| inviato il 10 Gennaio 2020 ore 22:37
Guarda io ora ho anche in uso un Nikon Coolscan 5000 che credo sia un riferimento come qualità (è di mia sorella che tra l'altro vorrebbe vendere), ho confrontato gli scatti eseguiti con i miei accrocchi con le scannerizzazioni e alla fine mi piacciono più i miei. Tra l'altro come velocità con il proiettore dia non c'è confronto, avevo pensato addirittura di intelaiare i negativi 24x36...... e cercare un proiettore 6x6 poi mi sono arenato per "stanchezza", c'è da passarci gli inverni a fare ste cose, pechè poi c'è tutto il lavoro successivo.... |
| inviato il 10 Gennaio 2020 ore 22:40
“ (ho un vecchio Durst in soffitta). „ provalo, togli l'obiettivo..... e lo usi come illuminatore |
| inviato il 10 Gennaio 2020 ore 22:45
Chi teme per i parallelismi e perpendicolarità posso solo dire che, a mio parere, sono falsi problemi. Con calma si fotografa un telaietto rettangolare , se è fuori squadra e/o non parallelo o in asse si vede subito, si corregge fino a che non si trova la posizione giusta (la macchina va posizionata su cavalletto ovviamente) e alla fine si scatta senza muovere più nulla Può aiutare anche uno di quei programmi tipo DigiCamControl |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 1:18
@Gian Carlo per i neg è percorribile montarli in telaietti HAMA DSR e fondere i due processi in uno solo, con un diaproiettore unico. Due alogene 50 e 150 W. 3000 K in raw. Sorgenti preferibili a qualsiasi LED. Occorre anche un vetrino opalino 5x5 cm inserito nel diaproiettore. In questo modo il problema dell'illuminazione è risolto alla radice. |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 9:14
“ @Gian Carlo per i neg è percorribile montarli in telaietti HAMA DSR e fondere i due processi in uno solo, con un diaproiettore unico. Due alogene 50 e 150 W. 3000 K in raw. Sorgenti preferibili a qualsiasi LED. Occorre anche un vetrino opalino 5x5 cm inserito nel diaproiettore. In questo modo il problema dell'illuminazione è risolto alla radice. „ mi ero dimenticato..... oltre la lampada alogena da 50w avevo messo anche io due vetri opalini tra lampada e condensatori (fatti tagliare da un vetraio) per abbattere la potenza luminosa che comunque era molta. Ancora meglio sarebbe trovare una lampada da 25w ma non so se è reperibile.... Prima o poi i negativi li intelaio tutti e li fotografo con il proiettore, devo trovare il coraggio ed il tempo |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 9:27
“ Prima o poi i negativi li intelaio tutti e li fotografo con il proiettore „ mmm... non garantisco il risultato, in particolare sulla resa colore come detto qui sopra, io ho uno scanner Canon FS4000US che oggettivamente sulle dia -per me- è molto scarso (in particolare con Velvia e Kodachrome) Tuttavia gestisce in modo ammirevole i negativi (trasformandoli automaticamente in positivi) è solo un po' lento... In sostanza: per la mia esperienza, sui negativi forse è meglio usare uno scanner. |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 9:39
Gli ingranditori esistono ed esistevano sia a luce diffusa che a lucecobdebsata (nonché mista), i primi evidenziavano meno la grana a discapito di unnpo' di nitidezza, viceversa gli altri a fronte di un po' più nitidezza evidenziavano più la grana. Usare un tipo o l"altro era una questione di preferenze e di opportunità in base al tipo di pellicola e soggetto. Anche per gli scanner è così, ad esempio i Flextight dell'Hasselblad (parlo di questi perché sono wuelli che conosco neglio per esperienza diretta) sono disponibili con un sistema di luce più puntiforme (modello X1) o diffusa (modello di punta, l'X5), quest'ultimo evidenzia meno la grana, la polvere e i graffi, e a livello di nitidezza la differenza è pressoché nulla. Quindi non è detto che la luce diffusa non vada bene in assoluto. |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 10:30
@Gian Carlo su eBay trovi a basso costo i telaietti pezzo unico in plastica HAMA DSR. Diventano comodissimi se ti procuri il visore-taglierina HAMA. Sto tentando di riattivarne l'illuminazione (le baby da 1.5V avevano rilasciato l'elettrolita), ma anche senza è un attimo. I telaietti hanno un taglio laterale in cui viene guidato il negativo, con la taglierina tagli a filo. Tutto molto rapido. Un limite potrebbe essere la scarsa planeità che a 1:1 e f/8 non ravviso (magari un po' c'è ). @Gsabbio se non usi ColorPerfect è difficile restituire colori fedeli all'originale, a meno di investire molto tempo in PP. Normalmente sotto ColorPerfect succede il contrario, cioè le dia sono molto più facili da rendere dei color neg. @Diebu come hai già scritto, meglio luce diffusa, alla fine non è questione di evidenziare la grana a tutti i costi... |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 13:27
@Leone esagerato! |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 13:43
Il bello è che ho provato (le riprese) con ottiche e moltiplicatori molto più blasonati e moderni, ma con risultati deludenti |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 13:44
Comunque la scansione per me è soddisfacente, non posso condividere che questo scanner sia scarso con la Velvia |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 13:53
@Leone difatti il consenso in rete è che un flatbed se la cava meglio con le dia che con i neg. Probabilmente è tutta questione di SW. O anche che le dia hanno una dinamica limitata a 5-6 stop |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 15:17
Io mi riferivo solo al mio CanoScan FS4000US, non a scanner piani, passabili ma solo con film grandi, almeno 4.5x6. Il suddetto invece, oltre le diacolor, fa benissimo anche i negativi bianconero. Negativi colore non so in quanto non ne faccio |
| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 15:48
OK |
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