| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:28
Scherzi a parte. Capisco il desiderio di originalità, lo stile o come lo si voglia chiamare. Ma sul passare oltre, non sono d'accordo. C'è il momento per lo scatto già fatto ed il momento per la ricerca. Per me hanno entrambe, la stessa dignità. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:31
Certo hanno assolutamente la stessa dignità ma ovviamente valore diverso per che l'osservatore |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:32
“ C'è il momento per lo scatto già fatto ed il momento per la ricerca. Per me hanno entrambe, la stessa dignità. „ Non è questione di dignità, ma di consapevolezza. Sapere cosa si sta facendo, perché lo si sta facendo. Anche le foto delle vacanze hanno dignità nel loro contesto. Ciò non toglie che se non conosci bene l'attrezzatura che usi stai lasciando al caso una parte del tuo risultato. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:35
Ma che vuol dire conoscere l'attrezzatura? Quello lo impari in mezza giornata. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:37
“ Ma che vuol dire conoscere l'attrezzatura? Quello lo impari in mezza giornata. „ Vuol dire sapere come risponde una fotocamera o un obbiettivo in tutte le possibili situazioni per poterli sfruttare a tuo vantaggio o per evitare un errore. Se ci volevano anni per un'analogica con molte meno funzioni, dubito che si possa ridurre l'esperienza delle digitali a mezza giornata. Non significa aver letto il manuale, ma aver usato l'attrezzatura a trecentossessanta gradi, averla spremuta fino al limite. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:39
Mi sa che la fai un po' troppo difficile... La difficoltà vera è tirare fuori quello che hai dentro. Tutto il resto è noia. Ehm facile. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:44
La fotografia infatti è difficile Come tiri fuori quello che hai dentro se non padroneggi il mezzo che ti permette di farlo? |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:51
Il mezzo che devi padroneggiare è il cervello...ed il cuore. Il resto viene da sé... |
user19933 | inviato il 30 Ottobre 2019 ore 21:57
Nelle fotografia, ma anche fuori dalla fotografia, la tendenza a “surfare” sopra le cose senza approfondirle a fondo è un po' figlia dei tempi e, non a caso, ci sono parecchi studi interdisciplinari in questo senso già dagli anni 2000. Pare che le nuove generazioni facciano sempre più fatica a leggere un saggio dal principio alla fine, o persino guardare un film molto lungo (preferiscono, invece, le serie tv, fatte di molti brevi episodi). Eccetera eccetera. Lo dico perché sono convinto che una certa “superficialità” e ricerca/bisogno di “immediatezza” non sia soltanto sinonimo di pigrizia ad approfondire ma sia proprio, almeno in parte, dovuta ad un nuovo modo di approcciarsi alle cose, fotografia compresa. |
user177356 | inviato il 30 Ottobre 2019 ore 22:01
Maserc, io di recente sono tornato quattro volte nello stesso identico posto (svegliandomi alle cinque, ed ero in vacanza) prima di realizzare lo scatto che volevo. Era la prima volta che usavo l'AEB in una certa situazione di luce, e mi ci è voluto per individuare i parametri ottimali (numero di scatti, ampiezza del passo, etc.). Ho dovuto postrprodurre una dozzina di serie di scatti prima di capire bene come reagiva la mia attrezzatura in quella situazione, e ti assicuro di HDR ormai ne ho fatte parecchie, per cui la tecnica di base e il software lo conosco benino. La prossima volta ci metterò cinque minuti. Ma se cambio attrezzatura, non è detto che non debba ricominciare da zero. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 22:21
Mah, io credo che si potrebbe tentare di trovare una sintesi. Maserc dice che imparare a usare l'attrezzatura è cosa breve: molti qui, che conoscono tante cose, sanno che almeno un paio di mostri sacri storici la pensano esattamente allo stesso modo. Secondo uno, letteralmente, "la tecnica si impara in un'ora, col manuale fornito solitamente con la fotocamera". Certamente è un'iperbole. Ma sensata, come è sensato quel che dice Maserc se contestualizzato. Ma l'errore che fai tu Maserc, è non contestualizzare alla rovescia. E credo che se non accetti l'idea che la fotografia fotocopiata non ha valore (anche quand'abbia dignità, nessuno dice il contrario) il ragionamento non evolve. Perché allora, se Strand e mio cugino hanno pari dignità (fotografica), allora tutta la fotografia non ha valore, se ci pensi. Tu chiedi se io voglio passare alla storia: no, io credo di avere il senso dei "cortili" Quindi separo il piano personale dall'osservazione del mondo fotografia. E se non facciamo questo, se in un discorso generale tentiamo di difendere questa o quella posizione personale, difficilmente potremo farlo con lucidità sufficiente, comunque la si pensi. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 22:36
E così, quasi paradossalmente*, finiamo ad affermare che tecnica e attrezzatura sono importanti tanto quanto le idee, purché le prime non siano esasperate alla tecnocrazia e considerate un'alternativa alle idee, ma solo un mezzo per poterle esprimere. *Ma in realtà non troppo, visto che io proprio questo ho letto nel messaggio di Weston. |
user177356 | inviato il 30 Ottobre 2019 ore 22:45
Maserc mi informa di essere stato bannato dalla discussione, il che mi sembra controproducente perché i suoi interventi (sia pur lapidari al limite dell'indisponenza) hanno stimolato Francesco e altri a sviluppare meglio il proprio pensiero. La questione non è l'importanza (o perfino la necessità) dell'attrezzatura, ma la capacità di padroneggiarla e trarre il 100% (o una percentuale sufficientemente vicina) di quello che può dare. A me appare evidente che anche dal punto di vista meramente tecnico, molti di noi (io per primo, sia ben chiaro) utilizzino macchine ed obiettivi al di sotto delle loro possibilità. |
user68000 | inviato il 30 Ottobre 2019 ore 23:00
padroneggiare l'attrezzatura... non è solo un problema nella fotografia già solo i programmi che uso per lavorare li conosco al 50% delle loro possibilità quando va bene le attrezzature fotografiche molto meno e infatti ora, a parte ancora un OB che ho in mente ma costa troppo, intendo spremere quel che ho, che è già tanto e "pensare" la foto prima di farla è diventato il mio obiettivo non sempre ovvio: la foto ricordo e documentativa rimane, ma ogni tanto cerco di pensarla prima di farla; per es. oggi ho notato che i petali dell'ortensia sfioriti rivelano una trama interessantissima, come un merletto, quindi ottimo soggetto da macro |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 23:44
Puoi usare quello che ti pare. Macchina esoterica, 15 obiettivi da paura, post produzione con Apple Mac pro, monitor 10k... Ma che mi devi far vedere? Hai avuto l'idea, l'estro? Hai colto l'occasione unica? I lucchetti a Ponte Milvio come li fai sono sempre quelli. E hanno stancato. |
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