| inviato il 03 Luglio 2020 ore 13:07
Credo che ci si stia facendo troppi problemi! Dopo un metro la parola fine art è un po' equivoca... comunque il mio suggerimento è partire da una lente molto nitida a prescindere dal sensore! Utilizzare un software come gigapixel che è ottimo! Sistemare il raw normale e passare allo stampatore il raw non elaborato, che veda come lo si vorrebbe e poi lo faccia lui! Perché L output di stampa ha regole ben precise che gli stampatori conoscono! Le regolazioni per video sono altra cosa! Questo il mio consiglio! |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 13:43
I paesaggi non sono le foto che preferisco fare. Io ho varie macchine fotografiche ad esempio la Pentax 645z ma è una 4:3 che mal si addice al paesaggio, poi la 5 ds che se la cava piuttosto bene, poi la Hasselblad SWA con il 38mm che regala grandi soddisfazioni. Ora, per il paesaggio sto prendendo una 6x9, ma solo perchè io preferisco il rettangolo al quadrato e non riesco proprio a digerire il 4:3 |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 13:57
Per me esiste solo 4:3 o 1:1 |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 17:46
Ragazzi, scusate l'assenza, cerco di rispondere collettivamente a tutti, ringraziandovi davvero tanto per i vostri consigli e la vostra attenzione. Partiamo da un punto: sì, il quesito nasce dalla necessità di avere un'ottima nitidezza assoluta e non relativa. So bene che potrei riempire la facciata di un palazzo con una file di uno smartphone entry-level, ma mi piacerebbe avere stampe di altissima qualità. Nel quesito ho inserito l'opzione analogica perchè sinceramente non so che differenza qualitativa può esserci a quei livelli. Io con 24 MP ho già stampato roba di un metro a livelli decisamente buoni, ma non ho mai potuto fare concretamente, coi miei occhi, un buon confronto tra grandi stampe di una digitale bella carica di pixel e un banco ottico, ad esempio, per questo ho voluto chiedere a voi che sapevo avreste potuto aiutarmi. Non vi nascondo che la soluzione analogica mi affascina tanto, per una questione di approccio allo scatto e di valore della ricerca, ma allo stesso momento un po' mi spaventa la probabilità di non avere tempo a sufficienza per acquisire le competenze necessarie per raggiungere buoni livelli. Credo che la soluzione digitale può essere quella che mi permette di avere un risultato con maggiore controllo e giocando in casa con gli strumenti che bene o male conosco già (tra l'altro lavoro solo con colore). Questa cosa mi porterebbe, come ho già detto, a concentrarmi sulla ricerca, che in fondo è il vero cuore della comunicabilità di un'immagine. Ho voluto confrontarmi con voi perché ho in mente un progetto (che è in gran parte è anche un'idea di business) per cui sono disposto anche ad un investimento in termini di attrezzatura (lavoro attualmente con reflex Nikon). Non è quindi il costo della stampa che mi preoccupa, quanto la sicurezza di poter disporre di uno strumento che se ben tirato al massimo possa darmi la soddisfazione che cerco. Tra l'altro è tutto in fase di progettazione, se devo seguire il consiglio del saggio dovrei comunque partire nella maniera che ritengo più ottimale, per poi eventualmente pensare a degli sviluppi più complessi in caso di crescita. Quindi penso che ordinerò stasera una Hasselblad H6D. ... (non è vero, per quella aspetto la prossima pandemia e i prossimi bonus per le partite iva!) |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 18:06
Ciao Dino, non è per tirare l'acqua verso il mulino del digitale... ma se hai già attrezzatura di livello e conoscenze discrete credo che affinare le tecniche e continuare su questa strada sarebbe per te più facile, economico e probabilmente ti porterebbe anche a risultati soddisfacenti. Non è per contraddire Domenico e Diebu, ma loro le competenze e le attrezzature in analogico le hanno già. Se si gioca in casa è più facile arrivare al risultato. Per esempio qualcuno ha citato le tecniche per migliorare la nitidezza tramite scatti multipli o altri trucchi. Per i paesaggi io ho fatto qualche prova con il montaggio di diverse foto. Ciò ti permette di usare un teleobiettivo e avere l'inquadratura di un grandangolare. Il risultato finale sono la nitidezza e la risoluzione del teleobiettivo. Qui la mia prova Ho assemblato 12 foto scattate con un 135mm. Ho così ottenuto l'inquadratura di un 24mm e il dettaglio di un 135mm. Credo ci siano altre tecniche... se la risoluzione e la nitidezza sono il tuo scopo. |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 18:22
Se adoperi Nikon caro Dino direi che al momento hai bisogno di una D850, che di certo già possiedi, e di un paio di ottiche di classe. Null'altro. Se poi vuoi toglierti lo sfizio di provare la resa chimica ti ho già suggerito come puoi muoverti: ti basterà cercare una vecchia F100 sulla quale adopererai quella famosa coppia di ottiche di classe (di cui sopra) per impressionare delle ottime Ektar 100. |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 18:56
Scansioni professionali 16 bit e alla massima risoluzione in formato Raw con scanner Hasselblad costano circa 7 - 8 euro a fotogramma, chi chiede di più non è onesto. La scansione in formato Raw con questi scanner non comporta alcuna conoscenza o capacità se non la capacità di schiacciare un pulsante, infatti ci sono laboratori che affittano lo scanner a ore presso di loro o a casa propria, a prezzi di circa 25 - 30 euro l'ora e in un'ora fai circa 20 scansioni. Per chi non ha mai visto i dettagli che tira fuori consiglio di fare una prova oppure guardare alcuni crop che ho inserito nella mia galleria (a cui non è stata applicata nemmeno una minima quantità di sharpening, inoltre si tratta di una lunga esposizione, con i conseguenti rischi di mosso visto che fotografando da una strada su cui transitavano macchine). |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 21:44
Puoi anche divertirti in questo modo. Prendi la 5 ds con il 50 tse e ci fai il panorama che desideri con risoluzione esagerata. Ad esempio io ho usato il 90mm tse del 2019 che risolve tutti i 50 mega della ds e ho scattato su cavalletto 9 foto raw da circa 60 mb cadauna perun totale di 608 mb, poi le dai in pasto ad un buon computer e attendi un'oretta circa. Il risultato è strepitoso come lo sono i giga del file finito... Qui ho interrotto il processo prima perchè non finiva più... Scattate con il 90 ma se usi il 50 allarghi maggiormente la foto, ma usa i tse del 2019 per risolvere tutti i 50 mega del sensore. Una 5 ds con tse spendi 3500 euro e risolvi il problema. Le foto sono impossibili da caricare nel formato pieno quindi ti servano solo per avere un'idea. Prima foto col 90mm senza fare slittare l'obiettivo verso l'alto, il basso e lateralmente
 Qui usando le funzioni del 90mm Canon tse
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| inviato il 06 Luglio 2020 ore 18:46
@Skylab59 e @PaoloMcmlx credo seguirò il vostro consiglio, che per me è una conferma. Grazie mille! E grazie anche a Maurese (bravo!) ti contatterò senz'altro qualora dovessi avere la voglia davvero di giocarci un po' anche io. Grazie anche a @Musicapiccinini per le importanti dritte! |
user120016 | inviato il 06 Luglio 2020 ore 19:06
Dino...se parliamo di banco ottico, field, folding e reprocamere, anch'io ci gioco da molti anni. Ma sappi che il gioco ha regole ben precise e non è un tot al chilo come in tanti farebbero pensare. Il grande formato richiede rispetto, se non altro per i costi non proprio irrisori. Poi, tutto si può fare ed ognuno è libero di buttare i propri soldi come meglio crede. Ma il mio consiglio è di accostarti al grande formato con leggerezza e curiosità, certamente, ma anche con tanto spirito di sacrificio e consapevolezza che i risultati bisogna guadagnarseli |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 19:57
@Domenico Mancuso assolutamente, sappiamo che per la nostra categoria quasi niente è davvero un gioco, per quanto molte cose ci facciano divertire. Per questo avevo il dubbio circa l'utilizzo di una strumentazione analogica complessa mai utilizzata, proprio perchè significherebbe cominciare da zero e per un progetto di business non è forse la miglior cosa da fare. Sarei stato disposto solo se mi aveste risposto in coro che a parità di strumenti di alta fascia, il risultato sarebbe stato senza dubbio a favore dell'analogico, in quel caso mi sarei rimboccato le maniche con molta pazienza. Mi hai dato comunque un eccellente consiglio sulla Fuji, so già che un giorno sicuramente vorrò sbatterci la testa e in quel caso partirò dalle cose che mi hai detto! |
user120016 | inviato il 06 Luglio 2020 ore 20:27
Per un progetto di business sono il primo a dirti che l'analogico non è conveniente per un problema di costi. Non sono molti i clienti disposti a spendere una volta e mezza se non addirittura il doppio del costo per ottenere qualcosa che all'occhio dei più non aggiunge nulla a ciò che puoi ottenere in digitale... Un po' come chiedere di pagare 100 euro di differenza tra due bottiglie di vino pregiato altrettanto buone di cui una ha dalla sua solo l'annata più rara... Capisci che sarebbe una clientela molto elitaria... Per cui riserva al banco ottico o alla splendida fuji il tuo tempo libero per puro gusto di sperimentare, libero dalle ansie dei clienti |
user33434 | inviato il 07 Luglio 2020 ore 15:38
Dino non ho ben capito se alla fine propenderai per le pellicole piane, nel caso provo ad aiutarti con un piccolo preventivo e spero che altri possano correggere o integrare le informazioni. 1) una Wista 45 (tra le più economiche) in buone condizioni costa tra i 500 e i 600 a cui devi aggiungere spedizioni, IVA e sdoganamento. Rimani sotto i mille euro ma non di molto. 2) Immaginando che possa esserti utile un 90mm (corrisponde più o meno a un 24mm per FF), per una buona ottica tipo Fujinon swd o Nikkor sw dovresti spendere intorno ai 400. 3) Un dorso 4x5 lo trovi più o meno a 30 euro, ma considera che a meno che tu non abbia voglia di usare una changing bag te ne servirà più di uno. Queste sono le prime spese ed è proprio il minimo indispensabile, non ho incluso esposimetro esterno, loupe, pellicole ecc. Starà a te poi valutare se svilupperai tu o farai sviluppare e quale sarà il processo scelto per la stampa che nel caso debba essere tramite file prevederà un costo aggiuntivo per una buona scansione. Aggiungi infine i costi per la stampa che saranno alti nel caso di output digitale e altissimi in caso di stampa ai sali d'argento e avrai una buona stima del costo finale. |
| inviato il 07 Luglio 2020 ore 17:34
Ordunque ragazzi ho l'impressione che si stiano un tantino perdendo di vista le reali esigenze del nostro amico Dino. Nel dubbio che fossi io a ricordare male sono andato a rileggermi la sua richiesta iniziale e, come ricordavo, egli parla di stampe il cui lato lungo è compreso fra un metro e un metro e mezzo. E se questi sono i paletti che circoscrivono il teatro operativo si parla di tre possibili formati: 70x100 - 80x120 - 100x150 cm. A questo punto, e ipotizzando di voler restare entro i limiti della più alta qualità possibile, dobbiamo solo stabilire i limiti dell'ingrandimento entro il quale si deve rimanere e quindi, stabilito a priori che con l'attuale penuria di materiale sensibile non si può andare oltre la Kodak Ektar 100, e chiarito che la stessa garantisce le migliori prestazioni in una gamma di ingrandimenti compresi fra 10X e 20X, direi di scegliere la via di mezzo fra questi due estremi, ossia qualcosa intorno ai 15X lineari. A questo punto se il limite è di circa 15X va da sé che per un 70x100 basta un negativo 4,5x6, per un 80×120 è precisissimo un 6x8 mentre per un mastodontico 100x150 potremmo farci bastare un 6x9. Oppure, visto che come abbiamo poc'anzi affermato l'arco degli ingrandimenti entro cui muoverci è compreso fra 10 e 20X lineari, con un negativo 6x8 ci facciamo tutto. Detto in altre parole: delle lastre, e dei suoi costi, almeno per ora possiamo farne a meno |
| inviato il 07 Luglio 2020 ore 17:40
Dimenticavo: io parlo ovviamente di stampe da ingranditore, se parliamo di scansione e successiva stampa del file digitale così ottenuto, dovremmo rivedere i paletti entro cui muoverci alla luce del tipo di scansione che si intende fare. |
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