| inviato il 18 Febbraio 2013 ore 21:59
Allora: secondo me quello che dice Eleonora è profondamente vero. Però ciò non toglie che la foto fatta in una oasi ad un soggetto naturale, animale o vegetale che sia, è una foto naturalistica, ovvero di natura. Diverso è il discorso sul grado di soddisfazione, sul vantarsene o meno, e su tutti gli altri temi che sono emersi sulla provocatoria domanda di m3m3. Chiaro che in questo caso la risposta è, secondo me, no. Il valore di una foto presa veramente in natura, studiando il soggetto, ad un soggetto nè in cattività nè in ambiente controllato,dopo mesi di tentativi per farla come voglio, o per documentare un momento particolare, ecc ecc è enormemente superiore. Ma è un discorso personale, intimo, di propria soddisfazione o per dire tra gli amici che io l'ho fatta ad un animale veramente selvaggio...però alla fine sui libri anche quelli di natura spesso ci vanno gli orsi fotografati dai capanni in norvegia, o quelli col salmone in alaska, o l'aquila pescatrice in finlandia, o il pellicano in grecia, ecc ecc, no? | 
| inviato il 19 Febbraio 2013 ore 7:58
Cosa e' che rende più accattivante e offre maggiori soddisfazioni , la foto di un passero, quella di un pettirosso o quella di un Martino? A leggere anche solo dai titoli dei post ( mio compreso ) ritengo quella di un Martino. Solo perche' e' più bello ? No , da sempre siamo innamorati di tutte le cose più difficili , gli esseri più "selvaggi". Il passero e il pettirosso li troviamo sotto casa, la foto di un Martino rappresenta un salto di qualità. La cattura di qualcosa di più elusivo e difficile . Ma quanto questo e' vero se pago il biglietto e sto comodo seduto con la stufa aspettando che si apra il sipario e si presenti il soggetto? Penso sia questo , tradotto in altre parole, il pensiero che volesse esprimere Memento . Prescindendo dal fatto che ognuno e' libero di fare e di godere della passione nel modo che crede più opportuno , anche fotografare statuette in casa se questo lo soddisfi, Memento poneva l'accento sul valore di foto naturalistica , non di personale e giustificato desiderio di fare quel che più si trova soddisfacente . | 
| inviato il 19 Febbraio 2013 ore 8:18
Perfetto Franco, hai capito perfettamente il mio pensiero | 
| inviato il 19 Febbraio 2013 ore 17:56
Ok, ma il martin pescatore lo puoi fotografare facilmente anche all'osai di Racconigi, basta conoscere le abitudini e l'orario dove passa. Il difficile è andarlo a trovare nel torrente vicino casa.... Giorgio B. | 
| inviato il 19 Febbraio 2013 ore 18:56
Se gli animali sono liberi, per me, parliamo di fotografia naturalistica. Poi ovvio che ci sarà un grado di soddisfazione differente se lo scatto finale sarà arrivato dopo un proprio progetto o dopo aver sfruttato la fatica di altre persone. In ogni caso si torna a casa con la consapevolezza che quel determinato animale non dormirà in gabbia con lacci alle zampe...per me questo basta. Gli altri generi fotografici li associo alla foto allo zoo | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 0:46
Non ho nemmeno letto tutti i post in quanto mi sembra la solita inutile guerra di "religione", ma secondo il dizionario "naturalistico" è "Relativo alle scienze naturali" e quindi la risposta è SI . Per gli amanti della fotografia naturalistica dura e pura propongo di auto definirsi con un nuovo nome, così da distinguersi da chi cerca l'aiuto di un ambiente favorevole. Potrebbe essere sensato "fotografo/ia di natura selvaggia" | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 12:12
.....una domanda stupida..... ma se invece che versare fiumi di parole si andasse di più a fotografare ? | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 12:42
Una domanda stupida a cui non hai dato una risposta con un senso, cerca di essere educato la prox volta... | 
user8319 | inviato il 21 Febbraio 2013 ore 13:06
Ora, premesso che non sono un appassionato di foto naturalistica, ma credo che se parliamo di fotografia è il risultato finale che conta, ovvero la fotografia. Una bella fotografia di un uccello in libertà, che sia frutto di infinite ore di appostamento o di solo mezz'ora (perchè magari scattata in oasi protetta) resta una bella fotografia. Conta molto di più l'essere riusciti a cogliere e congelare un certo "attimo" piuttosto che quante ore di attesa è costato questo risultato. Può cambiare la soddisfazione personale di chi la scatta, ma questo è un fatto psicologico che poco ha a che fare con il risultato finale "fotografia". Quindi secondo me, fotograficamente parlando, non c'è nessuna differenza tra una foto fatta ad animali liberi in oasi protetta o in mezzo a un bosco perso nei monti. | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 13:29
Robysalo ha scritto: “ fotograficamente parlando, non c'è nessuna differenza tra una foto fatta ad animali liberi in oasi protetta o in mezzo a un bosco perso nei monti „ . Il coefficiente di difficoltà è però diverso anche se all'esterno non lo si considera perchè si ignorano le condizioni di scatto (se non dichiarate dall'autore). (imho) ciao e buona luce, lauro | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 14:08
“ Una domanda stupida a cui non hai dato una risposta con un senso, cerca di essere educato la prox volta... „ Hai ragione, scusa, mi sono spiegato male..... domanda stupida era riferita alla mia, non alla Tua ! In ogni caso la mia domanda era fondamentalmente una risposta alla Tua...... invece che chiederTi se è divertente andare a fotografare i martini a Cervara andassi più a fotografare, forse troveresti le risposte da solo ! | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 14:13
Buongiorno a tutti! Erminio F. Ramponi, che ho la fortuna di conoscere, è un naturalista preparatissimo e professionalmente affidabile. Non può fare miracoli, ma all'Oasi di Cervara ha semplicemente favorito solamente ed esclusivamente i fotonaturalisti. I martin pescatori presenti su di una vastissima area, non sono costretti in alcun modo a rifornirsi di pesciolini presso le pozze pasturate: possono farlo ovunque in un territorio che offre loro moltissime opportunità. Erminio ha saputo coniugare l'interesse dei fotografi con la "pigrizia" di alcuni martin pescatori. Potenzialmente pochissimi rispetto a quanti presenti in zona naturalmente. Il martin pescatore compie spostamenti notevoli per procurarsi il cibo, e scegli le sue zone di alimentazione in base alle percentuali positive di successo nella cattura. Nelle stesse pozze di Cervara alcuni martin pescatore cacciano a colpo sicuro, altri impiegano svariati tentativi prima della cattura. Certo, le condizioni sono "facilitate" ma non è comunque così scontato che il soggetto arrivi proprio su quella pozza. La scorsa stagione, mi pare in maggio, una coppia presente sul territorio (e che frequentava la pozza) ha subito la perdita della femmina: non si è più visto nemmeno il maschio! Che certamente non è morto di fame, ma che non si è più alimentato da quella pozza. Eppure la facilità di alimentarsi era assicurata. Ci poteva andare anche senza dover alimentare femmina e nidiacei. Eppure... Alla fine della fiera, ...era un animale libero secondo voi, oppure no? Per me lo è tuttora sicuramente. Saluti, Alfredo55 | 
user8319 | inviato il 21 Febbraio 2013 ore 14:47
“ Il coefficiente di difficoltà è però diverso anche se all'esterno non lo si considera perchè si ignorano le condizioni di scatto „ Questo è lampante e condivisibile. Ma una foto bella lo è a prescindere che le condizioni di realizzo siano state facili o difficili. L'appagamento personale di chi scatta potrà essere diverso (e ovviamente soggettivo). Ma se io guardo una bella foto del martin pescatore stra-citato non cambio la mia percezione dell'immagine a seconda se chi ha scattato lo ha fatto soffrendo le pene dell'inferno o faticando pochissimo. | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 14:52
“ Hai ragione, scusa, mi sono spiegato male..... domanda stupida era riferita alla mia, non alla Tua ! In ogni caso la mia domanda era fondamentalmente una risposta alla Tua...... invece che chiederTi se è divertente andare a fotografare i martini a Cervara andassi più a fotografare, forse troveresti le risposte da solo ! „ Accetto le scuse, se guardi nel mio profilo scoprirai in che modo frequento il forum: posto (e quindi scatto) molte foto e commento poco ( ma sempre in maniera approfondita ). Visto le tue gallerie "wild" ( tutte foto di ottima qualità, complimenti ), mi sarei aspettato un commento diverso. Roberto | 
| inviato il 21 Febbraio 2013 ore 14:57
“ Ma se io guardo una bella foto del martin pescatore stra-citato non cambio la mia percezione dell'immagine a seconda se chi ha scattato lo ha fatto soffrendo le pene dell'inferno o faticando pochissimo. „ Accetto il tuo punto di vista, ma permettimi di dissentire: dietro ogni foto c'è una storia ed é importante quanto ( e a volte di più ) della perfezione tecnica. É come nascere ricchi o diventarci, il risultato è lo stesso, ma la gratificazione è ben altra... |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |