| inviato il 07 Settembre 2020 ore 15:36
“ ,ma è solo una mia impressione con le mie foto „ Non è matematico ma anche con le mie, |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 17:20
Previsualizzare un immagine in BN e vedere un EVF in BN sono 2 cose completamente diverse @Uli66 è quello che volevo far capire io ma tu lo hai detto molto meglio. La conversione al bianconero fatta a posteriori, per provare a salvare una fotografia piatta e insignificante, magari con l'aggiunta di contrasto o altri stratagemmi per conferire chissà quale "drammaticità", quasi sempre non otterrà altro risultato che produrre una fotografia piatta e insignificante, ma in bianconero. @Pierfranco Non sono del tutto d'accordo. Sull'insignificante va beh è molto soggettivo ,sul piatta mi dovresti spiegare cosa intendi perché per me ad esempio la nebbia appiattisce tutto ma sai che foto ci saltano fuori? |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 17:39
“ Sull'insignificante va beh è molto soggettivo ,sul piatta mi dovresti spiegare cosa intendi perché per me ad esempio la nebbia appiattisce tutto „ Quando definisco una foto "piatta" lo faccio sempre dal punto di vista del suo significato, del suo scopo, mai da un punto di vista visivo. La scelta di una determinata componente visiva dovrebbe essere in funzione di qualcosa da dire e del motivo per cui quella foto è scattata. Oltre al quale dovrebbe esserci anche un motivo per cui qualcuno la dovrebbe guardare e trovare interessante. Una foto con la nebbia e una figura persa incappottata in mezzo, se racconta assieme ad altre la primavera fredda e pungente dei lavoratori portuali di Liverpool, può essere una foto meravigliosa. Una foto simile con nebbiolina e la moglie di turno silouettata in mezzo (bella eh!) sarà anche gradevole da vedere, ma non funziona per altro che non sia far sollevare il sopracciglio dello zio e del cognato. E' piatta! Spero di essermi spiegato. Il mio non era un discorso tecnico e non arriverà ad esserlo. In bianconero, dove la componente emotiva che è guidata dal colore è assente, ancor più che in altri casi occorre badare alla sostanza e al contenuto. Pre-visualizzare, se non ci hai nulla da dire, serve solo a far foto tecnicamente corrette. Non foto buone e neppure foto che funzionano. Personale opinione ovviamente. Ora mi taccio, che sto pure andando fuori tema. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 17:47
Quando definisco una foto "piatta" lo faccio sempre dal punto di vista del suo significato, del suo scopo, mai da un punto di vista visivo. Pierfranco era sufficiente questo ,ho capito Per me è l'esatto contrario,ma basta capirsi. Per il resto concordo su tutto ma questo vale per qualsiasi foto. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 18:00
@Fiosco ti dirò la mia. se non lo hai mai fatto, prova a fotografare una persona che fuma con una luce abbastanza orizzontale, usa tempi veloci. converti la foto in bn e potresti rimanere stupito. Di fatto un certo effetto nella realtà non lo notavi così evidente. Il bn può esaltarlo. In questo caso e in molti altri, scattare pensando in bn è molto d'aiuto, entri già nel risultato finale e sai meglio inquadrare, meglio scattare. Peraltro, da sempre, chi fotografa non esaurisce il proprio lavoro al momento dello scatto. Sviluppo in vasca, talvolta un minimo di solarizzazione, un paio di pinze ed un batuffolo di ovatta per immettere zone più scure mentre si vede l'iimagine sotto l'ingranditore. Quindi la foto in bn, partendo dal colore può essere vista come parte della catena d'interventi che si ottiene in camera chiara. così, alla fine stanno in piedi entrambe le cose: pensarla in bn oppure riscoprire il nostro scatto durante l'elaborazione. Elaborazione che fa parte del fotografare da sempre, non dimentichiamocelo. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 18:17
“ Per ottenere una foto in bianco e nero si parte sempre e comunque da un'immagine a colori. „ è vero, ma la frase non è esaustiva, cioè non la dice tutta. Il quantitativo di colori e la saturazione di questi, che vediamo in pieno Sole è da Velvia. i coni, meno sensibili alla potenza della luce, ci restituiscono un'esplosione di colori (se ci sono ovviamente). All'imbrunire non è così, sono + le forme che non i colori a raccontarci il mondo. E allo scendere ulteriore della luce ancor di più. che dire poi del seppiato, non è null'altro che una variante del bn. e anche alla luce di un camino abbiamo una forma di monocromatismo molto + vicino al bn che non al mondo colorato. Lo stesso alla fioca luce di una candela. Questo per dire che l'esperire umano non è del tutto avulso da una percezione se non proprio in bn integrale, tendente ad un monocromatismo quasi assoluto, per lo meno in certe circostanze. |
user177356 | inviato il 07 Settembre 2020 ore 18:44
Per me il b/n è il dominio della forma sul colore. Talvolta si tratta di raffigurare forme già evidenti, come un'architettura in pieno sole, in altri si tratta di estrarre forme da un'immagine dove sono affogate dal colore. |
user120016 | inviato il 07 Settembre 2020 ore 19:37
“ Per me il b/n è il dominio della forma sul colore. „ +1 |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 19:43
Si, perché puoi avere un risultato migliore. Ti faccio un esempio pratico, voglio creare un bel contrasto prendo una modella e gli metto un vestito azzurro, utilizzando il filtro rosso avrà la pelle bianca e il vestito grigio scuro. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 20:46
“ Per me il b/n è il dominio della forma sul colore. Talvolta si tratta di raffigurare forme già evidenti, come un'architettura in pieno sole, in altri si tratta di estrarre forme da un'immagine dove sono affogate dal colore. „ this |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 21:09
Si, ma i colori devono essere adeguati, nei toni di grigio restituiti, a raffigurare/evidenziare le forme, se vogliamo già avere risultati in fase di acquisizione... Puo anche darsi che una conversione in BW ne peggiori la resa. Ed è per questo che si parla di pre.... visione. Certo in digitale è tutto più semplice. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 21:15
Pre-visualizzare, almeno per me, significa sapere prima quando NON scattare la foto (o quanfo farlo sapendo già che non ne esce niente). Si i colori, forse. Ma soprattutto la luce: come e DOVE cade. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 21:22
La luce ok in primis, sempre.... ma se I colori ti restituiscono toni simili e magari di un grigio medio.... hai voglia a fare un bel BN.... non almeno in fase di scatto |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 21:25
non almeno in fase di scatto Se c'è contrato cromatico si può sfruttare in fase di conversione (una volta si sarebbero dovuti usare i filtri colorati PRIMA) Io personalmente, con l'eccezione del blu del cielo (se posso polarizzato) non uso quasi mai questa possibilità. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 21:48
forse bisognerebbe distinguere l'approccio al bn analogico da quello digitale. nel primo la previsualizzazione ,intesa come dice Uli66 sapere se ne vale la pena scattare o meno,è fondamentale.Nel secondo caso credo che l'enorme potenzialità dei software di sviluppo e post produzione possa portare a risultati a volte inaspettati, almeno nella fotografia di paesaggio. |
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