user120016 | inviato il 22 Marzo 2020 ore 20:53
Per quello che riesco a vedere io, questa seconda ipotesi mi convince molto di più. Ma come giustamente scrivi, non ci sono dati riproducibili a sostenerlo. Ad ogni modo, sono di bocca buona, per cui mi accontento anche di pellicole meno performanti |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 10:32
Io adoro pellicole in bn. Adoro le agfa apx400, mi piacciono le.fomapan (che queste sono come risoluzione sulle 100lppm)... Colore per ora sono ancora in digitale. Devo perfezionare il mio flow.. e cambiare scanner.. o prendermi una jobo... |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 13:44
Qualcuno ha mai provato una stampa a contatto su carta 8x10 e scannerizzato ? |
user120016 | inviato il 23 Marzo 2020 ore 15:45
Parli della scansione della pellicola o della stampa? Scansioni di lastre ne ho diverse. Le stampe in genere non le scansiono |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 17:06
no scansioni stampe di 8x 10 Grazie Domenico |
user120016 | inviato il 23 Marzo 2020 ore 17:29
Posso provare a scansionare qualcosa appena riesco |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 18:23
Grazieee |
user120016 | inviato il 23 Marzo 2020 ore 19:14
Ed il digitale che vince, secondo te... cosa vince? Non sapevo che la fotografia fosse uno sport competitivo Provo a tradurre diversamente il mio pensiero. Gli assertori della superiorità di una tecnologia rispetto ad un'altra, sono davvero convinti che la gente scelga cosa usare in base a questi famigerati MTF? O piuttosto si sceglie il digitale perché non tutti hanno spazio, tempo, voglia e competenze per gestire un workflow analogico? Per me la resa qualitativa è l'ultimo dei parametri che fanno scartare la pellicola a favore del digitale |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 19:16
lo dicevo io che si creavano le basi per ottime discussioni |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 19:30
@Domenico Mancuso Beh, il digitale ha vinto, in ogni possibile declinazione e sfumatura. Vince perché a parità di formato offre tipo il doppio del dettaglio e anche di più. Vince perché costa meno. Vince perché occupa meno spazio e pesa molto meno. Vince perché operativamente permette di arrivare al risultato in tempi molto più brevi. Vince (a mani basse) sulla colorimetria. In digitale puoi fare riproduzioni molto più fedeli. E infatti il digitale è oggi il mezzo assai preponderante in ogni ambito, sia amatoriale che professionistico. Quindi, sì.. ha vinto e di brutto. Come l'automobile ha vinto sul cavallo. Il che non significa che si odi i cavalli o che vadano sterminati. Ci sarà sempre chi vorrà farsi una cavalcata per il puro piacere di montare in sella; ma nessuno viaggia più a cavallo o in carrozza. Ci sarà pure una ragione, no? |
user120016 | inviato il 23 Marzo 2020 ore 20:12
Sì, va bene, io la vedo in maniera diametralmente opposta ma non ho alcun interesse a contraddirti dal momento che non vendo alcun prodotto analogico e non guadagno con la fotografia, anzi... e pertanto non devo fare spot a favore dell'uno o dell'altro sistema, stile televendita. Però avevo fatto una domanda. Usi più volte il termine "vince", parlando di due mezzi espressivi che sottendono alla stessa arte figurativa, per cui chi stabilisce che sia una gara? E soprattutto cosa c'è in palio? L'adesione ed il consenso della massa di fotografi, aspiranti fotografi e pseudo fotografi? Perché se così fosse, sono felice di stare tra i perdenti |
| inviato il 23 Marzo 2020 ore 21:00
@Domenico Mancuso Mi dispiace leggere parole così velenose Ma credo tu abbia travisato, sia le mie parole che le mie intenzioni. Sarà questione di vocabolario; ho usato la parola "vince" perché 5000 è maggiore di 2304. Possiamo usare parole diverse, ma la matematica sempre e comunque quello dirà in sostanza. Il mio intervento era pertinente al topic e proponevo un metodo più semplice e chiaro per poter fare dei paragoni tra digitale e pellicola. E credimi, non ho interessi particolari a fare propaganda per il digitale a dispetto della pellicola. Anche perché il mondo della fotografia ha già visto il digitale prevalere da molto tempo e io in tutto questo non conto veramente nulla. Non è una questione di mezzo espressivo o essere dei perdenti; non penso assolutamente che chi usa la pellicola sia un perdente. Anche perché il mio sogno sarebbe quello di farmi gli Stati Uniti del nord e Canada con banco ottico e lastre BN; non sai quanto mi dispiaccia aver iniziato a interessarmi di fotografia solo con il digitale. Quando parlo di argomenti tecnici faccio il tecnico; che mi riesce molto meglio piuttosto che fare il venditore. Purtroppo o per fortuna. |
user120016 | inviato il 24 Marzo 2020 ore 0:13
Mi spiace se ti ho offeso perché non era affatto mia intenzione. E se così è stato, ti chiedo scusa. Provo a rimodulare il mio pensiero in maniera meno aggressiva. A mio avviso (ed è quello che ho scritto dal mio primo intervento in questo thread) ci sono due concetti fuorvianti in partenza: il primo, voler confrontare sempre ed a tutti i costi l'analogico con il digitale ed il secondo quello di ridurre il tutto a calcoli matematici, linee per millimetro, grafici e schemi per poter assumere la supremazia di una tecnologia sull'altra. Sinceramente su cosa sia più risoluto, nitido, dettagliato penso di avere le idee abbastanza chiare e non a caso, ho mostrato gli esempi di una stessa situazione fotografica declinata dal piccolo formato 24x36 mm, all'8x10', passando per il medio formato. Ma rimanendo sempre nell'ambito analogico, ben consapevole del principio "mele con mele e pere con pere". Poi, che tecnicamente siano possibili altri confronti e che i numeri parlino a favore dei sensori ne prendo atto ma non mi cambia il punto di vista. E non solo per il fatto di esser nato con la camera oscura ma soprattutto perché, pur riconoscendo le comodità e le potenzialità di una nuova tecnologia (tant'è che la transumanza dalla pellicola al sensore è sotto gli occhi di tutti) l'emozione che ancora oggi, dopo 30 e più anni mi dà scattare con i miei rulli e le mie lastre e stampare le mie foto chimicamente, non la troverei nell'inserire una scheda nel PC e guardare a monitor. E se togliessimo alla fotografia amatoriale la componente emozionale, ci priveremmo di una buona fetta del piacere di fotografare. Spero di esser stato un po' più esaustivo e meno velenoso. P.s. Il viaggio fotografico di cui parli te lo consiglio vivamente. Ho fatto lo Yosemite con banco ottico e lastre BW e con una Mamiya C330 biottica e rulli colore invertibili. Credo fosse il 2001 ma ci tornerei anche domani. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 0:34
Ma no, tranquillo, non sono offeso. E' il difetto dei forum essere vittime di fraintendimenti; manca il contatto umano. Certo è arido talvolta parlare solo di calcoli, però è anche l'unico modo di essere oggettivi quando si confrontano le cose, come in questo caso. Poi è anche deformazione professionale; sono un tecnico e mi viene più facile parlare di queste cose. Sarò strano ma una matrice o una funzione hanno il loro fascino per me . Il viaggio negli USA mi piacerebbe molto, ma credo che rimarrà nelle cose da fare nella prossima vita. |
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