| inviato il 24 Agosto 2019 ore 8:38
"..e mi dice che mettendo a fuoco qualsiasi oggetto a 1.22 mt dal sensore della mia macchina Marziana ho a fuoco da 0.61cm a 1.22 mt fino a infinito" Il solito errore del novellino: ma a fuoco ce l'hai SU QUALE DIMENSIONE DI STAMPA? Se non decidi prima quella, son solo tutte chiacchiere ignoranti. Se hai un occhio medio e guardi le foto normalmente, a 25 - 30 cm, se una foto fatta con i conti la stampi grande come un francobollo, 2 cm X 3 cm, il fuoco molto sicuramente ce l'hai su tutta la fotografia, ma se la stessa fotografia la stampi grande 2 m X 3 m il fuoco con elevatissima probabilità NON ce l'hai su tutta l'immagine. Le marche di PdC incise sulle ottiche buone, ai vari diaframmi, son valide solo per il formato A4, da ricordare. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:01
@ Valgrassi Leggero' con calma entrambi gli articoli che hai gia' linkato.... |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:15
Valgrassi ma per una foto così: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3275188&l=it Mettere fuoco ad infinito, o a 10 metri per dire, cambia veramente qualcosa nella resa dei dettagli dei piani lontani? Ho provato a scaricare un programma per la lettura degli EXIF ma nel campo Subject Distance Range ho Unknown. La prossima volta che vado a camminare farò qualche prova, mettendo a fuoco come faccio io di solito confrontato ad infinito. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:24
Con sony a7riii e vari obiettivi MF con adattatori, ho notato che le distanze riportate sul barilotto non corrispondono alle distanze reali. Mi spiego meglio, con il voitglander 10 e adattatore LM-sony per mettere a fuoco delle montagne a varie centinaia di metri da me, il barilotto riportava come distanza addirittura 0.8 m. La cosa mi ha meravigliato assai, ma me la sono spiegata pensando che probabilmente gli adattatori non sono precisi e quindi il tiraggio va a farsi friggere. Se qualcuno ha una spiegazione diversa, mi farebbe piacere conoscerla. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:36
Dice Valgrassi: “ Prendiamo un 28mm. Se chiudi a f/4 avrai 28/4=7mm. Riferisciti ai dettagli che ti stanno a cuore: sono più grandi di 7mm? Se sì, metti a fuoco a infinito con f/4 e sei a posto. „ OK. Ma se metto a fuoco all'infinito e i "dettagli che mi stanno a cuore" si trovano a 20 cm. o 200 cm. da me, cambierà pure qualcosa nella loro nitidezza....? Ho appena scaricato il pdf di Merklinger e sono a metà del cap. 5. Fin qui nelle sue formule ci sono anche i parametri della distanza del soggetto e della distanza di messa a fuoco. Quando arriverò alla fine, scoprirò come si arriva alla semplificazione che elimini ogni riferimento alla distanza.... un po' come nei gialli... la soluzione si scopre alla fine... |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:56
Il punto é: sí cambia (quello che é a infinito é più nitido di quello che é vicino a te), ma a prescindere da questo, nella peggiore delle ipotesi, in qualsiasi area del fotogramma, sará adeguatamente risolto tutto ciò che in millimetri ha dimensioni pari o superiori a LUNGHEZZA FOCALE (F) / APERTURA (f). Quindi di fatto se chiudi adeguatamente il diaframma non riuscirai a percepire le differenze di nitidezza tra infinito e ciò che sta vicino a infinito e il primo piano. 8mm f8 messo a fuoco a infinito risolve nella peggiore delle ipotesi in qualunque area del fotogramma qualsiasi cosa sia pari o più grande di 8/8 = 1mm. Non male no? |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 10:04
mi pare di capire che un metodo non sostituisca l'altro, ma che in caso di oggetti particolarmente vicini (al netto della diffrazione) con merklinger dovrebbe aumentare la loro nitidezza. immagino che su aps-c si faccia sempre riferimento alla lunghezza focale reale, e non l'equivalente in ff, corretto? inoltre, sugli ultra wide l'infinito casca spesso poco dopo 1-2 mt. in quel caso cosa diventa, metodo dell'ipermerklinger? |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 10:14
Ecco l'ha detto... (Merklinger). Pag. 29 “ When a lens is focused at infinity, the disk-of-confusion will be of constant diameter, regardless of the distance to the object. The diameter of the disk-of-confusion, S, will be equal to d, the working diameter of the lens, at all object distances. „ Spero mi spieghi perché... |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 11:52
@Valgrassi Comunque in effetti usando la formula della fig. 11 di pag. 28, se D è uguale a infinito, tutto si riduce a f/N. Almeno matematicamente. Proverò... È che istintivamente è difficile accettare che la distanza camera-soggetto non abbia un'influenza anche con il fuoco all'infinito.... |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 13:03
@Ale Z SIGMA dp2m 30mm @f/16, cioè 30/16 ~2mm confrontata con Sony A7R con Micro AF Nikkor 60mm a f/32, cioè 60/32 ~2mm, distanza dai tralci sui 125cm:
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| inviato il 24 Agosto 2019 ore 13:35
valgrassi: più la focale è corta più non vedo differenze con l'iper. più il grandangolo è spinto, prima bisogna focheggiare a infinito.. o mi perdo qualcosa? samyang 12mm, scala distanze passa da 1mt a infinito. elemento più vicino inquadrato a 3mt. maf andrebbe impostata su infinito, diaframma a 5.6, posso aprossimare la PDC tramite calcolo dell'iper o immaginare cosa risulterà nitido tramite merklinger, ma la maf quella rimane, risultato finale anche |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 13:50
@Gma la differenza secca con l'iperfocale la vedi se su una montagna/collina hai una serie di case/capanne oppure croci e tralicci. Il valore F/(f/) va preso alla lettera: è la dimensione della immagine oggetto. Se in distanza non hai niente di così piccolo ti va bene anche l'iperfocale. Merklinger successivamente ha suggerito che (pütóst che minga) fosse consigliabile focheggiare sull'oggetto più lontano e dà anche i riscontri aritmetici. Ho usato il Micro Nikkor perché chiude a f/32 (lì la diffrazione picchia), con un cinquantino standard era più dura l'equivalenza. Però fino a f/16 ho scoperto che con obiettivi top la diffrazione è accettabile (perché a f/16 un obiettivo top ha poche aberrazioni residue), si parla di fissi. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 14:49
 Tamron Macro VC 90mm @2.8 e @f/32. Nel valutare a diaframma chiuso, non dimenticare la diffrazione, croce e delizia Merklinger:fconfuso 90/2.8 ~ 32mm 90/32 ~ 2.8mm. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 14:51
@Valgrassi Grazie per il doppio esempio. Se non sbaglio in quella in basso (f/32 ?) le venature delle foglie (~2 mm. ?) sembrano più nitide. Comunque una parte interessante del paper di Merklinger è quella che smonta il concetto di fuori fuoco accettabile all'infinito, usando l'iperfocale. |
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