| inviato il 16 Marzo 2020 ore 0:05
Grazie della risposta Giovanni! Me ne sto rendendo conto in questi giorni purtroppo. Penso che comprerò il calibratore appena potrò, magari dividendo la spesa con un amico... L'ho comprato consapevole del fatto che non fosse uno schermo fotografico a causa del budget limitato, ma mi sembrava ottimo in funzione del rapporto qualità/prezzo! Pensavo di fare due calibrazioni differenti 1) Una per pubblicare sul web 2) L'altra per la stampa Potrebbe essere un buon compromesso fare così... |
| inviato il 16 Marzo 2020 ore 0:15
Comunque vorrei precisare una cosa in riferimento a quanto chiesto all'inizio della discussione. In questi giorni mi sono informato molto per cercare di capire meglio il discorso del profilo NTSC e ho capito questo. Il formato è stato introdotto nel '53 (?) e ad oggi non viene più utilizzato perchè è un formato datato. Nonostante questo esso viene preso ancora come riferimento a causa della sua "ampiezza" di sfumature di colori. Esso infatti si presenta come il più ampio profilo colore creato. L'ordine è questo: NTSC > Adobe RGB > sRGB Infatti a seguito di ciò viene spesso usata la notazione in percentuale del NTSC. In poche parole: - 72% NTSC significa che è stato preso solo il 72% dello spazio NTSC e tale percentuale corrisponde a circa il 100% dello spazio sRGB. - 85% NTSC (non sono sicuro sul valore numerico preciso) significa che è stato preso solo l'85% dello spazio NTSC e tale percentuale corrisponde a circa il 100% dello spazio Adobe RGB. I moderni monitor anche se fanno riferimento al NTSC non usano propriamente quel profilo colore, ma lo usano come paragone. Correggetemi se sbaglio. |
| inviato il 16 Marzo 2020 ore 1:26
@Biberon... “ si il setup dovrebbe istallarti tutto...cerca nel menù tra le applicazioni di displaycall se hai anche le altre applicazioni.... „ ...risolto il problema della "C" mancante. Dopo mille prove ho scoperto che l'applicazione "DisplayCAL-3.8.9.3-Setup" aveva nelle sue cartelle l'applicazione "DisplayCAL-apply-profiles-launcher" che però non sortiva nessun effetto. Alla fine ho scaricato la .zip e li c'era anche l'applicazione "DisplayCAL-apply-profiles" che non so perchè mancava nel primo setup. L'ho solo copiata nella cartella di DisplayCAL ed ora tutto funziona. |
| inviato il 16 Marzo 2020 ore 9:32
“ Non so se l'avete già detto, ma vorrei chiedervi, se ho un profilo di calibrazione icc, questo file come è dove lo devo caricare in Windows 10? Grazie „ Ho inserito in quell'articolo l'indirizzo della cartella di windows dei profili Buon lunedì a tutti! |
| inviato il 16 Marzo 2020 ore 16:19
“ Biberon... “ si il setup dovrebbe istallarti tutto...cerca nel menù tra le applicazioni di displaycall se hai anche le altre applicazioni.... ? ...risolto il problema della "C" mancante. Dopo mille prove ho scoperto che l'applicazione "DisplayCAL-3.8.9.3-Setup" aveva nelle sue cartelle l'applicazione "DisplayCAL-apply-profiles-launcher" che però non sortiva nessun effetto. Alla fine ho scaricato la .zip e li c'era anche l'applicazione "DisplayCAL-apply-profiles" che non so perchè mancava nel primo setup. L'ho solo copiata nella cartella di DisplayCAL ed ora tutto funziona. „ fa piacere che hai risolto!!! |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 11:27
Ciao! Riesumo il thread perché volevo approfondire meglio la domanda che ha posto Maurone a inizio thread: “ Ad oggi ha senso lavorare in Adobe RGB se intanto le foto vengono visualizzate e stampate da dispositivi che leggono il formato sRGB? „ Io ho uno schermo che copre sRGB (Benq BL2420PT) che calibro e profilo regolarmente. Il mio flusso (amatoriale, in genere foto di viaggi/montagna e un po' di street) è in genere il seguente: 1) Post e conversione da RAW sempre in Lightroom 2) Saltuarie correzioni con Photoshop (nel caso uso TIFF in Prophoto) 3) Salvataggio finale in JPG a piena risoluzione per conservarle 4) Alcune stampe in genere 13x18/A4 domestici. Stampante non pro, non posso disattivare la gestione colore da driver della stampante per farla gestire a PS. 4b) Da un service online di buona qualità (di cui ho i profili per eventuale softproof/oppure direttamente sRGB per le foto ricordo) 5) Numerose pubblicazioni online (Instagram/Juza) per cui esporto un JPG ridotto. 6) Visualizzazione anche su TV/altri PC (ad es genitori) Stampa Se stampo a casa, stampo subito dopo averla processata direttamente da PS/LR. Per la problematica segnata sopra della stampante in genere converto in sRGB e poi avvio la stampa. Se stampo da service, in genere faccio 1/2 ordini all'anno. Nota: non conservo i RAW dopo l'export finale. Quesito La domanda è, considerando che il mio monitor copre sRGB, di conseguenza LR/PS comunque faranno rendering sullo spazio monitor per la visualizzazione, ha senso esportare (dopo il passaggio 3, e cmq prima dei 4 e 4b) per la conservazione i JPG in spazio AdobeRGB? Leggendo in giro si trovano pareri molto diversi a riguardo. La mia convinzione attuale è che JPG+sRGB sia l'ottimo per quanto faccio in quanto i dispositivi finali (stampa e visualizzazione) comunque fanno riferimento a questo spazio. Se volessi conservare in AdobeRGB, quale passaggio potrebbe trarne giovamento e quanto? A fronte di una maggior complessità di gestione (avere sempre JPG+AdobeRGB e JPG+sRGB a bassa ris per la condivisione, cosa comunque preferibile per avere una nitidezza specifica per il formato) In ogni caso andrei a salvare una foto in uno spazio diverso rispetto a quello che ho potuto apprezzare con la vista durante il processing (Prophoto renderizzato sullo spazio monitor). Ha senso? Nota2 : non ho a piano di acquistare un monitor AdobeRGB ne una stampante domestica di più alta qualità nel breve/medio periodo. |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 11:46
“ - 72% NTSC significa che è stato preso solo il 72% dello spazio NTSC e tale percentuale corrisponde a circa il 100% dello spazio sRGB. „ Confermo. Spesso i produttori scrivono 72% NTSC per intendere il 100% sRGB. |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 12:23
“ Nota: non conservo i RAW dopo l'export finale. „ Ecco...secondo me questo non si dovrebbe fare o almeno conservare i raw delle foto più belle, che a te piacciono di più, perchè un domani potresti riprenderle e rimetterci mano... |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 20:25
“ la conservazione i JPG in spazio AdobeRGB? „ concetto che non ha alcun senso. il jpg non è un formato da archivio. si archiviano i raw, come una volta si archiviavano i negativi. buttare i raw vuol dire non aver capito cos'è la fotografia digitale. il jpg deve essere generato in conformità alla destinazione. un programma come lightroom è tanto per questo. scatti un raw e produci una foto per il sito web, una per facebbok, una per instagramm, una per juza, una per la stampa (magari meglio il tiff), e così via. una sorgente "non immagine" e tante uscite "immagine" ognuna con le proprie caratteristiche. in genere conviene sempre esportare JPG in sRBG e solo questo perchè tutti i dispositivi del mondo lo digeriscono bene. con gli altri spazi colore c'è sempre qualcosa che può andare storto. lo sviluppo invece è consigliabile farlo in prophoto che è nativo di LR e PS, ma qui il discorso sarebbe lungo. sicuramente sviluppare in sRGB è un assurdo. noi all'associazione facciamo ogni anno un incontro con tecnici di laboratorio per approfondire queste cose, che non sono sempre intuitive. credo che ogni buon corso di fotografia dovrebbe parlare di queste cose, anzi partire da come funziona un sensore. non che la fotografia viva di tecnica, ma le basi .. per destreggiarsi servono. |
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