RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Scanner negativi e dia 35mm


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Scanner negativi e dia 35mm





avatarsupporter
inviato il 16 Aprile 2020 ore 11:28

Ho visto scatti di 30 anni e più anni fa fatte da uno dei fotografi di scena di Fellini con pellicole 400ASA tirate a 9600 che erano spettacolari. Ovviamente fatte in digitale oggi sarebbero state migliori ma vi assicuro che ALL'EPOCA il manico dello sviluppatore e dello stampatore facevano la differenza. Tali foto le ho viste stampate con ingranditore, non scansionate, il fotografo in questione si rifiuta categoricamente di farlo pur disponendo dei migliori apparati analogico->digitale esistenti e che usa per i lavori che gli commissionano.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 14:38

D'accordissimo nonno Baker.

Io sono nato, fotograficamente parlando, a metà degli anni 60' e so bene di cosa parli.

Ma attenzione, come ho detto, la ns. sensibilità tanti anni fa era diversa.
Sensibilità intesa non come sensibilità (ASA o DIN) della emulsione, ma sensibilità del fotografo / spettatore in sede di osservazione.
Non c'era un metro di paragone (con le cose di oggi) e le cose straordinarie che vedevamo allora, oggi sono forse appena accettabili.
E le foto di scena erano certamente fatte con HASSY o ROLLEI, non certo con le 35mm, che venivano usate solo dai reporter o dai paparazzi ...

All'epoca ho anche io tirato la HPS (così si chiamava se non ricordo male la pellicola più sensibile della ILLFORD) che aveva 600-800 ASA di partenza, a 3.200 ASA (oltre non ho avuto il coraggio di andare), ma la grana era a pallettoni, che più pallettoni non si può ed il contrasto da paura. Un vero BIANCO e NERO, e quasi niente altro ...

E' un pò come con le vetture, come dicevo in precedenza.

Pensiamo alle vetture da gara.

Alla fine degli anni 70 correvo nei rally, con vetture che all'epoca erano abbastanza prestazionali: pesavano intorno agli 800 kg e facevano lo 1/100 in circa 6-7'' o giù di li.
Un prestazione ridicola oggi per le vetture odierne, anche per qualunque vettura sportiva stradale.
Le gomme era 165/50 su cerchi da 15'' (su asfalto), se non ricordo male.

Una dozzina di anni fa dopo una lunghissima pausa ho ripreso il volante in mano, questa volta per la pista, ed allora la mia vettura faceva 11'', ma da 1/200 e 3,5'' da 1/100.
E le gomme (dietro) erano 335/25 su cerchi da 20''.

Un pò più di accelerazione ed un pò più di gomma a terra ...
Lascio perdere le altre questioni per non tediarvi.

Sono cambiate molte cose in 40/50 anni ...

avatarsupporter
inviato il 16 Aprile 2020 ore 14:55

Certamente Tony. Sottoscrivo parola per parola.
Il mio intervento era riferito all'epoca. Se provavo io a tirare una 400 a 9600 alla fine usciva una stampa di una schifezza immonda. Se lo faceva uno bravo, ma davvero bravo, la foto era comunque accettabile. Prima ho usato il termine "straordinarie" per evidenziare che si trattava di risultati impensabili per la stragrande maggioranza dei fotografi. Nessun paragone con i risultati di oggi a ISO alti o altissimi.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 15:04

Sono assolutamente d'accordo con Te.

D'altronde noi veci, saremo sensibili al COVID-19, ma ci capiamo eccome!

Un abbraccio.

Tony

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 15:11

Paolo, se è pur vero che la risoluzione (intesa come numero di pixel) di una digitale resta invariata all'aumentare degli ISO altrettanto non si può dire della definizione e nitidezza che, analogamente alla pellicola (sebbene in misura molto ma molto minore) degrada all'aumentare degli ISO con il rusultato che una foto a 12mila o 25mila ISO non avrà lo stesso dettaglio della stessa foto a a 100 ISO.
Ovviamente come già detto sono sensibilità che la pellicola neanche si sogna e per quello dove può arrivare anche la pellicola (diciamo 3200 ISO, 6400 a esagerare) la differenza a favore del digitale è impietosa.




Si Diego, è ovvio che all'aumentare della sensibilità anche col digitale si ha comuqnue una certa perdita di qualità, questo è pacifico, ma avremo un aumento del rumore ma non un tracollo della nitidezza!
E poi, diciamocelo, io non parlo di 12800/25600 ASA, che sono sensibilità impossibili con la pellicola, ma alla fine anche 400 ASA sono un limite insormontabile.

L'altro ieri sera mi sono proiettato una delle mie tante dissolvenze incrociate che ho sempre pronte all'uso e, fra le 160 diapositive che mi sono passate sotto gli occhi c'è stato un cambio, in particolare, che mi ha molto colpito fra una Velvia 50 in uscita e una Provia 400 H in entrata e poi fra questa in uscita e la dia successiva in entrata, sempre Velvia 50 chiaramente... e che devo dirti... la Provia 400 H è l'ultima evoluzione nel campo delle diapositive 400 ASA, e in effetti un RMS 11 (o forse 12 non ricordo) invece dei soliti 14 o 15 è un bel risultato, un gran bel risultato anzi... ma la differenza rispetto alla Velvia 50 era catastrofico non tanto per la grana, che seppur abbastanza evidente è comunque talmente ben distribuito da risultare quasi inavvertibile, quasi inavvertibile, ma la risoluzione... dai... e si parla di 400 ASA!

Se poi penso che alla fine del secolo scorso erano allo studio diapositive 400 ASA con gli stessi valori di RMS e risoluzione della Velvia 100 puoi capire...



avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 15:21

Sensibilità intesa non come sensibilità (ASA o DIN) della emulsione, ma sensibilità del fotografo / spettatore in sede di osservazione.
Non c'era un metro di paragone (con le cose di oggi) e le cose straordinarie che vedevamo allora, oggi sono forse appena accettabili.




Indubbiamente Tony, ma è anche vero che un paragone serio, ossai a effettiva parità di condizioni, fra una stampa a pellicola di oggi e una stampa digitale, ovviamente col digitale nudo e crudo... insomma il j-peg così come esce dalla macchina, insomma così come è stato pensato dai progettisti, nessuno lo ha ancora mai fatto ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 16:20

Il JPG non è il digitale nudo e crudo, quello è il RAW.

Il JPG è l'equivalente delle DIA di un tempo, è il RAW l'equivalente delle negative di un tempo.

Anche ai miei tempi sai, specie in BN perchè il colore è sempre stata una brutta, bruttissima bestia in analogico ..., si facevano miracoli in camera oscura.
Pensa alle foto di CAPA del D-DAY, andate pressoché distrutte durante lo sviluppo in USA ... e comunque in qualche modo guardabili, tenuto conto degli eventi ...

All'epoca si tiravano su le ombre in stampa (con la mano o con palette oscuranti), si aumentava o diminuiva il contrasto cambiando la carta, si aumentava o diminuiva l'acutanza cambiando il condensatore della luce (sull'ingranditore), si cambiavano i parametri di sviluppo e tutto il resto per fare le cose più varie che - oggi - si fanno con un click o spostando un cursore, senza sporcarsi le mani e buttare via montagne di carta da stampa ...
E poi nessuna stampa era uguale all'altra, a meno che tu non le facessi tutte nello stesso momento, una dietro l'altra, ed a meno che i bagni non diventassero esausti o la temperatura ambientale non cambiasse ...
Insomma era la sagra dell'improvvisazione, della sensibilità dell'uomo, e della vera manualità nel gestire il processo negativo, sviluppo, proiezione, sviluppo e stampa ...

Non è vero, peraltro, PAOLO che il confronto che Tu dici non è mai stato fatto.

E' stato fatto moltissime volte e con risultati, credo Tu sia d'accordo, raccapriccianti confrontando pellicola e sensori di pari dimensione.

Se poi da 24X36 digitale passi al 6X9 analogico, allora il confronto ci sta, se non sali oltre i 200 ISO e rigorosamente in BN ...

E questo, credo lo sappiamo tutti, salvo forse qualche forum di talebani analogici che professano a spron battuto la assoluta superiorità della pellicola sul digitale ...

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 16:42

Francamente Tony io tutti i confronti che ho visto fra chimico e digitale li ho sempre visti col chimico scansionato...
Un confronto fra due stampe, identiche per dimensioni, inquadratura, soggetto, tempo, diaframma, obiettivo di ripresa, insomma due stampe perfettamente uguali e dove l'unica differenza sia che una è stata ottenuta seguendo punto per punto la filiera chimica e l'altra seguendo, con la stessa puntigliosa precisione, la filiera digitale non l'ho ancora visto... e ti confesso che mi piacerebbe vederlo.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 16:49

Oh, intendiamoci, a me non me ne frega niente della diatriba chimico/digitale, visto che io proietto una cosa del genere è anni luce distante dalla mia fruizione di una fotografia, però la curiosità resta...

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 17:30

Si Diego, è ovvio che all'aumentare della sensibilità anche col digitale si ha comuqnue una certa perdita di qualità, questo è pacifico, ma avremo un aumento del rumore ma non un tracollo della nitidezza!

No, no, anche la nitidezza cala.

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 18:37

Le diapo però nessuno ci poteva mettere mano una volta scattate le proiettavi così se avevi sbagliato lo scatto era perso.
Siccome poi in un rullino di scatti non ne avevi migliaia come ora di foto ne facevo una o al massimo due, quindi ancora più possibilità di avere solo una foto sbagliata invece di scegliere la migliore tra 10 o 15.
In piu oggi ogni scatto ha la possibilità di essere sistemato più o meno a seconda dei gusti ma molte fotografie sono molto migliorate in pp e anche questo fa una parte grande della differenza oltre alla grana al contrasto e alla sensibilità...della pellicola.... e onestà /abilità del fotografo.
Ciao Stefano

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 18:49

Appena il mio amico stampatore (io oramai non ci penso nemmeno a stampare in analogico, sviluppare si, ma stampare non se ne parla) torna a potersi muovere post COVID-19, voglio proprio fare una prova su stativo con le migliori analogiche d'epoca (HASSY, FUJI 6X9 e LEICA in 35mm) per vedere cosa succede in confronto alle digitali da 42 MPX.

Facendo l'intera filiera analogica da una parte (in BN) e in digital (sempre in BN) dall'altra.

A colori la vedo duretta, salvo usare le DIA, perchè non so se il mio amico stampa anche a colori.
Sviluppa si, ma non so se stampa ...
Il problema è sempre quello della termostatazione ...

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 19:09

Una sfida avvincente. Come cd contro vinile.
Su che formato di stampa?
Tienici informati.

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2020 ore 0:32

30X40

Personalmente non stampo mai più piccolo

avatarsenior
inviato il 17 Aprile 2020 ore 8:45

In ogni caso Tony è inutile che metti in mezzo dei formati diversi, limitati a provare le differenze nell'ambito del solo formato Leica.
Però mi raccomando: a logica parità di obiettivo e sensibilità, inutile aggiungere 100 ASA perché è l'unica sensibilità dove il chimico può ancora dire la sua, stavolta sulla Minolta adopera l'Ektar 100...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me