| inviato il 05 Settembre 2020 ore 12:26
La cosa che non capisco è perché Olympus sia morta in quanto aggrappata al sensore m43 delle sue mirrorless e invece Pentax non sia putrefatta ferma da anni a macchine reflex con un sensore un po' più grande ma non full frame e senza neppure un prototipo mirrorless. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 12:55
@Ilcentaurorosso Olympus Imaging non è in crisi per colpa del Micro4/3! Il fatto è che il medicale di Olympus è un business molto remunerativo e che Oly, avendo dovuto riacquistare le proprie azioni che erano ancora in possesso di Sony (*), si è pesantemente indebitata. Così Olympus, considerata anche la crisi profonda del settore fotografico, non avendo alcun controllo sulle tecnologie dei sensori/processori, ha fatto qualche semplice considerazione ed è arrivata alla conclusione di non indebitarsi ulteriormente per sostenere un business dove ultimamente, nonostante la drammatica contrazione del mercato, si rincorre l'innovazione troppo velocemente. Poi Olympus non è uscita, ma si è solo dichiarata disposta a cedere l'intero settore fotografico (ramo d'azienda) a chi ne garantisce la continuità... dicendo però tra le righe che sarebbe ben felice di trovare uno o meglio più finanziatori disposto/i ad entrare con una quota di maggioranza rifinanziando l'attività che senza debiti potrebbe essere remunerativa. (*) Dimenticavo... Sony ha utilizzato il ricavato della venditadelle azioni Olympus per finanziare la costruzione di una nuova fonderia! |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 13:01
“C'è un errore di fondo. Non sono gli Smartphone che si avvicinano alle fotocamere. E' l'opposto. Sia come futures sia come tipi di foto fatte dagli utenti” Quoto, completamente d'accordo Si va verso una “non fotografia”, un qualcosa verso cui la macchina e la sua AI si sostiusce a chi sta dietro il corpo, quasi a prenderne il sopravvento O almeno, il fotografo “moderno”, demanda sempre di più alla macchina appiattendosi E questo vale un po' per tutti i brand, Sony in testa essendo stata la prima Questa strada, anche se eludibile, fa lievitare enormemente il costo del corpo che comunque viene venduto così completo, come un pacchetto, come una modalità |
user33434 | inviato il 05 Settembre 2020 ore 13:06
"Si va verso una “non fotografia”, un qualcosa verso cui la macchina e la sua AI si sostiusce a chi sta dietro il corpo, quasi a prenderne il sopravvento" A meno che l'AI non decida cosa inquadrare e come non credo ci sarà una sostituzione ma come sempre un'integrazione. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 13:17
Ottima considerazione big Stefano. Non avevo valutato le quote ti acquistate da oly. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 13:28
Mauro, non è una integrazione, è uno sbilanciamento sul quale ci demandi e deleghi Il fatto è che non esiste più una fotocamera che faccia solo questo. Ma di fatto ti carichi per forza anche il video Non esiste una macchina che ad oggi non abbia funzioni di AI anche se rudimentali Lo stesso discorso per gli obiettivi dove l'omologazione si traduce in super risolvenza e nitidezza A discapito ovviamente di altro Se poi aggiungiamo una pp che deve recuperare 4-5 stop allora hai il nirvana Questo per dire che immagini e mercato sono sempre più omologazione |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 13:49
Ma avete visto cosa è in grado di fare il gimbal DJI unito all'iphone?? Quello si che è comunicazione di uno strumento con l'ai di uno smartphone.. Ho visto degli hyperlaps assurdi grazie alle funzioni di tracking dell'iPhone sfruttati dal gimbal. Se le fotocamere avessero la stessa intelligenza artificiale non farebbe di certo male.. per adesso abbiamo un assaggio con l'eye focus, animal e tracking .. |
user33434 | inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:09
Meki non è una cosa nuova, delegare alla macchina scelte che riguardano la post, l'esposizione (es. quanti fotografi conosci che misurano il contrasto in scena?) o qualunque altra comodità viene offerta dall'innovazione, è da sempre un'opportunità in più che va ad integrarsi. La preparazione tecnica del fotografo quando osservo un'immagine è per me un valore in più, ma che si deve appoggiare sempre e comunque agli aspetti comunicativi cui facevo riferimento prima e lì non c'è AI che tenga, o si sa quello che si vuole fare o nisba. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:22
Si è corretto mauro Sono in un periodo un po' così è forse lo vivo radicalmente. Continuo a pensarla come una tendenza all'appiatimento Scuse per l'intervento a gamba tesa, non voglio inquinare un bel thread come questo, era una parentesi |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:34
Daniele ruggeri, io sono assolutamente ammaliato dalla tecnologia odierna dei droni. Ma in fotografia attualmente l'unica cosa che si avvicina è la trascrizione dei dati giroscopici negli exif della Sony a7siii. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:41
“ Ma avete visto cosa è in grado di fare il gimbal DJI unito all'iphone?? „ Si.....che avremo, dopo gli × con monopattino che girano su marciapiedi e sotto i portici, gli × che con camminate assurde e ridicole, viaggeranno tra la gente senza guardare dove vanno....per fortuna che, in genere, quelle cose, dopo averne fatte qualcuna, poi vengono a noia e smetti di farle.... ps: dico così perchè la osmomobile ce l'ho...e qualche hyperlaps camminando da × l'ho fatto pure io...anche con android..... |
user33434 | inviato il 05 Settembre 2020 ore 14:43
Nulla di cui scusarti Meki, anzi mi sembra una discussione molto interessante e condotta in modo pacato da parte di tutti, te compreso . |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 15:09
La velocità del cambiamento è ciò che caratterizza il mercato fotografico odierno, e non è una velocità costante, va accelerando. Questo significa che è sempre più difficile prevedere il futuro, al punto che ad oggi non so dire se le macchine fotografiche sopravviveranno agli smartphone. Come molti credo che il futuro sia la fotografia computazionale, ma non vedo su questo campo alcun impegno da parte dei big. Mi sembra di assistere a quanto successo con il mercato discografico, quando il CD garantiva la miglior qualità sonora possibile, peccato però che aprì le porte agli MP3, e oggi chi compra più CD? I grandi marchi investiranno in fotografia computazionale? Difficile perché non hanno la giusta cultura aziendale, e soprattutto il loro mercato non la richiede e anzi la guarda con un certo grado di disprezzo. Le case che riescono oggi a vendere foto/videocamere ai giovani saranno quelle che hanno speranza di sopravvivere, le altre si estingueranno come dinosauri |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 15:27
Che i marchi debbano pensare a cosa vorranno in futuro i giovani è ovvio....però mi pare che consideriate i giovani una sorta di gregge di pecoroni tutti uguali come idee e pensieri....e questo è assolutamente falso....forse vedete solo quelli che fan vedere i mass media. |
| inviato il 05 Settembre 2020 ore 15:36
già adesso i pedoni in strada camminano come ubriachi e guardano per aria... tanto se succede qualcosa è sempre colpa dell'automobilista brutto e cattivo |
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