no: l'apprendimento è l'essenza della IA."

Ho detto autoapprendimento che è tutta un altra storia.

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 21:47

Grazie Centaurorosso.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 22:14

@Giordano e Bruno
Si chiama apprendimento non supervisionato, in parole povere autoapprendimento. Ma sempre matematica è.
Poi io sinceramente dubito che nel breve periodo un metodo di apprendimento non supervisionato possa essere effettivamente vantaggioso per chi fa PP, ma forse mi sbaglio. Credo più nell'apprendimento supervisionato, quello fatto dai produttori di software che addestrano il prodotto a fare molto bene cose molto utili che a noi magari risultano difficili, quelle che citavo prima ad esempio, ma anche il riconoscimento degli oggetti nell'immagine, cosa che molto spesso determina una serie di scelte successive. Per esempio riconoscere che nell'immagine c'è un volto, e capire che è il soggetto, può semplificare la scelta di applicare la sfocatura per simulare una ridotta PDC ed applicare la giusta curva di colore alla pelle, ecc... Questo mi aspetto da una IA in PP, che faccia meglio di me quello che mi serve.
Altro esempio: una IA che venisse addestrata a restituire il mood di uno specifico obiettivo a partire da una foto qualunque fatta con un altro obiettivo qualunque. Cioè io scatto con un 18-55 e il software mi simula quello che avrei ottenuto se avessi scattato con il 50 1.2. I produttori di fotocamere ed ottiche non penso lo metteranno mai nei loro fw, come invece stanno facendo i produttori di smartphone che ormai tutti propongono la sfocatura dello sfondo (ma loro non hanno lenti superluminose da vendere). Potrebbero invece essere filtri per il software di PP in vendita a pochi euri. Io ci spero.

user198779
avatar
inviato il 28 Ottobre 2020 ore 22:53

Piotr70 sono d'accordo con te quello che dici è vero.
Quello che intendo io è uno step successivo che per ora non è possibile con il sistema binario, vedremo se con la prossima generazione di computer quantistici
(se mai si riuscirà a costruirli e a renderli operativi) riusciranno a imitare un cervello biologico.


avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2020 ore 7:21

Stiamo parlando di cose molto più semplici, i computer quantistici servono per altro: quello che non abbiamo adesso non dipende dai limiti dell'hw ma solo dalla volontà di proporre prodotti di questo tipo sul mercato di massa.
Nel b2b si fa già di tutto. Io stesso quattro anni fa ho lavorato ad una applicazione per servizi di telepromozione in grado di predire con diversi secondi di anticipo la sentiment di una telefonata tra un operatore ed un possibile cliente, sufficienti per mostrare all'operatore degli indicatori utili a riportare la conversazione ad una sentiment positiva verso la propensione all'acquisto. La abbiamo addestrata sull'analisi supervisionata della forma d'onda e della trascrizione testuale di più di 8000 telefonate. Fatto con software open source. La cosa più complicata è stato acquisire il consenso informato dei clienti alla registrazione ed al trattamento delle telefonate ai fini specifici del progetto. Dopo avere ottenuto le autorizzazioni degli uffici legali e dei sindacati (erano coinvolte per persone del call center) abbiamo impiegato circa altri 12 mesi per l'acquisizione del corpus, la pulizia dei dati, classificazione, l'addestramento del modello (con tutti i suoi ricicli, è un approccio iterattivo) e, infine, l'applicazione reale, ad una campagna di promozione di carte di credito. Risultato: un aumento delle vendite di prodotti via canale telefonico di + del 30% rispetto alle vendite dello stesso prodotto sempre su canale telefonico senza l'ausilio del classificatore. Il modello è stato sviluppato su due VM Linux based con quattro processori virtuali = 0.2 cpu reali. Circa 30 FTE.
Indovina che cosa ne è stato? Nulla. Non è stato ulteriormente sviluppato, perchè il top management ha ritenuto prioritario investire su altro.
D'altronde la tecnologia ML è disponibile sul mercato da moltissimi anni, ma è solo da quando è arrivata Sony a minacciare la supremazia delle due signore, che anche queste si sono messe a investire e proporre questi prodotti. Fintanto che non arriverà un prodotto con tecnologia IA che rompa la supremazia di Adobe e ne comprometta la posizione di leadership, non vedremo nulla di significativamente nuovo come ho immaginato pochi post sopra.
La storia si ripete sempre: negli anni 70 nessuno credeva nel personal computer, nessun produttore di computer vedeva l'utilità di produrre un prodotto ad uso personale anche se le capacità e la tecnologia erano lì alla portata non solo dei produttori ma di tutti. Poi arrivò l'Altair 8800 fatto in un negozietto e venduto per corrispondenza in kit di montaggio ed iniziò l'era dei PC: tutti correvano a comprare PC.
Negli anni 90 il successo di iPod aprì l'era degli dispositivi portatili avanzati con i risultati che tutti conosciamo. Apple non aveva (non ha mai avuto) tecnologie più avanzate degli altri, anzi, ma Jobs vedeva opportunità che altri non vedevano.
Quando Sony ha scommesso sull'abbandono dello specchio ci ha visto giusto ed oggi tutti gli altri inseguono.
Noi aspettiamo che qualcuno creda nell'uso della IA per fare la PP più e meglio. Io vorrei un bottone di scontorno perfetto con un click ed uno per simulare le costosissime lenti che non ho. Quanto dovrò aspettare che qualcuno ci creda veramente e scommetta i capitali su un prodotto reale?

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2020 ore 8:05

Secondo me l'AI dovrebbe riguardare l'intero contesto dello scatto a partire dalla regolazione dei parametri di scatto in funzione della scena. Cosa che già fanno le modalità scena previste in macchina ma che devono essere scelte in modo poco pratico di volta in volta.
È chiaro che se tale intervento viene unito al lavoro di AI in PP il risultato dovrebbe essere stupendo e non si sbaglierebbe più un colpo o quasi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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