| inviato il 15 Novembre 2019 ore 19:28
Forse il criterio dell' occhio umano ( angolo di campo intorno ai 45 gradi ) potrebbe essere un primo criterio, sempre però collegato al genere/generi fotografici che ci piace praticare. Un 135 o un 200 mm a cosa servono? A fotografare un primo piano a distanza, mantenendo quindi discrezione, anonimato. E' una sorta di caccia fotografica. Mentre penso che un range di focale che vada da un 24/30 a un 50/85 ( non parlo solo di zoom ) sia quello che trova il massimo di utilizzo. Sempre tenendo conto che certi 'generi' più 'esasperati' possono aver necessità di focali più estreme. |
user39791 | inviato il 15 Novembre 2019 ore 19:40
Io come ho detto più volte ho venduto tutto, se dovessi ricomprare un corredo per street reportage non avrei dubbi su cosa prendere. Un 24 70 2,8 e un 50 1,2. Stop. Per il ritratto posato aggiungerei l'85 1,2. Altri generi non fanno per me. |
| inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:02
Filiberto come venduto tutto, non hai più nulla? |
| inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:03
La conversazione di questi giorni mi aiuta molto. Mi trovo molto nei tuoi criteri di scelta, Filiberto. Per cui, con buona pace del portafoglio, rimarrei con quello che ho. Inoltre il 100f2 mi piace molto per la sua portabilità e non credo che salirò di lunghezza focale . Ecco, forse effettivamente un 50 di qualità mi attira molto. Forse, un giorno, un Talpone... |
user39791 | inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:13
Si Sandro. Quasi due anni fa. Una storia lunga e noiosa. Paolo se hai possibilità di noleggiarlo provalo. Per alcuni è magia per altri un mezzo bidone. |
| inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:26
Ah, sicuro lo proverò prima. Anche perché non tutte le eccellenze rimangono tali in mani poco sicure ( parlo delle mie ). |
user39791 | inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:28
Non per quello Paolo è che in effetti è un'ottica molto particolare. |
| inviato il 15 Novembre 2019 ore 20:33
Io ritengo un 50 di qualità anche il 50/1.8 stm un miracolo della natura. Il 100/2 è indubbiamente un prodotto di qualità come anche il 24 e 35 is e l'85/1.8. Francamente non so se in altri brand siano disponibili tante lenti con un simile rapporto q/p. Mi riprometto di provare un 28/1.8 presto. Le discussioni sul 50L sono infinite, francamente non ho neanche mai capito l'accanimento con cui taluni denigrano questa lente, la veemenza che ci mettono. Come se coloro che la amano fossero tutti un branco di co** che, chissà perchè, si intestardiscono a difendere una ciofeca. È qui che si apre una grande discussione, mi domando uno che guarda una foto cosa veda. Si guarda una immagine nella sua complessità, si cerca di comprendere cosa si prova nel guardarla, emozione, indifferenza, banalità, poi magari si vanno anche a vedere dei particolari ma solo in un secondo momento. Così si riesce a comprendere la "magia" che altrimenti sembra una specie di insulto, una invenzione di un branco di co**. Un altro approccio va invece a rovescio, si guardano prima i particolari, la maf, le ac, i bordi, come se stessi sempre facendo i test tipo dxo con le focus chart attaccate al muro. Tanto pesante è questo approccio che quasi si dimentica la fotografia, cosa voleva raccontare e come lo voleva raccontare. Difficilissimo dialogare a volte quando gli approcci sono così distanti, quando la lingua che si parla è incomprensibile. Basterebbe studiare un pò di lingue così almeno ci si capisce poi ognuno può anche restare del suo parere. Io non penso male di chi preferisce lenti sempre più corrette e guarda prima la nitidezza e poi la foto, è solo uno che cerca cose diverse da quelle che cerco io. |
| inviato il 15 Novembre 2019 ore 23:01
È vero, gli approcci sono molto diversi: cultura, storia personale, temperamento. Credo che siano questi fattori a determinare le scelte in fatto di obiettivi. Ma credo anche che parlarne aiuti molto a capirsi e a capire meglio le proprie esigenze. |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 1:40
Ricordo sempre un vecchio amico appassionato di hi-fi che diceva sempre: quando cominci a dire spesso "senti come si sente bene" e mai "senti che bella musica" sei fregato. |
user39791 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 9:19
Il fatto è che non sento più la musica. Dopo due anni di inattività ho provato a fare un paio di uscite col la 100d ma mi si è spento il fuoco sacro. |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 9:41
Filiberto niente musica niente foto, ma che te succede? Dai magari la fiamma si riaccenderà |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 9:42
Il fuoco va custodito. L' ispirazione, senza l' esercizio, si spegne. Però la cosa non è così schematica. Per anni e anni ho scritto versi, pubblicato 4 libri ( non a mie spese, ma frutto di premi letterari), vinto premi anche importanti. 10 anni fa non ho saputo scrivere più una riga: sono sempre io, ma forse è cambiato il mio linguaggio nel percepire e narrare la realtà. In parte è diventato quello delle immagini fotografiche, di cui però sono molto meno padrone della 'sintassi'. Insomma, secondo me l' esercizio tiene viva l' ispirazione. Ma se questa si esaurisce davvero, non c'è molto da fare. |
| inviato il 16 Novembre 2019 ore 9:44
Belle parole Paolo, e complimenti per i libri pubblicati |
user39791 | inviato il 16 Novembre 2019 ore 9:45
La musica la sento avevo preso il discorso di Peppe per spiegare il mio momento con la fotografia praticata. Parlarne mi piace ancora molto, come vedere il lavoro degli altri se merita. |
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