| inviato il 11 Aprile 2020 ore 22:01
eh si esatto! Quindi giusto per chiarezza, come si espone un medio formato? Cercherò di non affidarmi a fonti poco "ufficiali", ho acquistato da tempo i libri di Ansel Adams e sono in attesa che arrivino a casa per potermi documentare! |
| inviato il 11 Aprile 2020 ore 23:39
Ancora?! Il medio formato si espone come qualunque altro formato. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 0:02
Se scarichi il manuale della sqa (penso anche nelle altre) c'é l'equivalenza della focale su 35mm. Io come esposimetro uso un'ap sul cel. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 0:10
L'esposizione è indipendente dal formato; l'unica cosa che cambia con il formato in termini esposimetrici è la gamma dinamica, ma sono sottigliezze che imparerai col tempo e comunque la differenza tra 35 e 6x6 non è marcata come con formati più grandi (4x5 e 8x10 pollici). Anche le equivalenze tra lunghezze focali in realtà non hanno molto senso: un 50 mm è sempre un 50 mm, semplicemente su un formato più piccolo proietta un'immagine ridotta (con un certo angolo di campo) che su formati più grande sarà più ampia. Ha più senso parlare di angoli di campo. Ad esempio se la scena che voglio inquadrare dal punto in cui mi trovo occupa 90° del campo visivo mi serviranno 28 mm su 35 mm, 50 mm per il 6x6, 45mm per il 6x45, 90 mm per il 4x5 ecc ecc; come vedi ci sono tantissimi formati e i mm che servono si memorizzato con l'esperienza, non ha molto senso mettersi a tras porre ogni lente; usalo e saprai cosa ti serve In altre parole lascia stare le app che sembrano accorciare la strada in modo ambiguo, magari complicando concetti semplici. Concentrati sulle poche cose fondamentali e fai esperienza, è l'unico modo per apprendere bene e in fretta. I libri di adams sono ottimi, proprio perché insegnano ciò che serve per fotografare, né più né meno. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 10:28
Perché la gamma dinamica dovrebbe cambiare col formato? Semmai dipende dalla pelicola e dallo sviluppo, non dal formato. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 12:52
Guarda è una cosa che ho riportato per scrupolo, un po' perché avevo letto qualcosa a riguardo un po' perché è un'impressione che ho avuto qualche volta guardando le mie foto, ma niente di così rilevante; come dici tu per un'esposizione corretta contano solo il tipo di pellicola e il procedimento di sviluppo per il bianco e nero. In ogni caso ne parlano qui, quasi come se fosse un mito a dire il vero: forum.luminous-landscape.com/index.php?topic=92304.0 E mi pare di capire che per alcuni si tratta semplicemente di una maggiore differenziazione nelle tonalità per i formati più grandi, una differenza più percettiva che reale. Potrebbe trattarsi di ciò a cui si riferiva ansel adams quando scriveva riguardo alla differenze tra formati nel libro "the camera" (tradotto da me): "Mentre potrebbe essere teoricamente possibile fare un ingrandimento da un piccolo negativo che sia effettivamente nitido quanto una stampa a contatto 8x10, l'occhio ci dice che c'è comunque una differenza, se non otticamente, per lo meno nella percezione e nella sensazione". |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 13:22
Si tratta di "gamma tonale" non di "gamma dinamica", la gamma tonale si riferisce a una più morbida e graduale transizione dei toni, delle sfumature, dovuta alla maggiore superficie in cui possono essere spalmate. Riguardo invece alla "gamma dinamica", forse una maggiore superficie consente di vedere meglio dei dettagli che in un formato più piccolo sembrerebbero perdersi nelle ombre o nelle luci, ma appunto, questa migliore gamma dinamica è solo una illusione data dalle maggiori dimensioni. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 14:24
Ok quindi si può ipotizzare una maggiore ricchezza tonale. Comunque alcuni si riferisono proprio alla gamma dinamica e probabilmente si tratta solo di un effetto percettivo come dici. Comunque ho sbagliato a tirare fuori questo discorso, discutendone rischiamo di creare confusione in chi chiedeva informazioni: vorrei ribadire che l'esposizione si determina allo stesso modo in tutti i formati. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 18:04
Indubbiamente per la stessa pellicola passando via via a formati + grandi le transizioni tonali si fanno più coerenti, ricche e graduali, aumentando a parità di scena la superficie di cattura aumentano le informazioni che si registrano sul relativo supporto. Mentre la gamma dinamica dipende dal tipo di pellicola e dallo sviluppo. |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 22:19
Dovresti postprodurla, perchè è una bella foto, ma così slavata perde molto. |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 22:28
O stamparla un po' più contrastata (supponendo che la stampa sia così) invece che postprodurla dopo |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 0:55
La Stampa é buona. La scansione fa pena... Aspetto che mi arriva lo scanner nuovo (v550) e scansiono negativo. In teoria per venerdì salvo ritardi per covid... Anche perché la stampa l'ho lasciata a mia figlia che l'ha portata a casa della madre. L'abbiamo stampata assieme! |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 11:11
“ Grazie a tutti per le risposte, ovviamente adesso mi sto approcciando al mondo dell analogica, sto studiando e ho ancora moltissima strada davanti. Ma scrivo su questo forum per chiarire le idee con consigli di chi ne sa molto ma molto di piu di me. Ciò che mi ha disorientato è stata un applicazione "esposimetro" per smartphone che oltre ad indicare un 80 mm medio formato equivalente un 35mm, mi restituisce anche valori diversi di esposizione rispetto i due formati. „ Beh, buttala via. E' evidente che chi l'ha scritta non ha la minima idea di come funzioni. “ eh si esatto! Quindi giusto per chiarezza, come si espone un medio formato? Cercherò di non affidarmi a fonti poco "ufficiali", ho acquistato da tempo i libri di Ansel Adams e sono in attesa che arrivino a casa per potermi documentare! „ Come qualunque altro formato, dall'aps 24x18mm al banco ottico 250x200mm. Per chiudere con questi dubbi che non dovrebbero esistere: sugli esposimetri (quelli veri, non le applicazioni di dubbia fattura) NON c'è alcuna impostazione riguardo il formato del supporto sensibile/pellicola/sensore. Solo questo dovrebbe toglierti parecchi dubbi. E per toglierli tutti, lascia perdere, dimentica tutte le equivalenze (80mm su 6x6 è equivalente a tot. mm su formato 135 e simili). Fanno solo ed esclusivamente casino. Il normale su 6x6 è l'80mm, punto. Parti da qui e saprai che un 150mm è un medio tele, un 50mm un grandangolare e un 25-30mm un ultragrandangolare. Riguardo la macchina/sistema da acquistare hai già ricevuto moltissimi validi consigli, aggiungo i miei due cent: EVITA come la peste i cloni sovietici, kiev, moskva e roba simile. La tentazione so che è molto forte perchè i prezzi sono notevolmente più bassi, ma hai altissime probabilità di portarti a casa un mezzo catorcio che dà più rogne che altro. Te lo dico per esperienza (negativa) con una kiev 88. Ci sono quelle ricostruite, ma a prezzi stellari, non ne vale la pena, salta fuori una hasselblad, se vuoi il 6x6. L'altro cent è questo: se il peso e la lentezza operativa non sono un problema e se vuoi sganciarti dal formato quadrato, consiglio Mamiya RB/RZ, che sono 6x7. La uso con estrema soddisfazione da qualche annetto e non posso che parlane in maniera superlativa. |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 11:29
“ EVITA come la peste i cloni sovietici, kiev, moskva e roba simile. La tentazione so che è molto forte perchè i prezzi sono notevolmente più bassi, ma hai altissime probabilità di portarti a casa un mezzo catorcio che dà più rogne che altro. Te lo dico per esperienza (negativa) con una kiev 88. „ confermo, lascia stare tutte le kiev... oltretutto oggi non ha senso portarsi a casa una macchina di scarsa qualità, quando a cifre abbordabili puoi prendere macchine della migliore produzione giapponese di ben altra fattura rispetto alle russe. |
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