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Esporre a destra. Perché conviene?


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avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 14:23

ha senso fare ettr, cioè spostare l'istogramma a destra, usando solo gli ISO?
ad esempio in una scena in cui ho già messo i tempi più lunghi possibili per non fare venire mosso il soggetto, e aperto il diaframma il più possibile evitando di avere troppa poca pdc... ha senso aumentare solo gli ISO?
risposta standard 1: no, perché conta la quantità di luce che colpisce il sensore, e aumentare gli ISO non fa arrivare più luce
risposta standard 2: sì, perché comunque è meglio aumentare gli ISO che aumentare l'esposizione in post.


Ha senso eccome, aumentando gli ISO solitamente (e il "solitamente" lo spiego dopo) non fai arrivare più luce ma amplifichi il segnale che arriva al convertitore analogico/digitale della macchina, in questo modo il rumore di lettura del convertitore è meno influente sul segnale dell'immagine originale.

Scrivo solitamente perché l'amplificazione varia da modello a modello, ci sono modelli (tipo i vecchi sensori Canon 5D# 6D#, 1Dx, Nikon D5 etc) dove aumentare gli ISO ha effetto anche fino a 6400 e forse oltre, su altri sensori invece (tipo il 24mpx della D750) la differenza è minima (ma comunque non zero) mentre nei più moderni Sony è diventato comune avere 2 step di amplificazione, quello a ISO 100 e un altro a 400/640 in base al modello.
Il modo migliore per capire il limite reale della propria macchina comunque è fare la prova, si fa una foto agli ISO massimi e poi tenendo uguali tempi e diaframmi la si confronta con la stessa inquadratura scattata a tutti gli altri ISO.

www.lonelyspeck.com/how-to-find-the-best-iso-for-astrophotography-dyna

user12181
avatar
inviato il 10 Maggio 2020 ore 14:43

Con mio grande rincrescimento devo dire che sono totalmente d'accordo con lo psycho ingegnere, forse anche perché ha gratificato la mia ignoranza dicendo tutte cose che già sapevo e mettevo in atto (insieme agli ISO base di Valgrassi). Per quanto riguarda la sua intemperanza aggettivale, mi è parsa molto moderata e sopportabile, ci aveva abituato a ben altro. E poi è vecchio, con la fine del lockdown ci siamo già dimenticati che noi vecchi (io lo sono diventato ufficialmente da poco più di un mese) dobbiamo essere preservati, che siamo i depositari di un tesoro di valori, di esperienze ecc. ecc.? Aggiungo, solo per dire qualcosa in tema, che nell'usare l'ETTR nei close up e macro dei fiori occorre stare particolarmente attenti ai singoli canali colore.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 14:51

Nella mia modestissima esperienza ho capito innanzi tutto che è il sensore a determinare le proprie scelte. Un full frame ti permette un margine di manovra molto più ampio rispetto ai formati più piccoli e man mano che le dimensioni si riducono, è molto più facile bruciare le alte luci irrimediabilmente, anche tenendo l'esposizione al centro. Sul m4/3 tengo l'esposizione sempre a -1/3 - 2/3 EV quando sono in condizioni di luce esterna. Con il full frame non mi pongo il problema perchè difficilmente mi sono ritrovato con dei raw da buttare, se non per mio errore.

user175007
avatar
inviato il 10 Maggio 2020 ore 14:55

non tengo voglia di star lì a fare il puntiglioso e quotare tutti gli interventi

ma dire che uno ha detto “fregnacce” non lo trovo offensivo per la semplice ragione che critico i contenuti espressi e non la persona

altra cosa e andare sulla persona e dare dell'infantile, ignorante e capra MrGreen

anche perché se sottoesponi per non bruciar3 le luci, le ombre devi aprirle, senza esagerare ma devi farlo, quindi che diavolo stai dicendo Willis

avatarsupporter
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:05

Hai perso totalmente la mia stima.?


E quando mai....;-)

Questo è quanto sono riuscito a spremere dalle ombre e in nitidezza attraverso le indicazioni di Alessandro Pollastrini
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3525469

Chiunque guardando questa foto può farsi un'idea precisa di cosa stiamo parlando Sorriso

Tu invece hai scritto
“?Ciclicamente hai bisogno di dimostrare la tua frustrazione, cosa c'è che non va Alessandro? Parliamone insieme, sei tra amici.??

Non mi sembra un frustrato dalle foto che fa e che fa fare agli altri.
Io cancellerei questo commento. Non parla bene di te come fotografo. Poi vedi tu... niente di personale Giorgio, riserva la tua stima per altri, io sto bene in compagnia di fotografi esperti e tecnici come Alessandro Pollastrini (che ringrazio)...;-)

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:25

Allora - solite bagarre di celodurismo a parte - mi sono molto interessato a questo argomento. Ho letto anche articoli in rete per cercare di capire al meglio.

Butto lì in ordine sparso una serie di fatti che (mi pare) di aver capito e poi una serie di domande.

CHIEDO IN ANTICIPO PERO' a chi avesse la volontà e la pazienza di rispondere alle domande che porrò, di farlo con semplicità e chiarezza e non usando sigle strane e linguaggio da iniziati, altrimenti per me sarebbe inutile (non capirei) e per chi scrive sarebbe fatica sprecata.

Mi pare di aver capito che:

- Per ottenere la massima resa del file in termini di gamma dinamica e di restituizione del massimo numero possibile di tonalità intermedie, bisogna esporre in modo da arrivare a spostare l'istogramma il più possibile verso le alte luci, ma senza arrivare a saturarle, perchè questo farebbe perdere irrimediabilmente alcune informazioni sui bianchi. In pratica si lavora al limite della sovraesposizione.

- Per ottenere poi il mantenimento del maggior numero di informazioni catturate è necessario poi convertire il file RAW nello spazio colore ProPhotoRGB.

- Nelle fotocamere l'istogramma evidenziato NON è riferito al RAW ma al jpg; questo rende difficile capire in realtà se si sta esponendo correttamente, benchè esistano degli artifici che possono mitigare la situazione (attivare gli alert lampeggianti di "bruciatura", ma soprattutto impostare il controllo Immagine Standard (e qui già faccio fatica a capire il linguaggio iniziatico !!) con contrasto al minimo, che restituisce una risposta più vicina all'istogramma RAW.

Detto questo, alcune domande:

- Nella pratica quotidiana come faccio infine ad esporre "correttamente ETTR": scatto osservando il monitor su cui ho impostato il controllo Immagine Standard con contrasto al minimo, per rendermi conto visivamente se c'è uno "sforamento", poi visualizzo l'istogramma dell'immagine scattata e verifico di nuovo l'eventuale sforamento ? Quindi correggo eventualmente l'esposizione e scatto di nuovo?

- Se fosse come ho detto sopra in pratica significa che questo metodo è valido solamente per riprese meditate, possibilmente con cavalletto, dove posso prendermi tutto il tempo che voglio; ad esempio nel paesaggio. Ma se faccio reportage, o altre cose dinamiche (street) come mi comporto? che settaggi uso ?

- Il settaggio con il controllo Immagine Standard con contrasto al minimo mi penalizza quando non voglio/posso perder tempo a esporre ETTR? E' necessario tornare a un settaggio "normale" ?

- Io uso Fujifilm e per estrarre i RAW utilizzo il software fornito da Fuji stessa nel suo sito: RAW FILE CONVERTER EX.
Questo software non permette di estrarre il raw se non in sRGB o in Adobe RGB.
Allora ho scaricato un software diverso (RAW Therapee), che a detta dei Fujisti è il più sofisticato e completo estrattore RAW che esista per Fuji (e anche complicatissimo e criptico da usare in assoluto). RAW Therapee permette di impostare due parametri: 1) Profilo di Lavoro: tra questi "ProPhoto" (che è anche il default), ma senza il suffisso "RGB": è lo stesso o è un "ProPhoto" diverso? 2) Profilo di Uscita: decine di profili (tra cui diverse carte da stampa glossy e mat) ma nessun ProPhoto! Questo fatto proprio non lo capisco......
Comunque sono solo opzioni relative al "Profilo Colore" e non allo "Spazio Colore". A questo punto credo di essere fregato, a meno che qualcuno non mi dia qualche alternativa praticabile, che però NON COMPORTI L'USO DI LIGHTROOM (che detesto con tutte le mie forze) e di conseguenza di Camera Raw, anche perchè è considerato nel mondo Fuji il peggior software per demosaicizzare i RAF. Suggerimenti? Commenti ?

Da questa vicenda complicatissima ho capito tra l'altro che dovrei fare studi approfonditi sulla Gestione Colore; non è che non ci abbia provato, ma come sempre i documenti che si trovano in rete sono scritti in "slang" da iniziati e dopo una pagina mi sono già perso. Se qualcuno avesse a mano un corso serio ma comprensibile di Color Management gli sarei molto grato.

Grazie a tutti in anticipo per la pazienza. Se mi odiate già a metà lettura, per favore smettete di leggere, oppure mentite sul fatto che mi trovate insopportabile.

Ilcatalano

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:29

@0maxx0 come sfruttare gli ISO a proprio vantaggio dipende essenzialmente se la macchina che usi è più o meno ISO-Invariante. Ormai anche Canon propone sensori molto più ISO-Invarianti di soltanto poco tempo fa.
Ora, gli utenti Canon sono più della metà di qualsiasi Forum e non tutti hanno gli ultimi sensori. Quindi esporre a dx è più vantaggioso per i Canonisti che non abbiano le macchine ultimo grido.;-)
Esporre a dx--->ETTR--->dare un aiutino a SNR e dinamica (a ISO base...).
@Flare sei ipersensibile ad AlessandroEeeek!!!, stavolta mi è sembrato equilibrato, non ha insultato nessuno e ha postato cose giuste.;-)

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:36

Scusate non è per fare il polemico, ma qui si pontifica sulla giusta modalità di esporre a destra a sinistra al centro quando poi in post si vedono delle cose inguardabili, comprese molte delle immagini postate qui ad esempio di perfezione in fase di esposizione e di sviluppo del raw.

I sensori, specie i sony, hanno una gamma dinamica molto ampia (spero che questo sia pacifico) che consente nel 99% delle situazioni di ottenere risultati ottimali esponendo correttamente e senza fare bracketing: risultati ottimali già nel jpg di camera.

Il fotografo evoluto giustamente non si accontenta del jpg di camera e lavora il raw, ottenendo risultati mediamente peggiori del jpg di camera, all'inseguimento del mito del "devo vedere tutto".

L'occhio, che è invece l'organo che insieme al cervello garantisce la visione, ha una gamma dinamica molto estesa, ma di solito selettiva, per cui i nostri meccanismi percettivi, nei quali la fisiologia della visione lavora in simbiosi con la cultura visiva, decidono di volta in volta se salvare le ombre o salvare le luci: se il leone che sta per azzannarci sta nelle ombre salveremo quelle, se la bella donna che ci sorride sta nelle luci salveremo queste altre.

L'utilizzo di queste semplici considerazioni sulla percezione è noto almeno sin dal '500, tanto che neanche gli iperdescrittivi fiamminghi avrebbero osato "sfondare" i controluce come fa l'ultimo scalzacane che si eccita nell'usare il programma di sviluppo dei raw. Prendete un dipinto di Giorgione, di Leonardo, di Tiziano, di Caravaggio, di Rubens, di Veermer, di Canaletto e controllate se per caso abbiano mai fatto un simil HDR o se si siano preoccupati di "salvare le ombre".

Per non parlare del fatto che chi viene dall'analogico, in particolare dal bn o dalle diapositive, ha dovuto imparare a fare di necessità virtù. E mi pare che la maggior parte dei capolavori della storia della fotografia sia stato realizzato con sistemi che al massimo garantivano 10 stop di GD, ma in genere anche meno della metà.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:41

Per ottenere poi il mantenimento del maggior numero di informazioni catturate è necessario poi convertire il file RAW nello spazio colore ProPhotoRGB.


Solo se vuoi continuare a lavorarci sopra dopo.
I raw converter lavorano in spazi più o meno standard (spesso proprietari) e sono più che adeguati a gestire internamente tutte le sfumature e i dati raccolti dal sensore.
Il fatto che un raw converter esporti in srg e adobe non significa che internamente usi solo questi.
Tanto prima o poi dovrai convertire i srgb per arrivare al jpeg. Avere tra le mani un tiff in prophoto significa che hai anche una catena di elaborazione che mantenga tutte le informazioni, capacità tecniche in primis...

La cosa importante è fornire al raw converter il maggior numero di informazioni possibili (sfruttando al massimo la dinamica di cui il sensore è capace).

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:48

ma qui si pontifica sulla giusta modalità di esporre a destra a sinistra al centro quando poi in post si vedono delle cose inguardabili, comprese molte delle immagini postate qui ad esempio di perfezione in fase di esposizione e di sviluppo del raw.


In realtà non c'è nulla di corretto, di perfetto o di piacevole.
Si sta solo dicendo che si può fare in modo che il sensore raccolga il massimo dei dati di cui è capace. Poi con quei dati ci puoi fare quello che vuoi: tenerli, sfruttarli, buttarli via, trattarli male, fare capolavori, fare schifezze.

In un secchio da 10 litri ci puoi far stare 10 litri d'acqua. Se ne metti 5 perchè ti bastano è ragionevole ma non per questo si può ignorare il fatto che ne puoi aggiungere altri 5.
Sembra un esempio bizzarro ma le proporzioni sono queste. Se sottoesponi di 1 solo stop sotto l'ETTR butti via il 50% delle informazioni che il sensore è capace di registrare.
Le usi, non le usi, servono, non servono? Ognuno può dare una risposta ma il concetto non cambia.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:55

Se sottoesponi di 1 solo stop sotto l'ETTR butti via il 50% delle informazioni che il sensore è capace di registrare.
Le usi, non le usi, servono, non servono? Ognuno può dare una risposta ma il concetto non cambia.


Esempio semplice ed efficace Maori. Ma resta il punto critico della mia domanda dello sproloquio di prima: come faccio NELLA PRATICA a esporre "riempiendo completamente il secchio del sensore"? Te lo dico sinceramente, sarò tardo di comprendonio, ma non ho capito come diavolo si fa !!! Sarebbe relativamente semplice se l'istogramma della fotocamera rispecchiasse il raw, ma siccome pare che così non sia (ANZI!), il tutto diventa un mastruppone ingestibile!
Per fare uno scatto - UNO - ci vuole un quarto d'ora!! A meno che qualcuno non mi speghi con semplicità e chiarezza COME SI RIEMPIE IL SECCHIO FINO ALL'ORLO, SENZA VERSARE UNA GOCCIA IN PIU' !! (e senza metterci un quarto d'ora.....).

Ilcatalano

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:58

Il fatto è che la maggior parte dei fotografi ha secchi da 50 litri, che non riesce neanche a portare, quando di litri gliene basterebbe uno. Se c'è pure un/una modello/a facciamo due, uno a testa.
Si aprono infinite discussioni sulla nitidezza all'estrema periferia dell'immagine, sull'esoterico bokeh, sulla capacità di recupero quando in realtà le opportunità che ci offre la tecnica non siamo in grado di usarle, e spesso non lo sono neanche coloro che ci fanno dotte dissertazioni di stampo ingegneristico.
Parlare di tecnica è rassicurante e in fin dei conti facile, basta informarsi su alcune regolette. Parlare di cultura visiva è molto più difficile e destabilizzante.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 15:59

In un secchio da 10 litri ci puoi far stare 10 litri d'acqua. Se ne metti 5 perchè ti bastano è ragionevole ma non per questo si può ignorare il fatto che ne puoi aggiungere altri 5.

utilizzi altri due secchi da 2,5 litri;-)

avatarsupporter
inviato il 10 Maggio 2020 ore 16:04

Caro Marco non sono d'accordo: da venerdì sto usando il 200-600 Sony con 1.4X e ho probremi di rumore dal momento che ho raddoppiato gli iso.
Però potrei usare un tempo più lento e spostare l'istogramma a destra e otterrei sicuramente piu' foto mosse, ma quelle nitide sarebbero meno rumorose e migliori di quelle ottenute raddoppiandogli iso. Questo è il suggerimento tratto da questa discussione. La prossima uscita farò così.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2020 ore 16:04

L'argomento sarebbe interessante ma tra scaramucce, liti, affermazioni superficiali e moralizzatori non si riesce a tenere il filo... Porca vacca!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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