| inviato il 08 Settembre 2020 ore 22:18
Ciao Salt, neppure io che, ai tempi, ho “girato il mondo” ed anche adesso non mi posso lamentare ... Ripeto: è come la questione dei cavi HDMI in fibra da diversi 100 Euro al metro ... La differenza la vede (o la sente) solo il portafogli!!! |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 9:42
“ quando si fa riferimento ad una percentuale bisognerebbe esprimerne il soggetto. Tu non lo hai fatto. „ perdonami, ho dato per scontata una formazione di base sull'argomento ma a questo punto devo ritenere che non hai le cognizioni che ti consentano di comprendere ciò che ho scritto. cercherò di spiegarlo meglio: la rilevazione strumentale dei parametri di Thiele & Small avviene sul trasduttore nudo e crudo prima che venga utilizzato in un progetto e solo DOPO un periodo di rodaggio. tale procedura utilizzata e condivisa da tutti i progettisti è fondamentale per la corretta progettazione di OGNI sistema acustico. non parliamo di sensazioni di ascolto di qualche audiofilo babbione ma di parametri misurati strumentalmente in precise condizioni standardizzate. ti ho scritto che la variazione dei parametri avviene nell'ordine di qualche unità percentuale nei vari parametri (che spesso sono numeri puri) che determinano una volta che il trasduttore viene utilizzato differenze che nessuno può quantizzare preventivamente. per differenze non mi limito alla risposta in frequenza ma anche al ritardo di gruppo etc. una differenza nei parametri elettroacustici dei trasduttori dopo alcune ore di utilizzo è univocamente misurabile (e misurata), quella sul sistema finito può essere il divertimento dell'audiofilo. sui commenti successivi non mi pronuncio, non stiamo parlando di spendere soldi ma di seguire una procedura che ha un fondamento fisico e che è strumentalmente rilevabile. ogni utilizzatore può farlo o no, non cambia nulla. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 9:56
“ perdonami, ma a questo punto devo ritenere che non hai le cognizioni di base che ti consentano di comprendere ciò che ho scritto. „ “ ti ho scritto che la variazione dei parametri avviene nell'ordine di qualche unità percentuale nei vari parametri (che spesso sono numeri puri) che determinano una volta che il trasduttore viene utilizzato differenze che nessuno può quantizzare preventivamente. per differenze non mi limito alla risposta in frequenza ma anche al ritardo di gruppo etc. „ allora visto che io non so niente e tu invece dici che c'è una VARIAZIONE PERCENTUALE DI DIVERSI PARAMETRI, e PER DIFFERENZE NON TI LIMITI ALLA RISPOSTA IN FREQUENZA (non ti limiti, ma evidentemente la includi), di grazia, potresti dirmi quale è la DIFFERENZA del +3% in un altoparlante che a 200Hz fa registrare un'efficienza di 90dB w/m? perchè sono proprio curioso di sapere come TU combini dB e percentuale. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 10:10
“ di grazia, potresti dirmi quale è la DIFFERENZA del +3% in un altoparlante che a 200Hz fa registrare un'efficienza di 90dB w/m? „ continui a non capire o a fare finta, 3% di cosa? rileggi con attenzione ciò cha hai quotato, per favore i parametri sono svariati, tutti correlati tra loro ma in maniera differente ognuno influenza qualcosa e, come ti ho scritto, non è possibile determinale univocamente una variazione nell'unica cosa che conosci: la risposta in frequenza. ma alla base di tutto ciò non sono riuscito a spiegarti (o più facilmente ti rifiuti di accettarlo) che se in fase di progetto la differenza tra un trasduttore out of the box e LO STESSO traduttore rodato c'è, e per questo motivo viene SEMPRE misurata strumentalmente (perchè determina variazioni di progetto) ,a stessa differenza c'è nel diffusore finito, solo che nel mercato consumer nessuno si prende la briga di misurarlo sistematicamente. alcune aziende di alta gamma effettuano tale rodaggio sui componenti prima dell'assemblaggio o dopo che il diffusore viene completato (es. studio monitor professionali dove le performace del diffusore devono essere garantite). |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 10:24
“ alcune aziende di alta gamma effettuano tale rodaggio sui componenti prima dell'assemblaggio o dopo che il diffusore viene completato (es. studio monitor professionali dove le performace del diffusore devono essere garantite). „ che se vogliamo e' un po' il succo del discorso ed una risposta esauriente alla questione. Se effettivamente il diffusore cambiasse in modo radicale le caratteristiche esistono solo due soluzioni commerciali. A) effettuare il rodaggio in fabbrica nelle migliori condizioni possibili e poi montare il componente. In questo caso non e' necessario rodaggio da parte dell'utilizzatore. B) vendere il componente come si trova senza rodaggio. In questo caso il prodotto pero' sarebbe di classe e categoria cosi' bassa che non potrebbe essere definito HI-FI. ogni altoparlante farebbe caso a se.. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 10:39
@Amrvf sei tu che fai lo gnorri. sei tu che hai usato la % impropriamente, sei tu che non mi dici cosa è un +3% di 90dB, ovviamente, perchè non sai cosa dire. te la dico io come andava detta: dopo un certo rodaggio (o semplicemente uso musicale) la cuffia può aumentare la sua cedevolezza, specie alle freq + basse. in tal modo si può modificare la risposta in frequenza, e per es. potrebbe passare nei 40Hz da 83 a 86dB, restituendo di fatto più basse frequenze, la percentuale non centra un fico secco, anche perchè non si può fare una media della modifica percentuale di tante misure che portano ai parametri degli altoparlanti e poi farne una media percentuale. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 15:44
Guardate che si parla di micro trasduttori inseriti nelle cuffie. In questo caso il rodaggio fa un poco sorridere. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 18:12
Da mia esperienza cuffie e diffusori hanno bisogno di rodaggio. Occhio che la tua impedenza da 250 Ohm deve essere ben amplificata |
| inviato il 29 Ottobre 2020 ore 15:23
Sui diffusori il Breack-in è conosciuto al punto che al lancio (negli anni 90) del diffusore della RCF "MITHO 5" la casa precisò che il breack-in veniva preventivamente realizzato in azienda. Credo che auricolari con altoparlanti piezo non necessitino di alcunchè, anche perchè la ragione del Breack-in è l'ammorbidire i sistemi di ritenuta del cono (per migliorare la risposta ai transienti), per cui mid-range e woofer, allargare la questione alle cuffie mi pare tirare per i capelli il concetto vista la massa esigua dei componenti in gioco.... |
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