| inviato il 17 Giugno 2020 ore 11:45
Ho idea che chi continua ad insistere non abbia mai avuto a che fare direttamente con la giustizia del nostro belpaese. Personalmente ho diverse foto mie utilizzate in giro per il mondo (o almeno avevo, visto che è un bel po' di tempo che non mi curo più della faccenda) e non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di ricorrere alle vie legali per cose simili, dato che un piedino dentro la giustizia civile purtroppo l'ho dovuto mettere e, a distanza di circa 10 anni, pur assodate le mie ragioni su ristori per alcune centinaia di migliaia di €, non ho ancora ottenuto uno straccio di sentenza (sia ben chiaro, di 1° grado...). Quindi, di che stiamo ancora a parlare? L'esempio di Nessunego è illuminante e ha tutta la mia comprensione. E non vi ricordate della sentenza sulla paternità della foto di Falcone e Borsellino scattata da Toni Gentile? |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 21:26
"E non vi ricordate della sentenza sulla paternità della foto di Falcone e Borsellino scattata da Toni Gentile?" Non ne era stata contestata la paternita'. Il giudice l'ha valutata "semplice fotografia" e non "opera fotografica" in quanto ha ritenuto non avesse connotazioni artistiche. Essendo scaduti i 20 anni di tutela della prima fattispecie, l'autore non ha potuto esercitare diritti sulla sua foto, fosse stata considerata opera fotografica la tutela e' 70 anni dopo la morte dell'autore. |
| inviato il 17 Giugno 2020 ore 23:31
“ non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di ricorrere alle vie legali per cose simili, dato che un piedino dentro la giustizia civile purtroppo l'ho dovuto mettere e, a distanza di circa 10 ann „ Direi che stai confondendo un po' troppo le cose. Per casi come quello di cui stiamo qui dibattendo, in genere ci si rivolge e si risolvono davanti ad un giudice di pace e si concludono in tempi ristretti. Esperienza personale vissuta per 6 o 7 volte per casi diversi. Quindi assimilare questo caso a cause civili come la tua, che riporti essere da centinaia di migliaia di euro e con 10 anni per il primo grado di giudizio... Direi che c'entra come un whisky a colazione o la trippa come dessert, sempre che tu non preferisca i famigerati cavoli a merenda. |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 0:00
“ La tesi sostenuta é stata che non esiste alcuna regola che imponga di scattare più di una foto e che nulla poteva provare che la controparte non fosse presente poco distante da me nello stesso momento a scattare la propria singola foto. Quindi non era dimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio l'uso illecito e l'appropriazione indebita della paternità di una mia foto. „ Non metto in dubbio che la tua esperienza sia stata negativa, e che esistono anche giudici scontrosi e a volte sconcertanti, e che per farsi valere vadano esibite prove solide. Non che voglia stare qua a mia volta a processarti... Però su quanto scrivi e riporti, delle perplessità sorgono spontanee. Certo che non esiste regola per la quale non si possa scattare una solo singola foto isolata, anche se trattasi di manifestazione o evento pubblico, ma accidenti le vostre 2 foto sono sì o no precise identiche? Che siano un'unica foto è cosa certa ed evidente o ci sono differenze? Non puoi essere criptico su questo. Se sono insindacabilmente identiche, come evidenza di un fatto acclarato e non un' opinione (da come l'hai scritta dovrebbe essere così... oppure contrariamente la cosa assumerebbe connotazioni raffazzonate) allora tecnicamente per il resto, qualsiasi eventuale perito (o anche il giudice stesso se non è completamente all'oscuro, ma mastica un minimo la materia) può facilmente dimostrare chi ha copiato chi, e che la "qualità" di un file determina in automatico chi ne possiede ed è autore dello scatto originale. E' "matematico". Se il giudice con questi dati e documentazioni inoppugnabili, non ti ha dato ragione... evidentemente tu e/o il tu avvocato siete inciampati in qualcosa, e il tuo riassunto minimalista rende impossibile valutarlo qui, a quanto si legge. |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 7:50
Punto primo brevetti e paghi i diritti della tua firma Punto secondo la metti in semi trasparenza in mondo che copra 3/4 della tua fotografia Punto terzo ti crei un sito web e ci metti tutte le tue foto in quel modo . Poi tutto si può riprodurre ma chi "ruba" le foto non ha tempo e voglia di stare ore a togliere una firma ..passa oltre |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 8:56
Se vuoi davvero che nessuno ti prenda le foto allora non devi metterle su internet.. Altrimenti potresti fare come me: Invece di postare la foto originale ne posto una a risoluzione più bassa qui su juza. Addirittura sui social posto gli screen... così se la rubano non se ne fanno niente. Un tempo firmavo le foto ma oltre a rovinarle esteticamente non serve a nulla. |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 9:09
la mia era piu una curiosita' , le foto che posto sono tutte personali e non sono cosi' bravo da poterci guadagnare, ormai sono 15 che faccio il fotografo e guadagno solo con foto prodotti / matrimoni comunque grazie delle risposte |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 10:38
Il problema di utilizzare qualunque immagine per scopi commerciali è presente ormai da sempre. utilizzare una qualunque immagine "catturata" dal web, per quanto possa essere a bassa risoluzione, può sempre servire allo scopo. Certo dipende dallo scopo e che pretese si hanno. Ma sopratutto in campo grafico, stratagemmi per bypassare alcuni blocchi ci sono. Chi riesce a bypassare la sgranatura, la filigrana e utilizzare quell'imagine per uno scopo che gli permette di non spendere soldi chiaramente ci prova. Un po' come chi scarica musica o film da torrent o altri siti e "risparmiare" e beneficiarne gratis. Nulla è giusto, tutto è abbastanza fattibile. Ma da quando è nato il web che ormai tutto è utilizzabile ed a rischio. Compreso la privacy. Un esempio di utilizzo di un file a bassa filigranato e indirizzato a scopo commerciale. Per una piccola brochure, volantino o flyers, il cliente non farebbe problemi in relazione "alla perfetta qualità" visiva dell'immagine. Quindi oggi qualunque cosa vada sul web ammenochè non sia uno scatto di 20px x 20px potrebbe essere utilizzabile come ad esempio un biglietto da visita. Immagini solo a scopo illustrativo

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| inviato il 18 Giugno 2020 ore 15:58
Interessante l'esempio che hai fatto. Però ad un occhio più attento si vedono delle deformazioni sulle righe verticali che fanno sorgere sospetti. Insomma, ovviamente con un lavoro più accurato non si vedrebbe, però non tutti sono così bravi a togliere un watermark proprio sopra una foto e/o non hanno voglia di sbattersi più di tanto, quindi rischiano di essere beccati. Penso che questioni del genere ci si debbano porre solo se si arriva ad un certo livello di popolarità. Trall'altro rubarle proprio a Shutterstock non mi sembra una gran furbata, chissà che schiere di avvocati avranno So che è solo un esempio, sto scherzando. |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 17:50
Gabriele Fatigati “ si vedono delle deformazioni sulle righe verticali „ Questo infatti serve solo per esempio. Una procedura automatizzata, ma dedicandoci qualche minuto in più avresti le righe come nuove. Il punto resta che sul web nulla è sicuro se deve servire anche ad un minimo scopo. Chiaramente con un'immagine di 200 pixel una stampa di 40 cm è improponibile e con tutti i ritocchi che puoi fare non avresti mai un qualcosa neanche di mediocre. Inutile affidarsi a gigapixel e MACROGIGAPIXEL . Dettagli e nitidezza sarebbero inesistenti, se non dei pixel quadrati fusi nel colore "per così dire". Ma immagini già di 1200px di base, bè il problema già è molto presente. |
| inviato il 18 Giugno 2020 ore 21:06
Qualcuno pensa che Gigapixel AI sia un programma facile da usare. Per applicazioni non estreme é cosí, viceversa ci sono corsi di svariate ore che ti insegnano a fare una stampa 90x60 cm con qualità ottima da una foto da 200x300 pixel. |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 0:58
Nessunego... Noto con piacere che regali indubbie soddisfazioni quando ti vengono rivolti, come nel mio caso, precisi e motivati interrogativi... Vedo che li raccogli prontamente e replichi entrando efficacemente nel merito proprio sulle inequivocabili domande che ti si rivolgono. Comunque se un 60x90 by Topaz da originaria 200x300, sia così ottima da rendere indistinguibile o equiparabile tanto da mandare ad escort una causa che su quello dovrebbe poggiare, appunto contrapponendo un tiff 16 bit Prophoto a X ppi ricavato dall'originario raw di quella fotina, che è stata per giunta pure rifotografata... ... Beh allora, buona Pasqua a tutti. |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 7:12
Ho avuto a che fare con tutto ciò per anni, con periti che mi hanno mostrato dal vivo esattamente il procedimento e assicuro che, se uno sa quello che fa, ottiene dalla tua foto 200x300 pixel un proprio RAW che é difficilissimo poter dimostrare essere una copia della tua foto. Perché il punto é che chi ti prende la foto non deve dimostrare che il suo RAW é meglio o peggio del tuo, sei tu che devi dimostrare al di lá di ogni ragionevole dubbio che il suo RAW é una copia della tua foto e non può essere stato scattato da lui. La qualità del suo RAW sarà inferiore al tuo? Lui nei dati EXIF metterà di avere scattato quella foto con una Canon 5D e una lente scarsa. É vietato? No! Puoi dimostrare che non é così? No! Potrá inoltre introdurre piccole modifiche prospettiche e di clonazione e di stiramento (nuvole, rami) e di luce, prima di stampare la tua foto e di generare il suo RAW, che faranno sí che il suo RAW non sia identico al tuo. Et voilà. Sei fregato. Ovviamente non é un procedimento alla portata di chiunque, né particolarmente breve, ma nemmeno così difficile. Se la tua foto per qualche motivo "vale il gioco" (che non vuol dire che deve essere un capolavoro, basta che abbia gli elementi che servono allo scopo di chi la prende), nessuno che sia capace di fare ciò si lascerá scoraggiare dalla dimensione di 200x300 pixel. Anche perché alla fine a lui magari basta una immagine da stampare su delle magliette, quindi non fare stampe fine art dalla tua immagine 200x300. |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 8:56
Ho capito, posso scopiazzare un centinaio di foto di Salgado e poi lo denuncio per avermele copiate lui..ne usciamo alla pari e mi tengo la paternita' cpndovisa delle sue, anzi ora lmie foto :))) |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 11:15
Ma a sto punto fatela una prova con una foto 200x300 e vediamo cosa ne esce, no? Ci sono tanti utenti capaci con la pp, che ci vuole |
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