| inviato il 14 Luglio 2020 ore 19:50
“ Con la messa a fuoco istintiva! In altre parole appena si vede l'immagine a fuoco di scatta... senza più pensarci „ Grazie mi hai ricordato una grande verità: 40 anni fa quando scattavo con la F2 e poi la F3, mai perso tempo a focheggiare: vedevo a fuoco e scattavo, non cercavo il pelo. Forse qui non aiuta nemmeno il pozzetto, con la luce che entra di sopra, forse col pentaprisma è più facile. Risultato: devo riprenderci la mano (o meglio prendercela) e appena posso portarla a controllare per bene. |
| inviato il 14 Luglio 2020 ore 21:14
Il pozzetto? È una mezza trappola |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 3:37
“ Il pozzetto? È una mezza trappola „ Meglio ill pentaprisma vero? lo uso poco, è pesante ma mi sa che devo ricominciare ad usarlo il pozzetto andrà bene in studio ma (inorridite !) per la street meglio il pentaprisma, si perchè me la porto in giro in città a fare street   |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 5:07
Certamente il pentaprisma è di uso più immediato, e anche più pratico visto che il pozzetto, tralaltro, comporta la visione a lati invertiti... |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 13:13
Bravo Paolo! E' proprio così ... Solo che oramai abituati a tutte le diavolerie elettroniche odierne, pochi sono ancora abituati alla messa a fuoco manuale. Anche io usa il pentaprima (ho sempre odiato il pozzetto, lo sopporto solo sulla ROLLEIFLEX, perchè usarla con il suo pentaprisma è un pò buffo ...). Con pentaprima e Acute Matte si riesce a mettere a fuoco, non dico proprio sempre agevolmente, ma si mette a fuoco. Solo che ci si deve scordare di cose al volo come con l'AF di oggi ad anche solo con una LEICA M od una SLR 35mm. |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 15:31
Dunque, molto banalmente, occorre rivalutare pur da questo punto di vista l'immane opera di Vivian Meier ! Ma come avrá fatto ?! Ringrazio infinitamente quanti hanno qui indicato le persone tecnicamente competenti, in Italia, ad effettuare una completa revisione d'una Hassy. Un gentile augurio di buona serata a Voi tutti. Ben |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:27
Come avrà fatto a fare che? |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:28
Paolo... sono ironico ... |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:35
Slow, altrimenti sbagli. Non sono macchine da velocità in mano ad amatori. La hasselblad, poi, funziona in simbiosi col cavalletto. Se la usi a mano devi ragionare prima su che rullo monti e su quali tempi dovrai lavorare. L'ora del giorno, e più in generale il tipo e la quantità di luce, non sono elementi eventuali. Oggi alzi gli ISO a 3200, attivi lo stabilizzatore e fotografi quello che vuoi. |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:35
Una volta si andava quasi solo di iperfocale ... Così ha fatto. Non si scattava MAI a TA, ma si chiudeva minimo 2 EV (salvo non ci fosse luce ed allora erano odori e funzionava solo il telemetro in quelle situazioni). |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:37
ah... ok! |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 16:54
Giusto per curiosità: che ottiche stai usando? Lo domando perché con il 150mm per mettere a fuoco deve stare ad almeno 140 centimetri dal soggetto. Quindi se nella foto dell'impagliatore eri a meno di un metro e mezzo era impossibile vederlo a fuoco. |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 18:28
le Rolleiflex scattano a mano libera anche ad 1/30 di sec con Hasselblad te lo scordi! |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 19:17
Dunque tante risposte: in effetti con la Leica M4 e la N F2 è moooolto più facile così come credo (devo provare) col pentaprisma sull' Hasselblad Ho il 50 f4 e il 150 f 4, credo di ricordare che la foto dell'impagliatore fosse fatta col 50 ma non ci giuro, in ogni caso ero a circa 2 mt. ma la sto analizzando in dettaglio, ma non sarà mosso l'uomo anzichè sfuocato? i fili del canestro (quelli trasversali, già impagliati che formano il bordo) sono alla stessa distanza del volto quasi ma sono più a fuoco? Certo che l'Hasselblad non è fatta per fare street come la Leica M o come le moderne autofocus digitali, ma portarla in giro magari col monopiede, è una soddisfazione (mi piace "scattare": dai preparativi, alla ricerca della scena e del soggetto e dell'inquadratura, ecc), certo non è una istantanea puntaescatta, ma ti assicuro che qualcosa si fa anche senza treppiede e senza cavalletto. Per questo ho problemi di maf. Se posso non uso mai la TA, cerco sempre almeno 2 stop di sicurezza come pellicole uso normalmente solo Kodak TX400 , ci ho preso la mano e non mi ha mai tradito, se ci fosse troppa luce un filtro neutro da 2 diaframmi e via. Ho anche la rollei (3,5 planar con esposimetro, era di mio padre) ma non so perchè non la uso mai, non so nemmeno più se funziona, peccato perchè anche quella è interessante, più veloce della Hasselblad penso. |
| inviato il 15 Luglio 2020 ore 20:08
Io mi trovo molto meglio con il pozzetto che con il pentaprisma (che pure ho, nella versione a 90 gradi) perché ho ina visione distante e conbentrambi gli occhi; questo mi dà un'idea migliore del risultato finale. Per la messa a fuoco uso la sua lentina che offre in ingrandimento superiore al pentaprisma. Poi la compattezza e leggerezza, soprattutto in viaggio, è impareggiabile. Poi di che pentaprisma si parla? Versioni a 45 gradi o versioni a 90 gradi (esistono diverse versioni per ciascina delle due tipologie)? Perché l'ergonomia cambia parecchio, in particolare con quelli a 90 gradi per cui sarebbe raccomandabile applicare l'impugnatura sul lato destro (o il wider nei modelli che lo consentono). Io ol pentaprisma a 90 gradi in pratica lo uso solo in quei casi in cui mi serve un punto di ripresa più elevato di quello ottenibile con il pozzetto. |
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