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Come già detto una fotocamera (Fuji ottima per le ghiere vecchio stile ma reflex meglio per non avere la visualizzazione a mirino del risultato finale) messa a fuoco manuale con un obiettivo vintage che è più adatto, iso diaframma e tempo in manuale e scatti in JPEG e non gardi il risultato sul display obbligatoriamente disabilitato. Al completamento di 36 scatti/foto estrai la SD e la porti in un centro di stampa. Quando sono pronte le foto le vai a ritirare e la SD la tieni come negativo per altre stampe. Inserisci un altra SD e avanti così
Se si vuole avere la sensazione di usare una reflex digitale che sembri una analogica basta comprarsi la Nikon Df e sei apposto. Non fa filmati, ha tutte le ghiere come le reflex di una volta, non ha il flash. Costa un po' però gli sfizi si pagano.
“ È attualmente l'unica soluzione possibile dedicata ai nostalgici dell'analogico che non vogliono rinunciare al digitale „
Perchè? Cosa manca alla Fuji X-Pro2 o X-Pro3 rispetto alla Nikon Df ?
A giudicare dai dati, mancano 1/3 del peso (che certo non guasta, 500g. contro 750g.) e più della metà del costo. Visto adesso su Amazon, tanto per avere un riferimento, 900 euro X-Pro2 e 2.300 euro Nikon Df.
Inoltre Nikon Df ha solo l'otturatore meccanico a 1/4000 s. mentre Fuji X-Pro arriva a 1/8.000 col meccanico e con l'otturatore elettronico a 1/32.000. Inoltre ricordo che l'otturatore elettronico permette di scattare nel più totale silenzio (la Nikon Df è obbligatoriamente legata allo "schiocco" dello specchio).
Ultima caratteristica, ma non per importanza, la X-Pro 2 ha il doppio slot per le schede SD, per poter fare il Backup degli scatti.
In sintesi: Fuji X-Pro è superiore in tutto, a meno della metà del prezzo.
“ Come già detto una fotocamera (Fuji ottima per le ghiere vecchio stile ma reflex meglio per non avere la visualizzazione a mirino del risultato finale) messa a fuoco manuale con un obiettivo vintage che è più adatto, iso diaframma e tempo in manuale e scatti in JPEG e non gardi il risultato sul display obbligatoriamente disabilitato. Al completamento di 36 scatti/foto estrai la SD e la porti in un centro di stampa. Quando sono pronte le foto le vai a ritirare e la SD la tieni come negativo per altre stampe. Inserisci un altra SD e avanti cosìMrGreen „
Ovviamente il viaggio da / al centro stampa si fa rigorosamente in calesse
Ma una cosa é non avere il display, un'altra è averlo e non usarlo... E chi ce la farebbe a non usarlo? Altro è non averlo proprio e doverne proprio fare a meno.
Riguardo poi agli ironici dico: non sono nostalgico di nulla, mi piacerebbe sperimentare per vedere gli ingranaggi che riuscirebbe a mettere in moto un approccio simile. Sperimentazione.
Il display è "fuorviante" in un certo qual modo, ci si fa troppo affidamento e non ci si educa a "percepire l'atmosfera fotografica" in altro modo che non sia quello visivo.
Approccio display: vedo-scatto-vedo. Approccio senza display: percepisco-scatto-vedo (alla lunga capisco il rapporto tra percezione e risultato).
Chiaramente uno cerca la via più breve, per cui il display bisognerebbe non averlo proprio, bisognerebbe essere costretti proprio come nessuno sceglie vivere con gli occhi chiusi per sviluppare le facoltà proprie dei ciechi.
Ma sono io che sono tutto scemo o è tanti difficile da capire?
Vi autorizzo, ditemelo, non mi offendo: pensate che io sia scemo?