| inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:48
Diciamo che in generale per camminata 7-800mt di dislivello 10-12Km 1.5 ore andare e 1.5 ore tornare: Garmin ST64 GPS Gerber Militare Gerber Pietra fuocaia Medical pouch (con coperta termica). Petzl Frontale Crema solare 50 (sono pelato) Borraccia da 1.5l super lite Panino con la mortadazza da bruciore di stomaco assicurato Sony A7RIII Tamron 17-28 f2.8 Filtro PL più DN64 DN1000 DN100K Dipende da dove vado e aggiungo a quello sopra Tamron 28-75 f2.8 Sony 70-200 GM (raramente) Treppiedi MTPIXIEVO-BK se voglio stare leggerissimo Panno Penna per lenti Zaino dipende ho un po' di tutto |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 18:17
“ Salire sul Cevedale o sul Gran Zebrù, solo alcuni percorsi dove trovi qualche gruppetto di persone a ferragosto e di certo non tanti posti di ristoro dove comperare formaggi e quadretti. „ Oggettivamente... seguendo i tuoi criteri, il Cevedale non è esattamente una gita per pochi, ma una divertente gita da merenderos affollatissima in questa stagione, con tre rifugi a un'ora e mezza di distanza l'uno dall'altro... Per contro, il Gran Zebrù a ferragosto, secondo i MIEI criteri, è una difficile salita molto pericolosa (sono stato in zona 3 giorni fa). Molto più seriamente e per rimanere in tema: il Cevedale con i suoi 3769m richiede buona acclimatazione ma i suoi 1600 metri di dislivello (partendo dal rif. dei Forni, seguendo per la Pizzini e poi dal Casati fino alla cima), avendo un buon allenamento sono anche fattibili senza pernottare in rifugio. L'assenza di grosse difficoltà tecniche (quota e lunghezza a parte e considerando la progressione su ghiaccio) consente -mi consente- di portare anche una FF con un 12-24 più la RX100 (12-24 perché ci sono panorami vastissimi). Va detto che la cima non è più facilmente accessibile come un tempo, e ad agosto presenta tratti di ghiaccio grigio. Altra storia il Gran Zebrù: in questo agosto è diventato una piramide di sfasciumi grigi e inconsistenti che ricoprono il ghiaccio nero e che non sostengono nemmeno indossando i ramponi, perché il permafrost non c'è più. Salirlo ora -agosto 2019- presenta consistenti pericoli oggettivi. L'ho fatto 4 volte e 2 di queste salendo direttamente dalla macchina, ma ora non lo rifarei nemmeno se mi pagassero. Se... dovessi salirlo, giocherei sulla massima leggerezza e porterei la RX100 (le altre 4 volte avevo portato la OM2 con un 21, prima, e la F3 con un 24-50, poi). Comunque: astenetevi da questa cima, se dovete salirla fatelo in giugno. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 18:46
“ Altra storia il Gran Zebrù: in questo agosto è diventato una piramide di sfasciumi grigi e inconsistenti che ricoprono il ghiaccio nero e che non sostengono nemmeno indossando i ramponi, perché il permafrost non c'è più. „ Che casino 'sto clima... |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 19:58
"Panino con la mortadazza" ...questo è obbligatorio in ogni escursione! Io da quando è nato mio figlio porto un olympus omd10 con due obiettivi e basta. Ho un gorillapod e un filtro uv come accessori. Un must per me è il telo impermeabile da mettere a terra e il kit di pronto soccorso per il figlio che ovviamente si fa male sempre. Un po' invidio voi che fate gite così impegnative ma una cosa non la invidio più, 20kg sulle spalle |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 20:48
Dimentichi caschetto, moschettoni e un pezzo di corda..non sia mai che devi assicurare qualcuno. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 20:56
Ragazzi io vi dico cosa porto nel mio zaino da 35 litri, adatto all'alpinismo. Allora: EM1II 7-14 PRO 12-40 PRO 40-150 “plasticotto” Corda da 30 metri Imbrago 3 rinvii Secchiello 3 moschettoni 2 cordini in kevlar Caschetto Treppiede SIRUI T-025X 1,5 litri da bere Giacca softshell Pile calze di ricambio 2 barrette energetiche 2 panini Impermeabile E qualche volta pure il drone DJI MAVIC 2 Pro Cerco comunque di stare tassativamente sotto i 10 kg di peso, altrimenti diventa veramente un sacrificio anziché un piacere |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 22:01
In montagna Pentax mx1 |
user10035 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 22:19
Per me lasci a casa l'unico obiettivo utile: un macro per fotografare i fiori |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 22:26
“ un macro per fotografare i fiori „ Con un bel grandangolare vengono stupende immagini ambientate |
| inviato il 14 Agosto 2019 ore 6:11
“ Federico, il secchiello e' per la polvere di magnesio o intendi altro? „ No è quell'attrezzo che ti permette di far sicura ad una persona mentre arrampica, oppure di calarti su una doppia in autonomia |
| inviato il 14 Agosto 2019 ore 8:57
Per me si può lasciare tutto a casa meno il grandangolare Io oggi sono a spasso con il 17-28 / 28-75 / 70-200 Ho il 28-75 e il 70-200 perché ho la famiglia a presso e il 28-75 e il 70-200 fanno foto belle belle |
| inviato il 14 Agosto 2019 ore 9:38
in montagna devi fare sempre una scelta. Se è una uscita più alpinistica non puoi portarti 5/6 obbiettivi e accessori, gli ingombri sarebbero assurdi e non useresti nulla. Meglio un corredo più snello con massimo 3 ottiche (eviterei i 70-200 enormi e pesanti), al più un cavalletto se si ha la possibilità di fotografare alba o tramonto. Altrimenti se si tratta solo di trekking con dislivelli entro i 1000/1200m con intenzioni più fotografiche allora il discorso cambia. |
| inviato il 14 Agosto 2019 ore 11:48
Parole sante Giuliano |
| inviato il 17 Agosto 2019 ore 13:43
Per il peso dello zaino esistono degli aiutini moderni : seggiovie , funivie ed ultimamente ho anche utilizzato una nuova bici MTB elettrica (ATALA B-CROSS 500 AM80), faccio fino a 1400 m di dislivello con un batteria carica, poi lascio la bici dove il sentiero diventa piu' ripido, tolgo dal portapacchi (che ha una doppia borsa, a cavallo della ruota posteriore) tutta la roba pesante e la metto nello zaino ( che porto quasi vuoto sulle spalle nel tratto per bici ), lego la bici con 2 catenacci e proseguo a piedi per altri 800m di dislivello … sono piu' che soddisfatto. Per paesaggi di montagna io ho fatto queste scelte : Sony A7rii , uso quasi sempre il manual focus ( al 99,9 % ). Corredo estivo : Zeiss Batis 25 f/2 + SONY FE 50mm F1.8 + SONY FE 70-300 f/4,5-5,6 G OSS ( + Sony 90 Macro f 2,8 ) Corredo invernale : Zeiss Batis 25 f/2 + SONY FE 50mm F1.8 ( + Sony 90 Macro f 2,8 ) + Sony FE 200-600 ( ordinato, in arrivo ). Con il clima piu' freddo e con l' aiuto delle funivie / seggiovie potro' usare anche il 200-600 per le panoramiche ai monti lontani. Sulle corte focali mi affido alle buone ottiche fisse, sulle focali lunghe mi accontento delle ottiche zoom meno risolventi, tanto il calore estivo e la turbolenza atmosferica non mi permette risultati eccellenti ( per le foto ai monti lontani ) con le lunghe focali. Oltre i 200 mm di focale uso il treppiede. Poi a casa faccio le panoramiche in post ai monti fino a circa 400 Mpixel, fino oltre 360 gradi. Poi metto sulle panoramiche i nomi dei monti e dei rifugi che conosco. I panorami li faccio con i programmi Hugin ( gratuito ) ed ultimamente uso PTGui pro. |
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